Giurisprudenza EUROUNITARIA

DIRITTI E PRINCIPI FONDAMENTALI

 

 

Le ultime decisioni pubblicate

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Sesta Sezione)

 

Sentenza del 7 marzo 2024

Þ C‑479/22 P

 

Roheline Kogukond MTÜ,

Eesti Metsa Abiks MTÜ,

Päästame Eesti Metsad MTÜ

Impugnazione – Ricorso per risarcimento danni – Responsabilità extracontrattuale dell’Unione europea – Comportamento asseritamente illecito dell’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) – Comunicato stampa dell’OLAF – Tutela delle persone fisiche in relazione al trattamento dei dati personali da parte delle istituzioni, degli organi e degli organismi dell’Unione – Regolamento (UE) 2018/1725 – Articolo 3, punto 1 – Nozione di “dati personali” e di “persona fisica identificabile” – Indagini svolte dall’OLAF – Regolamento (UE, Euratom) n. 883/2013 – Presunzione d’innocenza – Diritto al buon andamento dell’amministrazione

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Quarta Sezione)

 

Sentenza del 7 marzo 2024

Þ C‑234/22

 

Roheline Kogukond MTÜ,

Eesti Metsa Abiks MTÜ,

Päästame Eesti Metsad MTÜ,

Sihtasutus Keskkonnateabe Ühendus

c.

Keskkonnaagentuur

Rinvio pregiudiziale – Ambiente – Convenzione di Aarhus – Direttiva 2003/4/CE – Diritto di accesso all’informazione ambientale – Eccezioni – Dati relativi all’ubicazione dei posti di campionamento permanenti utilizzati per l’elaborazione di un inventario delle foreste

***

1)      L’articolo 2, punto 1, lettera a), della direttiva 2003/4/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 gennaio 2003, sull’accesso del pubblico all’informazione ambientale e che abroga la direttiva 90/313/CEE del Consiglio,

deve essere interpretato nel senso che:

le coordinate di ubicazione dei posti di campionamento permanenti utilizzati per la raccolta periodica di dati ai fini dell’elaborazione di un inventario statistico nazionale delle foreste, insieme ai dati raccolti a partire da tali posti di campionamento, da cui sono inscindibili, costituiscono informazioni ambientali ai sensi di tale disposizione.

2)      L’articolo 4 della direttiva 2003/4

deve essere interpretato nel senso che:

        le coordinate di ubicazione dei posti di campionamento permanenti utilizzati per la raccolta periodica di dati ai fini dell’elaborazione di un inventario statistico nazionale delle foreste non costituiscono materiale in corso di completamento ovvero documenti o dati incompleti, ai sensi del suo paragrafo 1, primo comma, lettera d), o, in ogni caso, informazioni ambientali la cui divulgazione potrebbe recare pregiudizio alla riservatezza delle deliberazioni interne delle autorità pubbliche, ai sensi del suo paragrafo 2, primo comma, lettera a;

        il deterioramento dell’affidabilità dei dati che fungono da base per l’elaborazione di un siffatto inventario delle foreste, derivante dalla divulgazione di tali coordinate, è tale da recare pregiudizio alle relazioni internazionali ai sensi del suo paragrafo 2, primo comma, lettera b), o alla tutela dell’ambiente cui si riferiscono le informazioni richieste, ai sensi del suo paragrafo 2, primo comma, lettera h), purché tali rischi siano ragionevolmente prevedibili e non puramente ipotetici.

3)      L’articolo 8, paragrafo 1, della direttiva 2003/4

deve essere interpretato nel senso che:

un’autorità amministrativa non può rifiutare, sul solo fondamento di tale disposizione, di divulgare al pubblico le coordinate di ubicazione dei posti di campionamento permanenti utilizzati per l’elaborazione di un inventario statistico nazionale delle foreste.

4)      Il considerando 21 della direttiva 2003/4

deve essere interpretato nel senso che:

non può fungere da fondamento giuridico autonomo per la comunicazione al pubblico delle coordinate di ubicazione dei posti di campionamento permanenti utilizzati per la raccolta di dati ai fini dell’elaborazione di un inventario statistico nazionale delle foreste.

