Giurisprudenza
EUROUNITARIA
DIRITTI E PRINCIPI FONDAMENTALI
Le
ultime decisioni pubblicate |
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Corte di Giustizia dell’Unione europea (Sesta
Sezione) Sentenza del 7 marzo
2024 Roheline Kogukond MTÜ, Eesti Metsa Abiks
MTÜ, Päästame Eesti Metsad
MTÜ |
Impugnazione –
Ricorso per risarcimento danni – Responsabilità extracontrattuale
dell’Unione europea – Comportamento asseritamente illecito
dell’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) – Comunicato stampa
dell’OLAF – Tutela delle persone fisiche in relazione al trattamento
dei dati personali da parte delle istituzioni, degli organi e degli organismi
dell’Unione – Regolamento (UE) 2018/1725 – Articolo 3, punto
1 – Nozione di “dati personali” e di “persona fisica
identificabile” – Indagini svolte dall’OLAF – Regolamento (UE, Euratom) n. 883/2013 – Presunzione
d’innocenza – Diritto al buon andamento dell’amministrazione |
Corte di Giustizia dell’Unione europea (Quarta
Sezione) Sentenza del 7 marzo
2024 Þ C‑234/22 Roheline Kogukond MTÜ, Eesti Metsa Abiks
MTÜ, Päästame Eesti Metsad
MTÜ, Sihtasutus Keskkonnateabe Ühendus c. Keskkonnaagentuur |
Rinvio
pregiudiziale – Ambiente – Convenzione di Aarhus – Direttiva
2003/4/CE – Diritto di accesso all’informazione ambientale –
Eccezioni – Dati relativi all’ubicazione dei posti di campionamento
permanenti utilizzati per l’elaborazione di un inventario delle foreste *** 1) L’articolo 2, punto 1, lettera a),
della direttiva 2003/4/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28
gennaio 2003, sull’accesso del pubblico all’informazione ambientale e che
abroga la direttiva 90/313/CEE del Consiglio, deve essere
interpretato nel senso che: le coordinate
di ubicazione dei posti di campionamento permanenti utilizzati per la
raccolta periodica di dati ai fini dell’elaborazione di un inventario
statistico nazionale delle foreste, insieme ai dati raccolti a partire da
tali posti di campionamento, da cui sono inscindibili, costituiscono
informazioni ambientali ai sensi di tale disposizione. 2) L’articolo 4 della direttiva 2003/4 deve essere
interpretato nel senso che: – le coordinate di ubicazione dei posti
di campionamento permanenti utilizzati per la raccolta periodica di dati ai
fini dell’elaborazione di un inventario statistico nazionale delle foreste
non costituiscono materiale in corso di completamento ovvero documenti o dati
incompleti, ai sensi del suo paragrafo 1, primo comma, lettera d), o, in ogni
caso, informazioni ambientali la cui divulgazione potrebbe recare pregiudizio
alla riservatezza delle deliberazioni interne delle autorità pubbliche, ai
sensi del suo paragrafo 2, primo comma, lettera a; – il deterioramento dell’affidabilità
dei dati che fungono da base per l’elaborazione di un siffatto inventario
delle foreste, derivante dalla divulgazione di tali coordinate, è tale da
recare pregiudizio alle relazioni internazionali ai sensi del suo paragrafo
2, primo comma, lettera b), o alla tutela dell’ambiente cui si riferiscono le
informazioni richieste, ai sensi del suo paragrafo 2, primo comma, lettera
h), purché tali rischi siano ragionevolmente prevedibili e non puramente
ipotetici. 3) L’articolo 8, paragrafo 1, della
direttiva 2003/4 deve essere
interpretato nel senso che: un’autorità
amministrativa non può rifiutare, sul solo fondamento di tale disposizione,
di divulgare al pubblico le coordinate di ubicazione dei posti di
campionamento permanenti utilizzati per l’elaborazione di un inventario
statistico nazionale delle foreste. 4) Il considerando 21 della direttiva
2003/4 deve essere
interpretato nel senso che: non può
fungere da fondamento giuridico autonomo per la comunicazione al pubblico
delle coordinate di ubicazione dei posti di campionamento permanenti
utilizzati per la raccolta di dati ai fini dell’elaborazione di un inventario
statistico nazionale delle foreste. |
Corte di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 5 marzo
2024 Þ C‑234/21 Défense
Active des Amateurs d’Armes
ASBL, NG, WL c. Conseil des ministres |
Rinvio
pregiudiziale – Ravvicinamento delle legislazioni – Direttiva
91/477/CEE – Controllo dell’acquisizione e della detenzione di
armi – Armi da fuoco proibite o soggette ad autorizzazione – Armi
da fuoco semiautomatiche – Direttiva 91/477, come modificata dalla
direttiva (UE) 2017/853 – Articolo 7, paragrafo 4 bis –
Facoltà per gli Stati membri di confermare, rinnovare o prorogare
autorizzazioni – Asserita impossibilità di esercitare tale facoltà per quanto
riguarda le armi da fuoco semiautomatiche trasformate in armi per sparare
cartucce a salve o in armi da saluto o acustiche – Validità – Articolo
17, paragrafo 1, e articoli 20 e 21 della Carta dei diritti fondamentali
dell’Unione europea – Principio della tutela del legittimo
affidamento |
Corte di Giustizia dell’Unione europea (Settima
Sezione) Sentenza del 29 febbraio
2024 Þ C‑13/23 cdVet Naturprodukte GmbH c. Niedersächsisches Landesamt für Verbraucherschutz und Lebensmittelsicherheit (LA-VES) |
Rinvio
pregiudiziale – Sicurezza alimentare – Additivi per l’alimentazione
animale – Regolamento (CE) n. 1831/2003 – Procedura di
autorizzazione – Divieto di commercializzazione in assenza di
autorizzazione – Status dei prodotti esistenti – Validità ai
sensi della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea –
Libertà d’impresa – Diritto di proprietà – Principio di
proporzionalità – Regolamento di esecuzione (UE) 2021/758 – Ritiro
dal mercato dell’estratto di pompelmo – Mangime contenente estratto di
semi e di scorza di pompelmo |
Corte di Giustizia dell’Unione europea (Quarta
Sezione) Sentenza del 29 febbraio
2024 Þ C‑392/22 X c. Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid |
Rinvio
pregiudiziale – Politica comune in materia di asilo e di
immigrazione – Domanda di protezione internazionale – Carta dei
diritti fondamentali dell’Unione europea – Articolo 4 – Rischi di
trattamento inumano o degradante – Criteri e meccanismi di
determinazione dello Stato membro competente per l’esame della domanda di
protezione internazionale – Regolamento (UE) n. 604/2013 –
Articolo 3, paragrafo 2 – Portata degli obblighi dello Stato membro che
ha sollecitato la ripresa in carico del richiedente da parte dello Stato
membro competente e che intende procedere al trasferimento del richiedente
verso quest’ultimo Stato membro – Principio di fiducia reciproca –
Mezzi e livello di prova del rischio reale di trattamento inumano o
degradante, risultante da carenze sistemiche – Pratiche di respingimento
sommario (pushback) verso un paese terzo e di
trattenimento ai valichi di frontiera *** 1) L’articolo 3, paragrafo 2, secondo
comma, del regolamento (UE) n. 604/2013 del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 26 giugno 2013, che stabilisce i criteri e i meccanismi di
determinazione dello Stato membro competente per l’esame di una domanda di
protezione internazionale presentata in uno degli Stati membri da un
cittadino di un paese terzo o da un apolide, deve essere
interpretato nel senso che: il fatto che
lo Stato membro competente per l’esame della domanda di protezione
internazionale di un cittadino di un paese terzo abbia proceduto, nei
confronti di tali cittadini che cercano di presentare una siffatta domanda
alla sua frontiera, a respingimenti sommari nonché a trattenimenti ai suoi
valichi di frontiera non osta, di per sé, al trasferimento di detto cittadino
verso tale Stato membro. Il trasferimento di detto cittadino verso tale Stato
membro è tuttavia escluso qualora sussistano motivi seri e comprovati di
ritenere che egli potrebbe incorrere, al momento del trasferimento o in
seguito ad esso, nel rischio reale di essere sottoposto a siffatte pratiche e
queste ultime siano – a seconda delle circostanze, la cui verifica spetta
alle autorità competenti e al giudice eventualmente investito di un ricorso
avverso la decisione di trasferimento – atte a porlo in una situazione di
estrema deprivazione materiale, di gravità tale da poter essere assimilata a
un trattamento inumano o degradante, vietato dall’articolo 4 della Carta dei
diritti fondamentali dell’Unione europea. 2) Il regolamento n. 604/2013, letto alla
luce dell’articolo 4 della Carta dei diritti fondamentali, deve essere
interpretato nel senso che: – lo Stato membro che ha sollecitato la
ripresa in carico di un richiedente protezione internazionale da parte dello
Stato membro competente e che intende trasferire tale richiedente verso
quest’ultimo Stato membro deve, prima di poter procedere a tale
trasferimento, prendere in considerazione tutte le informazioni fornitegli da
detto richiedente, in particolare per quanto riguarda l’eventuale esistenza
di un rischio reale di essere sottoposto, al momento di tale trasferimento o
in seguito ad esso, a trattamenti inumani o degradanti, ai sensi di detto
articolo 4; – lo Stato membro che intende procedere
al trasferimento deve cooperare all’accertamento dei fatti e/o verificarne la
realtà; – tale Stato membro deve astenersi dal
procedere a detto trasferimento qualora vi siano motivi seri e comprovati di
ritenere che, in caso di trasferimento, esista un rischio reale di siffatti
trattamenti; – detto Stato membro può nondimeno
cercare di ottenere dallo Stato membro competente garanzie individuali e,
qualora tali garanzie siano fornite e appaiano al contempo attendibili e
sufficienti ad escludere qualsiasi rischio reale di trattamenti inumani o
degradanti, procedere al trasferimento. |
Corte di Giustizia dell’Unione europea (Terza
Sezione) Sentenza del 29 febbraio
2024 Þ C‑222/22 Bundesamt für Fremdenwesen
und Asyl c. JF |
Rinvio
pregiudiziale – Spazio di libertà, sicurezza e giustizia – Politica
d’asilo – Direttiva 2011/95/UE – Condizioni per poter
beneficiare di una protezione internazionale – Contenuto di tale
protezione – Articolo 5 – Bisogno di protezione internazionale
sorto fuori dal paese d’origine (“sur place”) – Domanda successiva di
riconoscimento dello status di rifugiato – Articolo 5, paragrafo
3 – Nozione di “circostanze determinate dal richiedente stesso dopo la
partenza dal paese di origine” – Intenzione abusiva e
strumentalizzazione della procedura applicabile – Attività nello Stato
membro ospitante che non costituiscono espressione e continuazione di
convinzioni od orientamenti già manifestati nel paese d’origine –
Conversione religiosa *** L’articolo 5,
paragrafo 3, della direttiva 2011/95/UE del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 13 dicembre 2011, recante norme sull’attribuzione, a cittadini
di paesi terzi o apolidi, della qualifica di beneficiario di protezione
internazionale, su uno status uniforme per i rifugiati o per le persone
aventi titolo a beneficiare della protezione sussidiaria, nonché sul
contenuto della protezione riconosciuta, deve essere
interpretato nel senso che: esso osta a
una normativa nazionale che subordina il riconoscimento dello status di
rifugiato, a seguito di una domanda reiterata, ai sensi dell’articolo 2,
lettera q), della direttiva 2013/32/UE del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 26 giugno 2013, recante procedure comuni ai fini del
riconoscimento e della revoca dello status di protezione internazionale,
fondata su un rischio di persecuzioni derivante da circostanze che il
richiedente stesso ha determinato dopo la partenza dal paese d’origine, alla
condizione che tali circostanze costituiscano l’espressione e la
continuazione di una convinzione del richiedente già manifestata in tale
paese. |
Corte di Giustizia dell’Unione europea (Nona
Sezione) Sentenza del 22 febbraio
2024 Romania, ricorrente procedimento
in cui le altre parti sono: Commissione
europea, convenuta in primo
grado Ungheria, interveniente in primo grado |
Impugnazione
– Diritto delle istituzioni – Iniziativa dei cittadini europei –
Regolamento (UE) n. 211/2011 – Registrazione della proposta d’iniziativa dei
cittadini – Articolo 4, paragrafo 2, lettera b) – Proposta che non esula
manifestamente dalla competenza della Commissione europea a presentare una
proposta di atto legislativo dell’Unione ai fini dell’applicazione dei
trattati – Onere della prova – Potere della Commissione di procedere ad una
registrazione parziale |
Corte di Giustizia dell’Unione europea (Prima
Sezione) Sentenza del 22 febbraio
2024 Þ C‑491/21 WA c. Direcţia pentru Evidenţa Persoanelor şi Administrarea Bazelor de Date din Ministerul Afacerilor Interne |
Rinvio
pregiudiziale – Cittadinanza dell’Unione – Articolo 21,
paragrafo 1, TFUE – Diritto di circolare e soggiornare liberamente
nel territorio degli Stati membri – Articolo 45 della Carta dei diritti
fondamentali dell’Unione europea – Direttiva 2004/38/CE –
Articolo 4 – Rilascio di una carta d’identità – Condizione di
domicilio nello Stato membro di emissione del documento – Diniego da
parte delle autorità di tale Stato membro di rilasciare una carta d’identità
a un proprio cittadino domiciliato in un altro Stato membro – Parità di
trattamento – Restrizioni – Giustificazione *** L’articolo 21
TFUE e l’articolo 45, paragrafo 1, della Carta dei diritti fondamentali
dell’Unione europea, in combinato disposto con l’articolo 4, paragrafo 3,
della direttiva 2004/38/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29
aprile 2004, relativa al diritto dei cittadini dell’Unione e dei loro
familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli
Stati membri, che modifica il regolamento (CEE) n. 1612/68 ed abroga le
direttive 64/221/CEE, 68/360/CEE, 72/194/CEE, 73/148/CEE, 75/34/CEE,
75/35/CEE, 90/364/CEE, 90/365/CEE e 93/96/CEE, devono essere
interpretati nel senso che: essi ostano
alla normativa di uno Stato membro in forza della quale a un cittadino
dell’Unione europea, cittadino di tale Stato membro, che abbia esercitato il
proprio diritto di libera circolazione e soggiorno in un altro Stato membro,
è negato il rilascio di una carta d’identità che possa valere come documento
valido per l’espatrio all’interno dell’Unione europea, per il solo motivo che
egli ha stabilito il proprio domicilio nel territorio di tale altro Stato
membro. |
Corte di Giustizia dell’Unione europea (Seconda
Sezione) Sentenza del 22 febbraio
2024 Þ C‑283/21 VA c. Deutsche
Rentenversicherung Bund con
l’intervento di: RB |
Rinvio
pregiudiziale – Previdenza sociale dei lavoratori migranti –
Regolamento (CE) n. 987/2009 – Articolo 44, paragrafo 2 –
Ambito di applicazione – Pensione per incapacità totale al lavoro –
Calcolo – Presa in considerazione dei periodi maturati in un altro Stato
membro a titolo di cura dei figli – Applicabilità – Articolo
21 TFUE – Libera circolazione dei cittadini –
Collegamento sufficiente tra tali periodi di cura dei figli e i periodi di
assicurazione maturati nello Stato membro debitore della pensione *** L’articolo 21
TFUE dev’essere interpretato nel senso che, qualora la persona interessata
non soddisfi la condizione dell’esercizio di un’attività subordinata o
autonoma imposta dall’articolo 44, paragrafo 2, del regolamento (CE) n.
987/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 settembre 2009, che
stabilisce le modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 883/2004
relativo al coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale, per ottenere, ai
fini della concessione di una pensione per incapacità totale al lavoro, la
presa in considerazione, da parte dello Stato membro debitore di tale
pensione, dei periodi di cura dei figli da essa maturati in un altro Stato
membro, ma abbia esclusivamente maturato, a titolo di periodi di formazione o
di attività professionale, periodi di assicurazione nel primo Stato membro,
tanto precedentemente quanto successivamente al compimento di tali periodi di
cura dei figli, tale Stato membro è tenuto a prendere in considerazione
questi ultimi nonostante il fatto che tale persona non abbia versato
contributi in detto Stato membro prima né immediatamente dopo detti periodi
di cura dei figli. |
Corte di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 20 febbraio
2024 Þ C‑715/20 K.L. c. X
sp. z o.o. |
Rinvio
pregiudiziale – Politica sociale – Direttiva 1999/70/CE – Accordo quadro CES,
UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato – Clausola 4 – Principio di non
discriminazione – Differenza di trattamento in caso di licenziamento –
Recesso da un contratto di lavoro a tempo determinato – Assenza dell’obbligo
di indicare i motivi del recesso – Sindacato giurisdizionale – Articolo 47
della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea *** La clausola 4
dell’accordo quadro sul lavoro a tempo determinato, concluso il 18 marzo
1999, che figura nell’allegato alla direttiva 1999/70/CE del Consiglio, del
28 giugno 1999, relativa all’accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a
tempo determinato, deve essere
interpretata nel senso che: essa osta a
una normativa nazionale secondo la quale un datore di lavoro non è tenuto a
motivare per iscritto il recesso con preavviso da un contratto di lavoro a
tempo determinato, mentre è tenuto a tale obbligo in caso di recesso da un
contratto di lavoro a tempo indeterminato. Il giudice nazionale investito di
una controversia tra privati è tenuto, qualora non gli sia possibile
interpretare il diritto nazionale applicabile in modo conforme a tale
clausola, ad assicurare, nell’ambito delle sue competenze, la tutela
giurisdizionale spettante ai singoli in forza dell’articolo 47 della Carta
dei diritti fondamentali dell’Unione europea e a garantire la piena efficacia
di tale articolo, disapplicando, per quanto necessario, qualsiasi
disposizione nazionale contraria. |
Corte di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza dell’8 febbraio
2024 Þ C‑216/22 A.A. c. Bundesrepublik Deutschland |
Rinvio
pregiudiziale – Procedure comuni ai fini del riconoscimento e della
revoca della protezione internazionale – Direttiva 2013/32/UE –
Articolo 33, paragrafo 2, lettera d), e articolo 40, paragrafi 2 e 3 –
Domanda reiterata – Presupposti per il rigetto di tale domanda in quanto
inammissibile – Nozione di “elementi o risultanze nuovi” – Sentenza
della Corte concernente una questione di interpretazione del diritto
dell’Unione – Articolo 46 – Diritto ad un ricorso effettivo –
Competenza del giudice nazionale a statuire sul merito di una domanda
siffatta in caso di illegittimità della decisione di rigetto di una domanda
in quanto inammissibile – Garanzie procedurali – Articolo 14,
paragrafo 2 *** 1) L’articolo 33, paragrafo 2, lettera d),
e l’articolo 40, paragrafi 2 e 3, della direttiva 2013/32/UE del Parlamento
europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, recante procedure comuni ai fini
del riconoscimento e della revoca della protezione internazionale, devono essere
interpretati nel senso che: qualsiasi
sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea, ivi compresa una
sentenza che si limiti ad interpretare una disposizione del diritto
dell’Unione già in vigore al momento dell’adozione di una decisione
concernente una domanda precedente, costituisce un elemento nuovo, ai sensi
delle disposizioni sopra citate, indipendentemente dalla data in cui essa è
stata pronunciata, qualora aumenti in modo significativo la probabilità che
al richiedente possa essere riconosciuto il beneficio di una protezione
internazionale. 2) L’articolo 46, paragrafo 1, lettera a),
ii), della direttiva 2013/32 deve essere
interpretato nel senso che: esso
permette, ma non impone, che gli Stati membri conferiscano ai loro giudici,
quando questi annullano una decisione che rigetta una domanda reiterata in
quanto inammissibile, il potere di decidere loro stessi su tale domanda,
senza dover rinviare l’esame della stessa all’autorità accertante, a
condizione che i giudici suddetti rispettino le garanzie previste dal capo II
della direttiva di cui sopra. |
Corte di Giustizia dell’Unione europea (Decima
Sezione) Sentenza del 1 febbraio
2024 Scania
AB, Scania
CV AB, Scania
Deutschland GmbH procedimento
in cui l’altra parte è: Commissione
europea |
Impugnazione –
Concorrenza – Intese – Mercato degli autocarri – Decisione che
constata un’infrazione all’articolo 101 TFUE e all’articolo 53
dell’accordo sullo Spazio economico europeo (SEE) – Accordi e pratiche
concordate sui prezzi di vendita degli autocarri, sulle tempistiche relative
all’introduzione delle tecnologie a basse emissioni richieste dalle norme da
Euro 3 a Euro 6 nonché sul trasferimento ai clienti dei costi di tali
tecnologie – Infrazione unica e continuata – Portata geografica di
tale infrazione – “Procedimento ibrido” che ha portato, in successione,
all’adozione di una decisione di transazione e di una decisione al termine di
un procedimento ordinario – Articolo 41 della Carta dei diritti
fondamentali dell’Unione europea –– Diritto a una buona amministrazione –
Imparzialità della Commissione europea – Valutazione della portata
geografica di una pratica concordata – Elementi pertinenti –
Qualificazione di un insieme di comportamenti come “infrazione unica e
continuata” – Regolamento(CE) n. 1/2003 – Articolo 25 –
Potere della Commissione di irrogare un’ammenda – Prescrizione |
Corte di Giustizia dell’Unione europea (Terza
Sezione) Sentenza del 30 gennaio
2024 Þ C‑471/22 Agentsia «Patna infrastruktura» c. Rakovoditel na Upravlyavashtia
organ na Operativna programa «Transport» 2007-2013 i direktor
na direktsia «Koordinatsia na programi i proekti» v Ministerstvo na transporta (RUO) |
Rinvio
pregiudiziale – Fondo di coesione dell’Unione europea – Regolamento (CE) n.
1083/2006 – Articoli 99 e 101 – Rettifiche finanziarie in rapporto ad
irregolarità constatate – Regolamento (UE) 2021/1060 – Articolo 104 –
Rettifiche finanziarie effettuate dalla Commissione – Decisione della
Commissione che annulla parzialmente un contributo a partire da tale fondo – Validità
– Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articolo 41 – Diritto
a una buona amministrazione – Articolo 47, primo comma – Diritto a un ricorso
effettivo dinanzi a un giudice *** 1) [Omissis] 2) [Omissis] 3) L’articolo 47 della Carta dei diritti
fondamentali dell’Unione europea dev’essere
interpretato nel senso che: esso non osta
a che il giudice nazionale sia vincolato da una decisione definitiva della
Commissione che annulla, in tutto o in parte, a causa di un’irregolarità, il
contributo di un fondo dell’Unione europea, qualora tale giudice sia chiamato
a decidere su un ricorso avverso l’atto nazionale che applica, in esecuzione
di tale decisione, una rettifica finanziaria al beneficiario di tale fondo,
in quanto esso è tenuto a porre alla Corte una domanda pregiudiziale per
accertamento di validità di detta decisione, se nutre dubbi riguardo alla
validità di quest’ultima. |
Corte di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 30 gennaio
2024 Þ C‑118/22 NG c. Direktor na Glavna
direktsia «Natsionalna politsia» pri Ministerstvo na vatreshnite raboti – Sofia con
l’intervento di: Varhovna administrativna prokuratura |
Rinvio
pregiudiziale – Protezione delle persone fisiche con riguardo al
trattamento dei dati personali a fini di contrasto dei reati – Direttiva
(UE) 2016/680 – Articolo 4, paragrafo 1, lettere c) ed e) – Minimizzazione
dei dati – Limitazione della conservazione – Articolo 5 – Termini adeguati
per la cancellazione o per l’esame periodico della necessità della
conservazione – Articolo 10 – Trattamento di dati biometrici e genetici –
Stretta necessità – Articolo 16, paragrafi 2 e 3 – Diritto alla cancellazione
– Limitazione del trattamento – Articolo 52, paragrafo 1, della Carta dei
diritti fondamentali dell’Unione europea – Persona fisica condannata con
sentenza definitiva e successivamente riabilitata – Termine di conservazione
dei dati fino al decesso – Insussistenza di diritto alla cancellazione o alla
limitazione del trattamento – Proporzionalità *** L’articolo 4,
paragrafo 1, lettere c) ed e), della direttiva (UE) 2016/680 del Parlamento
europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativa alla protezione delle
persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali da parte delle
autorità competenti a fini di prevenzione, indagine, accertamento e
perseguimento di reati o esecuzione di sanzioni penali, nonché alla libera
circolazione di tali dati e che abroga la decisione quadro 2008/977/GAI del
Consiglio, in combinato disposto con gli articoli 5 e 10, con l’articolo 13,
paragrafo 2, lettera b), e con l’articolo 16, paragrafi 2 e 3, di tale
direttiva, e alla luce degli articoli 7 e 8 della Carta dei diritti
fondamentali dell’Unione europea, deve essere
interpretato nel senso che: osta a una
normativa nazionale che prevede la conservazione da parte delle autorità di
polizia a fini di prevenzione, indagine, accertamento e perseguimento di
reati o esecuzione di sanzioni penali, di dati personali, in particolare di
dati biometrici e genetici, riguardanti persone che hanno subito una condanna
penale definitiva per un reato doloso perseguibile d’ufficio, fino al decesso
della persona interessata, anche in caso di riabilitazione di quest’ultima,
senza porre a carico del titolare del trattamento l’obbligo di esaminare
periodicamente se tale conservazione sia ancora necessaria, né riconoscere a
detta persona il diritto alla cancellazione di tali dati, dal momento che la
loro conservazione non è più necessaria rispetto alle finalità per le quali
sono stati trattati, o, eventualmente, il diritto alla limitazione del loro
trattamento. |
Corte di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 30 gennaio
2024 Þ C‑560/20 CR, GF, TY c. Landeshauptmann von Wien |
Rinvio
pregiudiziale – Spazio di libertà, sicurezza e giustizia – Politica
in materia di immigrazione – Diritto al ricongiungimento familiare –
Direttiva 2003/86/CE – Articolo 10, paragrafo 3, lettera a) –
Ricongiungimento familiare di un rifugiato minore non accompagnato con i suoi
ascendenti diretti di primo grado – Articolo 2, lettera f) –
Nozione di “minore non accompagnato” – Soggiornante minorenne al momento
della presentazione della domanda, ma diventato maggiorenne nel corso della
procedura di ricongiungimento familiare – Data rilevante per valutare lo
status di minore – Termine per presentare una domanda di
ricongiungimento familiare – Sorella maggiorenne del soggiornante che
necessita dell’assistenza permanente dei suoi genitori a causa di una grave
malattia – Effetto utile del diritto al ricongiungimento familiare di un
rifugiato minore non accompagnato – Articolo 7, paragrafo 1 –
Articolo 12, paragrafo 1, primo e terzo comma – Possibilità di
assoggettare il ricongiungimento familiare a condizioni supplementari *** 1) L’articolo 10, paragrafo 3, lettera a),
della direttiva 2003/86/CE del Consiglio, del 22 settembre 2003, relativa al
diritto al ricongiungimento familiare, deve essere interpretato nel senso
che, perché si possa fondare un diritto al ricongiungimento familiare su tale
disposizione e beneficiare quindi delle condizioni più favorevoli previste da
quest’ultima, detta disposizione non impone agli ascendenti diretti di primo
grado di un rifugiato minore non accompagnato di presentare la domanda di
ingresso e di soggiorno ai fini del ricongiungimento familiare con
quest’ultimo entro un termine determinato, qualora tale rifugiato sia ancora
minorenne alla data di presentazione di detta domanda e diventi maggiorenne
nel corso della procedura di ricongiungimento familiare. 2) L’articolo 10, paragrafo 3, lettera a),
della direttiva 2003/86 deve essere interpretato nel senso che esso impone il
rilascio di un permesso di soggiorno alla sorella maggiorenne di un rifugiato
minore non accompagnato, la quale è cittadina di un paese terzo e, a causa di
una grave malattia, dipende in modo totale e permanente dall’assistenza dei
suoi genitori, qualora il rifiuto di rilasciare tale permesso di soggiorno
comporti che detto rifugiato sia privato del suo diritto al ricongiungimento
familiare con i suoi ascendenti diretti di primo grado, conferito da tale
disposizione. 3) L’articolo 10, paragrafo 3, lettera a),
della direttiva 2003/86 deve essere interpretato nel senso che uno Stato
membro non può esigere che, per poter godere del diritto al ricongiungimento
familiare con i suoi ascendenti diretti di primo grado ai sensi di detta
disposizione, un rifugiato minore non accompagnato o i suoi ascendenti
diretti di primo grado soddisfino le condizioni di cui all’articolo 7,
paragrafo 1, di tale direttiva, e ciò indipendentemente dalla questione se la
domanda di ricongiungimento familiare sia stata presentata entro il termine
previsto all’articolo 12, paragrafo 1, terzo comma, di tale direttiva. |
Corte di Giustizia dell’Unione europea (Ottava
Sezione) Sentenza del 25 gennaio
2024 Þ C‑277/22 Global
NRG Kereskedelmi és Tanácsadó Zrt. c. Magyar
Energetikai és Közmű-szabályozási Hivatal con
l’intervento di: FGSZ
Földgázszállító Zrt. |
Rinvio
pregiudiziale – Mercato interno del gas naturale – Direttiva 2009/73/CE –
Articolo 41, paragrafo 17 – Sistema di trasporto del gas naturale – Autorità
nazionale di regolazione – Fissazione dei corrispettivi di uso del sistema e
di connessione al sistema – Fissazione della retribuzione dei servizi forniti
dal gestore del sistema – Nozione di “parte che è stata oggetto di una
decisione di un’autorità di regolazione” – Ricorso contro tale decisione –
Diritto a un ricorso effettivo – Articolo 47 della Carta dei diritti
fondamentali dell’Unione europea *** L’articolo
41, paragrafo 17, della direttiva 2009/73/CE del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 13 luglio 2009, relativa a norme comuni per il mercato interno
del gas naturale e che abroga la direttiva 2003/55/CE, letto alla luce
dell’articolo 47, primo comma, della Carta dei diritti fondamentali
dell’Unione europea, deve essere
interpretato nel senso che: esso osta a
una normativa di uno Stato membro in forza della quale solo il gestore del
sistema di trasporto del gas naturale è qualificato come «parte che è stata
oggetto» di una decisione di un’autorità nazionale di regolazione che fissa i
corrispettivi di connessione a tale sistema e di uso del medesimo nonché la
remunerazione dei servizi forniti da tale gestore e, pertanto, solo
quest’ultimo è legittimato a proporre un «ricorso effettivo» avverso tale
decisione. |
Corte di Giustizia dell’Unione europea (Prima
Sezione) Sentenza del 25 gennaio
2024 Þ C‑58/22 NR con
l’intervento di: Parchetul de pe lângă Curtea de Apel Craiova |
Rinvio
pregiudiziale – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea –
Articolo 50 – Principio del ne bis in idem – Azioni penali esercitate in
rem – Ordinanza di archiviazione adottata da un pubblico ministero –
Ammissibilità di ulteriori azioni penali esercitate in personam per i
medesimi fatti – Condizioni che devono essere soddisfatte per poter
considerare che nei confronti di una persona è stata pronunciata una sentenza
penale definitiva – Necessità di un’istruzione approfondita – Mancata
audizione di un eventuale testimone – Mancata audizione della persona
interessata in qualità di “indagato” *** Il principio
del ne bis in idem sancito all’articolo 50 della Carta dei diritti
fondamentali dell’Unione europea deve essere
interpretato nel senso che: una persona
non può essere considerata come definitivamente assolta, ai sensi di tale
articolo 50, in conseguenza di un’ordinanza di archiviazione adottata da un
pubblico ministero in assenza di un esame della situazione giuridica di tale
persona in qualità di responsabile, sul piano penale, dei fatti integrativi
del reato addebitato |
Corte di Giustizia dell’Unione europea (Prima
Sezione) Sentenza del 18 gennaio
2024 Þ C‑631/22 J.M.A.R. c. Ca
Na Negreta SA in
presenza di: Ministerio
Fiscal |
Rinvio
pregiudiziale – Direttiva 2000/78/CE – Parità di trattamento in
materia di occupazione e di condizioni di lavoro – Divieto di
discriminazione fondata sulla disabilità – Infortunio sul
lavoro – Inidoneità permanente totale – Risoluzione del contratto
di lavoro – Articolo 5 – Soluzioni ragionevoli *** L’articolo 5
della direttiva 2000/78/CE del Consiglio, del 27 novembre 2000, che
stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di
occupazione e di condizioni di lavoro, letto alla luce degli articoli 21 e 26
della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea nonché degli
articoli 2 e 27 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle
persone con disabilità, conclusa a New York il 13 dicembre 2006 e approvata,
a nome della Comunità europea, con la decisione 2010/48/CE del Consiglio, del
26 novembre 2009, deve essere interpretato nel senso che esso osta a una
normativa nazionale in conformità della quale il datore di lavoro può porre
fine al contratto di lavoro a motivo dell’inidoneità permanente del
lavoratore a svolgere i compiti a lui incombenti in forza di tale contratto,
causata dal sopravvenire, nel corso del rapporto di lavoro, di una
disabilità, senza che tale datore di lavoro debba prima prevedere o mantenere
soluzioni ragionevoli al fine di consentire al lavoratore di conservare il
posto di lavoro, né dimostrare, eventualmente, che siffatte soluzioni
costituirebbero un onere sproporzionato |
Corte di Giustizia dell’Unione europea (Seconda
Sezione) Sentenza del 18 gennaio
2024 Þ C‑451/22 RTL
Nederland BV, RTL
Nieuws BV con
l’intervento di: Minister van Infrastructuur en Waterstaat |
Rinvio
pregiudiziale – Trasporto aereo – Regolamento (UE)
n. 376/2014 – Monitoraggio degli eventi che mettono in pericolo la
sicurezza aerea – Articolo 15 – Riservatezza delle informazioni
dettagliate relative a tali eventi – Portata di tale riservatezza –
Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articolo
11 – Libertà di espressione e di informazione – Libertà dei
media – Richiesta di comunicazione di informazioni relative alla
distruzione di un aeromobile che sorvolava l’Ucraina orientale, presentata da
imprese operanti nel settore dei mezzi d’informazione – Articolo 52,
paragrafo 1 – Limitazione – Presupposti *** L’articolo 15
del regolamento (UE) n. 376/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del
3 aprile 2014, concernente la segnalazione, l’analisi e il monitoraggio di
eventi nel settore dell’aviazione civile, che modifica il regolamento (UE) n.