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 5 marzo 2024

Þ C‑234/21

 

Défense Active des Amateurs d’Armes ASBL,

NG,

WL

c.

Conseil des ministres

Rinvio pregiudiziale – Ravvicinamento delle legislazioni – Direttiva 91/477/CEE – Controllo dell’acquisizione e della detenzione di armi – Armi da fuoco proibite o soggette ad autorizzazione – Armi da fuoco semiautomatiche – Direttiva 91/477, come modificata dalla direttiva (UE) 2017/853 – Articolo 7, paragrafo 4 bis – Facoltà per gli Stati membri di confermare, rinnovare o prorogare autorizzazioni – Asserita impossibilità di esercitare tale facoltà per quanto riguarda le armi da fuoco semiautomatiche trasformate in armi per sparare cartucce a salve o in armi da saluto o acustiche – Validità – Articolo 17, paragrafo 1, e articoli 20 e 21 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Principio della tutela del legittimo affidamento

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Settima Sezione)

 

Sentenza del 29 febbraio 2024

Þ C‑13/23

 

cdVet Naturprodukte GmbH

c.

Niedersächsisches Landesamt für Verbraucherschutz und Lebensmittelsicherheit (LA-VES)

Rinvio pregiudiziale – Sicurezza alimentare – Additivi per l’alimentazione animale – Regolamento (CE) n. 1831/2003 – Procedura di autorizzazione – Divieto di commercializzazione in assenza di autorizzazione – Status dei prodotti esistenti – Validità ai sensi della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Libertà d’impresa – Diritto di proprietà – Principio di proporzionalità – Regolamento di esecuzione (UE) 2021/758 – Ritiro dal mercato dell’estratto di pompelmo – Mangime contenente estratto di semi e di scorza di pompelmo

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Quarta Sezione)

 

Sentenza del 29 febbraio 2024

Þ C‑392/22

 

X

c.

Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid

 

Rinvio pregiudiziale – Politica comune in materia di asilo e di immigrazione – Domanda di protezione internazionale – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articolo 4 – Rischi di trattamento inumano o degradante – Criteri e meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per l’esame della domanda di protezione internazionale – Regolamento (UE) n. 604/2013 – Articolo 3, paragrafo 2 – Portata degli obblighi dello Stato membro che ha sollecitato la ripresa in carico del richiedente da parte dello Stato membro competente e che intende procedere al trasferimento del richiedente verso quest’ultimo Stato membro – Principio di fiducia reciproca – Mezzi e livello di prova del rischio reale di trattamento inumano o degradante, risultante da carenze sistemiche – Pratiche di respingimento sommario (pushback) verso un paese terzo e di trattenimento ai valichi di frontiera

***

1)      L’articolo 3, paragrafo 2, secondo comma, del regolamento (UE) n. 604/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, che stabilisce i criteri e i meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per l’esame di una domanda di protezione internazionale presentata in uno degli Stati membri da un cittadino di un paese terzo o da un apolide,

deve essere interpretato nel senso che:

il fatto che lo Stato membro competente per l’esame della domanda di protezione internazionale di un cittadino di un paese terzo abbia proceduto, nei confronti di tali cittadini che cercano di presentare una siffatta domanda alla sua frontiera, a respingimenti sommari nonché a trattenimenti ai suoi valichi di frontiera non osta, di per sé, al trasferimento di detto cittadino verso tale Stato membro. Il trasferimento di detto cittadino verso tale Stato membro è tuttavia escluso qualora sussistano motivi seri e comprovati di ritenere che egli potrebbe incorrere, al momento del trasferimento o in seguito ad esso, nel rischio reale di essere sottoposto a siffatte pratiche e queste ultime siano – a seconda delle circostanze, la cui verifica spetta alle autorità competenti e al giudice eventualmente investito di un ricorso avverso la decisione di trasferimento – atte a porlo in una situazione di estrema deprivazione materiale, di gravità tale da poter essere assimilata a un trattamento inumano o degradante, vietato dall’articolo 4 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea.