996/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio e che abroga la direttiva
2003/42/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e i regolamenti (CE) n.
1321/2007 e (CE) n. 1330/2007 della Commissione, come modificato dal
regolamento (UE) 2018/1139 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 4
luglio 2018, letto alla luce del diritto alla libertà di espressione e
d’informazione sancito all’articolo 11 della Carta dei diritti fondamentali
dell’Unione europea, deve essere
interpretato nel senso che: le
informazioni in possesso delle autorità nazionali competenti riguardo a un
«evento» relativo alla sicurezza aerea, ai sensi dell’articolo 2, punto 7,
del regolamento n. 376/2014 come modificato, sono soggette a un regime di
riservatezza cui consegue che né il pubblico e neppure un’impresa del settore
dei mezzi d’informazione hanno diritto di accedervi in qualsivoglia forma. |
Corte di Giustizia dell’Unione europea (Quarta
Sezione) Sentenza del 18 gennaio
2024 Þ C‑303/22 CROSS
Zlín a.s. c. Úřad pro ochranu hospodářské soutěže con
l’intervento di: Statutární město Brno |
Rinvio
pregiudiziale – Procedure di ricorso in materia di aggiudicazione degli
appalti pubblici di forniture e di lavori – Direttiva 89/665/CEE –
Accesso alle procedure di ricorso – Articolo 2, paragrafo 3, e articolo
2 bis, paragrafo 2 – Obbligo per gli Stati membri di prevedere una
procedura di ricorso avente effetto sospensivo – Organo di ricorso di
primo grado – Ricorso vertente sulla decisione di aggiudicazione di un
appalto – Articolo 2, paragrafo 9 – Organo responsabile delle
procedure di ricorso che non è un organo giudiziario – Conclusione di un
contratto di appalto pubblico prima della presentazione di un ricorso
giurisdizionale contro una decisione di detto organo – Articolo 47
della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Tutela
giurisdizionale effettiva *** L’articolo 2,
paragrafo, 3 e l’articolo 2 bis, paragrafo 2, della direttiva 89/665/CEE del
Consiglio, del 21 dicembre 1989, che coordina le disposizioni legislative,
regolamentari e amministrative relative all’applicazione delle procedure di
ricorso in materia di aggiudicazione degli appalti pubblici di forniture e di
lavori, come modificata dalla direttiva 2014/23/UE del Parlamento europeo e
del Consiglio, del 26 febbraio 2014, devono essere
interpretati nel senso che: essi non
ostano a una normativa nazionale che vieta all’amministrazione aggiudicatrice
di concludere un contratto di appalto pubblico solo fino alla data in cui
l’organo di primo grado, ai sensi di tale articolo 2, paragrafo 3, si
pronunci sul ricorso avverso la decisione di aggiudicazione di tale appalto,
senza che sia rilevante, al riguardo, la questione se tale organo di ricorso
sia o meno di natura giurisdizionale. |
Corte di Giustizia dell’Unione europea (Prima
Sezione) Sentenza del 18 gennaio
2024 Þ C‑218/22 BU c. Comune
di Copertino |
Rinvio
pregiudiziale – Politica sociale – Direttiva 2003/88/CE –
Articolo 7 – Articolo 31, paragrafo 2, della Carta dei diritti
fondamentali dell’Unione europea – Indennità finanziaria per ferie
annuali retribuite non godute versata alla fine del rapporto di lavoro –
Normativa nazionale che vieta il pagamento di tale indennità in caso di
dimissioni volontarie di un dipendente pubblico – Contenimento della
spesa pubblica – Esigenze organizzative del datore di lavoro pubblico *** L’articolo 7
della direttiva 2003/88/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 4
novembre 2003, concernente taluni aspetti dell’organizzazione dell’orario di
lavoro, e l’articolo 31, paragrafo 2, della Carta dei diritti fondamentali
dell’Unione europea devono essere interpretati nel senso che ostano a una
normativa nazionale che, per ragioni attinenti al contenimento della spesa
pubblica e alle esigenze organizzative del datore di lavoro pubblico, prevede
il divieto di versare al lavoratore un’indennità finanziaria per i giorni di
ferie annuali retribuite maturati sia nell’ultimo anno di impiego sia negli
anni precedenti e non goduti alla data della cessazione del rapporto di
lavoro, qualora egli ponga fine volontariamente a tale rapporto di lavoro e non
abbia dimostrato di non aver goduto delle ferie nel corso di detto rapporto
di lavoro per ragioni indipendenti dalla sua volontà. |
Corte di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 16 gennaio
2024 Þ C‑33/22 Österreichische Datenschutzbehörde c. WK con
l’intervento di: Präsident des Nationalrates |
Rinvio
pregiudiziale – Protezione delle persone fisiche con riguardo al
trattamento dei dati personali – Articolo 16 TFUE –
Regolamento (UE) 2016/679 – Articolo 2, paragrafo 2, lettera a) –
Ambito di applicazione – Esclusioni – Attività che non rientrano
nell’ambito di applicazione del diritto dell’Unione – Articolo 4,
paragrafo 2, TUE – Attività riguardanti la sicurezza nazionale –
Commissione di inchiesta istituita dal Parlamento di uno Stato
membro – Articolo 23, paragrafo 1, lettere a) e h), articoli 51 e 55 del
regolamento (UE) 2016/679 – Competenza dell’autorità di controllo
incaricata della protezione dei dati – Articolo 77 – Diritto di
proporre reclamo all’autorità di controllo – Effetto diretto *** 1) L’articolo 16, paragrafo 2, prima
frase, TFUE e l’articolo 2, paragrafo 2, lettera a), del regolamento (UE)
2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo
alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati
personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la
direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati), devono essere
interpretati nel senso che: un’attività
non può essere considerata esclusa dall’ambito di applicazione del diritto
dell’Unione e, pertanto, esulante dall’ambito di applicazione di tale
regolamento per la sola ragione che essa venga esercitata da una commissione
di inchiesta istituita dal Parlamento di uno Stato membro nell’esercizio del
suo potere di controllo del potere esecutivo. 2) L’articolo 2, paragrafo 2, lettera a),
del regolamento 2016/679, letto alla luce del considerando 16 di tale
regolamento, deve essere
interpretato nel senso che: non possono
essere considerate, in quanto tali, attività riguardanti la sicurezza
nazionale escluse dall’ambito di applicazione del diritto dell’Unione, ai
sensi di detta disposizione, le attività di una commissione di inchiesta
istituita dal Parlamento di uno Stato membro nell’esercizio del suo potere di
controllo del potere esecutivo, aventi l’obiettivo di indagare sulle attività
di un’autorità di polizia di protezione dello Stato a causa di un sospetto di
influenza politica su tale autorità. 3) L’articolo 77, paragrafo 1, e
l’articolo 55, paragrafo 1, del regolamento 2016/679 devono essere
interpretati nel senso che: qualora uno
Stato membro abbia scelto, conformemente all’articolo 51, paragrafo 1, di
tale regolamento, di istituire un’unica autorità di controllo, senza tuttavia
attribuirle la competenza a sorvegliare l’applicazione del suddetto
regolamento da parte di una commissione di inchiesta istituita dal Parlamento
di tale Stato membro nell’esercizio del suo potere di controllo del potere
esecutivo, tali disposizioni conferiscono direttamente a detta autorità la
competenza a conoscere dei reclami relativi a trattamenti di dati personali
effettuati dalla suddetta commissione di inchiesta. |
Corte di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 16 gennaio
2024 Þ C‑621/21 WS c. Intervyuirasht organ na
Darzhavna agentsia za bezhantsite pri Ministerskia savet con
l’intervento di: Predstavitelstvo na Varhovnia
komisar na Organizatsiyata na obedinenite natsii za bezhantsite v Bulgaria |
Rinvio
pregiudiziale – Spazio di libertà, sicurezza e giustizia – Politica
comune in materia di asilo – Direttiva 2011/95/UE – Condizioni
per la concessione dello status di rifugiato – Articolo 2, lettera
d) – Motivi di persecuzione – “Appartenenza a un determinato gruppo
sociale” – Articolo 10, paragrafo 1, lettera d) – Atti di
persecuzione – Articolo 9, paragrafi 1 e 2 – Collegamento tra i
motivi e gli atti di persecuzione, o tra i motivi di persecuzione e la
mancanza di protezione contro tali atti – Articolo 9, paragrafo 3 –
Soggetti non statuali – Articolo 6, lettera c) – Condizioni per la
protezione sussidiaria – Articolo 2, lettera f) – “Danno
grave” – Articolo 15, lettere a) e b) – Valutazione delle domande
di protezione internazionale ai fini del riconoscimento dello status di
rifugiato o dello status di protezione sussidiaria – Articolo 4 –
Violenza contro le donne basata sul genere – Violenza domestica –
Minaccia di “delitto d’onore” *** 1) L’articolo 10, paragrafo 1, lettera d),
della direttiva 2011/95/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13
dicembre 2011, recante norme sull’attribuzione, a cittadini di paesi terzi o
apolidi, della qualifica di beneficiario di protezione internazionale, su uno
status uniforme per i rifugiati o per le persone aventi titolo a beneficiare
della protezione sussidiaria, nonché sul contenuto della protezione
riconosciuta, deve essere
interpretato nel senso che: sulla base
delle condizioni esistenti nel paese d’origine, possono essere considerate
appartenenti a «un determinato gruppo sociale», come «motivo di persecuzione»
che può condurre al riconoscimento dello status di rifugiato, tanto le donne
di tale paese nel loro insieme quanto gruppi più ristretti di donne che
condividono una caratteristica comune supplementare. 2) L’articolo 9, paragrafo 3, della
direttiva 2011/95 deve essere
interpretato nel senso che: qualora un
richiedente alleghi il timore di essere perseguitato nel suo paese d’origine
da soggetti non statuali, non è necessario stabilire un collegamento tra uno
dei motivi di persecuzione menzionati all’articolo 10, paragrafo 1, di detta
direttiva e tali atti di persecuzione, se può essere stabilito un tale
collegamento tra uno di detti motivi di persecuzione e la mancanza di
protezione contro tali atti da parte dei soggetti che offrono protezione, di
cui all’articolo 7, paragrafo 1, di detta direttiva. 3) L’articolo 15, lettere a) e b), della
direttiva 2011/95 deve essere
interpretato nel senso che: la nozione di
«danno grave» ricomprende la minaccia effettiva, gravante sul richiedente, di
essere ucciso o di subire atti di violenza da parte di un membro della sua
famiglia o della sua comunità, a causa della presunta trasgressione di norme
culturali, religiose o tradizionali, e che tale nozione può quindi condurre
al riconoscimento dello status di protezione sussidiaria, ai sensi
dell’articolo 2, lettera g), di tale direttiva. |
Corte di Giustizia dell’Unione europea (Quarta
Sezione) Sentenza dell’11 gennaio
2024 Þ C‑252/22 Societatea Civilă Profesională de Avocaţi
AB & CD c. Consiliul Judeţean Suceava, Preşedintele Consiliului Judeţean Suceava, Agenţia pentru Protecţia Mediului Bacău, Consiliul Local al Comunei Pojorâta con
l’intervento di: QP |
Rinvio
pregiudiziale – Ambiente – Convenzione di Aarhus – Articolo 9,
paragrafi da 3 a 5 – Accesso alla giustizia – Società civile
professionale di avvocati – Ricorso diretto a contestare atti
amministrativi – Ricevibilità – Requisiti previsti dal diritto
nazionale – Assenza di violazioni di diritti e di interessi
legittimi – Non eccessiva onerosità dei procedimenti
giurisdizionali – Ripartizione delle spese – Criteri *** 1) L’articolo 9, paragrafo 3, della
convenzione sull’accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico ai
processi decisionali e l’accesso alla giustizia in materia ambientale,
firmata ad Aarhus il 25 giugno 1998 e approvata a nome della Comunità europea
con la decisione 2005/370/CE del Consiglio, del 17 febbraio 2005 deve essere
interpretato nel senso che: esso non osta
a una normativa nazionale in forza della quale a un soggetto giuridico
diverso da un’organizzazione non governativa per la tutela dell’ambiente è
riconosciuta la legittimazione ad agire contro un atto amministrativo di cui
non è destinatario solo qualora faccia valere la violazione di un interesse
legittimo privato o di un interesse legato a una situazione giuridica
direttamente connessa al suo oggetto sociale. 2) L’articolo 9, paragrafi 4 a 5, della
convenzione sull’accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico ai
processi decisionali e l’accesso alla giustizia in materia ambientale,
firmata ad Aarhus il 25 giugno 1998 e approvata a nome della Comunità europea
con la decisione 2005/370 del Consiglio, in combinato disposto con l’articolo
47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, deve essere
interpretato nel senso che: al fine di
garantire il rispetto del requisito della non eccessiva onerosità dei
procedimenti giurisdizionali, il giudice chiamato a pronunciarsi sulla
condanna alle spese di una parte soccombente, in una controversia in materia
ambientale, deve tener conto di tutte le circostanze del caso di specie, ivi
compresi l’interesse di tale parte e l’interesse generale connesso alla
tutela dell’ambiente. |
Corte di Giustizia dell’Unione europea (Nona
Sezione) Ordinanza del 9 gennaio
2024 Þ C‑131/23 C.A.A., C.V. con
l’intervento di: Parchetul de pe lângă Înalta Curte de Casaţie şi Justiţie – Direcţia Naţională Anticorupţie
– Serviciul Teritorial Braşov, Unitatea Administrativ Teritorială Judeţul Braşov |
Rinvio
pregiudiziale – Articolo 99 del regolamento di procedura della
Corte – Acte éclairé –
Decisione 2006/928/CE – Meccanismo di cooperazione e verifica dei
progressi compiuti dalla Romania per rispettare i parametri di riferimento in
materia di riforma giudiziaria e di lotta contro la corruzione – Natura
ed effetti giuridici – Obbligatorietà per la Romania – Effetto
diretto dei parametri di riferimento – Obbligo di lottare contro la
corruzione in generale e, in particolare, la corruzione ad alto livello –
Obbligo di prevedere sanzioni penali dissuasive ed effettive – Termine
di prescrizione della responsabilità penale – Sentenza di una Corte
costituzionale che ha invalidato una disposizione nazionale che disciplina le
cause di interruzione di tale termine – Rischio sistemico
d’impunità – Principio di legalità dei reati e delle pene –
Requisiti di prevedibilità e di determinatezza della legge penale –
Principio dell’applicazione retroattiva della legge penale più favorevole (lex mitior) – Principio
della certezza del diritto – Standard nazionale di tutela dei diritti
fondamentali – Obbligo per i giudici di uno Stato membro di disapplicare
le sentenze della Corte costituzionale e/o dell’organo giurisdizionale
supremo di tale Stato membro in caso di non conformità al diritto dell’Unione *** La decisione
2006/928/CE della Commissione, del 13 dicembre 2006, che istituisce un
meccanismo di cooperazione e verifica dei progressi compiuti dalla Romania
per rispettare i parametri di riferimento in materia di riforma giudiziaria e
di lotta contro la corruzione, deve essere
interpretata nel senso che: gli organi
giurisdizionali di uno Stato membro non sono tenuti a disapplicare le
sentenze della Corte costituzionale di tale Stato membro che invalidano la
disposizione legislativa nazionale recante disciplina delle cause di
interruzione del termine di prescrizione in materia penale, per violazione
del principio di legalità dei reati e delle pene quale tutelato dal diritto
nazionale, sotto il profilo dei suoi requisiti di prevedibilità e di
determinatezza della legge penale, anche se tali sentenze hanno la conseguenza
di condurre all’archiviazione, per prescrizione della responsabilità penale,
di un numero considerevole di procedimenti penali, ivi compresi procedimenti
relativi a reati di corruzione. Per contro,
tale decisione deve essere interpretata nel senso che: gli organi
giurisdizionali di tale Stato membro sono tenuti a disapplicare uno standard
nazionale di tutela relativo al principio dell’applicazione retroattiva della
legge penale più favorevole (lex mitior) che consente di rimettere in discussione, anche
nell’ambito di ricorsi contro sentenze definitive, l’interruzione del termine
di prescrizione della responsabilità penale in simili procedimenti mediante
atti processuali intervenuti prima di una tale constatazione di invalidità. |
Corte di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 9 gennaio
2024 G. c. M.S. (C‑181/21), nei confronti di: Rzecznik Praw Obywatelskich, Prokuratura Okręgowa w Katowicach e BC, DC c. X (C‑269/21), nei
confronti di: Rzecznik Praw Obywatelskich, Prokuratura Okręgowa w Krakowie |
Rinvio
pregiudiziale – Articolo 267 TFUE – Possibilità per il giudice del rinvio di
prendere in considerazione la sentenza pregiudiziale della Corte – Necessità
dell’interpretazione richiesta affinché il giudice del rinvio possa
pronunciare la sua sentenza – Indipendenza dei giudici – Condizioni di
nomina dei giudici ordinari – Possibilità di contestare un’ordinanza recante
la decisione definitiva su una domanda di misure cautelari – Possibilità di
escludere un giudice da un collegio giudicante – Irricevibilità delle domande
di pronuncia pregiudiziale |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 21
dicembre 2023 Þ C‑333/21 European Superleague Company SL c. Fédération internationale de
football association (FIFA), Union of European Football
Associations (UEFA) con
l’intervento di A22
Sports Management SL, Real Federación Española
de Fútbol (RFEF), Liga Nacional de Fútbol
Profesional (LNFP) |
Rinvio
pregiudiziale – Concorrenza – Norme introdotte dalle associazioni sportive
internazionali –Enti di diritto privato dotati di poteri regolamentari, di
controllo e decisionali, nonché di potere sanzionatorio – Norme
sull’approvazione preventiva delle competizioni, sulla partecipazione delle
società calcistiche e dei giocatori a tali competizioni, nonché sullo
sfruttamento dei diritti commerciali e mediatici connessi a tali competizioni
– Sfruttamento dei relativi diritti commerciali e mediatici – Artt. 56,
101(1, 2 e 3) e 102 TFUE –– Decisione di un’associazione di imprese che
arreca pregiudizio alla concorrenza – Nozioni di “oggetto” ed “effetto”
anticoncorrenziali – Restrizioni alla libera prestazione dei servizi |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 21
dicembre 2023 Þ C‑281/22 G.K., B.O.D. GmbH, S.L. con
l’intervento di: Österreichischer Delegierter Europäischer Staatsanwalt |
Rinvio
pregiudiziale – Cooperazione giudiziaria in materia penale –
Procura europea – Regolamento (UE) 2017/1939 – Articolo 31 –
Indagini transfrontaliere – Autorizzazione giudiziaria – Portata
del controllo – Articolo 32 – Esecuzione delle misure assegnate - [Carta
dei diritti fondamentali] |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 21
dicembre 2023 Þ C‑718/21 L. G. c. Krajowa Rada Sądownictwa |
Domanda di
pronuncia pregiudiziale - Articolo 267 TFUE - Nozione di “organo
giurisdizionale” - Criteri - Izba Kontroli Nadzwyczajnej i Spraw Publicznych (Camera per la vigilanza straordinaria e gli
affari pubblici) del Sąd Najwyższy
(Corte Suprema, Polonia) - Domanda di pronuncia pregiudiziale proveniente da
un organo giurisdizionale che non ha lo status di organo giurisdizionale
indipendente e imparziale precedentemente istituito dalla legge -
Irricevibilità |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Terza
Sezione) Sentenza del 14
dicembre 2023 Þ C‑340/21 VB c. Natsionalna agentsia za prihodite |
Rinvio
pregiudiziale – Protezione delle persone fisiche con riguardo al
trattamento dei dati personali – Regolamento (UE) 2016/679 –
Articolo 5 – Principi relativi a tale trattamento – Articolo
24 – Responsabilità del titolare del trattamento – Articolo
32 – Misure adottate per garantire la sicurezza del trattamento –
Valutazione dell’adeguatezza di tali misure – Portata del sindacato
giurisdizionale – Assunzione delle prove – Articolo 82 –
Diritto al risarcimento e responsabilità – Esonero eventuale dalla
responsabilità del titolare del trattamento in caso di violazione commessa da
terzi – Domanda di risarcimento di un danno immateriale fondata sul timore
di un potenziale utilizzo abusivo di dati personali |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Prima
Sezione) Sentenza del 14
dicembre 2023 Þ C‑206/22 TF c. Sparkasse Südpfalz |
Rinvio
pregiudiziale – Tutela della sicurezza e della salute dei
lavoratori – Organizzazione dell’orario di lavoro – Articolo 31,
paragrafo 2, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea –
Direttiva 2003/88/CE – Articolo 7 – Diritto alle ferie annuali
retribuite – Virus SARS-Cov-2 – Misure di quarantena –
Impossibilità di riportare le ferie annuali retribuite concesse per un
periodo coincidente con un periodo di quarantena |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Terza
Sezione) Sentenza del 14
dicembre 2023 Þ C‑456/22 VX, AT c. Gemeinde Ummendorf |
Rinvio
pregiudiziale – Tutela dei dati personali – Regolamento (UE)
2016/679 – Articolo 82 – Diritto al risarcimento e
responsabilità – Nozione di “danno immateriale” – Pubblicazione
online, contenente dati personali, dell’ordine del giorno della riunione di
un consiglio comunale – Pubblicazione senza il consenso degli
interessati – Domanda di tali interessati a fini di risarcimento del
danno immateriale |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Terza
Sezione) Sentenza del 14
dicembre 2023 Jérôme Rivière et al. ricorrenti procedimento
in cui l’altra parte è: Parlamento
europeo |
Impugnazione –
Diritto istituzionale – Deputati del Parlamento europeo –
Regolamento del Parlamento europeo – Norme di comportamento –
Articolo 10, paragrafo 3 – Divieto di esporre striscioni durante le
sedute del Parlamento – Provvedimento verbale del presidente del
Parlamento che vieta ai deputati di esporre una bandiera nazionale sul loro
banco – Ricorso di annullamento – Articolo 263 TFUE –
Nozione di “atto impugnabile” |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Seconda
Sezione) Sentenza del 7
dicembre 2023 Þ C‑518/22 J.M.P. c. AP
Assistenzprofis GmbH |
Rinvio
pregiudiziale – Politica sociale – Parità di trattamento in materia
di occupazione e di condizioni di lavoro – Direttiva 2000/78/CE –
Articolo 2, paragrafo 5 – Divieto di discriminazione fondata
sull’età – Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone
con disabilità – Articolo 19 – Vita indipendente ed inclusione
nella società – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione
europea – Articolo 26 – Inserimento sociale e professionale delle
persone con disabilità – Servizio di assistenza personale alle
persone con disabilità – Offerta di lavoro contenente l’indicazione di
un’età minima e di un’età massima della persona ricercata – Presa in
considerazione dei desideri e degli interessi della persona con
disabilità – Giustificazione |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Prima
Sezione) Sentenza del 7
dicembre 2023 UF (C‑26/22), AB (C‑64/22) c. Land
Hessen, con
l’intervento di: SCHUFA
Holding AG |
Rinvio
pregiudiziale – Protezione delle persone fisiche con riguardo al
trattamento dei dati personali – Regolamento (UE) 2016/679 –
Articolo 5, paragrafo 1, lettera a) – Principio di “liceità” – Articolo
6, paragrafo 1, primo comma, lettera f) – Necessità del trattamento ai
fini dei legittimi interessi perseguiti dal titolare del trattamento o da un
terzo – Articolo 17, paragrafo 1, lettera d) – Diritto alla
cancellazione in caso di trattamento illecito di dati personali –
Articolo 40 – Codici di condotta – Articolo 78, paragrafo 1 –
Diritto a un ricorso giurisdizionale effettivo nei confronti dell’autorità di
controllo – Decisione adottata dall’autorità di controllo su un
reclamo – Portata del controllo giurisdizionale su detta
decisione – Società che forniscono informazioni commerciali –
Conservazione di dati provenienti da un registro pubblico relativi
all’esdebitazione a favore di una persona – Durata della conservazione |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 5
dicembre 2023 Þ C‑128/22 Nordic Info BV c. Belgische Staat |
Rinvio
pregiudiziale – Direttiva 2004/38/CE – Articoli 27 e 29 – Misure che
limitano la libera circolazione dei cittadini dell’Unione per motivi di
sanità pubblica – Misure di portata generale – Normativa nazionale che
prevede il divieto di uscire dal territorio nazionale per effettuare viaggi
non essenziali verso Stati membri classificati come zone ad alto rischio nel
contesto della pandemia di COVID-19 nonché l’obbligo per i viaggiatori che
entrano nel territorio nazionale in provenienza da uno di tali Stati membri
di sottoporsi a test diagnostici e di osservare una quarantena – Codice
frontiere Schengen – Articolo 23 – Esercizio delle competenze di polizia in
materia di sanità pubblica – Equivalenza con l’esercizio delle verifiche di
frontiera – Articolo 25 – Possibilità di ripristinare controlli alle
frontiere interne nel contesto della pandemia di COVID-19 – Controlli
effettuati in uno Stato membro nell’ambito di misure di divieto di
attraversamento delle frontiere per effettuare viaggi non essenziali in
partenza da o a destinazione di Stati dello spazio Schengen classificati come
zone ad alto rischio nel contesto della pandemia di COVID-19 |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Seconda
Sezione) Sentenza del 30
novembre 2023 Þ C‑228/21, C‑254/21, C‑297/21,
C‑315/21 e C‑328/21 Ministero
dell’Interno, Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione – Unità
Dublino (C‑228/21), DG
(C‑254/21), XXX.XX
(C‑297/21), PP
(C‑315/21), GE
(C‑328/21) c. CZA
(C‑228/21), Ministero
dell’Interno, Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione – Unità
Dublino (C‑254/21, C‑297/21, C‑315/21 e C‑328/21) |
Rinvio
pregiudiziale – Politica d’asilo – Regolamento (UE) n. 604/2013 – Articoli da
3 a 5, 17 e 27 – Regolamento (UE) n. 603/2013 – Articolo 29 – Regolamento
(UE) n. 1560/2003 – Allegato X – Diritto all’informazione del richiedente
protezione internazionale – Opuscolo comune – Colloquio personale –
Domanda di protezione internazionale presentata in precedenza in un primo
Stato membro – Nuova domanda presentata in un secondo Stato membro –
Soggiorno irregolare nel secondo Stato membro – Procedura di ripresa in
carico – Violazione del diritto di informazione – Mancanza di colloquio
personale – Protezione contro il rischio di refoulement indiretto –
Fiducia reciproca – Controllo giurisdizionale della decisione di
trasferimento – Portata – Constatazione dell’esistenza, nello Stato membro
richiesto, di carenze sistemiche nella procedura di asilo e nelle condizioni
di accoglienza dei richiedenti protezione internazionale – Clausole
discrezionali – Rischio di violazione del principio di non-refoulement nello
Stato membro richiesto – [Articoli 4, 19 e 47 della Carta dei diritti
fondamentali] |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Prima
Sezione) Sentenza del 30
novembre 2023 Þ C‑270/22 G.D., A.R., C.M. c. Ministero
dell’Istruzione, Istituto
nazionale della previdenza sociale (INPS) |
Rinvio
pregiudiziale – Politica sociale – Direttiva 1999/70/CE –
Accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato –
Clausola 4 – Settore pubblico – Docenti – Assunzione come
dipendenti pubblici di ruolo di lavoratori con contratto a tempo determinato
mediante una procedura di selezione per titoli – Determinazione
dell’anzianità di servizio |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Prima
Sezione) Sentenza del 30
novembre 2023 MG procedimento
in cui l’altra parte è: Banca
europea per gli investimenti (BEI) |
Impugnazione
– Funzione pubblica – Personale della Banca europea per gli investimenti
(BEI) – Disposizioni amministrative applicabili al personale della BEI –
Retribuzione – Assegni familiari – Versamento al solo genitore titolare
dell’affidamento esclusivo del minore – Carta dei diritti fondamentali
dell’Unione europea – Articolo 41, paragrafo 2 – Diritto di essere
ascoltato – Eccezione di illegittimità di disposizioni amministrative –
Principio della parità di trattamento – Principio di proporzionalità – Ricorsi
di annullamento e per risarcimento danni |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 28
novembre 2023 Þ C‑148/22 OP c. Commune d’An |
Rinvio
pregiudiziale – Politica sociale – Direttiva 2000/78/CE –
Creazione di un quadro generale per la parità di trattamento in materia di
occupazione e di condizioni di lavoro – Divieto di discriminazioni
fondate sulla religione o le convinzioni personali – Settore
pubblico – Regolamento di lavoro di una pubblica amministrazione che
vieta di indossare in modo visibile qualsiasi segno filosofico o religioso
sul luogo di lavoro – Velo islamico – Requisito di neutralità
nei contatti con il pubblico, i superiori e i colleghi |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Seconda
Sezione) Sentenza del 23
novembre 2023 Þ C‑374/22 XXX c. Commissaire général aux réfugiés et aux apatrides |
Rinvio
pregiudiziale – Direttiva 2011/95/UE – Norme relative alle
condizioni di concessione dello status di rifugiato o dello status conferito
dalla protezione sussidiaria – Padre di minori rifugiati nati in
Belgio – Padre non “familiare” ai sensi dell’articolo 2, lettera j), di
detta direttiva – Domanda di concessione della protezione internazionale
a titolo derivato presentata da detto padre – Rigetto – Assenza di
obbligo per gli Stati membri di riconoscere all’interessato il diritto di
beneficiare di tale protezione se questi non soddisfa individualmente le
condizioni per la concessione – Articolo 23, paragrafo 2, di detta
direttiva – Inapplicabilità |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Seconda
Sezione) Sentenza del 23
novembre 2023 Þ C‑614/22 XXX c. Commissaire général aux réfugiés et aux apatrides |
Rinvio
pregiudiziale – Direttiva 2011/95/UE – Norme relative alle
condizioni di concessione dello status di rifugiato o dello status conferito
dalla protezione sussidiaria – Madre di minori rifugiati in
Belgio – Madre “familiare” ai sensi dell’articolo 2, lettera j), di
detta direttiva – Domanda di concessione della protezione internazionale
a titolo derivato presentata da detta madre – Rigetto – Assenza di
obbligo per gli Stati membri di riconoscere all’interessata il diritto di
beneficiare di tale protezione se essa non soddisfa individualmente le
condizioni per la concessione – Articolo 20 e articolo 23, paragrafo 2,
di detta direttiva – Inapplicabilità |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Quarta
Sezione) Sentenza del 23
novembre 2023 Þ C‑84/22 Right to Know CLG c. An
Taoiseach |
Rinvio
pregiudiziale – Ambiente – Convenzione di Aarhus – Direttiva
2003/4/CE – Accesso del pubblico all’informazione ambientale –
Rigetto di una richiesta di informazione – Verbali delle riunioni di un
governo – Discussioni concernenti le emissioni di gas a effetto
serra – Articolo 4, paragrafi 1 e 2 – Eccezioni al diritto di
accesso all’informazione – Nozioni di “comunicazioni interne” e di
“deliberazioni interne delle autorità pubbliche” – Ricorso
giurisdizionale – Annullamento della decisione di rifiuto –
Eccezione applicabile individuata nella sentenza – Autorità di cosa
giudicata |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Quinta
Sezione) Sentenza del 23
novembre 2023 Þ C‑201/22 Kopiosto ry c. Telia
Finland Oyi |
Rinvio
pregiudiziale – Diritti di proprietà intellettuale – Direttiva
2014/26/UE – Gestione collettiva dei diritti d’autore e dei diritti
connessi – Organismo di gestione collettiva – Direttiva
2004/48/CE – Misure, procedure e mezzi di ricorso necessari ad
assicurare il rispetto dei diritti di proprietà intellettuale – Articolo
4 – Soggetti legittimati a chiedere l’applicazione delle misure, delle
procedure e dei mezzi di ricorso previsti dalla direttiva 2004/48/CE –
Organismo di gestione collettiva autorizzato a concedere licenze collettive
estese – Legittimazione ad agire a difesa dei diritti di proprietà
intellettuale - [Articoli 17 e 47 della Carta dei diritti fondamentali] |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Prima
Sezione) Sentenza del 23
novembre 2023 Þ C‑260/22 Seven.One Entertainment Group GmbH c. Corint Media GmbH |
Rinvio
pregiudiziale – Armonizzazione di taluni aspetti del diritto d’autore
e dei diritti connessi nella società dell’informazione – Direttiva
2001/29/CE – Articolo 2, lettera e) – Organismi di diffusione
radiotelevisiva – Diritto di riproduzione delle fissazioni di
trasmissioni – Articolo 5, paragrafo 2, lettera b) – Eccezione per
copia privata – Equo compenso – Pregiudizio arrecato agli organismi
di diffusione radiotelevisiva – Parità di trattamento – Normativa
nazionale che esclude gli organismi di diffusione radiotelevisiva dal diritto
a un equo compenso |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Quinta
Sezione) Sentenza del 16
novembre 2023 Þ C‑333/22 Ligue des droits
humains ASBL, BA c. Organe de contrôle de
l’information policière |
Rinvio pregiudiziale – Protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali – Direttiva (UE) 2016/680 – Articolo 17 – Esercizio dei diritti dell’interessato tramite l’autorità di controllo – Verifica della liceità del trattamento dei dati – Articolo 17, paragrafo 3 – Obbligo di informazione minima dell’interessato – Portata – Validità – Articolo 53 – Diritto di proporre un ricorso giurisdizionale effettivo nei confronti dell’autorità di controllo – Nozione di “decisione giuridicamente vincolante” – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articolo 8, paragrafo 3 – Controllo di un’autorità indipendente – Articolo 47 – Diritto a una tutela giurisdizionale effettiva |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Ottava
Sezione) Ordinanza
del 16 novembre 2023 Þ C‑636/22 PY con
l’intervento di: Procura
della Repubblica presso il Tribunale di Lecce |
Rinvio pregiudiziale – Articolo 99 del regolamento di procedura della Corte – Risposta chiaramente desumibile dalla giurisprudenza – Cooperazione giudiziaria in materia penale – Mandato d’arresto europeo – Decisione quadro 2002/584/GAI – Garanzie che lo Stato membro di emissione deve fornire – Articolo 5, punto 3 – Obiettivo di reinserimento sociale – Cittadini di paesi terzi che risiedono nel territorio dello Stato membro di esecuzione – Parità di trattamento – Articolo 20 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Quarta
Sezione) Sentenza del 9
novembre 2023 Þ C‑598/21 SP, CI c. Všeobecná úverová banka a.s. |
Rinvio
pregiudiziale – Clausole abusive nei contratti stipulati con i consumatori –
Contratto di credito al consumo – Direttiva 93/13/CEE – Articolo 1, paragrafo
2 – Clausola che riproduce una disposizione legislativa imperativa – Articolo
3, paragrafo 1, articolo 4, paragrafo 1, articolo 6, paragrafo 1, e articolo
7, paragrafo 1 – Clausola di scadenza anticipata del termine – Sindacato
giurisdizionale – Proporzionalità rispetto agli inadempimenti contrattuali
del consumatore – Articoli 7 e 38 della Carta dei diritti fondamentali
dell’Unione europea – Contratto garantito attraverso costituzione di
ipoteca su un bene immobile – Vendita stragiudiziale dell’abitazione del
consumatore |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Quarta
Sezione) Sentenza del 9
novembre 2023 Þ C‑819/21 Staatsanwaltschaft Aachen in
presenza di: M.D. |
Rinvio
pregiudiziale – Cooperazione giudiziaria in materia penale – Riconoscimento
delle sentenze che irrogano pene detentive o misure privative della libertà
personale, ai fini della loro esecuzione in un altro Stato membro – Decisione
quadro 2008/909/GAI – Articolo 3, paragrafo 4, e articolo 8 – Rifiuto di
esecuzione – Articolo 47, secondo comma, della Carta dei diritti
fondamentali dell’Unione europea – Diritto fondamentale ad un
processo equo dinanzi ad un giudice indipendente e imparziale precostituito
per legge – Carenze sistemiche o generalizzate nello Stato membro di
emissione – Esame in due fasi – Revoca della sospensione dell’esecuzione che
accompagnava una pena detentiva irrogata da uno Stato membro – Esecuzione di
tale pena da parte di un altro Stato membro |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Quarta
Sezione) Sentenza del 9
novembre 2023 Þ C‑175/22 BK, con
l’intervento di: Spetsializirana prokuratura |
Rinvio
pregiudiziale – Cooperazione giudiziaria in materia penale –
Direttiva 2012/13/UE – Diritto all’informazione nei procedimenti
penali – Articolo 6 – Diritto dell’interessato di essere
informato dell’accusa elevata a suo carico – Articolo 6, paragrafo
4 – Modifica delle informazioni fornite – Modifica della
qualificazione del reato – Obbligo di informare tempestivamente
l’imputato e di offrirgli la possibilità di presentare i propri argomenti
sulla nuova qualificazione prospettata – Esercizio effettivo dei diritti
della difesa – Equità del procedimento – Direttiva (UE)
2016/343 – Rafforzamento di alcuni aspetti della presunzione di
innocenza e del diritto di presenziare al processo nei procedimenti
penali – Articolo 3 – Presunzione di innocenza – Articolo 7,
paragrafo 2 – Diritto di non autoincriminarsi – Articolo 47,
secondo comma, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea –
Requisito di imparzialità del giudice penale – Riqualificazione del
reato su iniziativa del giudice penale o su proposta dell’imputato |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Quarta
Sezione) Sentenza del 9
novembre 2023 Þ C‑125/22 X, Y, i
loro 6 figli minorenni c. Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid |
Rinvio
pregiudiziale –Politica comune in materia di asilo e di protezione
sussidiaria – Direttiva 2011/95/UE – Articolo 15 – Condizioni per la
concessione della protezione sussidiaria – Presa in considerazione degli
elementi relativi alla situazione individuale e alle circostanze personali
del richiedente nonché alla situazione generale nel paese di origine –
Situazione umanitaria |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Prima
Sezione) Sentenza del 9
novembre 2023 Þ cause
riunite da C‑271/22 a C‑275/22 XT (C‑271/22) KH (C‑272/22) BX (C‑273/22) FH (C‑274/22) NW (C‑275/22) c. Keolis Agen SARL con
l’intervento di: Syndicat national des transports
urbains SNTU-CFDT |
Rinvio
pregiudiziale – Politica sociale – Organizzazione dell’orario di lavoro –
Direttiva 2003/88/CE – Articolo 7 – Diritto alle ferie annuali retribuite
– Riporto dei diritti alle ferie annuali retribuite in caso di malattia di
lunga durata – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea –
Articolo 31, paragrafo 2 |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Decima
Sezione) Sentenza del 9
novembre 2023 Þ C‑257/22 CD c. Ministerstvo vnitra České republiky, Odbor azylové a migrační politiky |
Rinvio
pregiudiziale – Spazio di libertà, sicurezza e giustizia – Rimpatrio di
cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare – Direttiva
2008/115/CE – Articolo 3, punto 2 – Nozione di “soggiorno irregolare” –
Direttiva 2013/32/UE – Richiedente la protezione internazionale – Articolo 9,
paragrafo 1 – Diritto di rimanere nello Stato membro durante l’esame della
domanda – Decisione di rimpatrio adottata anteriormente all’emanazione
della decisione di primo grado di rigetto della domanda di protezione internazionale |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Seconda
Sezione) Sentenza del 9
novembre 2023 Þ C‑376/22 Google
Ireland Limited, Meta
Platforms Ireland
Limited, Tik Tok Technology Limited c. Kommunikationsbehörde Austria (KommAustria) con
l’intervento di: Bundesministerin für Frauen,
Familie, Integration und Medien
im Bundeskanzleramt |
Rinvio pregiudiziale – Direttiva 2000/31/CE – Servizi della società dell’informazione – Articolo 3, paragrafo 1 – Principio del controllo nello Stato membro di origine – Articolo 3, paragrafo 4 – Deroga al principio della libera circolazione dei servizi della società dell’informazione – Nozione di “provvedimenti adottati per quanto concerne un determinato servizio della società dell’informazione” – Articolo 3, paragrafo 5 – Possibilità di notificare a posteriori provvedimenti che limitano la libera circolazione dei servizi della società dell’informazione in caso di urgenza – Omessa notifica – Opponibilità di tali provvedimenti – Normativa di uno Stato membro che impone ai fornitori di piattaforme di comunicazione, siano essi stabiliti o meno nel suo territorio, un insieme di obblighi in materia di controllo e segnalazione dei contenuti asseritamente illeciti – Direttiva 2010/13/UE – Servizi di media audiovisivi – Servizio di piattaforme per la condivisione di video |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Prima
Sezione) Sentenza del 26
ottobre 2023 Þ C‑307/22 FT c. DW |
Rinvio
pregiudiziale – Trattamento dei dati personali – Regolamento (UE)
2016/679 – Articoli 12, 15 e 23 – Diritto di accesso
dell’interessato ai suoi dati oggetto di trattamento – Diritto di
ottenere gratuitamente una prima copia di tali dati – Trattamento di
dati di un paziente da parte del suo medico – Cartella medica –
Motivi della richiesta di accesso – Utilizzo dei dati al fine di far
valere la responsabilità del professionista sanitario – Nozione di
“copia” |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Quarta
Sezione) Sentenza del 19
ottobre 2023 Þ C‑655/21 procedimento
penale a carico di G.
ST. T., con
l’intervento di: Rayonna prokuratura Burgas, TO Nesebar |
Rinvio
pregiudiziale – Rispetto dei diritti di proprietà intellettuale –
Direttiva 2004/48/CE – Articolo 13 – Procedimento penale –
Ambito di applicazione – Danni subiti dal titolare di un marchio come
elemento costitutivo della violazione – Accordo sugli aspetti dei
diritti di proprietà intellettuale attinenti al commercio (ADPIC) –
Articolo 61 – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione
europea – Articolo 51, paragrafo 1 – Attuazione del diritto
dell’Unione – Competenza – Articolo 49, paragrafi 1 e 3 – Legalità
e proporzionalità delle pene |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Seconda
Sezione) Sentenza del 19
ottobre 2023 Þ C‑147/22 Terhelt5, con
l’intervento di: Központi Nyomozó Főügyészség |
Rinvio
pregiudiziale – Convenzione di applicazione dell’accordo di
Schengen – Articolo 54 – Carta dei diritti fondamentali
dell’Unione europea – Articolo 50 – Principio del ne bis in
idem – Ammissibilità di un procedimento penale per fatti di
corruzione a carico di un indagato o imputato in uno Stato membro dopo
l’archiviazione del procedimento penale promosso nei suoi confronti per gli
stessi fatti dalla Procura di un altro Stato membro – Condizioni per
ritenere che l’indagato o imputato sia stato giudicato con sentenza definitiva –
Condizione di un esame condotto nel merito della causa – Necessità di
un’istruzione approfondita – Assenza di interrogatorio dell’indagato o
imputato |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Sesta
Sezione) Sentenza del 12
ottobre 2023 Þ C‑57/22 YQ c. Ředitelství silnic a dálnic ČR |
Rinvio
pregiudiziale – Politica sociale – Tutela della sicurezza e della
salute dei lavoratori – Organizzazione dell’orario di lavoro –
Direttiva 2003/88/CE – Articolo 7, paragrafo 1 – Diritto alle
ferie annuali retribuite – Lavoratore illegittimamente licenziato e
reintegrato nelle sue funzioni mediante decisione giudiziaria –
Esclusione del diritto alle ferie annuali retribuite non godute per il
periodo compreso tra il licenziamento e la reintegrazione – Periodo
compreso tra la data del licenziamento e la data della reintegrazione |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Prima
Sezione) Sentenza del 12
ottobre 2023 Þ C‑726/21 procedimento
penale a carico di: GR, HS, IT, con
l’intervento di: Županijsko državno odvjetništvo u Puli-Pola |
Rinvio
pregiudiziale – Cooperazione giudiziaria in materia penale –
Convenzione di applicazione dell’Accordo di Schengen – Articolo
54 – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea –
Articolo 50 – Principio del ne bis in idem – Valutazione
rispetto ai fatti contenuti nella motivazione della sentenza –
Valutazione rispetto ai fatti esaminati nell’ambito delle indagini
preliminari e omessi nell’atto di imputazione – Nozione di “medesimi
fatti” |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Settima
Sezione) Sentenza del 5
ottobre 2023 Þ C‑496/22 EI c. SC
Brink’s Cash Solutions SRL |
Rinvio
pregiudiziale – Politica sociale – Ravvicinamento delle
legislazioni degli Stati membri in materia di licenziamenti collettivi –
Direttiva 98/59/CE – Articolo 1, paragrafo 1, primo comma, lettera b), e
articolo 6 – Procedura di informazione e di consultazione dei lavoratori
in caso di progetto di licenziamento collettivo – Assenza di
designazione di rappresentanti dei lavoratori – Normativa nazionale che
consente a un datore di lavoro di non informare e consultare individualmente
i lavoratori coinvolti |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Quarta
Sezione) Sentenza del 5
ottobre 2023 Þ C‑294/22 Office
français de protection des réfugiés et apatrides, c. SW |
Rinvio
pregiudiziale – Politica comune in materia di asilo e di protezione
sussidiaria – Direttiva 2011/95/UE – Articolo 12 – Esclusione
dallo status di rifugiato – Persona registrata presso l’Agenzia delle
Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi nel
Vicino Oriente (UNRWA) – Presupposti affinché tale persona possa essere
ipso facto ammessa ai benefici della direttiva 2011/95 – Cessazione
della protezione o dell’assistenza dell’UNRWA – Mancata assistenza
medica – Presupposti |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea Ordinanza del
vicepresidente della Corte del 27 settembre
2023 Consiglio
dell’Unione europea ricorrente procedimento
in cui le altre parti sono: Nikita
Dmitrievich Mazepin ricorrente
in primo grado, Repubblica
di Lettonia interveniente
in primo grado |
Impugnazione –
Procedimento sommario – Misure restrittive adottate in considerazione
della situazione in Ucraina – Congelamento di fondi e di risorse
economiche – Mantenimento del nome di una persona fisica nell’elenco
delle persone, entità e organismi soggetti a tali misure – Sospensione
del procedimento di “reinserimento” di tale persona – Pubblicazione
della decisione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea – Obbligo
di adottare misure in materia di visti concessi dagli Stati membri –
Provvedimenti che possono essere adottati dal giudice del procedimento
sommario |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Ottava
Sezione) Ordinanza del 27
settembre 2023 Þ C‑58/23 Y.N. contro Republika Slovenija |
Rinvio
pregiudiziale – Articolo 99 del regolamento di procedura della
Corte – Spazio di libertà, sicurezza e giustizia – Politica di
asilo – Procedure comuni ai fini del riconoscimento e della revoca dello
status di protezione internazionale – Direttiva 2013/32/UE –
Articoli 22 e 23 – Diritto all’assistenza e alla rappresentanza
legali – Articolo 46, paragrafo 4 – Termine di ricorso
ragionevole – Articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali
dell’Unione europea – Diritto a un ricorso effettivo dinanzi a un
giudice – Rigetto di una domanda di protezione internazionale in
quanto manifestamente infondata, mediante procedimento accelerato |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Terza
Sezione) Sentenza del 21
settembre 2023 Þ C‑151-22 S, A c. Staatssecretaris van Veiligheid en Justitie con
l’intervento di: Alto
Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) |
Rinvio
pregiudiziale – Spazio di libertà, sicurezza e giustizia – Politica
comune in materia di asilo – Condizioni per poter beneficiare dello
status di rifugiato – Direttiva 2011/95/UE – Articolo 10,
paragrafo 1, lettera e), e paragrafo 2 – Motivi di persecuzione –
“Opinione politica” – Nozione – Opinioni politiche sviluppate nello
Stato membro ospitante – Articolo 4 – Valutazione del timore
fondato di persecuzione a causa di tali opinioni politiche |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Quarta
Sezione) Sentenza del 21
settembre 2023 Þ C‑143-22 Association Avocats pour la
défense des droits des étrangers (ADDE) et al. c. Ministre de l’Intérieur, con l’intervento di: Défenseur des droits |
Rinvio pregiudiziale
– Spazio di libertà, sicurezza e giustizia – Controllo alle frontiere, asilo
e immigrazione – Regolamento (UE) 2016/399 – Articolo 32 – Ripristino
temporaneo da parte di uno Stato membro del controllo di frontiera alle sue
frontiere interne – Articolo 14 – Provvedimento di respingimento –
Equiparazione delle frontiere interne alle frontiere esterne – Direttiva
2008/115/CE –– Articolo 2, paragrafo 2, lettera a) – Applicabilità della
Direttiva anche a cittadini di Paesi terzi
ai fini del loro allontanamento. |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Seconda
Sezione) Sentenza del 21
settembre 2023 Þ C‑116-22 Commissione
europea c. Repubblica
federale di Germania |
Inadempimento
di uno Stato – Ambiente – Direttiva 92/43/CEE – Conservazione
degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche –
Articolo 4, paragrafo 4, e articolo 6, paragrafo 1 – Mancata
designazione delle zone speciali di conservazione – Mancata
determinazione degli obiettivi di conservazione – Assenza o
insufficienza di misure di conservazione – Prassi amministrativa |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Prima
Sezione) Sentenza del 14
settembre 2023 Þ
C‑27-22 Volkswagen
Group Italia SpA, Volkswagen
Aktiengesellschaft c. Autorità
Garante della Concorrenza e del Mercato nei
confronti di: Associazione
Cittadinanza Attiva Onlus, Coordinamento
delle associazioni per la tutela dell’ambiente e dei diritti degli utenti e
consumatori (Codacons) |
Rinvio
pregiudiziale – Accise – Direttiva 2008/118/CE – Articolo
16 – Regime di deposito fiscale – Condizioni per il rilascio di
un’autorizzazione all’apertura e all’esercizio di un deposito fiscale da
parte di un depositario autorizzato – Inosservanza di tali
condizioni – Revoca definitiva dell’autorizzazione applicata
cumulativamente all’imposizione di una sanzione pecuniaria – Articolo
50 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Principio
del “ne bis in idem” – Proporzionalità |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Sesta
Sezione) Sentenza del 14
settembre 2023 Þ
C‑55-22 NK c. Bezirkshauptmannschaft Feldkirch |
Rinvio
pregiudiziale – Articolo 50 della Carta dei diritti fondamentali
dell’Unione europea – Principio del ne bis in idem –
Archiviazione definitiva di un primo procedimento avviato per violazione di
una disposizione della normativa nazionale sul gioco d’azzardo –
Sanzione amministrativa di carattere penale inflitta per gli stessi fatti per
violazione di un’altra disposizione di tale normativa – Archiviazione
del primo procedimento a causa dell’erronea qualificazione giuridica della
violazione commessa |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Seconda
Sezione) Sentenza del 14
settembre 2023 Þ
C‑113-22 DX c. Instituto Nacional de la Seguridad Social (INSS), Tesorería General de la Seguridad
Social (TGSS) |
Rinvio
pregiudiziale – Politica sociale – Direttiva 79/7/CEE – Parità
di trattamento tra uomini e donne in materia di previdenza sociale –
Articolo 6 – Normativa nazionale che prevede il diritto a
un’integrazione della pensione soltanto a favore delle donne – Sentenza
pregiudiziale della Corte che consente di accertare che tale normativa
costituisce una discriminazione diretta fondata sul sesso – Prassi
amministrativa consistente nel continuare ad applicare tale normativa
malgrado detta sentenza – Discriminazione distinta – Risarcimento
in denaro – Rimborso relativo alle spese e agli onorari di avvocato |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Quarta
Sezione) Sentenza del 14
settembre 2023 Þ
C‑820-21 «Vinal» AD c. Direktor na Agentsia
«Mitnitsi» |
Rinvio
pregiudiziale – Articolo 50 della Carta dei diritti fondamentali
dell’Unione europea – Principio del ne bis in idem – Sanzione
irrogata in relazione a pratiche commerciali sleali – Natura penale
della sanzione – Sanzione penale irrogata in uno Stato membro dopo
l’adozione di una sanzione relativa a pratiche commerciali sleali in un altro
Stato membro ma divenuta definitiva prima di quest’ultima sanzione – Articolo
52, paragrafo 1 – Limitazioni apportate al principio del ne bis in
idem – Condizioni – Coordinamento dei procedimenti e delle
sanzioni |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Sesta
Sezione) Sentenza del 14
settembre 2023 Þ
C‑71-21 procedimento
relativo all’esecuzione di un mandato d’arresto emesso contro KT con
l’intervento di: Sofiyska gradska prokuratura |
Rinvio
pregiudiziale – Cooperazione giudiziaria in materia penale –
Accordo relativo alla procedura di consegna tra gli Stati membri dell’Unione
europea, da un lato, e la Repubblica d’Islanda e il Regno di Norvegia,
dall’altro – Articolo 1, paragrafo 3 – Diritti
fondamentali – Rifiuto dell’esecuzione da parte di uno Stato membro
di un mandato d’arresto emesso dal Regno di Norvegia – Emissione di un
nuovo mandato d’arresto da parte del Regno di Norvegia a carico della stessa
persona per gli stessi fatti – Esame da parte di un altro Stato
membro – Presa in considerazione del rifiuto dell’esecuzione del primo
mandato d’arresto |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Quarta
Sezione) Sentenza del 7
settembre 2023 Þ C‑209-22 procedimento
penale a carico di: AB con
l’intervento di: Rayonna prokuratura Lovech, teritorialno otdelenie Lukovit |
Rinvio
pregiudiziale – Cooperazione giudiziaria in materia penale –
Diritto all’informazione nei procedimenti penali – Direttiva
2012/13/UE – Diritto di avvalersi di un difensore nel procedimento
penale – Direttiva 2013/48/UE – Ambito di applicazione –
Normativa nazionale che non contempla la qualità di indagato – Fase
istruttoria del procedimento penale – Misura coercitiva di perquisizione
personale e di confisca – Autorizzazione a posteriori da parte del
giudice competente – Assenza di sindacato giurisdizionale sulle misure
di ottenimento di prove – Articoli 47 et 48 della Carta dei diritti
fondamentali dell’Unione europea – Esercizio effettivo dei diritti
della difesa da parte degli indagati e degli imputati in occasione del
sindacato giurisdizionale sulle misure di ottenimento delle prove |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Prima
Sezione) Sentenza del 7
settembre 2023 Þ C‑162-22 procedimento
avviato da: A.G. con
l’intervento di: Lietuvos Respublikos generalinė prokuratūra |
Rinvio
pregiudiziale – Telecomunicazioni – Trattamento dei dati
personali nel settore delle comunicazioni elettroniche [Artt. 7 e 8 della
Carta dei diritti fondamentali] – Direttiva 2002/58/CE – Ambito
di applicazione – Articolo 15, paragrafo 1 – Dati conservati dai
fornitori di servizi di comunicazione elettronica e messi a disposizione
delle autorità competenti in procedimenti penali – Uso successivo di
tali dati nel corso di un’indagine su una condotta illecita - [Artt. 7, 8,
11 e 52, par. 1 della Carta dei
diritti fondamentali] |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Decima
Sezione) Sentenza del 7
settembre 2023 Patrick
Breyer, ricorrente procedimento
in cui le altre parti sono: Agenzia
esecutiva europea per la ricerca (REA) sostenuta
da: Commissione
europea |
Impugnazione –
Accesso ai documenti delle istituzioni dell’Unione europea [Art. 42
della Carta dei diritti fondamentali ] – Regolamento (CE)
n. 1049/2001 – Articolo 4, paragrafo 2, primo trattino –
Eccezione al diritto di accesso – Tutela degli interessi
commerciali – Programma quadro di ricerca e innovazione “Orizzonte 2020”
(2014-2020) – Documenti riguardanti il progetto di ricerca “iBorderCtrl: Intelligent Portable Border Control
System” – Decisione dell’Agenzia esecutiva europea per la ricerca (REA)
che nega l’accesso a determinate informazioni – Interesse pubblico
prevalente |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Prima
Sezione) Sentenza del 7
settembre 2023 Þ C‑216-21 Asociația «Forumul Judecătorilor din România», YN c. Consiliul Superior al Magistraturii |
Rinvio
pregiudiziale – Decisione 2006/928/CE – Meccanismo di cooperazione
e verifica dei progressi compiuti dalla Romania per rispettare i parametri di
riferimento in materia di riforma giudiziaria e di lotta contro la
corruzione – Articolo 2 TUE – Articolo 19, paragrafo 1,
secondo comma, TUE – Stato di diritto – Carta dei diritti
fondamentali dell’Unione europea – Articolo 47 – Indipendenza dei
giudici – Normativa nazionale che modifica il regime di promozione
dei giudici |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 5
settembre 2023 Þ C‑689-21 X c. Udlændinge- og Integrationsministeriet |
Rinvio
pregiudiziale – Cittadinanza dell’Unione europea – Articolo 20 TFUE – Articolo
7 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Cittadino
avente la cittadinanza di uno Stato membro e la cittadinanza di un paese
terzo – Perdita ipso iure della cittadinanza dello Stato membro all’età di 22
anni per mancanza di un collegamento effettivo con tale Stato membro, in
assenza di domanda di mantenimento della cittadinanza prima del compimento di
tale età – Perdita dello status di cittadino dell’Unione – Esame della
proporzionalità delle conseguenze di tale perdita sotto il profilo del
diritto dell’Unione – Termine di decadenza |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 24
luglio 2023 C.I., C.O., K.A., L.N., S.P. con
l’intervento di: Statul român |
Rinvio
pregiudiziale – Tutela degli interessi finanziari dell’Unione
europea – Articolo 325, paragrafo 1, TFUE – Convenzione
“TIF” – Articolo 2, paragrafo 1 – Obbligo di lottare con misure
dissuasive ed effettive contro la frode che lede gli interessi finanziari
dell’Unione – Obbligo di prevedere sanzioni penali – Imposta sul
valore aggiunto (IVA) – Direttiva 2006/112/CE – Frode grave
all’IVA – Termine di prescrizione della responsabilità penale – Sentenza
di una Corte costituzionale che ha invalidato una disposizione nazionale che
disciplina le cause di interruzione di tale termine – Rischio
sistemico d’impunità – Tutela dei diritti fondamentali – Articolo
49, paragrafo 1, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione
europea – Principio di legalità dei reati e delle pene – Requisiti
di prevedibilità e di determinatezza della legge penale – Principio
dell’applicazione retroattiva della legge penale più favorevole (lex mitior) –
Principio di certezza del diritto – Standard nazionale di tutela dei
diritti fondamentali – Obbligo per i giudici di uno Stato membro di
disapplicare le sentenze della Corte costituzionale e/o dell’organo
giurisdizionale supremo di tale Stato membro in caso di non conformità al
diritto dell’Unione – Responsabilità disciplinare dei giudici in caso di
inosservanza di tali sentenze – Principio del primato del diritto
dell’Unione |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 13
luglio 2023 YP
e a. (C‑615/20), M. M. (C‑671/20) con
l’intervento di: Prokuratura Okręgowa w Warszawie, Komisja Nadzoru Finansowego e a. (C‑615/20) |
Rinvio
pregiudiziale – Articolo 19, paragrafo 1, secondo comma, TUE – Stato
di diritto – Tutela giurisdizionale effettiva nei settori disciplinati
dal diritto dell’Unione – Indipendenza dei giudici – Primato
del diritto dell’Unione – Articolo 4, paragrafo 3, TUE – Obbligo di
leale cooperazione – Revoca dell’immunità penale e sospensione dalle
funzioni di un giudice disposte dall’Izba Dyscyplinarna
(Sezione disciplinare) del Sąd Najwyższy (Corte suprema, Polonia) – Mancanza
di indipendenza e imparzialità di tale sezione – Modifica della
composizione del collegio giudicante chiamato a conoscere di una causa
precedentemente assegnata a tale giudice – Divieti per gli organi
giurisdizionali nazionali di mettere in discussione la legittimità di un organo
giurisdizionale, di compromettere il funzionamento di quest’ultimo o di
valutare la legalità o l’efficacia della nomina dei giudici o dei poteri
giurisdizionali di questi ultimi a pena di sanzioni disciplinari –
Obbligo per gli organi giurisdizionali di cui trattasi e per le autorità
competenti a designare e modificare la composizione dei collegi giudicanti di
disapplicare le misure di revoca dell’immunità e di sospensione del giudice
interessato – Obbligo per i medesimi organi giurisdizionali e le
medesime autorità di disapplicare le disposizioni nazionali che prevedono
detti divieti |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Prima
Sezione) Sentenza del 13
luglio 2023 Ferrovienord
SpA c. Istituto
Nazionale di Statistica – ISTAT (C‑363/21) nei
confronti di: Procura
generale della Corte dei conti, Ministero
dell’Economia e delle Finanze e Federazione
Italiana Triathlon c. Istituto
Nazionale di Statistica – ISTAT, Ministero
dell’Economia e delle Finanze (C‑364/21) nei
confronti di: Procura
generale della Corte dei conti |
Rinvio
pregiudiziale – Articolo 19, paragrafo 1, secondo comma, TUE –
Obbligo degli Stati membri di istituire i rimedi giurisdizionali necessari
per garantire una tutela giurisdizionale effettiva nei settori disciplinati
dal diritto dell’Unione – Politica economica – Regolamento (UE)
n. 549/2013 – Sistema europeo dei conti nazionali e regionali
nell’Unione europea (SEC) – Direttiva 2011/85/UE – Requisiti
applicabili ai quadri di bilancio degli Stati membri – Normativa
nazionale che limita la competenza del giudice contabile – Principi di
effettività e di equivalenza – Articolo 47 della Carta dei diritti
fondamentali dell’Unione europea |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Prima
Sezione) Sentenza del 6
luglio 2023 Þ C‑402-22 Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid c. M.A. |
Rinvio
pregiudiziale – Direttiva 2011/95/UE – Norme relative ai
presupposti per il riconoscimento dello status di rifugiato o dello status
conferito dalla protezione sussidiaria – Articolo 14, paragrafo 4,
lettera b) – Revoca dello status di rifugiato – Cittadino di
un paese terzo condannato con sentenza passata in giudicato per un reato di
particolare gravità – Pericolo per la comunità – Controllo di
proporzionalità |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Prima
Sezione) Sentenza del 6
luglio 2023 Þ C‑8-22 XXX c. Commissaire général aux réfugiés et aux apatrides |
Rinvio
pregiudiziale – Direttiva 2011/95/UE – Norme relative ai presupposti per il
riconoscimento dello status di rifugiato o dello status conferito dalla
protezione sussidiaria – Articolo 14, paragrafo 4, lettera b) – Revoca dello
status di rifugiato – Cittadino di un paese terzo condannato con sentenza
passata in giudicato per un reato di particolare gravità – Pericolo per la
comunità – Controllo di proporzionalità |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Prima
Sezione) Sentenza del 6
luglio 2023 Þ C‑663-21 Bundesamt für Fremdenwesen
und Asyl c. AA |
Rinvio
pregiudiziale – Direttiva 2011/95/UE – Norme relative ai
presupposti per il riconoscimento dello status di rifugiato o dello status
conferito dalla protezione sussidiaria – Articolo 14, paragrafo 4,
lettera b) – Revoca dello status di rifugiato – Cittadino di
un paese terzo condannato con sentenza passata in giudicato per un reato di
particolare gravità – Pericolo per la comunità – Controllo di
proporzionalità – Direttiva 2008/115/UE – Rimpatrio di cittadini di
paesi terzi il cui soggiorno è irregolare – Rinvio dell’allontanamento |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 4
luglio 2023 Þ C‑252-21 Meta
Platforms Inc., già Facebook Inc., Meta
Platforms Ireland
Ltd, già Facebook Ireland Ltd, Facebook
Deutschland GmbH c. Bundeskartellamt con
l’intervento di: Verbraucherzentrale Bundesverband eV |
Rinvio
pregiudiziale – Protezione delle persone fisiche con riguardo al
trattamento dei dati personali – Regolamento (UE) 2016/679 – Social
network online – Abuso di posizione dominante da parte
dell’operatore di un tale network – Abuso consistente nel trattamento di
dati personali degli utenti di detto network previsto dalle condizioni
generali d’uso di quest’ultimo – Competenza di un’autorità garante della
concorrenza di uno Stato membro a constatare la non conformità di detto
trattamento a tale regolamento – Articolazione con le competenze delle
autorità nazionali incaricate del controllo della protezione dei dati
personali – Articolo 4, paragrafo 3, TUE – Principio di leale
cooperazione – Articolo 6, paragrafo 1, primo comma, lettere da a) a f),
del regolamento 2016/679 – Liceità del trattamento – Articolo 9,
paragrafi 1 e 2 – Trattamento di categorie particolari di dati
personali – Articolo 4, punto 11 – Nozione di “consenso” |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 22
giugno 2023 Þ C‑660-21 Procureur de la République contro K.B., F.S. |
Rinvio
pregiudiziale – Spazio di libertà, sicurezza e giustizia –
Cooperazione giudiziaria in materia penale – Direttiva 2012/13/UE –
Articoli 3 e 4 – Obbligo per le autorità competenti di informare
prontamente le persone indagate o imputate del loro diritto di restare in
silenzio – Articolo 8, paragrafo 2 – Diritto di far valere la
violazione di tale obbligo – Normativa nazionale che vieta al giudice
penale di merito di rilevare d’ufficio una siffatta violazione – Articoli
47 e 48 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Quarta
Sezione) Sentenza del 22
giugno 2023 Þ C‑823-21 Commissione
europea c. Ungheria |
Inadempimento
di uno Stato – Spazio di libertà, sicurezza e giustizia – Politiche
relative ai controlli alle frontiere, all’asilo e all’immigrazione – Procedure
volte al riconoscimento della protezione internazionale – Direttiva
2013/32/UE – Articolo 6 – Accesso effettivo –
Presentazione di una domanda – Normativa nazionale che prevede il previo
espletamento di pratiche amministrative al di fuori del territorio dello
Stato membro – Obiettivo di sanità pubblica |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Prima
Sezione) Sentenza del 22
giugno 2023 Þ C‑459/20 X c. Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid |
Rinvio
pregiudiziale – Cittadinanza dell’Unione – Articolo
20 TFUE – Diritto di libera circolazione e di libero soggiorno nel
territorio degli Stati membri – Decisione di diniego del soggiorno
opposta da uno Stato membro a un cittadino di un paese terzo genitore di un
figlio minorenne, avente la cittadinanza di tale Stato membro – Minore
che si trova al di fuori del territorio dell’Unione europea e che non ha mai
soggiornato nel territorio di quest’ultima |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Sesta
Sezione) Sentenza del 15
giugno 2023 Þ C‑132/22 BM, NP c. Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – MIUR |
Rinvio
pregiudiziale – Libera circolazione dei lavoratori –
Articolo 45 TFUE – Regolamento (UE) n. 492/2011 –
Articolo 3, paragrafo 1 – Ostacolo – Parità di trattamento –
Procedura per la costituzione di graduatorie utili all’attribuzione di
incarichi in talune istituzioni statali nazionali – Requisito di
ammissione relativo alla pregressa esperienza professionale maturata presso
tali istituzioni – Normativa nazionale che non consente di prendere
in considerazione l’esperienza professionale maturata in altri Stati membri –
Giustificazione – Obiettivo di contrasto al precariato |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Sesta
Sezione) Sentenza del 8
giugno 2023 VB (C‑430/22) VB (C‑468/22) con
l’intervento di: Spetsializirana prokuratura |
Rinvio
pregiudiziale – Cooperazione giudiziaria in materia penale –
Direttiva (UE) 2016/343 – Articolo 8, paragrafo 4 – Diritto di
presenziare al processo – Procedimenti in contumacia –
Riapertura del processo – Notifica al condannato in contumacia del suo
diritto alla riapertura del processo |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 6
giugno 2023 Þ C‑700-21 procedimento
relativo all’esecuzione di un mandato d’arresto europeo emesso nei confronti
di O.G. con
l’intervento di: Presidente
del Consiglio dei Ministri |
Rinvio
pregiudiziale – Cooperazione giudiziaria in materia penale – Mandato
d’arresto europeo – Decisione quadro 2002/584/GAI – Motivi di non esecuzione
facoltativa del mandato d’arresto europeo – Articolo 4, punto 6 – Obiettivo
di reinserimento sociale – Cittadini di paesi terzi che dimorano o risiedono
nel territorio dello Stato membro di esecuzione – Parità di trattamento –
Articolo 20 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Camera) Sentenza del 5
giugno 2023 Þ C‑204/21 Commissione
Europea sostenuta
da Belgio, Paesi Bassi, Danimarca, Finlandia e Svezia c. Repubblica
di Polonia |
Rinvio
pregiudiziale - Primato del diritto dell'Unione -– Tutela giurisdizionale
effettiva nelle materie disciplinate dal diritto dell'Unione – Indipendenza
dei giudici – Competenza in materia di revoca dell'immunità penale dei
giudici e in materia di diritto del lavoro, previdenza sociale e
pensionamento dei giudici della Corte suprema polacca – Divieto per i giudici
nazionali di mettere in discussione la legittimità di organi giurisdizionali
e costituzionali o di accertare o valutare la legittimità della nomina dei
giudici o dei loro poteri giurisdizionali – Competenza esclusiva per
esaminare questioni relative alla mancanza di indipendenza di un tribunale o
di un giudice conferito alla Camera di controllo straordinario e affari
pubblici della Corte suprema - Diritti al rispetto della vita privata e alla
protezione dei dati personali – Dati sensibili – Norme nazionali che
impongono al magistrato di dichiarare la propria appartenenza ad
associazioni, fondazioni o partiti politici, nonché le funzioni esercitate al
loro interno, e prevedono la pubblicazione dei dati contenuti in queste
dichiarazioni |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Quarta
Sezione) Sentenza del 25
maggio 2023 Þ C‑608/21 procedimento
penale di natura amministrativa a carico di XN con
l’intervento di: Politseyski organ pri
02 RU SDVR |
Rinvio
pregiudiziale – Cooperazione giudiziaria in materia penale –
Direttiva 2012/13/UE – Diritto all’informazione nei procedimenti
penali – Articolo 6 – Diritto all’informazione sull’accusa –
Articolo 7 – Diritto di accesso alla documentazione relativa
all’indagine – Esercizio effettivo dei diritti della difesa –
Articolo 6 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea –
Diritto alla libertà e alla sicurezza – Comunicazione dei motivi
della detenzione della persona indagata o imputata in un documento
distinto – Momento in cui tale comunicazione deve essere effettuata |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Settima
Sezione) Sentenza del 25
maggio 2023 Þ C‑364/22 J.B., S.B., F.B. c. Bundesrepublik Deutschland |
Rinvio
pregiudiziale – Politica d’asilo – Procedure comuni ai fini del
riconoscimento e della revoca dello status di protezione
internazionale – Direttiva 2013/32/UE – Articolo 33, paragrafo 2,
lettera d) – Procedura di esame di una domanda – Domande
inammissibili – Domanda reiterata – Rimpatrio volontario e
allontanamento |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Quinta
Sezione) Sentenza del 17
maggio 2023 Þ C‑626/21 Funke
sp. z o.o. c. Landespolizeidirektion Wien |
Rinvio
pregiudiziale – Ravvicinamento delle legislazioni – Direttiva
2001/95/CE – Articolo 12 e allegato II – Norme e regolamentazioni
tecniche – Sistema d’informazione rapida dell’Unione europea
(RAPEX) – Linee guida – Prodotti non alimentari pericolosi –
Decisione di esecuzione (UE) 2019/417 – Regolamento (CE)
n. 765/2008 – Articoli 20 e 22 – Notifiche alla Commissione
europea – Decisione amministrativa – Divieto di vendita di taluni
articoli pirotecnici e obbligo di ritiro – Domanda di un distributore
dei prodotti di perfezionare le notifiche – Autorità competente a
pronunciarsi sulla domanda – Articolo 47 della Carta dei diritti
fondamentali dell’Unione europea – Tutela giurisdizionale effettiva |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Prima
Sezione) Sentenza dell’11
maggio 2023 Þ C‑817/21 R.I. c. Inspecţia
Judiciară, N.L. |
Rinvio
pregiudiziale – Stato di diritto – Indipendenza del potere
giudiziario – Articolo 19, paragrafo 1, secondo comma, TUE –
Decisione 2006/928/CE – Indipendenza dei giudici – Procedimento
disciplinare – Ispettorato giudiziario – Ispettore capo esercente
poteri di regolamentazione, di selezione, di valutazione, di nomina e di
indagine disciplinare |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Prima
Sezione) Sentenza del 4
maggio 2023 Þ C‑40/21 T.A.C. c. Agenția Națională de Integritate (ANI) |
Rinvio pregiudiziale
– Decisione 2006/928/CE – Meccanismo di cooperazione e verifica dei progressi
compiuti dalla Romania per rispettare i parametri di riferimento in materia
di riforma giudiziaria e di lotta contro la corruzione – Carta dei diritti
fondamentali dell’Unione europea – Articolo 15, paragrafo 1 – Articolo 47 –
Articolo 49, paragrafo 3 – Cariche pubbliche elettive – Conflitto di