2)      Il regolamento n. 604/2013, letto alla luce dell’articolo 4 della Carta dei diritti fondamentali,

deve essere interpretato nel senso che:

        lo Stato membro che ha sollecitato la ripresa in carico di un richiedente protezione internazionale da parte dello Stato membro competente e che intende trasferire tale richiedente verso quest’ultimo Stato membro deve, prima di poter procedere a tale trasferimento, prendere in considerazione tutte le informazioni fornitegli da detto richiedente, in particolare per quanto riguarda l’eventuale esistenza di un rischio reale di essere sottoposto, al momento di tale trasferimento o in seguito ad esso, a trattamenti inumani o degradanti, ai sensi di detto articolo 4;

        lo Stato membro che intende procedere al trasferimento deve cooperare all’accertamento dei fatti e/o verificarne la realtà;

        tale Stato membro deve astenersi dal procedere a detto trasferimento qualora vi siano motivi seri e comprovati di ritenere che, in caso di trasferimento, esista un rischio reale di siffatti trattamenti;

        detto Stato membro può nondimeno cercare di ottenere dallo Stato membro competente garanzie individuali e, qualora tali garanzie siano fornite e appaiano al contempo attendibili e sufficienti ad escludere qualsiasi rischio reale di trattamenti inumani o degradanti, procedere al trasferimento.

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Terza Sezione)

 

Sentenza del 29 febbraio 2024

Þ C‑222/22

 

Bundesamt für Fremdenwesen und Asyl

c.

JF

Rinvio pregiudiziale – Spazio di libertà, sicurezza e giustizia – Politica d’asilo – Direttiva 2011/95/UE – Condizioni per poter beneficiare di una protezione internazionale – Contenuto di tale protezione – Articolo 5 – Bisogno di protezione internazionale sorto fuori dal paese d’origine (“sur place”) – Domanda successiva di riconoscimento dello status di rifugiato – Articolo 5, paragrafo 3 – Nozione di “circostanze determinate dal richiedente stesso dopo la partenza dal paese di origine” – Intenzione abusiva e strumentalizzazione della procedura applicabile – Attività nello Stato membro ospitante che non costituiscono espressione e continuazione di convinzioni od orientamenti già manifestati nel paese d’origine – Conversione religiosa

***

L’articolo 5, paragrafo 3, della direttiva 2011/95/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 dicembre 2011, recante norme sull’attribuzione, a cittadini di paesi terzi o apolidi, della qualifica di beneficiario di protezione internazionale, su uno status uniforme per i rifugiati o per le persone aventi titolo a beneficiare della protezione sussidiaria, nonché sul contenuto della protezione riconosciuta,

deve essere interpretato nel senso che:

esso osta a una normativa nazionale che subordina il riconoscimento dello status di rifugiato, a seguito di una domanda reiterata, ai sensi dell’articolo 2, lettera q), della direttiva 2013/32/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, recante procedure comuni ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di protezione internazionale, fondata su un rischio di persecuzioni derivante da circostanze che il richiedente stesso ha determinato dopo la partenza dal paese d’origine, alla condizione che tali circostanze costituiscano l’espressione e la continuazione di una convinzione del richiedente già manifestata in tale paese.

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Nona Sezione)

 

Sentenza del 22 febbraio 2024

Þ C‑54/22 P

 

Romania, ricorrente

 

procedimento in cui le altre parti sono:

Commissione europea, convenuta in primo grado

Ungheria, interveniente in primo grado

Impugnazione – Diritto delle istituzioni – Iniziativa dei cittadini europei – Regolamento (UE) n. 211/2011 – Registrazione della proposta d’iniziativa dei cittadini – Articolo 4, paragrafo 2, lettera b) – Proposta che non esula manifestamente dalla competenza della Commissione europea a presentare una proposta di atto legislativo dell’Unione ai fini dell’applicazione dei trattati – Onere della prova – Potere della Commissione di procedere ad una registrazione parziale

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Prima Sezione)

 

Sentenza del 22 febbraio 2024

Þ C‑491/21

 

WA

c.