interessi – Normativa nazionale che prevede il divieto di ricoprire cariche
pubbliche elettive per un periodo di tempo prestabilito – Sanzione
complementare alla cessazione del mandato – Principio di proporzionalità |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Prima
Sezione) Sentenza del 4
maggio 2023 Þ C‑97/21 MV – 98 c. Nachalnik na otdel
«Operativni deynosti» –
Sofia v Glavna direktsia
«Fiskalen kontrol» pri Tsentralno upravlenie na Natsionalna agentsia za prihodite |
Rinvio
pregiudiziale – Imposta sul valore aggiunto (IVA) – Direttiva
2006/112/CE – Articolo 273 – Mancata emissione di un giustificativo
fiscale di cassa – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione
europea – Articolo 50 – Principio del ne bis in idem – Cumulo
di sanzioni amministrative di natura penale per un medesimo fatto –
Articolo 49, paragrafo 3 – Proporzionalità delle pene – Articolo
47 – Diritto a un ricorso effettivo – Portata del controllo
giurisdizionale relativo all’esecuzione provvisoria di una sanzione |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Terza
Sezione) Sentenza del 4
maggio 2023 Þ C‑300/21 UI c. Österreichische Post AG |
Rinvio
pregiudiziale – Protezione delle persone fisiche con riguardo al
trattamento dei dati personali – Regolamento (UE) 2016/679 – Articolo 82,
paragrafo 1 – Diritto al risarcimento del danno causato dal trattamento di
dati effettuato in violazione di tale regolamento – Condizioni del diritto al
risarcimento – Insufficienza di una mera violazione di tale regolamento –
Necessità di un danno causato da detta violazione – Risarcimento di un danno
immateriale derivante da un siffatto trattamento – Incompatibilità di una
norma nazionale che subordina il risarcimento di siffatto danno al
superamento di una soglia di gravità – Norme di determinazione del
risarcimento del danno da parte dei giudici nazionali |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Prima
Sezione) Sentenza del 4
maggio 2023 Þ C‑487/21 F.F. c. Österreichische Datenschutzbehörde con
l’intervento di: CRIF
GmbH |
Rinvio
pregiudiziale – Protezione dei dati personali – Regolamento
(UE) 2016/679 – Diritto di accesso dell’interessato ai suoi dati oggetto
di trattamento – Articolo 15, paragrafo 3 – Fornitura di una copia
dei dati – Nozione di “copia” – Nozione di “informazioni” |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Quinta
Sezione) Sentenza del 4
maggio 2023 Þ C‑60/22 UZ c. Bundesrepublik Deutschland |
Rinvio
pregiudiziale – Protezione delle persone fisiche con riguardo al
trattamento dei dati personali – Regolamento (UE) 2016/679 –
Articolo 5 – Principi applicabili al trattamento –
Responsabilizzazione del trattamento – Articolo 6 – Liceità del
trattamento – Fascicolo elettronico relativo a una domanda di asilo
compilato da un’autorità amministrativa – Trasmissione al giudice
nazionale competente mediante una casella di posta elettronica –
Violazione degli articoli 26 e 30 – Assenza di un accordo che determina
la contitolarità del trattamento e mancata tenuta del registro delle attività
di trattamento – Conseguenze – Articolo 17, paragrafo 1 – Diritto
alla cancellazione (“diritto all’oblio”) – Articolo 18, paragrafo
1 – Diritto di limitazione di trattamento – Nozione di “trattamento
illecito” – Presa in considerazione del fascicolo elettronico da parte
di un giudice nazionale – Mancato consenso dell’interessato |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Nona
Sezione) Sentenza del 4
maggio 2023 Þ C‑200/21 TU, SU c. BRD Groupe Société Générale SA, Next
Capital Solutions Ltd |
Rinvio
pregiudiziale – Tutela dei consumatori – Direttiva
93/13/CEE – Clausole abusive nei contratti stipulati con i
consumatori – Procedimento di esecuzione forzata di un contratto di
mutuo che costituisce titolo esecutivo – Opposizione
all’esecuzione – Controllo delle clausole abusive – Principio di
effettività – Normativa nazionale che non consente al giudice
dell’esecuzione di controllare il carattere eventualmente abusivo di una
clausola dopo il termine impartito al consumatore per proporre
opposizione – Esistenza di un ricorso di diritto ordinario
imprescrittibile che consente al giudice del merito di esercitare un siffatto
controllo e di ordinare la sospensione dell’esecuzione forzata –
Condizioni che non rendono in pratica impossibile o eccessivamente difficile
l’esercizio dei diritti conferiti dal diritto dell’Unione – Necessità di
una cauzione a carico del consumatore per sospendere il procedimento di
esecuzione ‒ [Art. 47 della Carta dei diritti
fondamentali] |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Sesta
Sezione) Sentenza del 4
maggio 2023 OP (C-529/21)
e al. c. Glavna direktsia «Pozharna bezopasnost i zashtita na naselenieto»
kam Ministerstvo na vatreshnite raboti |
Rinvio
pregiudiziale – Politica sociale – Organizzazione dell’orario di
lavoro – Direttiva 2003/88/CE – Articolo 1, paragrafo 3 –
Ambito di applicazione – Articolo 8 – Articolo 12 – Sicurezza
e salute dei lavoratori notturni durante il lavoro – Livello di
protezione dei lavoratori notturni adattato alla natura del loro
lavoro – Direttiva 89/391/CEE – Articolo 2 – Lavoratori del
settore pubblico e lavoratori del settore privato – Articolo 20 della
Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Parità di
trattamento |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Quarta
Sezione) Sentenza del 27
aprile 2023 Þ C-528/21 M.D. c. Országos Idegenrendészeti Főigazgatóság Budapesti és Pest Megyei Regionális Igazgatósága |
Rinvio
pregiudiziale – Politica di immigrazione – Articolo
20 TFUE – Godimento effettivo del nucleo essenziale dei diritti
conferiti dallo status di cittadino dell’Unione – Articolo 47 della
Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Direttiva
2008/115/CE – Norme e procedure comuni applicabili negli Stati membri al
rimpatrio di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare –
Articoli 5, 11 e 13 – Effetto diretto – Diritto ad un ricorso
giurisdizionale effettivo – Decisione di divieto d’ingresso e di
soggiorno adottata nei confronti di un cittadino di un paese terzo, familiare
di un cittadino europeo minorenne – Minaccia per la sicurezza
nazionale – Omessa considerazione della situazione individuale di tale
cittadino di un paese terzo – Rifiuto di eseguire una decisione
giurisdizionale che ha sospeso l’efficacia di tale decisione di
divieto – Conseguenze |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Sesta
Sezione) Sentenza del 27
aprile 2023 Þ C-192/22 FI c. Bayerische
Motoren Werke AG |
Rinvio
pregiudiziale – Politica sociale – Direttiva 2003/88/CE –
Articolo 7, paragrafo 1 – Articolo 31, paragrafo 2, della Carta dei
diritti fondamentali dell’Unione europea – Diritto alle ferie annuali
retribuite – Estinzione di tale diritto – Regime di
prepensionamento progressivo – Giorni di ferie annuali maturati durante
la fase di lavoro effettuata in base a tale regime ma non ancora
goduti – Inabilità al lavoro |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Settima
Sezione) Sentenza del 27
aprile 2023 Þ C-681/21 Versicherungsanstalt öffentlich Bediensteter, Eisenbahnen und Bergbau (BVAEB) c. BB |
Rinvio
pregiudiziale – Politica sociale – Parità di trattamento in
materia di occupazione e di condizioni di lavoro – Direttiva
2000/78/CE – Divieto di discriminazione fondata sull’età –
Pensione di vecchiaia – Normativa nazionale che prevede, con effetto
retroattivo, l’equiparazione di una categoria di dipendenti pubblici
precedentemente avvantaggiata dalla normativa nazionale sulla pensione di
vecchiaia a una categoria di dipendenti pubblici precedente svantaggiata da
questa stessa normativa |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Ottava
Sezione) Sentenza del 26
aprile 2023 Þ C-629/22 A.L. c. Migrationsverket |
Rinvio
pregiudiziale – Articolo 99 del regolamento di procedura della
Corte – Politica di immigrazione – Direttiva 2008/115/CE –
Norme e procedure comuni applicabili negli Stati membri al rimpatrio di
cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare –
Articolo 6, paragrafo 2 – Decisione di rimpatrio accompagnata da un
divieto d’ingresso di durata triennale – Cittadino di un paese terzo
titolare di un titolo di soggiorno valido rilasciato da un altro Stato
membro – Rifiuto da parte dell’autorità di polizia nazionale di
consentire a detto cittadino di recarsi nel territorio di tale altro Stato
membro prima di adottare la decisione di rimpatrio nei suoi confronti |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Vicepresidente
della Corte) Ordinanza
del 21 aprile 2023 Repubblica
di Polonia c. Commissione
europea |
Procedimento
sommario – Articolo 163 del regolamento di procedura della
Corte – Domanda di revoca o di modifica di un’ordinanza vertente su
provvedimenti provvisori – Articolo 19, paragrafo 1, secondo
comma, TUE – Articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali
dell’Unione europea – Tutela giurisdizionale effettiva –
Indipendenza dei giudici – Mancata esecuzione – Mutamento di
circostanze – Penalità |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Seconda
Sezione) Sentenza
del 20 aprile 2023 Þ C‑650/21 procedimento FW, CE, con
l’intervento di: Landespolizeidirektion Niederösterreich, Finanzamt Österreich |
Rinvio
pregiudiziale – Politica sociale – Parità di trattamento in
materia di occupazione e di condizioni di lavoro – Direttiva
2000/78/CE – Divieto di discriminazioni fondate sull’età –
Retribuzione dei dipendenti pubblici – Normativa nazionale previgente
ritenuta discriminatoria – Inquadramento in un nuovo regime retributivo
effettuato con riferimento all’anzianità stabilita secondo un regime
retributivo previgente – Rettifica di tale anzianità mediante la
fissazione di una data di riferimento comparativa – Carattere
discriminatorio del reinquadramento – Norma che tende a svantaggiare i
dipendenti pubblici più anziani |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Settima
Sezione) Sentenza
del 20 aprile 2023 Þ C‑52/22 BF c. Versicherungsanstalt öffentlich Bediensteter, Eisenbahnen und Bergbau (BVAEB) |
Rinvio
pregiudiziale – Politica sociale – Parità di trattamento in
materia di occupazione e di condizioni di lavoro – Direttiva
2000/78/CE – Divieto di discriminazione fondata sull’età –
Articolo 2, paragrafo 1 e paragrafo 2, lettera a) – Articolo 6,
paragrafo 1 – Pensione di vecchiaia – Normativa nazionale che
prevede un allineamento progressivo del regime pensionistico dei dipendenti
pubblici con il regime pensionistico generale – Primo adeguamento
dell’importo della pensione che interviene più rapidamente per una categoria
di dipendenti pubblici rispetto ad un’altra – Giustificazioni |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Quarta
Sezione) Sentenza
del 20 aprile 2023 Þ C‑144/21 Parlamento
europeo c. Commissione
europea sostenuta
da: Agenzia
europea per le sostanze chimiche (ECHA) |
Ricorso di
annullamento – Decisione di esecuzione C(2020) 8797 –
Autorizzazione di taluni usi del triossido di cromo – Regolamento (CE)
n. 1907/2006 – Registrazione, valutazione, autorizzazione e
restrizione delle sostanze chimiche – Articolo 60 – Rilascio delle
autorizzazioni – Obbligo di dimostrare che i vantaggi socioeconomici
prevalgono sui rischi che l’uso della sostanza comporta per la salute
umana o per l’ambiente, e che non esistono idonee sostanze o
tecnologie alternative – Articolo 62 – Domande d’autorizzazione –
Articolo 64 – Procedura per le decisioni d’autorizzazione |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Terza
Sezione) Sentenza
del 20 aprile 2023 Þ C‑348/22 Autorità
Garante della Concorrenza e del Mercato c. Comune di Ginosa |
Rinvio
pregiudiziale – Servizi nel mercato interno – Direttiva 2006/123/CE –
Sindacato di validità – Base giuridica – Articoli 47, 55 e 94 CE –
Interpretazione – Articolo 12, paragrafi 1 e 2, di tale direttiva – Effetto
diretto – Carattere incondizionato e sufficientemente preciso dell’obbligo,
imposto agli Stati membri, di applicare una procedura di selezione imparziale
e trasparente tra i candidati potenziali nonché del divieto di rinnovare
automaticamente un’autorizzazione rilasciata per una determinata attività –
Normativa nazionale che prevede la proroga automatica di concessioni di
occupazione del demanio marittimo |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza
del 18 aprile 2023 Þ C‑699/21 E.D.L. in
presenza di: Presidente
del Consiglio dei Ministri |
Rinvio
pregiudiziale – Cooperazione giudiziaria in materia penale – Mandato
d’arresto europeo – Decisione quadro 2002/584/GAI – Articolo 1,
paragrafo 3 – Articolo 23, paragrafo 4 – Procedure di consegna tra
Stati membri – Motivi di non esecuzione – Articolo 4, paragrafo 3,
TUE – Obbligo di leale cooperazione – Sospensione dell’esecuzione
del mandato d’arresto europeo – Articolo 4 della Carta dei diritti
fondamentali dell’Unione europea – Divieto di trattamenti inumani o
degradanti – Malattia grave, cronica e potenzialmente
irreversibile – Rischio di un danno grave per la salute della persona
colpita dal mandato d’arresto europeo |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Terza
Sezione) Sentenza
del 18 aprile 2023 X
e al. c. État belge |
Rinvio
pregiudiziale – Procedimento pregiudiziale d’urgenza – Controlli
alle frontiere, asilo e immigrazione – Politica di immigrazione –
Direttiva 2003/86/CE – Diritto al ricongiungimento
familiare – Articolo 5, paragrafo 1 – Presentazione di una
domanda di ingresso e di soggiorno per l’esercizio del diritto al
ricongiungimento familiare – Normativa di uno Stato membro che prevede
l’obbligo per i familiari del soggiornante di presentare la domanda
personalmente presso la sede diplomatica competente di tale Stato
membro – Impossibilità o difficoltà eccessiva di recarsi presso la
suddetta sede – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione
europea – Articoli 7 e 24 |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Ottava
Sezione) Sentenza del 30
marzo 2023 Þ C‑269/22 IP, DD, ZI, SS, HYA con
l’intervento di: Spetsializirana prokuratura |
Rinvio
pregiudiziale – Articolo 267 TFUE – Articolo 47, secondo
comma, e articolo 48, paragrafo 1, della Carta dei diritti fondamentali
dell’Unione europea – Diritto ad un giudice imparziale – Diritto
alla presunzione d’innocenza – Esposizione del contesto di fatto di
una domanda di pronuncia pregiudiziale in materia penale – Accertamento
della sussistenza di determinati fatti al fine di poter rivolgere alla Corte
una domanda di pronuncia pregiudiziale ricevibile – Rispetto delle
garanzie procedurali previste dal diritto nazionale per le pronunce di merito |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Prima
Sezione) Sentenza del 30 marzo 2023 Þ C‑338/21 Staatssecretaris van
Justitie en Veiligheid c. S.S., N.Z., S.S. |
Rinvio
pregiudiziale – Regolamento (UE) n. 604/2013 – Determinazione dello Stato
membro competente per l’esame di una domanda di protezione internazionale –
Articolo 27 – Ricorso proposto avverso una decisione di trasferimento
adottata nei confronti di un richiedente asilo – Articolo 29 – Sospensione
dell’attuazione della decisione di trasferimento – Termine di trasferimento –
Interruzione del termine per effettuare il trasferimento – Direttiva
2004/81/CE – Titolo di soggiorno da rilasciare ai cittadini di paesi terzi
vittime della tratta di esseri umani o coinvolti in un’azione di
favoreggiamento dell’immigrazione illegale che cooperino con le autorità
competenti – Articolo 6 – Periodo di riflessione – Divieto di eseguire una
misura di allontanamento – Mezzi di ricorso |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Prima
Sezione) Sentenza del 30 marzo 2023 Þ C‑556/21 Staatssecretaris van
Justitie en Veiligheid c. E.N., S.S., J.Y. |
Rinvio
pregiudiziale – Regolamento (UE) n. 604/2013 – Determinazione
dello Stato membro competente per l’esame di una domanda di protezione
internazionale – Articolo 27 – Ricorso proposto avverso una
decisione di trasferimento adottata nei confronti di un richiedente
asilo – Articolo 29 – Termine di trasferimento – Sospensione
di tale termine in appello – Provvedimento provvisorio chiesto
dall’amministrazione |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Prima
Sezione) Sentenza del 30
marzo 2023 Þ C‑34/21 Hauptpersonalrat der Lehrerinnen
und Lehrer beim Hessischen Kultusministerium c. Minister des Hessischen
Kultusministeriums |
Rinvio
pregiudiziale – Protezione dei dati personali – Regolamento
(UE) 2016/679 – Articolo 88, paragrafi 1 e 2 – Trattamento dei dati
nell’ambito dei rapporti di lavoro – Sistema scolastico regionale –
Didattica tramite videoconferenza a causa della pandemia di COVID-19 –
Attuazione senza il consenso espresso degli insegnanti |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Quinta
Sezione) Sentenza del 23
marzo 2023 Þ C‑365/21 procedimento
penale a carico di MR con
l’intervento di: Generalstaatsanwaltschaft Bamberg |
Rinvio
pregiudiziale – Cooperazione giudiziaria in materia penale –
Convenzione di applicazione dell’Accordo di Schengen – Articolo
54 – Principio del ne bis in idem – Articolo 55, paragrafo 1,
lettera b) – Eccezione all’applicazione del principio del ne bis in
idem – Reato contro la sicurezza o contro altri interessi essenziali
dello Stato membro – Articolo 50 della Carta dei diritti fondamentali
dell’Unione europea – Principio del ne bis in idem – Articolo 52,
paragrafo 1 – Limitazioni apportate al principio del ne bis in
idem – Compatibilità di una dichiarazione nazionale che prevede
un’eccezione al principio del ne bis in idem – Organizzazione
criminale – Reati contro il patrimonio |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Quarta
Sezione) Sentenza del 23
marzo 2023 Þ C‑412/21 Dual
Prod SRL c. Direcţia Generală Regională a Finanţelor
Publice Cluj-Napoca – Comisia regională pentru autorizarea operatorilor de produse supuse accizelor armonizate |
Rinvio
pregiudiziale – Accise – Direttiva 2008/118/CE – Articolo 16,
paragrafo 1 – Autorizzazione ad operare a titolo di deposito fiscale di
prodotti soggetti ad accisa – Provvedimenti di sospensione in
successione – Natura penale – Articoli 48 e 50 della Carta dei
diritti fondamentali dell’Unione europea – Principio della presunzione
d’innocenza – Principio del ne bis in idem – Proporzionalità |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Quarta
Sezione) Sentenza del 23
marzo 2023 LU (C‑514/21), PH (C‑515/21) con
l’intervento di: Minister for Justice and
Equality |
Rinvio
pregiudiziale – Cooperazione di polizia e giudiziaria in materia
penale – Mandato d’arresto europeo – Decisione quadro
2002/584/GAI – Procedura di consegna tra gli Stati membri –
Condizioni di esecuzione – Motivi di non esecuzione facoltativi –
Articolo 4 bis, paragrafo 1 – Mandato emesso ai fini
dell’esecuzione di una pena privativa della libertà – Nozione di
“processo terminato con la decisione” – Portata – Prima condanna
accompagnata dalla sospensione – Seconda condanna – Assenza
dell’interessato al processo – Revoca della sospensione – Diritti
della difesa – Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e
delle libertà fondamentali – Articolo 6 – Carta dei diritti
fondamentali dell’Unione europea – Articoli 47 e 48 –
Violazione – Conseguenze |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Decima
Sezione) Sentenza del 23
marzo 2023 Þ C‑662/21 Booky.fi
Oy con
l’intervento di: Kansallinen audiovisuaalinen instituutti (KAVI) |
Rinvio
pregiudiziale – Articoli 34 e 36 TFUE – Libera circolazione
delle merci – Misura d’effetto equivalente a una restrizione
quantitativa – Registrazione di programmi audiovisivi – Vendita
on-line – Normativa di uno Stato membro che prevede una classificazione
per età e un’etichettatura dei programmi – Tutela dei minori –
Registrazioni già assoggettate ad una classificazione e ad un’etichettatura
in un altro Stato membro – Proporzionalità |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 21
marzo 2023 Þ C‑100/21 QB c. Mercedes-Benz Group AG, già Daimler AG |
Rinvio
pregiudiziale – Ravvicinamento delle legislazioni – Omologazione dei veicoli
a motore – Direttiva 2007/46/CE – Articolo 18, paragrafo 1 – Articolo 26,
paragrafo 1 – Articolo 46 – Regolamento (CE) n. 715/2007 – Articolo 5,
paragrafo 2 – Veicoli a motore – Motore diesel – Emissioni di agenti
inquinanti – Valvola di ricircolo dei gas di scarico (valvola EGR) –
Riduzione delle emissioni di ossido di azoto (NOx) limitata da un “intervallo
termico” – Impianto di manipolazione – Tutela degli interessi del singolo
acquirente di un veicolo munito di un impianto di manipolazione illecito – Diritto
al risarcimento per illecito civile nei confronti del costruttore del veicolo
– Modalità di calcolo del risarcimento – Principio di effettività –
Articolo 267 TFUE – Ricevibilità – Ricorso alla Corte da parte di un giudice
monocratico |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Terza
Sezione) Sentenza del 16
marzo 2023 Þ C‑174/21 Commissione
europea c. Repubblica
di Bulgaria sostenuta
da: Repubblica
di Polonia interveniente, |
Inadempimento
di uno Stato – Direttiva 2008/50/CE – Qualità dell’aria ambiente –
Sentenza della Corte che accerta un inadempimento – Articolo 260,
paragrafo 2, TFUE – Obbligo di prendere le misure che l’esecuzione di una
tale sentenza comporta – Inadempimento di tale obbligo dedotto dalla
Commissione europea – Mancanza di chiarezza della lettera di diffida in
ordine alla questione se la sentenza dovesse ancora essere eseguita alla data
di riferimento – Principio della certezza del diritto – Irricevibilità |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Ottava
Sezione) Sentenza del 9 marzo
2023 Þ C‑752/21 JP
EOOD c. Otdel «Mitnichesko razsledvane i razuznavane»
/MRR/ v TD «Mitnitsa Burgas» con
l’intervento di: Okrazhna prokuratura – Haskovo |
Rinvio
pregiudiziale – Regolamento (UE) n. 952/2013 – Codice doganale dell’Unione –
Mezzi di ricorso – Cooperazione giudiziaria in materia penale – Decisione
quadro 2005/212/GAI – Contrabbando doganale – Beni appartenenti a un terzo
sequestrati nel contesto di un procedimento amministrativo di carattere
penale – Normativa nazionale che esclude tale terzo dalla categoria delle
persone autorizzate ad impugnare la decisione che irroga la sanzione
amministrativa di sequestro ‒ [Art. 47 della Carta
dei diritti fondamentali] |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Seconda
Sezione) Sentenza del 2 marzo
2023 Þ C‑477/21 IH c. MÁV-START
Vasúti Személyszállító Zrt. |
Rinvio
pregiudiziale – Politica sociale – Protezione della sicurezza e della
salute dei lavoratori – Organizzazione dell’orario di lavoro –
Articolo 31, paragrafo 2, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione
europea – Direttiva 2003/88/CE – Articoli 3 e 5 – Riposo giornaliero e
riposo settimanale – Normativa nazionale che prevede un periodo di riposo
settimanale minimo di quarantadue ore – Obbligo di concedere il riposo
giornaliero – Modalità di concessione |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Terza
Sezione) Sentenza del 2 marzo
2023 Þ C‑268/21 Norra Stockholm Bygg AB c. Per
Nycander AB con
l’intervento di: Entral AB |
Rinvio
pregiudiziale – Tutela dei dati personali – Regolamento (UE) 2016/679 –
Articolo 6, paragrafi 3 e 4 – Liceità del trattamento – Produzione di un
documento contenente dati personali nell’ambito di un procedimento
giurisdizionale civile – Articolo 23, paragrafo 1, lettere f) e j) –
Salvaguardia dell’indipendenza della magistratura e dei procedimenti
giudiziari – Esecuzione delle azioni civili – Requisiti da rispettare – Presa
in considerazione dell’interesse delle persone di cui trattasi – Ponderazione
dei contrapposti interessi in gioco – Articolo 5 – Minimizzazione dei dati
personali – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articolo
7 – Diritto al rispetto della vita privata – Articolo 8 – Diritto alla
protezione dei dati personali – Articolo 47 – Diritto a una tutela
giurisdizionale effettiva – Principio di proporzionalità |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Terza
Sezione) Sentenza del 16
febbraio 2023 T.C., Rzecznik Praw Dziecka, Prokurator Generalny (Procuratore
generale) con
l’intervento di: M.C., Prokurator Prokuratury Okręgowej we Wrocławiu |
Rinvio
pregiudiziale – Procedimento pregiudiziale d'urgenza – Spazio di libertà,
sicurezza e giustizia – Cooperazione giudiziaria in materia civile –
Competenza, riconoscimento ed esecuzione delle decisioni in materia
matrimoniale e in materia di responsabilità genitoriale – Sottrazione
internazionale di minori – Convenzione dell'Aia del 1980 – Regolamento (CE)
n. 2201/2003 – Art. 11 – Domanda di ritorno di un minore – Decisione
definitiva che ordina il ritorno di un minore – Normativa di uno Stato membro
che prevede la sospensione di diritto dell'esecuzione di tale decisione in
caso di domanda proposta da talune autorità nazionali ‒ [Art. 47
della Carta dei diritti fondamentali!] |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Decima
Sezione) Sentenza del 16
febbraio 2023 Þ C‑745/21 L.G. c. Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid |
Rinvio
pregiudiziale – Politica d’asilo – Regolamento (UE) n. 604/2013 – Criteri
e meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per l’esame di
una domanda di protezione internazionale – Articolo 6, paragrafo 1 – Interesse
superiore del minore – Articolo 16, paragrafo 1 – Persona a carico –
Articolo 17, paragrafo 1 – Clausola discrezionale – Attuazione da parte di
uno Stato membro – Cittadina di un paese terzo in stato di gravidanza al
momento della presentazione della sua domanda di protezione internazionale –
Matrimonio – Coniuge beneficiario di una protezione internazionale nello
Stato membro interessato – Decisione di rifiuto di trattare la domanda e di
trasferire la richiedente verso un altro Stato membro considerato competente
per tale domanda |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Terza
Sezione) Sentenza del 16
febbraio 2023 Þ C‑349/21 HYA, IP, DD, ZI, SS con
l’intervento di: Spetsializirana prokuratura |
Rinvio
pregiudiziale – Settore delle telecomunicazioni – Trattamento dei dati personali
e tutela della vita privata – Direttiva 2002/58 – Articolo 15, paragrafo
1 – Restrizione alla riservatezza delle comunicazioni elettroniche – Decisione
giudiziaria che autorizza l’ascolto, la captazione e la memorizzazione delle
conversazioni telefoniche di persone sospettate di aver commesso un reato
doloso grave – Prassi in base alla quale la decisione è redatta secondo
un modello di testo prestabilito e privo di motivazione specifica – Articolo
47, secondo comma, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea
– Obbligo di motivazione
|
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Prima
Sezione) Sentenza del 16
febbraio 2023 Commissione
europea ricorrente, procedimento
in cui le altre parti sono: Regno di Spagna Repubblica italiana ricorrenti
in primo grado |
Impugnazione –
Regime linguistico – Bando di concorsi generali per l’assunzione di
amministratori incaricati di funzioni di investigatore e di capi di gruppi di
investigatori – Conoscenze linguistiche – Limitazione della scelta della
seconda lingua dei concorsi alle sole lingue francese, inglese e tedesca –
Lingua di comunicazione con l’Ufficio europeo di selezione del personale
(EPSO) – Regolamento n. 1 – Statuto dei funzionari – Articolo 1 quinquies,
paragrafo 1 – Disparità di trattamento fondata sulla lingua – Giustificazione
– Interesse del servizio – Necessità di assumere amministratori
“immediatamente operativi” – Controllo giurisdizionale – Livello di prova
richiesto |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Prima
Sezione) Sentenza del 16
febbraio 2023 Commissione
europea ricorrente, procedimento
in cui le altre parti sono: Repubblica italiana ricorrente
in primo grado, Regno di Spagna interveniente
in primo grado |
Impugnazione
– Regime linguistico – Bando di concorso generale per l’assunzione di
amministratori nel settore dell’audit – Conoscenze linguistiche – Limitazione
della scelta della seconda lingua del concorso alle sole lingue francese,
inglese e tedesca – Lingua di comunicazione con l’Ufficio europeo di
selezione del personale (EPSO) – Regolamento n. 1 – Statuto dei funzionari –
Articolo 1 quinquies, paragrafo 1 – Disparità di trattamento fondata sulla
lingua – Giustificazione – Interesse del servizio – Necessità di assumere
amministratori “immediatamente operativi” – Controllo giurisdizionale –
Livello di prova richiesto |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Ottava
Sezione) Ordinanza del 15
febbraio 2023 Þ C‑484/22 Bundesrepublik Deutschland c. GS,
rappresentato dai genitori con
l’intervento di: Vertreterin des Bundesinteresses
beim Bundesverwaltungsgericht |
Rinvio
pregiudiziale – Articolo 99 del regolamento di procedura della Corte –
Politica di immigrazione – Rimpatrio di cittadini di paesi terzi il
cui soggiorno è irregolare – Direttiva 2008/115/CE – Articolo 5, lettere a) e
b) – Decisione di rimpatrio adottata nei confronti di un cittadino di un
paese terzo – Cittadino minorenne di un paese terzo separato dai propri
genitori in caso di rimpatrio – Interesse superiore del minore – Diritto
al rispetto della vita familiare |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Seconda
Sezione) Sentenza del 9 febbraio 2023 Þ C‑402/21 Staatssecretaris
van Justitie en Veiligheid, c. S, e E, C c. Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid |
Rinvio
pregiudiziale – Accordo di associazione CEE-Turchia – Decisione n. 1/80 – Articoli
6 e 7 – Cittadini turchi già integrati nel mercato del lavoro dello Stato
membro ospitante e beneficiari di un corrispondente diritto di soggiorno –
Decisioni delle autorità nazionali che revocano il diritto di soggiorno
di cittadini turchi che soggiornano legalmente nello Stato membro di cui
trattasi da più di 20 anni, in quanto rappresentano una minaccia attuale,
reale e sufficientemente grave per un interesse fondamentale della società –
Articolo 13 – Clausola di standstill – Articolo 14 – Giustificazione – Motivi
di ordine pubblico |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Terza
Sezione) Sentenza del 2
febbraio 2023 Þ C‑372/21 Freikirche der Siebenten-Tags-Adventisten in Deutschland KdöR c. Bildungsdirektion für Vorarlberg |
Rinvio
pregiudiziale – Status delle Chiese e delle associazioni o comunità
religiose negli Stati membri in base al diritto dell’Unione – Articolo
17, paragrafo 1, TFUE – Libertà di stabilimento – Articolo 49 TFUE –
Restrizioni – Giustificazione – Proporzionalità – Sovvenzioni per un istituto
scolastico privato – Richiesta presentata da un’associazione religiosa
stabilita in un altro Stato membro – Istituto riconosciuto da tale
associazione come scuola confessionale |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 31
gennaio 2023 Þ C‑158/21 procedimento
penale a carico di Lluís Puig Gordi, Carles Puigdemont
Casamajó, Antoni Comín Oliveres, Clara Ponsatí Obiols, Meritxell Serret Aleu, Marta Rovira Vergés, Anna
Gabriel Sabaté con
l’intervento di: Ministerio Fiscal, Abogacía del Estado, Partido político VOX |
Rinvio
pregiudiziale – Spazio di libertà, sicurezza e giustizia – Cooperazione
giudiziaria in materia penale – Mandato di arresto europeo – Decisione-quadro
2002/584/GAI – Procedure di consegna tra Stati membri – Condizioni di
esecuzione – Competenza dell’autorità giudiziaria emittente – Articolo 47,
secondo comma, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea –
Diritto di accesso a un giudice precostituito per legge – Possibilità di
emettere un nuovo mandato d’arresto europeo riguardante uno stesso individuo |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Quinta
Sezione) Sentenza del 26
gennaio 2023 Þ C‑205/21 procedimento
penale a carico di V.S. con
l’intervento di: Ministerstvo na vatreshnite
raboti, Glavna direktsia za borba s organiziranata prestapnost |
Rinvio
pregiudiziale – Protezione delle persone fisiche con riguardo al
trattamento dei dati personali – Direttiva (UE) 2016/680 – Articolo 4,
paragrafo 1, lettere da a) a c) – Principi relativi al trattamento dei dati
personali – Limitazione delle finalità – Minimizzazione dei dati – Articolo
6, lettera a) – Chiara distinzione tra i dati personali delle diverse
categorie di persone – Articolo 8 – Liceità del trattamento – Articolo 10 –
Trasposizione – Trattamento di dati biometrici e di dati genetici –
Nozione di “trattamento autorizzato dal diritto dello Stato membro” – Nozione
di “strettamente necessario” – Potere discrezionale – Carta dei diritti
fondamentali dell’Unione europea – Articoli 7, 8, 47, 48 e 52 – Diritto a
una tutela giurisdizionale effettiva – Presunzione d’innocenza – Limitazione
– Reato doloso perseguibile d’ufficio – Persone formalmente accusate –
Raccolta di dati fotografici e dattiloscopici, ai fini della loro
registrazione, e prelievo di un campione biologico per l’elaborazione di un
profilo del DNA – Procedimento di esecuzione coercitiva della raccolta –
Sistematicità della raccolta |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Prima
Sezione) Sentenza del 19
gennaio 2023 Þ C‑162/21 Pesticide Action Network Europe ASBL, Nature et Progrès Belgique
ASBL, TN c. État belge, con
l’intervento di: Sesvanderhave SA, Confédération des Betteraviers Belges ASBL, Société Générale des Fabricants de Sucre de
Belgique ASBL (Subel), Isera
& Scaldis Sugar SA (Iscal
Sugar), Raffinerie
Tirlemontoise SA |
Rinvio
pregiudiziale – Ambiente – Regolamento (CE) n. 1107/2009 – Immissione sul
mercato di prodotti fitosanitari – Articolo 53, paragrafo 1 – Situazioni di
emergenza fitosanitaria – Deroga – Ambito di applicazione – Sementi conciate
con prodotti fitosanitari – Neonicotinoidi – Sostanze attive che comportano
rischi elevati per le api – Divieto di immissione sul mercato e di uso
all’esterno delle sementi conciate con prodotti fitosanitari contenenti
siffatte sostanze attive – Regolamento di esecuzione (UE) 2018/784 e
regolamento di esecuzione (UE) 2018/785 – Inapplicabilità della deroga –
Protezione della salute umana e animale e dell’ambiente – Principio di
precauzione |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Terza
Sezione) Sentenza del
19 gennaio 2023 Þ C‑147/21 Comité interprofessionnel des
huiles essentielles françaises (CIHEF), Florame, Hyteck Aroma-Zone, Laboratoire Gilbert, Laboratoire Léa Nature, Laboratoires oméga Pharma
France, Pierre Fabre Médicament, Pranarom France, Puressentiel France c. Ministre de la Transition
écologique, Premier
ministre |
Rinvio
pregiudiziale – Ravvicinamento delle legislazioni – Biocidi – Regolamento
(UE) n. 528/2012 – Articolo 72 – Libera circolazione delle merci – Articolo
34 TFUE – Possibilità per gli Stati membri di adottare misure restrittive in
materia di pratiche commerciali e di pubblicità – Modalità di vendita che
esulano dall’ambito di applicazione dell’articolo 34 TFUE – Giustificazione –
Articolo 36 TFUE – Obiettivo di tutela della salute umana e animale e
dell’ambiente – Proporzionalità |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Seconda
Sezione) Sentenza del 12
gennaio 2023 procedimento
penale a carico di MV con
l’intervento di: Generalbundesanwalt beim Bundesgerichtshof |
Rinvio
pregiudiziale – Spazio di libertà, sicurezza e giustizia – Cooperazione di
polizia e giudiziaria in materia penale – Decisione quadro 2008/675/GAI –
Articolo 3, paragrafo 1 – Principio di equiparazione delle condanne
precedenti pronunciate in un altro Stato membro – Obbligo di riconoscere a
tali condanne effetti equivalenti a quelli attribuiti alle precedenti condanne
nazionali – Norme nazionali relative al cumulo delle pene a posteriori – Pluralità
di reati – Determinazione di una pena cumulativa – Limite massimo di
quindici anni per le pene detentive temporanee – Articolo 3, paragrafo 5 –
Eccezione – Reato commesso prima della pronuncia o dell’esecuzione delle
condanne nell’altro Stato membro |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Prima
Sezione) Sentenza del 12
gennaio 2023 Þ C‑323/21,
C‑324/21 e C‑325/21 Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid c. B
(C‑323/21), F
(C‑324/21), e K c. Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid (C‑325/21) |
Rinvio
pregiudiziale – Regolamento (UE) n. 604/2013 – Determinazione dello Stato
membro competente per l’esame di una domanda di protezione internazionale –
Presentazione di plurime domande di protezione internazionale in tre Stati
membri – Articolo 29 – Termine di trasferimento – Scadenza – Trasferimento
della competenza per l’esame della domanda – Articolo 27 – Mezzo di ricorso –
Portata del sindacato giurisdizionale – Possibilità per il richiedente
d’invocare il trasferimento di competenza per l’esame della domanda ‒ [Art.
47 della Carta dei diritti fondamentali!] |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Terza
Sezione) Sentenza del 12
gennaio 2023 Þ C-280/21 P.I. c. Migracijos departamentas
prie Lietuvos Respublikos vidaus reikalų ministerijos |
Rinvio
pregiudiziale – Spazio di libertà, sicurezza e giustizia – Politica comune in
materia di asilo – Requisiti per l’attribuzione dello status di rifugiato
– Direttiva 2011/95/UE – Articolo 10, paragrafo 1, lettera e), e paragrafo 2
– Motivi di persecuzione – Nozioni di “opinione politica” e di
“opinione politica attribuita” – Tentativi di un richiedente asilo di
difendersi, nel suo paese di origine, con mezzi legali contro soggetti non
statali che agiscono con modalità illecite e sono in grado di strumentalizzare
l’apparato repressivo dello Stato interessato |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Quarta
Sezione) Sentenza del 12
gennaio 2023 Þ C-395/21 D.V. c. M.A |
Rinvio
pregiudiziale – Clausole abusive nei contratti stipulati con i consumatori –
Direttiva 93/13/CEE – Contratto di prestazione di servizi legali stipulato
tra un avvocato e un consumatore – Articolo 4, paragrafo 2 – Valutazione del
carattere abusivo delle clausole contrattuali – Esclusione delle clausole
relative all’oggetto principale del contratto – Clausola che prevede il
pagamento di onorari di avvocato secondo il principio della tariffa oraria –
Articolo 6, paragrafo 1 – Poteri del giudice nazionale in presenza di una
clausola qualificata come “abusiva” |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Seconda
Sezione) Sentenza del 12
gennaio 2023 Þ C-356/21 J.
K. c. TP
S.A. con
l’intervento di: PTPA |
Rinvio
pregiudiziale – Parità di trattamento in materia di occupazione e di
condizioni di lavoro – Direttiva 2000/78/CE – Articolo 3, paragrafo 1,
lettere a) e c) – Condizioni di accesso al lavoro autonomo – Condizioni di
occupazione e di lavoro – Divieto di discriminazioni fondate
sull’orientamento sessuale – Lavoratore autonomo che opera sulla base di
un contratto d’opera – Risoluzione e mancato rinnovo di un contratto –
Libertà di scegliere un contraente |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Prima
Sezione) Sentenza del 12
gennaio 2023 Þ C-132/21 BE c. Nemzeti Adatvédelmi és Információszabadság Hatóság, con
l’intervento di: Budapesti Elektromos Művek Zrt. |
Rinvio
pregiudiziale – Protezione delle persone fisiche con riguardo al
trattamento dei dati personali – Regolamento (UE) 2016/679 – Articoli da
77 a 79 – Mezzi di ricorso – Esercizio parallelo – Articolazione – Autonomia
procedurale – Efficacia delle norme di protezione stabilite da tale
regolamento – Applicazione coerente ed omogenea di tali norme nell’insieme
dell’Unione europea – Articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali
dell’Unione europea |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Prima
Sezione) Sentenza del 12
gennaio 2023 Þ C-154/21 RW c. Österreichische Post AG |
Rinvio
pregiudiziale – Protezione delle persone fisiche con riguardo al
trattamento dei dati personali – Regolamento (UE) 2016/679 – Articolo 15,
paragrafo 1, lettera c) – Diritto di accesso dell’interessato ai propri
dati – Informazioni sui destinatari o sulle categorie di destinatari a
cui sono stati o saranno comunicati i dati personali – Limitazioni |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Seconda
Sezione) Sentenza del 22
dicembre 2022 Þ C-279/21 X c. Udlændingenævnet |
Rinvio
pregiudiziale – Accordo di associazione CEE-Turchia – Articolo 9 – Decisione
n. 1/80 – Articolo 10, paragrafo 1 – Articolo 13 – Clausola di standstill – Ricongiungimento
familiare – Normativa nazionale che introduce nuove condizioni più
restrittive in materia di ricongiungimento familiare per i coniugi di
cittadini turchi titolari di un permesso di soggiorno permanente nello Stato
membro interessato – Imposizione al lavoratore turco del requisito del
superamento di un esame attestante un determinato livello di conoscenza della
lingua ufficiale di tale Stato membro – Giustificazione – Obiettivo
consistente nel garantire un’integrazione riuscita |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 22
dicembre 2022 Þ C-237/21 S.M. con
l’intervento di: Generalstaatsanwaltschaft München |
Rinvio
pregiudiziale – Cittadinanza dell’Unione europea – Articoli 18 e 21
TFUE – Domanda presentata a uno Stato membro da uno Stato terzo per
l’estradizione di un cittadino dell’Unione, avente la cittadinanza di un
altro Stato membro, che ha esercitato il proprio diritto di libera
circolazione nel primo di detti Stati membri – Domanda presentata ai fini
dell’esecuzione di una pena detentiva – Divieto di estradizione applicato
unicamente ai cittadini nazionali – Restrizione alla libera circolazione –
Giustificazione fondata sulla prevenzione dell’impunità – Proporzionalità |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 22
dicembre 2022 Þ C-61/21 JP c. Ministre de la Transition
écologique, Premier
ministre |
Rinvio
pregiudiziale – Ambiente – Direttive 80/779/CEE, 85/203/CEE, 96/62/CE,
1999/30/CE e 2008/50/CE – Qualità dell’aria – Valori limite per le particelle
in sospensione (PM10) e per il biossido di azoto (NO2) – Superamento – Piani
per la qualità dell’aria – Danni asseritamente causati ad un singolo dal
deterioramento dell’aria risultante da un superamento di tali valori limite –
Responsabilità dello Stato membro interessato – Condizioni per il sorgere
di tale responsabilità – Requisito che la norma del diritto dell’Unione
violata sia preordinata a conferire diritti ai singoli lesi – Insussistenza |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Seconda
Sezione) Sentenza del 15
dicembre 2022 Þ C-311/21 CM c. TimePartner Personalmanagement GmbH |
Rinvio
pregiudiziale – Occupazione e politica sociale – Lavoro tramite agenzia
interinale – Direttiva 2008/104/CE – Articolo 5 – Principio della parità
di trattamento – Necessità di garantire, in caso di deroga a tale
principio, la protezione globale dei lavoratori tramite agenzia interinale –
Contratto collettivo che prevede una retribuzione inferiore a quella del
personale impiegato direttamente dall’impresa utilizzatrice – Tutela
giurisdizionale effettiva – Sindacato giurisdizionale |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Ottava
Sezione) Sentenza dell’8
dicembre 2022 Þ C-731/21 GV c. Caisse nationale d’assurance pension |
Rinvio
pregiudiziale – Libera circolazione delle persone – Articolo 45 TFUE –
Lavoratori – Regolamento (UE) n. 492/2011 – Articolo 7, paragrafi 1 e 2 – Parità
di trattamento – Vantaggi sociali – Pensione di reversibilità – Membri di
un’unione civile – Normativa nazionale che subordina la concessione di
una pensione di reversibilità all’iscrizione nel registro nazionale di
un’unione civile validamente costituita e iscritta in un altro Stato membro |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza dell’8
dicembre 2022 Þ C-460/20 TU, RE c. Google
LLC |
Rinvio
pregiudiziale – Protezione delle persone fisiche con riguardo al
trattamento dei dati personali – Direttiva 95/46/CE – Articolo 12,
lettera b) – Articolo 14, primo comma, lettera a) – Regolamento (UE) 2016/679
– Articolo 17, paragrafo 3, lettera a) – Gestore di un motore di ricerca in
Internet – Ricerca effettuata a partire dal nome di una persona –
Visualizzazione, nell’elenco dei risultati della ricerca, di un link verso
articoli contenenti informazioni asseritamente inesatte – Visualizzazione,
nell’elenco dei risultati di una ricerca di immagini, delle fotografie che
illustrano tali articoli, sotto forma di cosiddette miniature (“thumbnails”) – Richiesta di deindicizzazione rivolta al
gestore del motore di ricerca – Bilanciamento dei diritti fondamentali –
Articoli 7, 8, 11 e 16 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione
europea – Obblighi e responsabilità gravanti sul gestore del motore di
ricerca per il trattamento di una domanda di deindicizzazione – Onere della
prova gravante sul richiedente la deindicizzazione |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 22
novembre 2022 WM (C‑37/20) Sovim SA (C‑601/20) c. Luxembourg
Business Registers |
Rinvio
pregiudiziale – Prevenzione dell’uso del sistema finanziario a fini di
riciclaggio e di finanziamento del terrorismo – Direttiva (UE) 2018/843 che
modifica la direttiva (UE) 2015/849 – Modifica apportata all’articolo 30,
paragrafo 5, primo comma, lettera c), di quest’ultima direttiva – Accesso del
pubblico alle informazioni sulla titolarità effettiva – Validità – Articoli
7 e 8 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Rispetto
della vita privata e familiare – Tutela dei dati personali |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 22
novembre 2022 Þ C-69/21 X c. Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid |
Rinvio
pregiudiziale – Spazio di libertà, sicurezza e giustizia – Articoli 4, 7 e
19 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Proibizione
dei trattamenti inumani o degradanti – Rispetto della vita privata e
familiare – Protezione in caso di allontanamento, di espulsione e di
estradizione – Diritto di soggiorno per ragioni mediche – Norme e
procedure comuni applicabili negli Stati membri al rimpatrio di cittadini di
paesi terzi il cui soggiorno è irregolare – Direttiva 2008/115/CE – Cittadino
di un paese terzo affetto da malattia grave – Terapia medica diretta ad
alleviare il dolore – Terapia non disponibile nel paese d’origine –
Condizioni in presenza delle quali l’allontanamento deve essere rinviato |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Settima
Sezione) Sentenza del 17
novembre 2022 Þ C-304/21 VT c. Ministero
dell’Interno, Ministero
dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Direzione centrale per
le risorse umane |
Rinvio
pregiudiziale – Politica sociale – Parità di trattamento in materia di
occupazione e di condizioni di lavoro – Articolo 21 della Carta dei
diritti fondamentali dell’Unione europea – Direttiva 2000/78/CE –
Articolo 2, paragrafo 2, articolo 4, paragrafo 1, e articolo 6, paragrafo 1 –
Divieto di discriminazioni basate sull’età – Normativa nazionale che
fissa un limite di età massima a 30 anni per l’assunzione dei commissari di
polizia – Giustificazioni |
Corte di Giustizia dell’Unione
europea (Grande
Sezione) Sentenza dell’8
novembre 2022 Fiat
Chrysler Finance Europe e Granducato di Lussemburgo c. Commission
con
l’intervento di: Irlanda |
Impugnazione
della decisione del Tribunale UE che ha dichiarato un aiuto del Lussemburgo
incompatibile con il mercato interno – Decisione tributaria anticipata (tax
ruling) – Vantaggio – Carattere selettivo – Principio di piena
concorrenza – Diritto nazionale applicabile – Tassazione cosiddetta
“normale” |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza dell’8
novembre 2022 Þ C‑873/19 Deutsche
Umwelthilfe eV c. Bundesrepublik Deutschland, con
l’intervento di: Volkswagen
AG |
Rinvio
pregiudiziale – Ambiente – Convenzione di Aarhus – Accesso alla giustizia –
Articolo 9, paragrafo 3 – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione
europea – Articolo 47, primo comma – Diritto a una tutela giurisdizionale
effettiva – Associazione per la tutela dell’ambiente – Legittimazione ad
agire di tale associazione dinanzi a un giudice nazionale al fine di
impugnare l’omologazione CE rilasciata a taluni veicoli – Regolamento (CE) n.
715/2007 – Articolo 5, paragrafo 2, lettera a) – Veicoli a motore – Motore
diesel – Emissioni di agenti inquinanti – Valvola per il ricircolo dei gas di
scarico (valvola EGR) – Riduzione delle emissioni di ossido di azoto (NOx)
limitata da un “intervallo termico” – Impianto di manipolazione –
Autorizzazione di un tale impianto quando quest’ultimo si giustifica per la
necessità di proteggere il motore da danni o avarie e di un funzionamento
sicuro dei veicoli – Stato dell’arte |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza dell’8
novembre 2022 Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid c. C, B (C‑704/20) e X c. Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid (C‑39/21) |
Rinvio
pregiudiziale – Spazio di libertà, sicurezza e giustizia – Trattenimento di
cittadini di paesi terzi – Diritto fondamentale alla libertà – Articolo 6
della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Presupposti di
legittimità del trattenimento – Direttiva 2008/115/CE – Articolo 15 –
Direttiva 2013/33/UE – Articolo 9 – Regolamento (UE) n. 604/2013 – Articolo
28 – Controllo della legittimità di un trattenimento e del mantenimento di
una misura di trattenimento – Esame d’ufficio – Diritto fondamentale a un
ricorso giurisdizionale effettivo – Articolo 47 della Carta dei diritti
fondamentali |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Quarta
Sezione) Sentenza del 27
ottobre 2022 Þ C‑129/21 Proximus NV c. Gegevensbeschermingsautoriteit |
Rinvio
pregiudiziale – Trattamento dei dati personali e tutela della vita privata
nel settore delle comunicazioni elettroniche – Direttiva 2002/58/CE –
Articolo 12 – Elenchi telefonici pubblici e servizi di consultazione degli
elenchi telefonici – Consenso dell’abbonato – Obblighi del fornitore degli
elenchi telefonici e dei servizi di consultazione degli elenchi telefonici –
Regolamento (UE) 2016/679 – Articolo 17 – Diritto alla cancellazione
(“diritto all’oblio”) – Articolo 5, paragrafo 2 – Articolo 24 – Obblighi
di informazione e responsabilità del titolare del trattamento |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Seconda
Sezione) Sentenza del 13
ottobre 2022 Þ C‑344/20 L.F. c. S.C.R.L. |
Rinvio
pregiudiziale – Politica sociale – Direttiva 2000/78/CE – Quadro generale per
la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro
– Divieto delle discriminazioni basate sulla religione o le convinzioni
personali – Regola interna di un’impresa privata che vieta sul luogo di
lavoro qualsiasi manifestazione delle convinzioni religiose, filosofiche o
politiche – Divieto che comprende le parole, l’abbigliamento o qualsiasi
altro tipo di manifestazione di tali convinzioni – Abbigliamento con
connotazione religiosa |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Prima
Sezione) Sentenza del 22
settembre 2022 Þ C‑159/21 GM c. Országos Idegenrendészeti Főigazgatóság, Alkotmányvédelmi Hivatal, Terrorelhárítási Központ |
Rinvio
pregiudiziale – Politica comune in materia di asilo e di immigrazione –
Direttiva 2011/95/UE – Norme relative ai presupposti per il riconoscimento
dello status di rifugiato o dello status conferito dalla protezione
sussidiaria – Revoca dello status – Direttiva 2013/32/UE – Procedure comuni
per il riconoscimento e la revoca della protezione internazionale –
Compromissione della sicurezza nazionale – Presa di posizione di un’autorità
specializzata – Accesso al fascicolo |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 20
settembre 2022 procedimenti
penali a carico di VD
(C‑339/20), SR
(C‑397/20) |
Rinvio
pregiudiziale – Mercato unico dei servizi finanziari – Abusi di mercato –
Abuso di informazioni privilegiate – Direttiva 2003/6/CE – Articolo 12,
paragrafo 2, lettere a) e d) – Regolamento (UE) n. 596/2014 – Articolo 23,
paragrafo 2, lettere g) e h) – Poteri di vigilanza e di indagine
dell’Autorità dei mercati finanziari (AMF) – Obiettivo di interesse generale
volto a tutelare l’integrità dei mercati finanziari dell’Unione europea e la
fiducia del pubblico negli strumenti finanziari – Possibilità per l’AMF di
chiedere le registrazioni di dati relativi al traffico detenuti da un
operatore di servizi di comunicazione elettronica – Trattamento dei dati
personali nel settore delle comunicazioni elettroniche – Direttiva 2002/58/CE
– Articolo 15, paragrafo 1 – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione
europea – Articoli 7, 8 e 11 nonché articolo 52, paragrafo 1 –
Riservatezza delle comunicazioni – Limitazioni – Normativa che prevede la
conservazione generalizzata e indiscriminata dei dati relativi al traffico da
parte degli operatori di servizi di comunicazione elettronica – Possibilità
per un giudice nazionale di limitare gli effetti nel tempo di una
declaratoria di invalidità di disposizioni legislative nazionali
incompatibili con il diritto dell’Unione – Esclusione |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 7
settembre 2022 Þ C-624/20 E.K. c. Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid |
Rinvio
pregiudiziale – Direttiva 2003/109/CE – Status dei cittadini di paesi terzi
soggiornanti di lungo periodo – Ambito di applicazione – Cittadino di un
paese terzo titolare di un diritto di soggiorno ai sensi dell’articolo 20
TFUE – Articolo 3, paragrafo 2, lettera e) – Soggiorno unicamente per motivi
di carattere temporaneo – Nozione autonoma del diritto dell’Unione |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Prima
Sezione) Sentenza del 1
agosto 2022 procedimento
penale a carico di TL con
l’intervento di: Ministério Público |
Rinvio
pregiudiziale – Procedimento pregiudiziale d’urgenza – Cooperazione
giudiziaria in materia penale – Direttiva 2010/64/UE – Diritto
all’interpretazione e alla traduzione – Articolo 2, paragrafo 1, e articolo
3, paragrafo 1 – Nozione di ‟documento fondamentale” – Direttiva
2012/13/UE – Diritto all’informazione nei procedimenti penali – Articolo 3,
paragrafo 1, lettera d) – Ambito di applicazione – Omesso recepimento in
diritto nazionale – Efficacia diretta – Carta dei diritti fondamentali
dell’Unione europea – Articolo 47 e articolo 48, paragrafo 2 – Convenzione
europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà
fondamentali – Articolo 6 – Condanna a una pena detentiva accompagnata
dalla sospensione condizionale della medesima in regime di libertà vigilata –
Inadempimento agli obblighi derivanti dal regime di libertà vigilata – Omessa
traduzione di un documento fondamentale e assenza di interprete all’atto
della redazione di quest’ultimo – Revoca della sospensione condizionale –
Omessa traduzione degli atti processuali relativi a detta revoca –
Conseguenze sulla validità di detta revoca – Vizio di procedura sanzionato
con una nullità relativa |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Decima
Sezione) Sentenza del 1
agosto 2022 Þ C‑422/21 procedimento Ministero
dell’Interno contro TO |
Rinvio
pregiudiziale – Richiedenti protezione internazionale – Direttiva
2013/33/UE – Articolo 20, paragrafi 4 e 5 – Comportamenti
gravemente violenti – Diritto degli Stati membri di stabilire le
sanzioni applicabili – Portata – Revoca delle condizioni materiali
di accoglienza |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 1
agosto 2022 Þ C‑19/21 procedimento I, S c. Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid |
Rinvio
pregiudiziale – Regolamento (UE) n. 604/2013 – Criteri e
meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per l’esame di una
domanda di protezione internazionale – Articolo 8, paragrafo 2, e
articolo 27, paragrafo 1 – Minore non accompagnato che ha un parente
presente legalmente in un altro Stato membro – Rigetto da parte di
tale Stato membro della richiesta di presa in carico di tale minore –
Diritto a un ricorso effettivo di detto minore o di tale parente avverso la
decisione di rigetto – Articoli 7, 24 e 47 della Carta dei diritti
fondamentali dell’Unione europea – Interesse superiore del minore |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 1
agosto 2022 Þ C‑184/20 procedimento OT c. Vyriausioji tarnybinės etikos komisija, con
l’intervento di: Fondas
«Nevyriausybinių organizacijų informacijos ir paramos centras» |
Rinvio
pregiudiziale – Protezione delle persone fisiche con riguardo al
trattamento dei dati personali – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione
europea – Articoli 7, 8 e 52, paragrafo 1 – Direttiva 95/46/CE – Articolo
7, lettera c) – Articolo 8, paragrafo 1 – Regolamento (UE) 2016/679 –
Articolo 6, paragrafo 1, primo comma, lettera c), e paragrafo 3, secondo
comma – Articolo 9, paragrafo 1 – Trattamento necessario per adempiere un
obbligo legale al quale è soggetto il titolare del trattamento – Obiettivo di
interesse pubblico – Proporzionalità – Trattamento di categorie particolari
di dati personali – Normativa nazionale che impone la pubblicazione su
Internet di dati contenuti nelle dichiarazioni di interessi privati di
persone fisiche che lavorano nel servizio pubblico o di dirigenti di
associazioni o di enti percettori di fondi pubblici – Prevenzione dei
conflitti di interessi e della corruzione nel settore pubblico |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Ottava
Sezione) Sentenza del 14
luglio 2022 procedimenti EPIC
Financial Consulting Ges.m.b.H. c. Repubblica
d’Austria, Bundesbeschaffung GmbH |
Rinvio
pregiudiziale – Appalti pubblici – Regolamento (UE) n. 1215/2012 –
Inapplicabilità ai procedimenti sommari e di ricorso menzionati all’articolo
2 della direttiva 89/665/CEE in assenza di elementi di estraneità – Direttiva
2014/24/UE – Articolo 33 – Assimilazione di un accordo quadro a un contratto,
ai sensi dell’articolo 2 bis, paragrafo 2, della direttiva 89/665 –
Impossibilità di aggiudicare un nuovo appalto pubblico qualora sia già stato
raggiunto il quantitativo e/o il valore massimo dei lavori, delle forniture o
dei servizi di cui trattasi fissato dall’accordo quadro – Normativa nazionale
che prevede il pagamento di spese di accesso alla giustizia amministrativa
nel settore degli appalti pubblici – Obblighi di determinare e di pagare
le spese di accesso alla giustizia prima che il giudice si pronunci su una
domanda di provvedimenti provvisori o su un ricorso – Procedimento opaco di
aggiudicazione di appalti pubblici – Principi di effettività e di equivalenza
– Effetto utile – Diritto a un ricorso effettivo – Direttiva 89/665 –
Articoli 1, 2 e 2 bis – Articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali
dell’Unione europea – Normativa nazionale che prevede il rigetto di un
ricorso in caso di mancato pagamento delle spese di accesso alla giustizia –
Determinazione del valore stimato di un appalto pubblico |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Terza
Sezione) Sentenza del 14
luglio 2022 Þ C-168/21 procedimento
relativo all’esecuzione di un mandato d’arresto europeo emesso nei confronti
di KL con l’intervento di: Procureur général près la cour d’appel d’Angers |
Rinvio
pregiudiziale – Cooperazione giudiziaria in materia penale – Decisione quadro
2002/584/GAI – Articolo 2, paragrafo 4 – Condizione della doppia
incriminabilità del fatto – Articolo 4, punto 1 – Motivo di non esecuzione
facoltativa del mandato d’arresto europeo – Controllo da parte dell’autorità
giudiziaria dell’esecuzione – Fatti in parte costitutivi di un reato ai sensi
della legge dello Stato membro di esecuzione – Articolo 49, paragrafo 3,
della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Principio di
proporzionalità dei reati e delle pene |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Nona
Sezione) Sentenza del 7
luglio 2022 Þ C-261/21 Coca-Cola
European Partners Deutschland GmbH c. L.B. (C‑257/21), R.G. (C‑258/21) |
Rinvio
pregiudiziale – Articolo 19, paragrafo 1, secondo comma, TUE – Obbligo
degli Stati membri di stabilire i rimedi giurisdizionali necessari per
garantire una tutela giurisdizionale effettiva nei settori disciplinati dal
diritto dell’Unione – Articolo 267 TFUE – Obbligo del giudice del rinvio
di dare piena efficacia all’interpretazione del diritto dell’Unione fornita
dalla Corte – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea –
Articolo 47 – Accesso a un giudice indipendente e imparziale precostituito
per legge – Sentenza di un giudice nazionale che statuisce in ultimo grado
dopo una decisione pregiudiziale della Corte – Asserita non conformità di
tale sentenza con l’interpretazione del diritto dell’Unione fornita dalla
Corte – Normativa nazionale che impedisce l’introduzione di un ricorso per
revocazione avverso tale sentenza |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Settima
Sezione) Sentenza del 7
luglio 2022 Coca-Cola
European Partners Deutschland GmbH c. L.B. (C‑257/21), R.G. (C‑258/21) |
Rinvio
pregiudiziale – Politica sociale – Articolo 153 TFUE – Tutela dei lavoratori
– Directive 2003/88/CE – Organizzazione dell’orario di lavoro – Lavoro
notturno – Contratto collettivo che prevede una maggiorazione retributiva per
il lavoro notturno svolto in modo regolare inferiore a quella fissata per il
lavoro notturno svolto in modo occasionale – Parità di trattamento –
Articolo 20 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea –
Attuazione del diritto dell’Unione, ai sensi dell’articolo 51, paragrafo 1,
della Carta dei diritti fondamentali |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Quarta
Sezione) Sentenza del 7
luglio 2022 Þ C‑7/21 procedimento LKW
WALTER Internationale Transportorganisation
AG c. CB, DF, GH |
Rinvio pregiudiziale
– Cooperazione giudiziaria in materia civile – Notificazione e comunicazione
degli atti – Regolamento (CE) n. 1393/2007 – Articolo 8, paragrafo 1 –
Termine di una settimana per esercitare il diritto di rifiuto di ricezione
dell’atto – Ordinanza di esecuzione forzata emessa in uno Stato membro e
comunicata in un altro Stato membro unicamente nella lingua del primo Stato
membro – Normativa del primo Stato membro che prevede un termine di otto
giorni per proporre opposizione avverso tale ordinanza – Termine per
l’opposizione che inizia a decorrere unitamente al termine previsto per
esercitare il diritto di rifiuto di ricezione dell’atto – Articolo 47
della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Diritto a un
ricorso effettivo |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Seconda
Sezione) Sentenza del 30
giugno 2022 procedimento M.A. con
l’intervento di: Valstybės sienos apsaugos tarnyba |
Rinvio pregiudiziale
– Procedimento pregiudiziale d’urgenza – Politica di asilo e di immigrazione
– Direttiva 2011/95/UE – Articolo 4 – Procedure comuni ai fini del
riconoscimento e della revoca dello status di protezione internazionale –
Direttiva 2013/32/UE – Articoli 6 e 7 – Norme relative all’accoglienza dei
richiedenti protezione internazionale – Articolo 18 della Carta dei
diritti fondamentali dell’Unione europea – Direttiva 2013/33/UE –
Articolo 8 – Trattenimento del richiedente – Motivo del trattenimento –
Protezione della sicurezza nazionale o dell’ordine pubblico – Trattenimento
del richiedente asilo a motivo del suo ingresso irregolare nel territorio
dell’Unione |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Quarta
Sezione) Sentenza del 30 giugno
2022 Þ C‑105/21 procedimento
penale a carico di IR con
l’intervento di: Spetsializirana prokuratura |
Rinvio
pregiudiziale – Cooperazione giudiziaria in materia penale – Carta dei
diritti fondamentali dell’Unione europea – Articoli 6 e 47 – Diritto di
libera circolazione e di soggiorno – Diritto ad un ricorso giurisdizionale
effettivo – Principi di equivalenza e di fiducia reciproca – Decisione
quadro 2002/584/GAI – Direttiva 2012/13/UE – Diritto all’informazione nei
procedimenti penali – Comunicazione dei diritti al momento dell’arresto –
Diritto dell’interessato di essere informato dell’accusa elevata a suo carico
in forza di un mandato d’arresto nazionale – Diritto di accesso alla
documentazione del fascicolo – Condizioni per l’emissione di un mandato
d’arresto europeo nei confronti di una persona sottoposta a procedimento
penale che si trova nello Stato membro di esecuzione – Primato del diritto
dell’Unione |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Seconda
Sezione) Sentenza del 30
giugno 2022 Þ C‑625/20 KM c. Instituto Nacional de la
Seguridad Social (INSS) |
Rinvio
pregiudiziale – Politica sociale – Parità di trattamento tra uomini e
donne in materia di sicurezza sociale – Direttiva 79/7/CEE – Articolo 4,
paragrafo 1 – Discriminazione indiretta fondata sul sesso – Normativa
nazionale che prevede l’incompatibilità di due o più pensioni di invalidità
professionale totale maturate nell’ambito dello stesso regime legale di
sicurezza sociale – Compatibilità di pensioni di tale tipo quando rientrano
in regimi legali di sicurezza sociale distinti – Accertamento di una
discriminazione indiretta sulla base di dati statistici – Determinazione dei
gruppi interessati da confrontare – Giustificazione |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 28
giugno 2022 Þ C‑278/20 Commissione
europea c. Regno
di Spagna |
Inadempimento
di uno Stato – Responsabilità degli Stati membri per i danni causati ai
singoli da violazioni del diritto dell’Unione – Violazione del
diritto dell’Unione imputabile al legislatore nazionale – Violazione
della Costituzione di uno Stato membro imputabile al legislatore
nazionale – Principi di equivalenza e di effettività |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Decima
Sezione) Sentenza del 24
giugno 2022 Þ C‑2/21 procedimento Rzecznik Praw Obywatelskich con
l’intervento di: K.S., S.V.D., Prokurator Prokuratury Okręgowej w Krakowie M.C., Prokuratura Krajowa, Kierownik Urzędu Stanu Cywilnego w Krakowie |
Rinvio
pregiudiziale – Articolo 99 del regolamento di procedura della Corte – Cittadinanza
dell’Unione – Articoli 20 e 21 TFUE – Diritto di libera circolazione e
di libero soggiorno nel territorio degli Stati membri – Atto di nascita,
rilasciato dallo Stato membro di nascita del minore, che designa due madri
per quest’ultimo – Diniego dello Stato membro di origine di una delle due
madri di trascrivere tale atto di nascita nel registro nazionale dello stato
civile – Trascrizione del suddetto atto quale condizione per il rilascio di
documenti di identità – Normativa nazionale di tale Stato membro di origine
che non ammette la genitorialità di persone dello stesso sesso |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del
21 giugno 2022 Þ C‑817/19 Ligue des droits humains c. Conseil des ministres |
Rinvio
pregiudiziale – Trattamento dei dati personali – Dati del codice di
prenotazione (PNR) – Regolamento (UE) 2016/679 – Articolo 2, paragrafo 2,
lettera d) – Ambito di applicazione – Direttiva (UE) 2016/681 – Uso dei dati
PNR dei passeggeri dei voli aerei operati tra l’Unione europea e paesi terzi
– Facoltà d’includere i dati dei passeggeri dei voli aerei operati
all’interno dell’Unione – Trattamenti automatizzati di tali dati – Periodo di
conservazione – Lotta contro i reati di terrorismo e i reati gravi – Validità
– Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articoli 7, 8 e 21
nonché articolo 52, paragrafo 1 – Normativa nazionale che estende
l’applicazione del sistema PNR ad altri trasporti operati all’interno
dell’Unione – Libertà di circolazione all’interno dell’Unione – Carta dei
diritti fondamentali – Articolo 45 |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 9
giugno 2022 Þ C‑673/20 EP c. Préfet du Gers, Institut national de la
statistique et des études économiques (INSEE) con
l’intervento di: Maire
de Thoux |
Rinvio
pregiudiziale – Cittadinanza dell’Unione – Cittadino del Regno Unito di Gran
Bretagna e Irlanda del Nord residente in uno Stato membro – Articolo 9 TUE –
Articoli 20 e 22 TFUE – Diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni
comunali nello Stato membro di residenza – Articolo 50 TUE – Accordo sul
recesso del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord dall’Unione
europea e dalla Comunità europea dell’energia atomica – Conseguenze del
recesso di uno Stato membro dall’Unione – Cancellazione dalle liste elettorali
nello Stato membro di residenza – Articoli 39 e 40 della Carta dei diritti
fondamentali dell’Unione europea – Validità della decisione (UE) 2020/135 |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Seconda
Sezione) Sentenza del 2
giugno 2022 Þ C‑587/20 Ligebehandlingsnævnet c. HK/Danmark, HK/Privat con
l’intervento di: Fagbevægelsens Hovedorganisation |
Rinvio
pregiudiziale – Politica sociale – Parità di trattamento in
materia di occupazione e di condizioni di lavoro – Divieto di
discriminazione fondata sull’età – Direttiva 2000/78/CE –
Articolo 3, paragrafo 1, lettere a) e d) – Ambito di applicazione –
Carica di segretario generale eletto di un’organizzazione di
lavoratori – Statuto di tale organizzazione che prevede l’eleggibilità
alla segreteria generale dei soli membri che, alla data dell’elezione, non
abbiano compiuto i 60 o i 61 anni di età |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Terza
Sezione) Sentenza del 2
giugno 2022 Þ C‑353/20 Skeyes c. Ryanair
DAC |
Rinvio
pregiudiziale – Trasporto aereo – Regolamento (CE) n. 549/2004 – Regolamento
(CE) n. 550/2004 – Fornitore di servizi di traffico aereo – Decisione di
chiudere lo spazio aereo – Esercizio di prerogative dei pubblici poteri –
Utente dello spazio aereo – Compagnie aeree – Diritto di ricorso avverso una
decisione di chiusura dello spazio aereo – Articolo 58 TFUE – Libera
circolazione dei servizi in materia di trasporti – Articoli 16 e 47 della
Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Libertà d’impresa –
Diritto a un ricorso effettivo |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Quarta
Sezione) Sentenza del 19
maggio 2022 Þ C‑569/20 procedimento
penale a carico di IR con
l’intervento di: Spetsializirana prokuratura |
Rinvio pregiudiziale
– Cooperazione giudiziaria in materia penale – Direttiva (UE) 2016/343 –
Articolo 8 – Diritto di presenziare al processo – Informazione sul
processo – Impossibilità di rintracciare l’imputato nonostante i ragionevoli
sforzi profusi dalle autorità competenti – Possibilità di un processo e di
una condanna in contumacia – Articolo 9 – Diritto a un nuovo processo o a un
altro mezzo di ricorso giurisdizionale che consenta di riesaminare il merito
della causa ‒ [Articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali] |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Ottava
Sezione) Sentenza del 12
maggio 2022 Þ C‑505/20 RR, JG con
l’intervento di: Spetsializirana prokuratura |
Rinvio
pregiudiziale – Cooperazione giudiziaria in materia penale – Congelamento
e confisca dei beni strumentali e dei proventi da reato nell’Unione europea –
Direttiva 2014/42/UE – Articolo 4 – Confisca – Articolo
7 – Congelamento – Articolo 8 – Garanzie procedurali –
Congelamento e confisca di un bene appartenente a un soggetto terzo rispetto
al procedimento penale – Normativa nazionale che non prevede mezzi di
ricorso per soggetti terzi nel corso del procedimento giudiziario e che non
ammette l’eventuale restituzione di detto bene prima della conclusione del
procedimento penale ‒ [Articolo 17 della Carta dei diritti
fondamentali] |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Sesta
Sezione) Sentenza del 12
maggio 2022 Þ C‑426/20 GD, ES c. Luso Temp - Empresa de
Trabalho Temporário SA |
Rinvio
pregiudiziale – Politica sociale – Direttiva 2008/104/CE –
Lavoro tramite agenzia interinale – Articolo 5, paragrafo 1 – Principio
della parità di trattamento – Articolo 3, paragrafo 1, lettera
f) – Nozione di “condizioni di base di lavoro e d’occupazione dei
lavoratori tramite agenzia interinale” – Indennità dovuta a titolo dei
giorni di ferie annuali retribuite non godute e dell’indennità per ferie
corrispondente in caso di cessazione del rapporto di lavoro ‒ [Articolo
31 della Carta dei diritti fondamentali] |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Prima
Sezione) Sentenza del 5
maggio 2022 Þ C‑405/20 EB, JS, DP c. Versicherungsanstalt öffentlich Bediensteter, Eisenbahnen und Bergbau (BVAEB) |
Rinvio
pregiudiziale – Politica sociale – Articolo 157 TFUE – Protocollo (n. 33) – Parità
di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego
[Articolo 23 della Carta dei diritti fondamentali] – Direttiva 2006/54/CE
– Articolo 5, lettera c), e articolo 12 – Divieto di discriminazione
indiretta fondata sul sesso – Regime professionale di previdenza sociale
applicabile successivamente alla data prevista da detto protocollo e da detto
articolo 12 – Pensioni di vecchiaia dei funzionari – Normativa nazionale che
prevede un adeguamento annuale delle pensioni di vecchiaia – Adeguamento
decrescente in funzione dell’importanza dell’importo della pensione di
vecchiaia accompagnata da una completa esclusione di adeguamento oltre una
certa soglia – Giustificazioni |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Settima
Sezione) Sentenza del 5
maggio 2022 Þ C‑265/20 FN c. Universiteit Antwerpen e a. |
Rinvio
pregiudiziale – Politica sociale – Lavoro a tempo parziale – Direttiva
97/81/CE – Accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo parziale –
Clausola 4, punto 1 – Principio di non discriminazione – Personale
accademico a tempo parziale – Nomina in ruolo automatica riservata ai
membri del personale accademico che svolgono un incarico di insegnamento a
tempo pieno – Calcolo della percentuale di un incarico di lavoro a tempo
pieno alla quale corrisponde un incarico di lavoro a tempo parziale – Insussistenza
dei requisiti |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Quarta
Sezione) Sentenza del 5
maggio 2022 Subdelegación del Gobierno
en Toledo c. XU (C‑451/19), QP (C‑532/19) |
Rinvio
pregiudiziale – Articolo 20 TFUE – Cittadinanza dell’Unione europea –
Cittadino dell’Unione che non ha mai esercitato la sua libertà di
circolazione – Domanda di carta di soggiorno di un suo familiare, cittadino
di un paese terzo – Rigetto – Obbligo, per il cittadino dell’Unione, di
disporre di risorse sufficienti – Obbligo di convivenza dei coniugi – Figlio
minorenne, cittadino dell’Unione – Legislazione e prassi nazionali – Godimento
effettivo del contenuto essenziale dei diritti conferiti ai cittadini
dell’Unione – Privazione |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Seconda
Sezione) Sentenza del 28
aprile 2022 C,
CD,
c. Syyttäjä |
Domanda di pronuncia
pregiudiziale - Procedura pregiudiziale d’urgenza - Cooperazione giudiziaria
in materia penale - Mandato d'arresto europeo - Decisione quadro
2002/584/GAI - Articolo 23, paragrafo 3 - Necessità di intervento
dell’autorità giudiziaria dell’esecuzione - Articolo 6, paragrafo 2 -
Servizi di polizia - Esclusione - Forza maggiore - Nozione - Ostacoli
giuridici alla consegna - Azioni giudiziarie promosse dalla persona ricercata
- Protezione internazionale - Esclusione - Articolo 23, paragrafo 5 - Scadenza
dei termini previsti per la consegna - Conseguenze - Liberazione - Obbligo di
adottare ogni altra misura necessaria per prevenire la latitanza |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Sesta
Sezione) Sentenza del 28 aprile 2022 Þ C‑86/21 Gerencia Regional de Salud
de Castilla y León c. Delia |
Rinvio pregiudiziale –
Libera circolazione dei lavoratori – Articolo 45 TFUE –
Regolamento (UE) n. 492/2011 – Articolo 7, paragrafo 2 – Parità
di trattamento – Sistema nazionale relativo al riconoscimento della
carriera professionale dei professionisti del settore sanitario –
Mancata presa in considerazione dell’esperienza professionale acquisita
presso i servizi sanitari di un altro Stato membro – Ostacolo |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Terza
Sezione) Sentenza del 28
aprile 2022 Þ C‑319/20 Meta
Platforms Ireland
Limited, già Facebook Ireland Limited c. Bundesverband der Verbraucherzentralen
und Verbraucherverbände – Verbraucherzentrale
Bundesverband e.V. |
Rinvio
pregiudiziale – Tutela delle persone fisiche con riguardo al trattamento
dei dati personali – Regolamento (UE) 2016/679 – Articolo 80 –
Rappresentanza degli interessati da parte di un’associazione senza scopo di
lucro – Azione rappresentativa intentata da un’associazione di tutela degli
interessi dei consumatori in assenza di un mandato e indipendentemente dalla
violazione di specifici diritti di un interessato – Azione fondata sul
divieto delle pratiche commerciali sleali, sulla violazione di una legge in
materia di tutela dei consumatori o sul divieto di utilizzo di condizioni
generali di contratto nulle |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 26
aprile 2022 NW c. Landespolizeidirektion
Steiermark (C‑368/20), Bezirkshauptmannschaft Leibnitz (C‑369/20) |
Rinvio
pregiudiziale – Spazio di libertà, sicurezza e giustizia – Libera
circolazione delle persone [Articolo 45, paragrafo 1, della Carta dei
diritti fondamentali] –
Regolamento (UE) 2016/399 – Codice frontiere Schengen – Articolo 25,
paragrafo 4 – Ripristino temporaneo del controllo di frontiera alle frontiere
interne nel limite di una durata massima totale di sei mesi – Normativa
nazionale che prevede diversi periodi successivi di controlli che portano a
un superamento di tale durata – Mancata conformità di una siffatta normativa
all’articolo 25, paragrafo 4, del codice frontiere Schengen nel caso in cui i
periodi successivi siano fondati sulla stessa minaccia o sulle stesse minacce
– Normativa nazionale che impone di esibire un passaporto o una carta
d’identità all’atto del controllo di frontiera alla frontiera interna a pena
di sanzione – Mancata conformità di un siffatto obbligo all’articolo 25,
paragrafo 4, del codice frontiere Schengen quando il controllo è esso stesso
contrario a tale disposizione |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 26
aprile 2022 Þ C‑401/19 Repubblica
di Polonia c. Parlamento
europeo, Consiglio
dell’Unione europea sostenuti
da: Regno
di Spagna Repubblica
francese Repubblica
portoghese Commissione
europea |
Ricorso di
annullamento – Direttiva (UE) 2019/790 – Articolo 17, paragrafo 4,
lettera b), e lettera c), in fine – Articolo 11 e articolo 17,
paragrafo 2, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea –
Libertà di espressione e d’informazione – Tutela della proprietà
intellettuale – Obblighi imposti ai prestatori di servizi di
condivisione di contenuti online – Controllo automatico preventivo
(filtraggio) dei contenuti caricati in rete dagli utenti |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Prima
Sezione) Sentenza del 7
aprile 2022 Þ C‑236/20 PG c. Ministero
della Giustizia, CSM –
Consiglio Superiore della Magistratura, Presidenza
del Consiglio dei Ministri, con
l’intervento di: Unione
Nazionale Giudici di Pace (Unagipa), TR, PV, Associazione
Nazionale Giudici di Pace – ANGDP, RF, GA, GOT
Non Possiamo Più Tacere, Unione
Nazionale Italiana Magistrati Onorari – UNIMO |
Rinvio
pregiudiziale – Politica sociale – Accordo quadro CES, UNICE e CEEP
sul lavoro a tempo determinato – Clausole 2 e 4 – Accordo quadro
CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo parziale – Clausola 4 – Principio
di non discriminazione – Parità di trattamento in materia di
occupazione e di condizioni di lavoro – Giudici di pace e magistrati
ordinari – Clausola 5 – Misure volte a sanzionare il ricorso
abusivo ai contratti a tempo determinato – Direttiva
2003/88/CE – Articolo 7 – Ferie annuali retribuite ‒ [Articoli
20, 21, 31, 33, 34 e 47 della Carta dei diritti fondamentali] |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 5
aprile 2022 Þ C‑140/20 G.D. c. Commissioner of An Garda
Síochána, Minister for Communications,
Energy and Natural Resources, Attorney General |
Rinvio
pregiudiziale – Trattamento dei dati personali nel settore delle
comunicazioni elettroniche – Riservatezza delle comunicazioni – Forniture
di servizi di comunicazione elettronica – Conservazione generalizzata e
indifferenziata dei dati relativi al traffico e dei dati relativi
all’ubicazione – Accesso ai dati conservati – Controllo giurisdizionale a
posteriori – Direttiva 2002/58/CE – Articolo 15, paragrafo 1 – Carta dei
diritti fondamentali dell’Unione europea – Articoli 7, 8 e 11 e articolo 52,
paragrafo 1 – Possibilità per un giudice nazionale di limitare gli
effetti nel tempo di una declaratoria di invalidità di una normativa
nazionale incompatibile con il diritto dell’Unione – Esclusione |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Prima
Sezione) Sentenza del 31
marzo 2022 Þ C‑231/21 IA c. Bundesamt für Fremdenwesen und Asyl |
Rinvio
pregiudiziale – Spazio di libertà, sicurezza e giustizia –
Sistema di Dublino – Regolamento (UE) n. 604/2013 – Articolo
29, paragrafo 2 – Trasferimento del richiedente asilo verso lo Stato
membro competente per l’esame della domanda di protezione
internazionale – Termine di trasferimento di sei mesi – Possibilità
di proroga di tale termine fino a un massimo di un anno in caso di
detenzione – Nozione di “detenzione” – Ricovero coatto del
richiedente asilo in un reparto psichiatrico ospedaliero con l’autorizzazione
di un giudice |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 29
marzo 2022 Þ C‑132/20 BN, DM, EN c. Getin Noble Bank S.A., con
l’intervento di: Rzecznik Praw Obywatelskich |
Rinvio
pregiudiziale – Ricevibilità – Articolo 267 TFUE – Nozione
di “giurisdizione” – Articolo 19, paragrafo 1, TUE – Articolo 47
della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Stato di
diritto – Tutela giurisdizionale effettiva – Principio
dell’indipendenza dei giudici – Giudice precostituito per legge – Organo
giurisdizionale un cui membro è stato nominato per la prima volta ad un posto
di giudice da un organo politico del potere esecutivo di un regime non
democratico – Modalità di funzionamento della Krajowa
Rada Sądownictwa (Consiglio nazionale della
magistratura, Polonia) – Incostituzionalità della legge in base alla
quale tale Consiglio è stato composto – Possibilità di qualificare
l’organo giurisdizionale suddetto come organo giurisdizionale imparziale e
indipendente ai sensi del diritto dell’Unione |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Terza
Sezione) Sentenza del 24
marzo 2022 PJ
c. Ufficio
dell’Unione europea per la proprietà intellettuale |
Impugnazione –
Principi del diritto dell’Unione – Articolo 19 dello Statuto della Corte
di giustizia dell’Unione europea – Rappresentanza delle parti nei
ricorsi diretti dinanzi agli organi giurisdizionali dell’Unione –
Avvocato avente la qualità di terzo rispetto alla parte ricorrente –
Requisito di indipendenza – Avvocato che esercita in qualità di
collaboratore in uno studio legale – Articolo 47 della Carta dei
diritti fondamentali dell’Unione europea |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Prima
Sezione) Sentenza del 24
marzo 2022 Þ C‑245/20 X, Z c. Autoriteit persoonsgegevens |
Rinvio
pregiudiziale – Tutela delle persone fisiche con riguardo al
trattamento dei dati personali – Regolamento (UE) 2016/679 –
Competenza dell’autorità di controllo – Articolo 55, paragrafo 3 –
Operazioni di trattamento effettuate dalle autorità giurisdizionali
nell’esercizio delle loro funzioni giurisdizionali – Nozione – Documenti
di un procedimento giurisdizionale, messi a disposizione di un giornalista,
contenenti dati personali |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 22
marzo 2022 Þ C‑117/20 bpost SA c. Autorité belge de la
concurrence con
l’intervento di: Publimail SA, Commissione
europea |
Rinvio
pregiudiziale – Concorrenza – Servizi postali – Sistema di
tariffazione adottato da un fornitore di servizio universale – Ammenda
inflitta da un’autorità nazionale di regolamentazione del settore
postale – Ammenda inflitta da un’autorità nazionale garante della
concorrenza – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione
europea – Articolo 50 – Principio del ne bis in idem –
Esistenza di una stessa infrazione – Articolo 52, paragrafo 1 –
Limitazioni apportate al principio del ne bis in idem – Cumulo di procedimenti
e di sanzioni – Presupposti – Perseguimento di un obiettivo
d’interesse generale – Proporzionalità |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 15
marzo 2022 Þ C‑302/20 sig. A c. Autorité des marchés financiers
(AMF) |
invio
pregiudiziale – Mercato unico dei servizi finanziari – Abuso di
mercato – Direttive 2003/6/CE e 2003/124/CE – “Informazione
privilegiata” – Nozione – Informazione avente “carattere
preciso” – Informazione sull’imminente pubblicazione di un articolo di
stampa che riporta voci di mercato concernenti un emittente di strumenti
finanziari – Carattere illecito della comunicazione di un’informazione
privilegiata – Eccezioni – Regolamento (UE) n. 596/2014 –
Articolo 10 – Comunicazione di un’informazione privilegiata durante il
normale esercizio di una professione – Articolo 21 – Comunicazione
di un’informazione privilegiata ai fini dell’attività giornalistica – Libertà
di stampa e libertà di espressione – Comunicazione da parte di un
giornalista ad una fonte abituale di un’informazione relativa all’imminente
pubblicazione di un articolo di stampa ‒ [Articolo 11 della Carta dei diritti
fondamentali dell’Unione europea ] |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Quinta
Sezione) Sentenza del 10
marzo 2022 Þ C‑519/20 Procedimento
nei confronti di K con
l’intervento di: Landkreis Gifhorn |
Rinvio
pregiudiziale – Politica di immigrazione – Direttiva
2008/115/CE – Trattenimento ai fini dell’allontanamento – Articolo
16, paragrafo 1 – Effetto diretto – Apposito centro di permanenza
temporanea – Nozione – Trattenimento in un istituto
penitenziario – Presupposti – Articolo 18 – Situazione di
emergenza – Nozione – Articolo 47 della Carta dei diritti
fondamentali dell’Unione europea – Sindacato giurisdizionale
effettivo |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Terza
Sezione) Sentenza del 10
marzo 2022 Þ C‑177/20 «Grossmania» Mezőgazdasági Termelő és Szolgáltató Kft. c. Vas
Megyei Kormányhivatal |
Rinvio
pregiudiziale – Principi del diritto dell’Unione – Primato –
Effetto diretto – Leale cooperazione – Articolo 4, paragrafo 3,
TUE – Articolo 63 TFUE – Obblighi di uno Stato membro
derivanti da una sentenza pregiudiziale – Interpretazione, da parte
della Corte, in una sentenza pregiudiziale, di una norma del diritto
dell’Unione – Obbligo di conferire piena efficacia al diritto
dell’Unione – Obbligo, in capo al giudice nazionale, di disapplicare una
normativa nazionale contraria al diritto dell’Unione come interpretato dalla
Corte – Decisione amministrativa divenuta definitiva in assenza di un
ricorso giurisdizionale – Principi di equivalenza e di
effettività – Responsabilità dello Stato membro ‒ [Articolo 17
della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea] |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza dell’8
marzo 2022 Þ C‑205/20 NE c. Bezirkshauptmannschaft Hartberg-Fürstenfeld con
l’intervento di: Finanzpolizei Team 91 |
Rinvio
pregiudiziale – Libera prestazione dei servizi – Distacco di
lavoratori – Direttiva 2014/67/UE – Articolo 20 – [Articolo
49, paragrafo 3, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea]
Sanzioni – Proporzionalità – Effetto diretto – Principio
del primato del diritto dell’Unione |
Corte di Giustizia dell’Unione europea (Decima
Sezione) Ordinanza del 1
marzo 2022 Milis
Energy e a. c. Presidenza
del Consiglio dei Ministri e a. |
Rinvio
pregiudiziale – Articolo 99 del regolamento di procedura della
Corte – Ambiente – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione
europea – Articoli 16 e 17 – Principi della certezza del
diritto e della tutela del legittimo affidamento – Trattato sulla Carta
dell’energia – Articolo 10 – Applicabilità – Direttiva
2009/28/CE – Articolo 3, paragrafo 3, lettera a) – Promozione
dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili – Produzione di energia
elettrica da impianti solari fotovoltaici – Modifica di un regime di
sostegno |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Terza
Sezione) Sentenza del 24
febbraio 2022 Þ C‑389/20 CJ c. Tesorería General de la
Seguridad Social (TGSS) |
Rinvio
pregiudiziale – Parità di trattamento tra uomini e donne in materia di
sicurezza sociale – Direttiva 79/7/CEE – Articolo 4, paragrafo 1 – Divieto
di qualsiasi discriminazione fondata sul sesso – Collaboratori domestici
– Tutela contro la disoccupazione – Esclusione – Particolare svantaggio per i
lavoratori di sesso femminile – Obiettivi legittimi di politica sociale –
Proporzionalità |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 22
febbraio 2022 Procedimenti
relativi all’esecuzione di mandati d’arresto europei emessi nei confronti di X (C‑562/21 PPU) Y (C‑563/21 PPU) |
Rinvio
pregiudiziale – Procedimento pregiudiziale d’urgenza – Cooperazione
giudiziaria in materia penale – Mandato d’arresto europeo – Decisione
quadro 2002/584/GAI – Articolo 1, paragrafo 3 – Procedure di consegna tra
Stati membri – Condizioni di esecuzione – Carta dei diritti fondamentali
dell’Unione europea – Articolo 47, secondo comma – Diritto fondamentale a un
equo processo dinanzi a un giudice indipendente e imparziale, precostituito
per legge – Carenze sistemiche o generalizzate – Esame in due fasi –
Criteri di applicazione – Obbligo dell’autorità giudiziaria dell’esecuzione
di verificare in modo concreto e preciso se sussistano seri e comprovati
motivi di ritenere che la persona oggetto di un mandato d’arresto europeo
corra, in caso di consegna, un rischio reale di violazione del suo diritto
fondamentale a un equo processo dinanzi a un giudice indipendente e
imparziale, precostituito per legge |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 22
febbraio 2022 Þ C‑430/21 Procedimento
promosso da RS |
Rinvio
pregiudiziale – Stato di diritto – Indipendenza della
magistratura – Articolo 19, paragrafo 1, secondo comma, TUE –
Articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea –
Primato del diritto dell’Unione – Incompetenza del giudice nazionale ai
fini dell’esame della conformità al diritto dell’Unione di una normativa
nazionale dichiarata conforme alla costituzione dalla Corte costituzionale
dello Stato membro interessato – Procedimenti disciplinari |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 22
febbraio 2022 Þ C‑483/20 XXXX c. Commissaire général aux
réfugiés et aux apatrides |
Rinvio
pregiudiziale – Politica comune in materia di asilo – Procedure
comuni ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di protezione
internazionale – Direttiva 2013/32/UE – Articolo 33, paragrafo 2,
lettera a) – Inammissibilità di una domanda di protezione internazionale
presentata in uno Stato membro da un cittadino di un paese terzo che ha
ottenuto lo status di rifugiato in un altro Stato membro, mentre il figlio
minorenne di tale cittadino, beneficiario dello status di protezione
sussidiaria, soggiorna nel primo Stato membro – Carta dei diritti
fondamentali dell’Unione europea – Articolo 7 – Diritto al rispetto
della vita familiare – Articolo 24 – Interesse superiore del
minore – Assenza di violazione degli articoli 7 e 24 della Carta dei
diritti fondamentali a motivo dell’inammissibilità della domanda di
protezione internazionale – Direttiva 2011/95/UE – Articolo 23,
paragrafo 2 – Obbligo per gli Stati membri di provvedere al mantenimento
dell’unità del nucleo familiare dei beneficiari di protezione internazionale |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Terza
Sezione) Sentenza del 10
febbraio 2022 Þ C‑485/20 XXXX c. HR
Rail SA |
Rinvio
pregiudiziale – Politica sociale – Direttiva 2000/78/CE – Parità di
trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro – Divieto di
discriminazione fondata sulla disabilità – Licenziamento di un lavoratore
divenuto definitivamente inidoneo ad esercitare le funzioni essenziali del
suo posto di lavoro – Agente che effettua un tirocinio nel quadro della sua
assunzione – Articolo 5 – Soluzioni ragionevoli per i disabili – Obbligo di
riassegnazione a un altro posto di lavoro – Ammissione con riserva di non
integrare un onere sproporzionato per il datore di lavoro [Articoli 21 e 26 della Carta dei
diritti fondamentali] |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 18
gennaio 2022 Þ C‑118/20 JY c. Wiener
Landesregierung |
Rinvio
pregiudiziale – Cittadinanza dell’Unione – Articoli 20 e
21 TFUE – Ambito di applicazione – Rinuncia alla
cittadinanza di uno Stato membro per ottenere la cittadinanza di un altro
Stato membro conformemente alla garanzia da parte di quest’ultimo di
naturalizzare l’interessato – Revoca di tale garanzia per motivi di
ordine pubblico o di pubblica sicurezza – Principio di
proporzionalità – Situazione di apolidia |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Seconda
Sezione) Sentenza del 13
gennaio 2022 Þ C‑282/19 YT
et a. c. Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – MIUR, Ufficio
Scolastico Regionale per la Campania con
l’intervento di: Federazione
GILDA-UNAMS |
Rinvio
pregiudiziale – Politica sociale – Direttiva 1999/70/CE – [Articolo
21 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea - Principio
generale di non discriminazione in base alla religione] - Accordo quadro
CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato – Clausole 4 e 5 –
Contratti di lavoro a tempo determinato nel settore pubblico –
Insegnanti di religione cattolica – Nozione di “ragioni obiettive” per
la giustificazione del rinnovo di simili contratti – Fabbisogno
permanente di personale supplente |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Quinta
Sezione) Sentenza del 13
gennaio 2022 Repubblica
federale di Germania e a. c. Commissione
europea |
Impugnazione –
Ricorso di annullamento – Ambiente – Omologazione dei
veicoli a motore – Regolamento (UE) 2016/646 – Emissioni dai
veicoli passeggeri e commerciali leggeri (EUR6) – Fissazione, per le
emissioni di ossidi di azoto, dei valori massimi (NTE) durante le prove in
condizioni reali di guida (RDE) – Articolo 263, quarto comma,
TFUE – Ricevibilità di un ricorso – Ente infrastatale
titolare di poteri in materia di tutela dell’ambiente concernenti la
limitazione della circolazione di taluni veicoli – Condizione
secondo la quale il ricorrente deve essere direttamente interessato |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 21
dicembre 2021 Þ C‑497/20 Randstad Italia SpA c. Umana
SpA, Azienda
USL Valle d’Aosta, IN.
VA SpA, Synergie
Italia agenzia per il lavoro SpA |
Rinvio
pregiudiziale – Articolo 19, paragrafo 1, secondo comma, TUE – Obbligo
degli Stati membri di stabilire i rimedi giurisdizionali necessari per
assicurare una tutela giurisdizionale effettiva nei settori disciplinati dal
diritto dell’Unione – Appalti pubblici – Direttiva
89/665/CEE – Articolo 1, paragrafi 1 e 3 – Articolo 47 della
Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Sentenza del
supremo organo della giustizia amministrativa di uno Stato membro che, in
violazione della giurisprudenza della Corte, dichiara irricevibile il ricorso
di un offerente escluso da una procedura di aggiudicazione di un appalto
pubblico – Mancanza di rimedi giurisdizionali avverso tale sentenza
dinanzi all’organo giurisdizionale supremo di tale Stato membro –
Principi di effettività e di equivalenza |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 14
dicembre 2021 Þ C‑490/20 V.М.А. c. Stolichna obshtina, rayon «Pancharevo» |
Rinvio
pregiudiziale – Cittadinanza dell’Unione – [Articoli 7, 9, 24 e 45
della Carta dei diritti fondamentali e] Articoli 20 e 21 TFUE – Diritto
di libera circolazione e di libero soggiorno nel territorio degli Stati
membri – Minore nato nello Stato ospitante dei suoi genitori – Atto di
nascita rilasciato da tale Stato membro che designa due madri per detto minore
– Rifiuto, da parte dello Stato membro d’origine di una di tali due madri, di
rilasciare un atto di nascita di detto minore in assenza di informazioni
sull’identità della madre biologica del medesimo – Possesso di siffatto atto
quale presupposto per il rilascio di una carta d’identità o di un passaporto
– Normativa nazionale di tale Stato membro d’origine che non ammette la genitorialità
di persone dello stesso sesso |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 23
novembre 2021 Procedimento penale a carico di IS |
Rinvio
pregiudiziale – Cooperazione giudiziaria in materia penale –
Direttiva 2010/64/UE – Articolo 5 – Qualità dell’interpretazione e
della traduzione – Direttiva 2012/13/UE – Diritto all’informazione
nei procedimenti penali – Articolo 4, paragrafo 5, e articolo 6,
paragrafo 1 – Diritto all’informazione sull’accusa – Diritto
all’interpretazione e alla traduzione – Direttiva 2016/343/UE – Diritto
a un ricorso effettivo e a un giudice imparziale – Articolo 48,
paragrafo 2, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea –
Articolo 267 TFUE – Articolo 19, paragrafo 1, secondo comma,
TUE – Ricevibilità – Impugnazione nell’interesse della legge contro
una decisione che dispone un rinvio pregiudiziale – Procedimento
disciplinare – Potere del giudice di grado superiore di dichiarare
illegittima la domanda di pronuncia pregiudiziale |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 23
novembre 2021 Consiglio dell’Unione europea procedimento in cui l’altra parte è: Hamas |
Impugnazione –
Politica estera e di sicurezza comune – Lotta contro il
terrorismo – Misure restrittive adottate nei confronti di determinate
persone ed entità – Congelamento dei capitali –
Posizione comune 2001/931/PESC – Regolamento (CE)
n. 2580/2001 – Mantenimento di un’organizzazione nell’elenco delle
persone, dei gruppi e delle entità coinvolti in atti terroristici –
Motivazione individuale notificata all’organizzazione e contenuta in un
documento distinto dall’atto contenente una motivazione a carattere
generale – Autenticazione della motivazione individuale – Articolo
297, paragrafo 2, TFUE |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 16
novembre 2021 Procedimenti penali a carico di WB e
altri con l’intervento di: Prokuratura Krajowa |
Rinvio
pregiudiziale – Stato di diritto – Indipendenza del potere
giudiziario – Articolo 19, paragrafo 1, secondo comma, TUE –
Normativa nazionale che prevede la possibilità per il Ministro della
Giustizia di distaccare giudici presso organi giurisdizionali di grado
superiore e di revocare tali distacchi – Inclusione, in collegi
giudicanti in procedimenti penali, di giudici distaccati dal Ministro della
Giustizia – Direttiva (UE) 2016/343 – Presunzione d’innocenza |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 16
novembre 2021 Þ C‑821/19 Commissione europea c. Ungheria |
Ricorso per
inadempimento – Spazio di libertà, sicurezza e giustizia – Politica
d’asilo – Direttive 2013/32/UE e 2013/33/UE – Procedura di
riconoscimento di una protezione internazionale – Motivi di
inammissibilità – Nozioni di “paese terzo sicuro” e di “paese di primo
asilo” – Sostegno offerto ai richiedenti asilo – Configurazione
come reato – Divieto di ingresso nella zona frontaliera dello Stato
membro interessato |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Prima
Sezione) Sentenza del 11
novembre 2021 Þ C‑852/19 procedimento penale a carico di Ivan Gavanozov |
Rinvio
pregiudiziale – Cooperazione giudiziaria in materia penale –
Direttiva 2014/41/UE – Ordine europeo di indagine penale – Articolo
14 – Ricorso – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione
europea – Articolo 47 – Assenza di mezzi d’impugnazione nello
Stato membro di emissione – Decisione che dispone lo svolgimento di
perquisizioni, di sequestri e l’audizione di testimoni mediante
videoconferenza |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 9
novembre 2021 Þ C‑91/20 LW c. Bundesrepublik Deutschland |
Rinvio
pregiudiziale – Politica comune in materia di asilo e di protezione
sussidiaria – Norme sull’attribuzione, a cittadini di paesi terzi o
apolidi, della qualifica di beneficiario di protezione internazionale –
Direttiva 2011/95/UE – Articoli 3 e 23 – Disposizioni più
favorevoli che possono essere mantenute o adottate dagli Stati membri al fine
di estendere il diritto di asilo o di protezione sussidiaria ai familiari del
beneficiario di protezione internazionale – Riconoscimento dello
status di rifugiato di un genitore al figlio minore a titolo
derivato – Mantenimento dell’unità del nucleo familiare – Interesse
superiore del bambino |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Ottava
Sezione) Sentenza del 2
settembre 2021 Þ C‑854/19 Vodafone GmbH, c. Bundesrepublik Deutschland |
Rinvio
pregiudiziale – Comunicazioni elettroniche – Regolamento (UE) 2015/2120 –
Articolo 3 – Accesso a un’Internet aperta – Articolo 3, paragrafo 1 – Diritti
degli utenti finali – Articolo 3, paragrafo 2 – Divieto di accordi e di
pratiche commerciali che limitano l’esercizio dei diritti degli utenti finali
– Articolo 3, paragrafo 3 – Obbligo di trattamento equo e non
discriminatorio del traffico – Possibilità di attuare misure di gestione
ragionevole del traffico – Opzione tariffaria supplementare cosiddetta a
“tariffa zero” – Esclusione della “tariffa zero” in caso di roaming |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 2
settembre 2021 Þ C‑350/20 O.D. et al. c. Istituto nazionale della
previdenza sociale (INPS) con l’intervento di: Presidenza del Consiglio dei
Ministri |
Rinvio
pregiudiziale – [ Articolo 34 della Carta dei diritti fondamentali ]
Direttiva 2011/98/UE – Diritti per i lavoratori di paesi terzi
titolari di un permesso unico – Articolo 12 – Diritto alla
parità di trattamento – Previdenza sociale – Regolamento (CE)
n. 883/2004 – Coordinamento dei sistemi previdenziali –
Articolo 3 – Prestazioni di maternità e di paternità – Prestazioni
familiari – Normativa di uno Stato membro che esclude i cittadini di
paesi terzi titolari di un permesso unico dal beneficio di un assegno di
natalità e di un assegno di maternità |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 15
luglio 2021 Þ C‑791/19 Commissione europea c. Repubblica di Polonia |
Inadempimento
di uno Stato membro - Regime disciplinare applicabile ai giudici - Stato di
diritto - Indipendenza dei giudici - Tutela giurisdizionale effettiva nei
settori disciplinati dal diritto dell'Unione - Articolo 19, paragrafo 1,
secondo comma, TUE - Articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali
dell’Unione europea - Infrazioni disciplinari derivanti dal contenuto
delle decisioni giudiziarie – Corti o tribunali disciplinari indipendenti
istituiti dalla legge - Rispetto di un termine ragionevole e dei diritti
della difesa nei procedimenti disciplinari - Articolo 267 TFUE - Limitazione
del diritto o dell'obbligo dei giudici nazionali di sottoporre alla Corte di
giustizia domande di pronuncia pregiudiziale |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 15
luglio 2021 IX c. WABE eV (C‑804/18), e MH Müller Handels GmbH c. MJ (C‑341/19) |
Rinvio
pregiudiziale – Politica sociale – Direttiva 2000/78/CE –
Parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di
lavoro – Divieto di discriminazioni fondate sulla religione o sulle
convinzioni personali – Norma interna di un’impresa che vieta di
indossare, sul luogo di lavoro, qualsiasi segno visibile di natura politica,
filosofica o religiosa o di indossare segni politici, filosofici o religiosi
vistosi e di grandi dimensioni – Discriminazione diretta o
indiretta – Proporzionalità – Bilanciamento della libertà di
religione e di altri diritti fondamentali – Validità della politica
di neutralità adottata dal datore di lavoro – Necessità di dimostrare
l’esistenza di un danno economico subito dal datore di lavoro |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Seconda
Sezione) Sentenza del 15
luglio 2021 Þ C‑795/19 XX c. Tartu Vangla |
Rinvio
pregiudiziale – Politica sociale – Parità di trattamento in materia
di occupazione e di condizioni di lavoro – Direttiva 2000/78/CE – Divieto
di discriminazione fondata sulla disabilità – Articolo 2, paragrafo
2, lettera a), – Articolo 4, paragrafo 1 – Articolo 5 –
Normativa nazionale che prevede requisiti in materia di acutezza uditiva
degli agenti penitenziari – Non conformità alle soglie minime di
percezione sonora richieste – Impossibilità assoluta di mantenere
le funzioni |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 22
giugno 2021 Frank Peterson c. Google LLC, YouTube Inc., YouTube LLC, Google Germany GmbH (C‑682/18), e Elsevier Inc. c. Cyando AG (C‑683/18) |
Rinvio
pregiudiziale – Proprietà intellettuale – Diritto d’autore e
diritti connessi – Messa a disposizione e gestione di una
piattaforma di condivisione di video o di una piattaforma di hosting e di
condivisione di file – Responsabilità del gestore per violazioni di
diritti di proprietà intellettuale commesse dagli utenti della sua
piattaforma – Direttiva 2001/29/CE – Articolo 3 e articolo 8,
paragrafo 3 – Nozione di “comunicazione al pubblico” – Direttiva
2000/31/CE – Articoli 14 e 15 – Condizioni per beneficiare
dell’esonero dalla responsabilità – Mancata conoscenza di violazioni
concrete – Notifica di tali violazioni quale condizione per
l’ottenimento di un provvedimento inibitorio |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 22
giugno 2021 Þ C‑439/19 B con
l’intervento di: Latvijas Republikas Saeima |
Rinvio
pregiudiziale – Protezione delle persone fisiche con riguardo al
trattamento dei dati personali – Regolamento (UE) 2016/679 –
Articoli 5, 6 e 10 – Normativa nazionale che prevede l’accesso del
pubblico ai dati personali relativi ai punti di penalità inflitti in caso
di infrazioni stradali – Liceità – Nozione di “dati personali
relativi a condanne penali e reati” – Divulgazione al fine di migliorare
la sicurezza stradale – Diritto di accesso del pubblico ai documenti
ufficiali – Libertà d’informazione – Conciliazione con i diritti
fondamentali al rispetto della vita privata e alla protezione dei diritti
personali – Riutilizzo dei dati – Articolo 267 TFUE –
Effetti nel tempo di una pronuncia pregiudiziale – Possibilità per un
giudice costituzionale di uno Stato membro di mantenere gli effetti giuridici
di una normativa nazionale non compatibile con il diritto dell’Unione –
Principi del primato del diritto dell’Unione e della certezza del diritto |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 15
giugno 2021 Þ C-645/19 Facebook Ireland
Ltd., Facebook Inc., Facebook Belgium BVBA c. Gegevensbeschermingsautoriteit |
Rinvio pregiudiziale – Tutela delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articoli 7, 8 e 47 – Regolamento (UE) 2016/679 – Trattamento transfrontaliero di dati personali – Meccanismo dello “sportello unico” – Cooperazione leale ed efficace tra le autorità di controllo – Competenze e poteri – Potere di agire in sede giudiziale |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 3
giugno 2021 Þ C-914/19 Ministero della Giustizia c. GN nei confronti di: HM, JL, JJ |
Rinvio
pregiudiziale – Politica sociale – Principio della parità di
trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro –
Direttiva 2000/78/CE – Articolo 6, paragrafo 1 – Carta dei diritti
fondamentali dell’Unione europea – Articolo 21 – Divieto di
discriminazione fondata sull’età – Normativa nazionale che fissa a 50
anni il limite di età per l’accesso alla professione di notaio –
Giustificazione |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 18
maggio 2021 Asociaţia « Forumul Judecătorilor din
România » c. Inspecţia Judiciară (C‑83/19), Asociaţia « Forumul Judecătorilor din România », Asociaţia « Mişcarea pentru Apărarea Statutului Procurorilor » c. Consiliul Superior al Magistraturii (C‑127/19), PJ c. QK (C‑195/19), SO c. TP et a. (C‑291/19), Asociaţia « Forumul Judecătorilor din România », Asociaţia « Mişcarea pentru Apărarea Statutului Procurorilor », OL c. Parchetul de pe lângă Înalta Curte de Casaţie şi Justiţie – Procurorul General al României (C‑355/19), et AX c. Statul
Român – Ministerul Finanţelor Publice (C‑397/19) |
Domanda di
pronuncia pregiudiziale - Trattato di adesione della Repubblica di Bulgaria e
della Romania all'Unione europea - Atto relativo alle condizioni di adesione
della Repubblica di Bulgaria e della Romania - Artt. 37 e 38 - Misure
appropriate - Meccanismo di cooperazione e di verifica dei progressi compiuti
dalla Romania per rispettare determinati parametri di riferimento in materia
di riforma giudiziaria e di lotta contro la corruzione - Decisione
2006/928/CE - Natura ed effetti giuridici del meccanismo di cooperazione e di
verifica nonché delle relazioni elaborate dalla Commissione sulla sua base - Stato
di diritto - Indipendenza del potere giudiziario - Art. 19, n. 1, lett.
b), del Trattato di adesione Stato di diritto - Articolo 19, Articolo 47
della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea - Leggi
d'urgenza e ordinanze governative adottate in Romania nel 2018 e nel 2019
relative all'organizzazione del sistema giudiziario e alla responsabilità dei
giudici - Nomina ad interim ai posti di alto livello dell'Ispettorato
giudiziario - Istituzione presso la Procura di una sezione incaricata di
indagare sui reati commessi all'interno del sistema giudiziario -
Responsabilità patrimoniale dello Stato e responsabilità personale dei
giudici per gli errori giudiziari |
Corte di Giustizia dell’Unione
europea (Grande Sezione) Sentenza del 20 aprile 2021 Þ C-896/19 Repubblika c. Il-Prim
Ministru con l’intervento di: WY |
Rinvio pregiudiziale – Articolo
2 TUE – Valori dell’Unione europea – Stato di diritto –
Articolo 49 TUE – Adesione all’Unione – Non regressione del
livello di tutela dei valori dell’Unione – Tutela giurisdizionale
effettiva – Articolo 19 TUE – Articolo 47 della Carta dei
diritti fondamentali dell’Unione europea – Ambito di applicazione –
Indipendenza dei giudici di uno Stato membro – Procedura di
nomina – Potere del Primo Ministro – Partecipazione di un Comitato
per le nomine in magistratura |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Quinta
Sezione) Sentenza del 15
aprile 2021 Federazione nazionale delle imprese
elettrotecniche ed elettroniche (Anie) e a. (C‑798/18), Athesia Energy Srl e a. (C‑799/18) c. Ministero dello Sviluppo economico, Gestore dei servizi energetici (GSE) SpA nei confronti di: Elettricità Futura Unione delle imprese
elettriche italiane, Confederazione generale dell’agricoltura italiana
- Confagricoltura |
Rinvio pregiudiziale – Ambiente – Articoli 16 e
17 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Principi
della certezza del diritto e della tutela del legittimo affidamento –
Trattato sulla Carta dell’energia – Articolo 10 – Applicabilità – Direttiva
2009/28/CE – Articolo 3, paragrafo 3, lettera a) – Promozione dell’uso
dell’energia da fonti rinnovabili – Produzione di energia elettrica da
impianti solari fotovoltaici – Modifica di un regime di sostegno |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 15
aprile 2021 Þ C-30/19 Diskrimineringsombudsmannen c. Braathens Regional Aviation AB |
Rinvio pregiudiziale – Parità di trattamento
fra le persone indipendentemente dalla razza e dall’origine etnica –
Direttiva 2000/43/CE – Articolo 7 – Difesa dei diritti –
Articolo 15 – Sanzioni – Ricorso per risarcimento fondato su
un’asserita discriminazione – Ottemperanza del convenuto alla domanda di
risarcimento, senza riconoscimento, da parte del medesimo, della sussistenza
dell’asserita discriminazione – Nesso tra il risarcimento versato e
l’asserita discriminazione – Articolo 47 della Carta dei diritti
fondamentali dell’Unione europea – Diritto ad una tutela
giurisdizionale effettiva – Norme processuali nazionali che
impediscono al giudice investito del ricorso di pronunciarsi sulla
sussistenza dell’asserita discriminazione malgrado la domanda espressa del
ricorrente |
Corte di Giustizia dell’Unione
europea (Grande Sezione) Sentenza del 15 aprile 2021 Þ C-194/19 H.A. c. État belge |
Rinvio pregiudiziale – Regolamento (UE) n. 604/2013
– Determinazione dello Stato membro competente per l’esame di una domanda di
protezione internazionale – Articolo 27 – Mezzo di ricorso – Presa in
considerazione di elementi successivi alla decisione di trasferimento – Tutela
giurisdizionale effettiva [ Articolo 47 della Carta dei diritti
fondamentali dell’Unione europea ] |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Terza
Sezione) Sentenza del 15
aprile 2021 Þ C-511/19 AB c. Olympiako Athlitiko Kentro Athinon – Spyros Louis |
Rinvio pregiudiziale – Politica sociale –
Direttiva 2000/78/CE – Principio di parità di trattamento in materia di
occupazione e di condizioni di lavoro – Divieto di discriminazione
fondata sull’età – Lavoratori collocati in riserva di manodopera
fino alla risoluzione del loro contratto di lavoro – Riduzione
retributiva e riduzione o perdita dell’indennità di licenziamento –
Regime applicabile ai lavoratori del settore pubblico prossimi al
pensionamento a tasso intero – Riduzione delle spese retributive del settore
pubblico – Articolo 6, paragrafo 1 – Finalità legittima di politica
sociale – Situazione di crisi economica |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Sesta
Sezione) Sentenza del 25
marzo 2021 Armando
Carvalho e a. c.
Parlamento
europeo e Consiglio dell'Unione europea |
Appello –
Azione per annullamento e per danni – Ambiente – Quadro 2030 per il
clima e l’energia – Quarto paragrafo dell’Articolo 263 TFUE – Legittimazione
ad agire ‒ Assenza di un “interesse individuale” ‒ Carta dei
diritti fondamentali |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Seconda
Sezione) Sentenza del 17
marzo 2021 Þ C-652/19 KO c. Consulmarketing SpA, in fallimento con
l’intervento di: Filcams
CGIL, Confederazione
Generale Italiana del Lavoro (CGIL) |
[ Ambito di
applicazione della Carta dei diritti fondamentali ] Rinvio
pregiudiziale – Politica sociale – Direttiva 1999/70/CE –
Accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato –
Clausola 4 – Principio di non discriminazione – Ragioni
oggettive che giustificano un trattamento diverso dei lavoratori a tempo
determinato – Direttiva 98/59/CE – Licenziamento collettivo –
Normativa nazionale relativa alla tutela da accordare a un lavoratore vittima
di un licenziamento collettivo illegittimo – Applicazione di un regime
di tutela meno vantaggioso ai contratti a tempo determinato stipulati prima
della data della sua entrata in vigore, convertiti in contratti a tempo
indeterminato successivamente a tale data |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Decima
Sezione) Sentenza dell’11
marzo 2021 Þ C-112/20 M.A. c. État belge |
Rinvio
pregiudiziale – Direttiva 2008/115/CE – Articolo 5 – Decisione di rimpatrio –
Padre di un minore cittadino dell’Unione europea – Presa in
considerazione dell’interesse superiore del minore in sede di adozione
della decisione di rimpatrio ‒Articoli 24 e 47 della Carta
dei diritti fondamentali dell’Unione europea |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Prima
Sezione) Sentenza del 10
marzo 2021 PI |
Rinvio
pregiudiziale – Procedimento pregiudiziale d’urgenza – Cooperazione
giudiziaria in materia penale – Mandato d’arresto europeo – Decisione
quadro 2002/584/GAI – Articolo 8, paragrafo 1, lettera c) – Mandato d’arresto
europeo emesso dal pubblico ministero di uno Stato membro ai fini
dell’esercizio di un’azione penale sulla base di una misura privativa della
libertà emessa dalla stessa autorità – Mancanza di controllo giurisdizionale
prima della consegna della persona ricercata – Conseguenze – Tutela giurisdizionale
effettiva – Articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione
europea |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 2 marzo
2021 Þ C-746/18 H.K. con
l’intervento di: Prokuratuur |
Rinvio
pregiudiziale – Trattamento dei dati personali nel settore delle
comunicazioni elettroniche – Direttiva 2002/58/CE – Fornitori di servizi
di comunicazioni elettroniche – Riservatezza delle comunicazioni –
Limitazioni – Articolo 15, paragrafo 1 – Articoli 7, 8 e 11, nonché
articolo 52, paragrafo 1, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione
europea – Normativa che prevede la conservazione generalizzata e
indifferenziata dei dati relativi al traffico e dei dati relativi
all’ubicazione da parte dei fornitori di servizi di comunicazioni
elettroniche – Accesso delle autorità nazionali ai dati conservati per
finalità di indagine – Lotta contro la criminalità in generale –
Autorizzazione concessa dal pubblico ministero – Utilizzazione dei dati nel
quadro del processo penale come elementi di prova – Ammissibilità |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 2
febbraio 2021 Þ C-481/19 DB c. Commissione
Nazionale per le Società e la Borsa (Consob) nei
confronti di: Presidente
del Consiglio dei ministri |
Rinvio
pregiudiziale – Ravvicinamento delle legislazioni – Direttiva 2003/6/CE –
Articolo 14, paragrafo 3 – Regolamento (UE) n. 596/2014 – Articolo 30,
paragrafo 1, lettera b) – Abuso di mercato – Sanzioni amministrative
aventi carattere penale – Omessa collaborazione con le autorità
competenti – Articoli 47 e 48 della Carta dei diritti fondamentali
dell’Unione europea – Diritto di mantenere il silenzio e di non
contribuire alla propria incolpazione |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Quinta
Sezione) Sentenza del 28 gennaio
2021 Þ C-649/19 IR con l’intervento di: Spetsializirana prokuratura |
[Articoli 6 e
47 della Carta dei diritti fondamentali] Rinvio
pregiudiziale – Cooperazione giudiziaria in materia penale – Direttiva
2012/13/UE – Articoli da 4 a 7 – Comunicazione dei diritti di cui agli
allegati I e II – Decisione quadro 2002/584/GAI – Diritto all’informazione
nei procedimenti penali – Comunicazione dei diritti al momento dell’arresto –
Diritto di essere informato dell’accusa – Diritto di accesso alla
documentazione del fascicolo – Persona arrestata in base ad un mandato
d’arresto europeo nello Stato membro di esecuzione |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza del 17
dicembre 2020 Þ C-808/18 Commissione c. Ungheria |
Inadempimento
di uno Stato – Spazio di libertà, sicurezza e giustizia – Politiche relative
ai controlli alle frontiere, all’asilo e all’immigrazione – Direttive
2008/115/CE, 2013/32/UE e 2013/33/UE – Procedura di riconoscimento di una protezione
internazionale – Accesso effettivo – Procedura di frontiera – Garanzie
procedurali – Soggiorno obbligatorio in zone di transito – Trattenimento
– Rimpatrio di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare –
Ricorsi proposti contro le decisioni amministrative che respingono la domanda
di protezione internazionale – Diritto di rimanere nel territorio |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Decima
Sezione) Ordinanza del 10
dicembre 2020 Þ C-220/20 XX c. OO nei confronti di: WW, XC, VS |
Rinvio
pregiudiziale – Articolo 53, paragrafo 2, e articolo 94 del regolamento di
procedura della Corte – Stato di emergenza sanitaria nazionale – Continuità
dell’attività giudiziaria – Rinvio delle udienze – Mancanza di
precisazioni sufficienti riguardo al contesto di fatto e di diritto della
controversia nel procedimento principale nonché riguardo alle ragioni che
giustificano la necessità di una risposta alle questioni pregiudiziali –
Irricevibilità manifesta |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Quinta
Sezione) Sentenza del 25
novembre 2020 Þ C-303/19 Istituto Nazionale della Previdenza Sociale
(INPS) c. VR |
Rinvio
pregiudiziale – Direttiva 2003/109/CE – Status dei cittadini di paesi
terzi che siano soggiornanti di lungo periodo – Articolo 11 – Diritto
alla parità di trattamento – Sicurezza sociale – Normativa di
uno Stato membro che esclude, per la determinazione dei diritti a una
prestazione familiare, i familiari del soggiornante di lungo periodo che non
risiedono nel territorio di tale Stato membro |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Quinta
Sezione) Sentenza del 25
novembre 2020 Þ C-302/19 Istituto
Nazionale della Previdenza Sociale (INPS) c. WS |
Rinvio
pregiudiziale – Direttiva 2011/98/UE – Diritti dei lavoratori di paesi terzi
titolari di un permesso unico – Articolo 12 – Diritto alla parità di
trattamento – Sicurezza sociale – Normativa di uno Stato membro
che esclude, per la determinazione dei diritti a una prestazione familiare, i
familiari del titolare di un permesso unico che non risiedono nel territorio
di tale Stato membro |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Prima
Sezione) Sentenza del
18 novembre 2020 Þ C-463/19 Syndicat CFTC du personnel de
la Caisse primaire d’assurance maladie de la Moselle c. Caisse primaire d’assurance
maladie de Moselle con l’intervento di: Mission nationale de contrôle et d’audit des
organismes de sécurité sociale |
Rinvio
pregiudiziale – Politica sociale – Direttiva 2006/54/CE – Pari opportunità
e parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e
impiego – Articoli 14 e 28 – Contratto collettivo nazionale che riconosce il
diritto a un congedo conseguente al congedo legale di maternità per le
lavoratrici che si prendono cura in prima persona del proprio figlio –
Esclusione del diritto a tale congedo per i lavoratori di sesso maschile –
Tutela della lavoratrice con riguardo tanto alle conseguenze della gravidanza
quanto alla sua condizione di maternità – Presupposti d’applicazione |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza
del 10 novembre 2020 Þ C‑644/18 Commissione c. Italia |
Inadempimento
di uno Stato – Ambiente – Direttiva 2008/50/CE – Qualità dell’aria
ambiente – Articolo 13, paragrafo 1, e allegato XI – Superamento
sistematico e continuato dei valori limite applicabili alle microparticelle
(PM10) in determinate zone e agglomerati italiani – Articolo 23, paragrafo 1
– Allegato XV – Periodo di superamento “il più breve possibile” – Misure
appropriate |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza 6 ottobre 2020 Þ C-66/18 Commissione c. Ungheria |
Inadempimento
- Ricevibilità - Competenza della Corte - Accordo generale sugli scambi di servizi
- Articolo XVI - Accesso al mercato - Elenco di impegni specifici -
Condizione relativa all'esistenza di un'autorizzazione - Articolo XX,
paragrafo 2 - Articolo XVII - Trattamento nazionale - Prestatore di servizi
con sede legale in uno Stato terzo - Normativa nazionale di uno Stato membro
che impone condizioni per la fornitura di servizi di istruzione superiore nel
suo territorio - Requisito relativo alla conclusione di un accordo
internazionale con la sede del fornitore - Obbligo di fornire formazione
nella sede del fornitore - Modifica delle condizioni di concorrenza a
vantaggio dei fornitori nazionali - Giustificazione - Ordine pubblico -
Prevenzione di pratiche ingannevoli - Articolo 49 TFUE - Libertà di
stabilimento - Direttiva 2006/123 / CE - Servizi nel mercato interno -
Articolo 16 - Articolo 56 TFUE - Libera prestazione di servizi questi -
Esistenza di una restrizione - Giustificazione - Ragioni imperative di
interesse pubblico - Ordine pubblico - Prevenzione di pratiche ingannevoli -
Elevato livello di qualità dell'insegnamento - Carta dei diritti
fondamentali dell’Unione europea - Articolo 13 - Libertà accademica -
Articolo 14, comma 3 - Libertà di costituire istituti di istruzione -
Articolo 16 - Libertà di esercizio dell'impresa - Articolo 52, comma 1 |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza
15 settembre 2020 Telenor Magyarország
Zrt. c. Nemzeti Média- és Hírközlési
Hatóság Elnöke, |
Rinvio
pregiudiziale – Comunicazioni elettroniche – Regolamento (UE) 2015/2120 –
Articolo 3 – Accesso a un’Internet aperta – Articolo 3, paragrafo 1 –
Diritti degli utenti finali – Diritto di accedere alle applicazioni e ai
servizi, nonché di utilizzarli – Diritto di fornire applicazioni e servizi –
Articolo 3, paragrafo 2 – Divieto di accordi e di pratiche commerciali che limitano
l’esercizio dei diritti degli utenti finali – Nozioni di “accordi”, di
“pratiche commerciali”, di “utenti finali” e di “consumatori” – Valutazione
dell’esistenza di una limitazione all’esercizio dei diritti degli utenti
finali – Modalità – Articolo 3, paragrafo 3 – Obbligo di trattamento equo e
non discriminatorio del traffico – Possibilità di attuare misure di gestione
ragionevole del traffico – Divieto di misure di blocco e di rallentamento del
traffico – Eccezioni – Pratiche commerciali consistenti nell’offrire
pacchetti che prevedono che i clienti che li sottoscrivono acquistino un
piano tariffario che conferisce loro il diritto di utilizzare senza
restrizioni un determinato volume di dati, senza che da tale volume sia
detratto l’utilizzo di talune applicazioni e di taluni servizi specifici
soggetti a “tariffa zero”, e che essi possano, una volta esaurito detto
volume di dati, continuare a utilizzare senza restrizioni tali applicazioni e
tali servizi specifici, mentre alle altre applicazioni e agli altri servizi
sono applicate misure di blocco o di rallentamento del traffico |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Quinta
Sezione) Sentenza
3 settembre 2020 Þ C-719/18 Vivendi c. Autorità
per le Garanzie nelle Comunicazioni nei
confronti di: Mediaset
SpA |
Rinvio
pregiudiziale – Comunicazioni elettroniche – Articolo 11, paragrafo 2, della Carta
dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Libertà e pluralismo
dei media – Libertà di stabilimento – Articolo 49 TFUE – Direttiva
2002/21/CE – Articoli 15 e 16 – Normativa nazionale che vieta ad un’impresa
dotata di un significativo potere di mercato in un settore di raggiungere una
“rilevante dimensione economica” in un altro settore – Calcolo dei ricavi
realizzati nel settore delle comunicazioni elettroniche e nel settore dei
media – Definizione del settore delle comunicazioni elettroniche –
Limitazione ai mercati oggetto di regolamentazione ex ante – Considerazione
dei ricavi delle società collegate – Fissazione di una soglia di ricavi
diversa per le società attive nel settore delle comunicazioni elettroniche |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Settima
Sezione) Ordinanza
4 giugno 2020 Þ C-32/20 TJ c. Balga Srl |
Rinvio
pregiudiziale – Articolo 53, paragrafo 2, del regolamento di procedura
della Corte – Articolo 30 della Carta dei diritti fondamentali
dell’Unione europea – Tutela in caso di licenziamento
ingiustificato – Articoli 20, 21, 34 e 47 della Carta dei diritti
fondamentali – Direttiva 98/59/CE – Licenziamento
collettivo – Normativa nazionale relativa alla tutela da accordare a un
lavoratore vittima di un licenziamento collettivo ingiustificato per
violazione dei criteri di scelta dei lavoratori da licenziare –
Insussistenza di una situazione di attuazione del diritto dell’Unione, ai
sensi dell’articolo 51, paragrafo 1, della Carta dei diritti fondamentali –
Inapplicabilità della Carta dei diritti fondamentali –
Incompetenza manifesta |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Terza
Sezione) Sentenza
2 aprile 2020 Þ C-715/17,
C-718/17 e C-719/17 Commissione c. Polonia, Ungheria e Cecoslovacchia |
Inadempimento
di uno Stato – Decisioni (UE) 2015/1523 e (UE) 2015/1601 – Articolo 5,
paragrafi 2 e da 4 a 11, di ciascuna di tali decisioni – Misure temporanee
nel settore della protezione internazionale a beneficio della
Repubblica ellenica e della Repubblica italiana – Situazione di emergenza
caratterizzata da un afflusso improvviso di cittadini di paesi terzi nel
territorio di alcuni Stati membri – Ricollocazione di tali cittadini nel
territorio degli altri Stati membri – Procedura di ricollocazione –
Obbligo per gli Stati membri di indicare a intervalli regolari, e almeno ogni
tre mesi, il numero di richiedenti protezione internazionale che sono in
grado di ricollocare rapidamente nel loro territorio – Conseguenti obblighi
che portano all’effettiva ricollocazione – Interessi degli Stati membri
connessi alla sicurezza nazionale e all’ordine pubblico – Possibilità
per uno Stato membro di invocare l’articolo 72 TFUE per non applicare
atti di diritto dell’Unione obbligatori |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza
24 ottobre 2018 Þ C-234/17 XC,
YB e ZA c.
Austria |
Rinvio
pregiudiziale – Principi del diritto dell’Unione – Leale cooperazione –
Autonomia procedurale – Principi di equivalenza e di effettività – Normativa
nazionale che prevede un mezzo di impugnazione che consente la ripetizione di
un procedimento penale in caso di violazione della Convenzione europea per la
salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà fondamentali – Obbligo di
estendere tale procedura ai casi di asserite violazioni dei diritti
fondamentali sanciti dal diritto dell’Unione europea – Insussistenza |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza
24 settembre 2019 Þ C‑507/17 Google
LLC, succeduta alla Google Inc., c. Commission nationale de l’informatique et
des libertés (CNIL) con
l’intervento di: Wikimedia
Foundation Inc., Fondation pour la liberté de la presse, Microsoft Corp., Reporters Committee for Freedom of the Press
e altri, Article 19 e altri, Internet Freedom Foundation
e altri, Défenseur des droits |
Rinvio pregiudiziale – Dati personali
– Protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento di tali dati –
Direttiva 95/46/CE – Regolamento (UE) 2016/679 – Motori di ricerca su
Internet – Trattamento dei dati contenuti nei siti web – Portata territoriale
del diritto alla deindicizzazione |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza
14 maggio 2019 M c. Ministerstvo vnitra (C‑391/16), e X (C‑77/17), X (C‑78/17) c. Commissaire général aux réfugiés et aux apatrides |
Rinvio pregiudiziale – Spazio di
libertà, sicurezza e giustizia – Politica d’asilo – Protezione
internazionale – Direttiva 2011/95/UE – Status di rifugiato –
Articolo 14, paragrafi da 4 a 6 – Rifiuto del riconoscimento o revoca
dello status di rifugiato in caso di pericolo per la sicurezza o per la
comunità dello Stato membro ospitante – Validità – Articolo 18
della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea –
Articolo 78, paragrafo 1, TFUE – Articolo 6, paragrafo 3, TUE –
Convenzione di Ginevra |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza
20 marzo 2018 Enzo Di Puma c. Commissione Nazionale per le Società
e la Borsa (Consob) (C‑596/16) e Commissione Nazionale per le Società
e la Borsa (Consob) c. Antonio Zecca (C‑597/16) |
Rinvio pregiudiziale – Direttiva
2003/6/CE – Abuso di informazioni privilegiate – Sanzioni –
Normativa nazionale che applica una sanzione amministrativa ed una sanzione
penale per gli stessi fatti – Autorità di cosa giudicata di una sentenza
penale definitiva in un procedimento amministrativo – Sentenza penale
definitiva che pronuncia l’assoluzione in un procedimento per abuso di
informazioni privilegiate – Effettività delle sanzioni – Carta
dei diritti fondamentali dell’Unione europea –
Articolo 50 – Principio del ne bis in idem – Natura penale
della sanzione amministrativa – Esistenza di uno stesso reato –
Articolo 52, paragrafo 1 – Limitazioni apportate al principio
del ne bis in idem – Presupposti |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza
20 marzo 2018 Þ C-537-16 Garlsson Real Estate
SA, in liquidazione, Stefano Ricucci, Magiste International SA c. Commissione Nazionale per le Società
e la Borsa (Consob) |
Rinvio pregiudiziale – Direttiva
2003/6/CE – Manipolazione del mercato – Sanzioni – Normativa
nazionale che prevede una sanzione amministrativa e una sanzione penale per
gli stessi fatti – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea –
Articolo 50 – Principio del ne bis in idem – Natura penale
della sanzione amministrativa – Esistenza di uno stesso reato –
Articolo 52, paragrafo 1 – Limitazioni apportate al principio
del ne bis in idem – Presupposti |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza
20 marzo 2018 Þ C-524-15 Menci Luca c. Procura della Repubblica |
Rinvio pregiudiziale – Imposta
sul valore aggiunto (IVA) – Direttiva 2006/112/CE – Mancato
versamento dell’IVA dovuta – Sanzioni – Normativa nazionale che
prevede una sanzione amministrativa e una sanzione penale per gli stessi
fatti – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea –
Articolo 50 – Principio del ne bis in idem – Natura penale della
sanzione amministrativa – Esistenza di uno stesso reato – Articolo
52, paragrafo 1 – Limitazioni apportate al principio del ne bis in
idem – Presupposti |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza 20 dicembre 2017 Þ C-434-15 Asociación Profesional Elite Taxi c. Uber Systems SpainSL |
Rinvio pregiudiziale – Articolo 56 TFUE
– Articolo 58, paragrafo 1, TFUE – Servizi nel settore dei trasporti –
Direttiva 2006/123/CE – Servizi nel mercato interno – Direttiva 2000/31/CE –
Direttiva 98/34/CE – Servizi della società dell’informazione – Servizio
d’intermediazione che consente, mediante un’applicazione per smartphone, di
mettere in contatto dietro retribuzione conducenti non professionisti che
utilizzano il proprio veicolo con persone che intendono effettuare
spostamenti in aerea urbana – Requisito di un’autorizzazione |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza
5 dicembre 2017 Þ C-42-17 M.A.S., M.B. con
l’intervento di: Presidente
del Consiglio dei Ministri |
Rinvio pregiudiziale – Articolo
325 TFUE – Sentenza dell’8 settembre 2015, Taricco e a. (C‑105/14,
EU:C:2015:555) – Procedimento penale riguardante reati in materia di
imposta sul valore aggiunto (IVA) – Normativa nazionale che prevede
termini di prescrizione che possono determinare l’impunità dei reati –
Lesione degli interessi finanziari dell’Unione europea – Obbligo di
disapplicare qualsiasi disposizione di diritto interno che possa pregiudicare
gli obblighi imposti agli Stati membri dal diritto dell’Unione –
Principio di legalità dei reati e delle pene |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza
6 settembre 2017 Repubblica Slovacca e Ungheria c. Consiglio dell’Unione europea |
Ricorso di annullamento –
Decisione (UE) 2015/1601 – Misure temporanee in materia di protezione
internazionale a beneficio della Repubblica ellenica e della Repubblica
italiana – Situazione di emergenza caratterizzata da un afflusso improvviso
di cittadini di paesi terzi nel territorio di alcuni Stati membri –
Ricollocazione di tali cittadini nel territorio degli altri Stati
membri – Quote di ricollocazione – Articolo 78, paragrafo 3,
TFUE – Base giuridica – Presupposti di applicazione – Nozione
di “atto legislativo” – Articolo 289, paragrafo 3, TFUE – Carattere
obbligatorio per il Consiglio dell’Unione europea di conclusioni adottate dal
Consiglio europeo – Articolo 15, paragrafo 1, TUE e articolo
68 TFUE – Forme sostanziali – Modificazione della proposta
della Commissione europea – Requisiti di una nuova consultazione del
Parlamento europeo e di un voto unanime in seno al Consiglio dell’Unione
europea – Articolo 293 TFUE – Principi di certezza del diritto
e di proporzionalità |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Quarta
Sezione) Sentenza
26 luglio 2017 Þ C-112-16 Persidera SpA c. Autorità per le Garanzie nelle
Comunicazioni Ministero dello Sviluppo economico,
delle Infrastrutture e dei Trasporti |
Rinvio pregiudiziale –
Comunicazioni elettroniche – Servizi di telecomunicazioni –
Direttive 2002/20/CE, 2002/21/CE e 2002/77/CE – Parità di
trattamento – Determinazione del numero di radiofrequenze digitali da
concedere a ciascun operatore già titolare di radiofrequenze
analogiche – Presa in considerazione di radiofrequenze analogiche
utilizzate illegittimamente – Corrispondenza tra il numero di
radiofrequenze analogiche detenute e il numero di radiofrequenze digitali
ottenute |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Quarta Sezione) Sentenza
26 luglio 2017 Þ C-560-15 Europa Way Srl,
Persidera SpA c. Autorità per le Garanzie nelle
Comunicazioni Ministero dello Sviluppo economico Presidenza del Consiglio dei Ministri
Ministero dell’Economia e delle
Finanze |
Rinvio pregiudiziale – Reti e
servizi di comunicazione elettronica – Servizi di
telecomunicazioni – Direttive 2002/20/CE, 2002/21/CE e 2002/77/CE –
Assegnazione dei diritti d’uso di radiofrequenze per la diffusione terrestre
con tecnica digitale di programmi radiofonici e televisivi –
Annullamento di una procedura di selezione gratuita (“beauty contest”) in
corso di svolgimento e sostituzione di tale procedura con una procedura di
gara – Intervento del legislatore nazionale – Indipendenza delle
autorità nazionali di regolamentazione – Previa consultazione –
Criteri di assegnazione – Legittimo affidamento |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Quarta
Sezione) Sentenza
5 aprile 2017 Massimo
Orsi (C 217/15) Luciano
Baldetti (C 350/15) |
Rinvio pregiudiziale — Fiscalità —
Imposta sul valore aggiunto — Direttiva 2006/112/CE — Articoli 2 e 273 —
Normativa nazionale che prevede una sanzione amministrativa ed una sanzione
penale per gli stessi fatti, relativi all’omesso versamento dell’imposta sul
valore aggiunto — Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea —
Articolo 50 — Principio del ne bis in idem — Identità della persona imputata
o sanzionata — Insussistenza |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza
14 marzo 2017 Þ C-157-15 Samira Achbita, Centrum voor gelijkheid van kansen en voor racismebestrijding c. G4S Secure Solutions NV |
Rinvio pregiudiziale – Politica
sociale – Direttiva 2000/78/CE – Parità di trattamento – Discriminazione
basata sulla religione o sulle convinzioni personali – Regolamento interno di
un’impresa che vieta ai dipendenti di indossare sul luogo di lavoro segni
visibili di natura politica, filosofica o religiosa – Discriminazione diretta
– Insussistenza – Discriminazione indiretta – Divieto posto ad una dipendente
di indossare il velo islamico |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza
19 aprile 2016 Þ C-441-16 Dansk Industri
(DI), per conto della Ajos A/S c. Successione Karsten
Eigil Rasmussen |
Rinvio pregiudiziale – Carta dei
diritti fondamentali dell’Unione europea – Direttiva 2000/78/CE –
Principio della non discriminazione in ragione dell’età – Possibilità per un
privato di far valere la responsabilità dello Stato per violazione del
diritto dell’Unione – Controversia tra privati – Bilanciamento di diversi
diritti e principi – Principi della certezza del diritto e della tutela del
legittimo affidamento |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Terza
Sezione) Sentenza
17 dicembre 2015 Þ C-419-14 WebMindLicenses Kft. c. Nemzeti Adó- és Vámhivatal Kiemelt Adó- és Vám Főigazgatóság |
Rinvio pregiudiziale – Imposta sul
valore aggiunto – Direttiva 2006/112/CE – Articoli 2, 24, 43, 250 e 273 –
Luogo della prestazione di servizi resi per via elettronica – Fissazione
artificiosa di tale luogo mediante una costruzione priva di effettività
economica – Abuso di diritto – Regolamento (UE) n. 904/2010 – Carta dei
diritti fondamentali dell’Unione europea – Articoli 7, 8, 41, 47, 48, 51,
paragrafo 1, 52, paragrafi 1 e 3 – Diritti della difesa – Diritto al
contraddittorio – Utilizzo da parte dell’amministrazione tributaria di prove
ottenute nell’ambito di un procedimento penale parallelo e non concluso
all’insaputa del soggetto passivo – Intercettazioni di telecomunicazioni e
sequestri di messaggi di posta elettronica |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza
6 ottobre 2015 Þ C-362-14 Maximillian Schrems c. Data
Protection Commissione con
l’intervento di: Digital Rights Ireland Ltd |
Rinvio pregiudiziale – Dati personali
– Protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento di tali dati –
Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articoli 7, 8 e 47 –
Direttiva 95/46/CE – Articoli 25 e 28 – Trasferimento di dati personali verso
paesi terzi – Decisione 2000/520/CE – Trasferimento di dati personali verso
gli Stati Uniti – Livello di protezione inadeguato – Validità – Denuncia di
una persona fisica i cui dati sono stati trasferiti dall’Unione europea verso
gli Stati Uniti – Poteri delle autorità nazionali di controllo. |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Quarta
Sezione) Sentenza
1 ottobre 2015 Þ C-290-14 Skerdjan Celaj |
Rinvio pregiudiziale – Spazio di
libertà, sicurezza e giustizia – Direttiva 2008/115/CE – Rimpatrio
dei cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare – Decisione
di rimpatrio corredata di un divieto d’ingresso per un periodo di tre
anni – Violazione del divieto di ingresso – Cittadino di un paese
terzo allontanato in precedenza – Pena detentiva in caso di reingresso
illecito nel territorio nazionale – Compatibilità |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Ottava
Sezione) Sentenza
17 settembre 2015 Þ C-416-14 Fratelli
De Pra SpA, SAIV
SpA c. Agenzia
Entrate – Direzione Provinciale Ufficio Controlli Belluno Agenzia
Entrate – Direzione Provinciale Ufficio Controlli Vicenza |
Rinvio pregiudiziale – Reti e servizi
di telecomunicazioni – Direttive 2002/19/CE, 2002/20/CE, 2002/21/CE,
2002/22/CE – Libera circolazione delle apparecchiature terminali per il
servizio radiomobile terrestre di comunicazione – Direttiva 1999/5/CE – Tassa
per l’impiego delle apparecchiature – Autorizzazione generale o licenza –
Contratto di abbonamento sostitutivo di autorizzazione generale o licenza –
Trattamento differenziato degli utenti con o senza contratto di abbonamento |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza
8 settembre 2015 Þ C-105-14 Ivo Taricco e altri |
Rinvio pregiudiziale – Procedimento
penale riguardante reati in materia di imposta sul valore aggiunto (IVA) –
Articolo 325 TFUE – Normativa nazionale che prevede termini assoluti di
prescrizione che possono determinare l’impunità dei reati – Potenziale lesione
degli interessi finanziari dell’Unione europea – Obbligo per il giudice
nazionale di disapplicare qualsiasi disposizione di diritto interno che possa
pregiudicare gli obblighi imposti agli Stati membri dal diritto dell’Unione |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Seconda
Sezione) Sentenza
2 settembre 2015 Þ C-309-14 Confederazione Generale Italiana del
Lavoro (CGIL), Istituto Nazionale Confederale Assistenza (INCA) c. Presidenza del Consiglio dei
Ministri, Ministero dell’Interno, Ministero dell’Economia e delle Finanze |
Rinvio pregiudiziale – Status dei
cittadini di paesi terzi che siano soggiornanti di lungo periodo – Direttiva
2003/109/CE – Normativa nazionale – Rilascio e rinnovo del permesso di
soggiorno – Presupposto – Contributo finanziario obbligatorio – Importo
otto volte più elevato rispetto all’importo richiesto per ottenere la carta
d’identità nazionale – Lesione dei principi della direttiva 2003/109/CE |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza 15 gennaio
2014 Þ C-176-12 Association de médiation sociale c. Union locale des syndicats CGT, Hichem Laboubi,
Union départementale CGT des Bouches du Rhône, Confédération générale du
travail (CGT) |
Politica sociale – Direttiva
2002/14/CE – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea –
Articolo 27 – Subordinazione della creazione di organismi di rappresentanza
del personale al raggiungimento di determinate soglie di lavoratori impiegati
– Calcolo delle soglie – Normativa nazionale contraria al diritto dell’Unione
– Ruolo del giudice nazionale |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza 18 dicembre 2014 Þ C‑364/13 International Stem Cell Corporation c. Comptroller General of Patents, Designs and Trade Marks |
Rinvio pregiudiziale – Direttiva
98/44/CE – Articolo 6, paragrafo 2, lettera c) – Protezione
giuridica delle invenzioni biotecnologiche – Attivazione partenogenetica
di ovociti – Produzione di cellule staminali embrionali umane –
Brevettabilità – Esclusione delle “utilizzazioni di embrioni umani a
fini industriali o commerciali” – Nozioni di “embrione umano” e di
“organismo tale da dare avvio al processo di sviluppo di un essere umano” |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Quarta
Sezione) Sentenza
11 dicembre 2014 Þ C‑212/13 František Ryneš
c. Úřad pro ochranu osobních údajů |
Rinvio pregiudiziale – Direttiva 95/46/CE
– Tutela delle persone fisiche – Trattamento dei dati personali – Nozione di
“esercizio di attività a carattere esclusivamente personale o domestico” |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Terza
Sezione) Sentenza
26 novembre 2014 Raffaella
Mascolo (C-22/13), Alba Forni (C-61/13), Immacolata Racca (C-62/13) c. Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca con
l’intervento di: Federazione
Gilda-Unams, Federazione Lavoratori della
Conoscenza (FLC CGIL), Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL) e Fortuna
Russo c.
Comune
di Napoli (C-63/13) e
Carla
Napolitano, Salvatore Perrella, Gaetano Romano, Donatella Cittadino, Gemma
Zangari c.
Ministero
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (C-418/13) |
Rinvio pregiudiziale – Politica
sociale – Accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo
determinato – Successione di contratti di lavoro a tempo
determinato – Insegnamento – Settore pubblico – Supplenze di
posti vacanti e disponibili in attesa dell’espletamento di procedure
concorsuali – Clausola 5, punto 1 – Misure di prevenzione del
ricorso abusivo ai contratti a tempo determinato – Nozione di “ragioni
obiettive” che giustificano tali contratti – Sanzioni – Divieto di
trasformazione in rapporto di lavoro a tempo indeterminato – Assenza di
diritto al risarcimento del danno |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Quinta
Sezione) Sentenza 11 settembre 2014 Þ C‑112/13 A c. B e altri |
Articolo 267 TFUE – Costituzione
nazionale – Procedimento incidentale di controllo di legittimità
costituzionale obbligatorio – Esame della conformità di una legge nazionale
sia con il diritto dell’Unione sia con la Costituzione nazionale – Competenza
giurisdizionale ed esecuzione delle decisioni in materia civile e commerciale
– Mancanza di un domicilio o di una residenza conosciuti del convenuto sul
territorio di uno Stato membro – Proroga di competenza in caso di
comparizione del convenuto – Curatore del convenuto in absentia |
Corte
di Giustizia dell’Unione europea (Grande
Sezione) Sentenza 17 luglio 2014 Angelo Alberto Torresi e
Pierfrancesco Torresi c. Consiglio dell’ordine degli
avvocati di Macerata |
Rinvio pregiudiziale – Libera
circolazione delle persone – Accesso alla professione di avvocato –
Facoltà di respingere l’iscrizione all’albo dell’ordine degli avvocati di
cittadini di uno Stato membro che abbiano acquisito la qualifica professionale
di avvocato in un altro Stato membro – Abuso del diritto |
Corte di Giustizia
dell’Unione europea (Quarta Sezione) Sentenza 5 giugno 2014 Þ C-360/13 Public
Relations Consultants Association Ltd c. Newspaper
Licensing Agency Ltd e al. |
Diritti d’autore – Società
dell’informazione – Direttiva 2001/29/CE – Articolo 5, paragrafi 1 e 5 –
Riproduzione – Eccezioni e limitazioni – Realizzazione di copie di un sito
Internet sullo schermo e nella cache del disco fisso durante la navigazione
in Internet – Atto di riproduzione temporaneo – Atto transitorio o accessorio
– Parte integrante ed essenziale di un procedimento tecnologico – Utilizzo
legittimo – Rilievo economico proprio |
Corte di Giustizia
dell’Unione europea (Grande Sezione) Sentenza 26 febbraio 2013 Þ C-617/10 Åklagaren c. Hans Åkerberg Fransson |
Carta dei diritti fondamentali
dell’Unione europea — Ambito di applicazione — Articolo 51 — Attuazione
del diritto dell’Unione — Repressione di comportamenti lesivi di una risorsa
propria dell’Unione — Articolo 50 — Principio del ne bis in idem — Sistema
nazionale che comporta due procedimenti distinti, amministrativo e penale,
per sanzionare la medesima infrazione — Compatibilità |
Corte di Giustizia
dell’Unione europea (Grande Sezione) Sentenza 13 maggio 2014 Þ C-131/12 Google Spain SL e Google Inc c. Agencia Española de Protección
de Datos (AEPD) e Mario Costeja González |
Dati personali – Motori di ricerca su
Internet – Trattamento dei dati contenuti in siti web – Responsabilità del
gestore del motore di ricerca – Portata degli obblighi di tale gestore e dei
diritti della persona interessata – Carta dei diritti fondamentali
dell’Unione europea – Articoli 7 e 8 |
Corte di Giustizia
dell’Unione europea (Grande Sezione) Sentenza 8 aprile 2014 Digital Rights
Ireland Ltd c. Minister for
Communications e a. |
Comunicazioni elettroniche -
Direttiva 2006/24/CE - Servizi disponibili al pubblico di comunicazione
elettronica o di reti pubbliche di comunicazione dei servizi - Conservazione
di dati generati o trattati nell'ambito della fornitura di tali servizi - Validità
- Artt. 7, 8 e 11 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea |
Corte di Giustizia
dell’Unione europea (Ottava Sezione) Ordinanza 12 dicembre 2013 Þ C-50-13 Rocco Papalia c. Comune di Aosta |
Politica sociale – Direttiva
1999/70/CE– Clausola 5 dell’accordo quadro sul lavoro a tempo determinato –
Settore pubblico – Successione di contratti – Abuso – Risarcimento del danno
– Condizioni per il risarcimento in caso di apposizione illegale di un termine
al contratto di lavoro – Principi di equivalenza ed effettività» |
Corte di Giustizia
dell’Unione europea (Quarta Sezione) Sentenza 7 novembre 2013 Minister voor Immigratie en Asiel c. X (C‑199/12)
e Y (C‑200/12) e Z c. Minister voor Immigratie en Asiel (C‑201/12) con l’intervento di: Hoog Commissariaat van de Verenigde Naties voor de Vluchtelingen (da
C‑199/12 a C‑201/12) |
Direttiva 2004/83/CE – status di
rifugiato o di beneficiario della protezione sussidiaria – Orientamento
sessuale – Nozione di “atti di persecuzione” – Legislazione che qualifica
come reato gli atti omosessuali |
Corte di Giustizia
dell’Unione europea (Quarta Sezione) Sentenza 4 luglio 2013 Þ C-312-11 Commissione c. Italia |
Inadempimento di uno Stato – Direttiva 2000/78/CE –
Articolo 5 – Istituzione di un quadro generale per la parità di trattamento
in materia di occupazione e di condizioni di lavoro – Disabili –
Provvedimenti di trasposizione insufficienti |
Corte di Giustizia
dell’Unione europea (Grande Sezione) Sentenza 26 febbraio 2013 Þ C-399-11 Stefano Melloni c. Ministerio Fiscal |
Cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale –
Mandato d’arresto europeo – Procedure di consegna tra Stati membri
–Esecuzione di una pena irrogata in absentia – Possibilità di revisione della sentenza |
Corte di Giustizia dell’Unione europea (Quarta Sezione) Sentenza 7 marzo 2013 Þ C-607/11 ITV Broadcasting Ltd, e al. c. TVCatchup Ltd |
Diffusione
via Internet, da parte di un terzo, dei programmi di emittenti televisive
commerciali – “Live streaming” – Comunicazione al pubblico |
Corte di Giustizia dell’Unione europea (Prima Sezione) Sentenza 6 dicembre 2012 Þ C-430/11 Md Sagor |
Rimpatrio dei cittadini di paesi terzi il cui soggiorno o
ingresso è irregolare – Normativa
nazionale che prevede l’applicazione di una pena pecuniaria sostituita
dall’espulsione immediatamente eseguibile come sanzione penale – Direttiva 2008/115/CE – compatibilità
– Normativa nazionale che preveda di
reprimere il soggiorno irregolare di cittadini di paesi terzi con un obbligo
di permanenza domiciliare, senza garantire che l’esecuzione di tale pena
debba cessare a partire dal momento in cui sia possibile il trasferimento
fisico dell’interessato fuori da tale Stato membro– Direttiva 2008/115/CE –
incompatibilità |
Corte di Giustizia dell’Unione europea (Prima Sezione) Sentenza 13 dicembre 2012 Þ C-215/11 Iwona Szyrocka c. SiGer Technologie GmbH |
Procedimento europeo d’ingiunzione di pagamento – Domanda
d’ingiunzione che non rispetta i requisiti formali previsti dalla
legislazione nazionale – Esaustività dei requisiti che la domanda deve
rispettare – Possibilità di richiedere gli interessi maturati fino alla data
del pagamento del capitale – Regolamento (CE) n. 1896/2006 – |
Corte di Giustizia dell’Unione europea (Grande Sezione) Sentenza 27 novembre 2012 Italia c. Commissione europea |
Regime linguistico – Bandi di concorsi generali per l’assunzione
di amministratori e di assistenti – Pubblicazione integrale in tre lingue
ufficiali – Lingua delle prove - Obbligo del multilinguismo |
Corte di Giustizia dell’Unione europea (Sesta Sezione) Sentenza 18 ottobre 2012 Þ C-302/11 Valenza e altri c. Autorità Garante della Concorrenza e del mercato |
Contratti di lavoro a tempo determinato nel settore pubblico –
Autorità nazionale della concorrenza – Procedura di stabilizzazione –
Assunzione in ruolo, senza concorso pubblico, di lavoratori già in servizio a
tempo determinato – Determinazione dell’anzianità – Difetto assoluto di
considerazione dei periodi di servizio compiuti nell’ambito di contratti di
lavoro a tempo determinato – Principio di non discriminazione |
Corte di Giustizia delle Comunità europee (Grande Sezione) Sentenza 10 maggio 2011 Þ C-147/08 Jürgen Römer c. Freie und Hansestadt Hamburg |
Parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni
di lavoro; Principi generali del diritto dell’Unione; Ambito di applicazione;
Nozione di “retribuzione”; Regime di previdenza professionale sotto forma di
pensione complementare di vecchiaia per gli ex dipendenti di un ente locale
ed i loro superstiti; Metodo di calcolo di tale pensione più favorevole ai
beneficiari coniugati rispetto a quelli che vivono nell’ambito di un’unione
civile registrata; Discriminazione fondata |
Corte di Giustizia delle Comunità europee (Prima Sezione) Sentenza del 14 ottobre 2004 Þ C-36/02 Omega Spielhallen und Automatenaufstellungs GmbH c. Oberbürgermeisterin der Bundesstadt
Bonn |
Libera prestazione dei servizi – Libera circolazione delle merci
– Restrizioni – Ordine pubblico – Dignità umana – Tutela dei valori
fondamentali sanciti dalla Costituzione nazionale – “Giocare ad uccidere |
Corte di Giustizia delle Comunità europee (Quinta Sezione) Sentenza del 12 dicembre 1996 X. |
Direttiva 90/270/CEE relativa alle
prescrizioni minime in materia di sicurezza e di salute per le attività
lavorative svolte su attrezzature munite di videoterminali - Nozione di
lavoratore - Esame degli occhi e della vista - Nozione di posto di lavoro ai
sensi degli artt. 4 e 5 - Portata degli obblighi sanciti dagli artt. 4 e 5 |
Corte di Giustizia delle Comunità europee Sentenza del 19 gennaio 1999 Þ C-348/96 Donatella Calfa |
Libera circolazione delle persone -
Libera prestazione dei servizi - Deroghe - Motivi di ordine pubblico -
Condanna penale per uso di stupefacenti - Divieto automatico e permanente di
soggiorno pronunciato nei confronti di cittadini comunitari - Inammissibilità |
Corte di Giustizia delle Comunità europee Sentenza del 2 febbraio 1989 Þ C-186/87 Cowan |
Diritto comunitario - Principi -
Parità di trattamento - Discriminazione a causa della cittadinanza -
Risarcimento da parte dello Stato di chi abbia subito aggressioni -
Discriminazione nei confronti dei cittadini degli altri Stati membri che
fruiscono della libertà di circolazione, in particolare in quanto destinatari
di servizi - Divieto |
Corte di Giustizia delle Comunità europee Sentenza del 28 ottobre 1975 Þ C-36/75 Roland Rutili c. Ministre de l’intérieur |
Nozione di ordine pubblico nel
contesto comunitario - possibilità fare ricorso a tale nozione per derogare
ai principi fondamentali della parita di
trattamento e della libera circolazione dei lavoratori - necessaria
interpretazione di tale nozione in senso restrittivo, di guisa che la sua
portata non possa essere determinata unilateralmente da ciascuno Stato membro
senza il controllo delle istituzioni comunitarie – diritti dei cittadini
degli Stati membri di entrare nel territorio di un altro Stato membro, di
soggiornarvi e di spostarsi nell’ambito di esso - possibilità di limitare
tali diritti solo nell’ipotesi di minaccia effettiva ed abbastanza grave per
l’ordine pubblico -legittimita dei provvedimenti a
tutela dell’ordine pubblico – sua valutazione alla luce dell’intera normativa
comunitaria avente ad oggetto, in primo luogo, di limitare il potere
discrezionale degli stati membri in materia ed, in secondo luogo, di
garantire la difesa dei diritti dei singoli, nei cui confronti vengono
applicati provvedimenti restrittivi - collegamento di siffatti limiti e
garanzie risultano fra all’obbligo imposto agli stati membri di basare i loro
provvedimenti esclusivamente sul comportamento individuale dei singoli
destinatari - divieto di qualsiasi provvedimento, in materia, che venga
utilizzato per fini che esulano dalle esigenze di ordine pubblico o che
pregiudichino l’esercizio dei diritti sindacali - obbligo di comunicare
immediatamente i motivi alla base del provvedimento - obbligo di garantire
l’effettivo esercizio dei rimedi giuridici - riferimento agli articoli 8, 9,
10 e 11 della Convenzione europea per la salvaguardia
dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, ratificata
da tutti gli Stati membri |
Corte di Giustizia delle Comunità europee Sentenza del 14 maggio 1974 Þ C-4/73 Nold c. Commissione |
Diritto comunitario - Principi
generali del diritto - Diritti fondamentali dei singoli - Osservanza
garantita dalla Corte - Costituzioni degli Stati membri - Trattati
internazionali |
Corte di Giustizia delle Comunità europee Sentenza del 17 dicembre 1970 Þ C-11/70 Internationale Handelsgesellschaft
mbH c. Einfuhr- und Vorratsstelle für Getreide und Futtermittel |
Validità degli atti emananti dalle istituzioni
della comunita - Necessità di stabilirla unicamente
alla luce del diritto comunitario - Autonomia del diritto nato dal trattato,
che ha una fonte autonoma - Impossibilità che questo trovi un limite in
qualsivoglia norma di diritto nazionale senza perdere il proprio carattere
comunitario e senza che sia posto in discussione il fondamento giuridico
della stessa comunita - Irrilevanza ai fini della
validità e dell’efficacia di un atto della Comunità del fatto che siano
menomati vuoi i diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione di uno Stato
membro, vuoi i principi di una Costituzione nazionale - Tutela dei diritti
fondamentali è parte integrante dei principi giuridici generali di cui la
Corte di giustizia garantisce l’osservanza - La salvaguardia di questi
diritti è informata alle tradizioni costituzionali comuni agli stati membri e
va garantita entro l’ambito della struttura e delle finalita
della Comunità |
Corte di Giustizia delle Comunità europee Sentenza del 12 novembre 1969 Þ C-29/69 Erich Stauder c. Stadt Ulm - Sozialamt |
Atti
di un’istituzione - Decisione destinata a tutti gli Stati membri -
Interpretazione - Criteri - Presa in considerazione delle varie versioni
linguistiche - Diritto comunitario - Principi generali - Comprendono i
diritti fondamentali della persona - La Corte ne garantisce l’osservanza |