Direcţia pentru Evidenţa Persoanelor şi Administrarea Bazelor de Date din Ministerul Afacerilor Interne

 

Rinvio pregiudiziale – Cittadinanza dell’Unione – Articolo 21, paragrafo 1, TFUE – Diritto di circolare e soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri – Articolo 45 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Direttiva 2004/38/CE – Articolo 4 – Rilascio di una carta d’identità – Condizione di domicilio nello Stato membro di emissione del documento – Diniego da parte delle autorità di tale Stato membro di rilasciare una carta d’identità a un proprio cittadino domiciliato in un altro Stato membro – Parità di trattamento – Restrizioni – Giustificazione

***

L’articolo 21 TFUE e l’articolo 45, paragrafo 1, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, in combinato disposto con l’articolo 4, paragrafo 3, della direttiva 2004/38/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 29 aprile 2004, relativa al diritto dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri, che modifica il regolamento (CEE) n. 1612/68 ed abroga le direttive 64/221/CEE, 68/360/CEE, 72/194/CEE, 73/148/CEE, 75/34/CEE, 75/35/CEE, 90/364/CEE, 90/365/CEE e 93/96/CEE,

devono essere interpretati nel senso che:

essi ostano alla normativa di uno Stato membro in forza della quale a un cittadino dell’Unione europea, cittadino di tale Stato membro, che abbia esercitato il proprio diritto di libera circolazione e soggiorno in un altro Stato membro, è negato il rilascio di una carta d’identità che possa valere come documento valido per l’espatrio all’interno dell’Unione europea, per il solo motivo che egli ha stabilito il proprio domicilio nel territorio di tale altro Stato membro.

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Seconda Sezione)

 

Sentenza del 22 febbraio 2024

Þ C‑283/21

 

VA

c.

Deutsche Rentenversicherung Bund

 

con l’intervento di:

RB

Rinvio pregiudiziale – Previdenza sociale dei lavoratori migranti – Regolamento (CE) n. 987/2009 – Articolo 44, paragrafo 2 – Ambito di applicazione – Pensione per incapacità totale al lavoro – Calcolo – Presa in considerazione dei periodi maturati in un altro Stato membro a titolo di cura dei figli – Applicabilità – Articolo 21 TFUE – Libera circolazione dei cittadini – Collegamento sufficiente tra tali periodi di cura dei figli e i periodi di assicurazione maturati nello Stato membro debitore della pensione

***

L’articolo 21 TFUE dev’essere interpretato nel senso che, qualora la persona interessata non soddisfi la condizione dell’esercizio di un’attività subordinata o autonoma imposta dall’articolo 44, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 987/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 settembre 2009, che stabilisce le modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 883/2004 relativo al coordinamento dei sistemi di sicurezza sociale, per ottenere, ai fini della concessione di una pensione per incapacità totale al lavoro, la presa in considerazione, da parte dello Stato membro debitore di tale pensione, dei periodi di cura dei figli da essa maturati in un altro Stato membro, ma abbia esclusivamente maturato, a titolo di periodi di formazione o di attività professionale, periodi di assicurazione nel primo Stato membro, tanto precedentemente quanto successivamente al compimento di tali periodi di cura dei figli, tale Stato membro è tenuto a prendere in considerazione questi ultimi nonostante il fatto che tale persona non abbia versato contributi in detto Stato membro prima né immediatamente dopo detti periodi di cura dei figli.

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 20 febbraio 2024

Þ C‑715/20

 

K.L.

c.

X sp. z o.o.

Rinvio pregiudiziale – Politica sociale – Direttiva 1999/70/CE – Accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato – Clausola 4 – Principio di non discriminazione – Differenza di trattamento in caso di licenziamento – Recesso da un contratto di lavoro a tempo determinato – Assenza dell’obbligo di indicare i motivi del recesso – Sindacato giurisdizionale – Articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea

***

La clausola 4 dell’accordo quadro sul lavoro a tempo determinato, concluso il 18 marzo 1999, che figura nell’allegato alla direttiva 1999/70/CE del Consiglio, del 28 giugno 1999, relativa all’accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato,

deve essere interpretata nel senso che:

essa osta a una normativa nazionale secondo la quale un datore di lavoro non è tenuto a motivare per iscritto il recesso con preavviso da un contratto di lavoro a tempo determinato, mentre è tenuto a tale obbligo in caso di recesso da un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Il giudice nazionale investito di una controversia tra privati è tenuto, qualora non gli sia possibile interpretare il diritto nazionale applicabile in modo conforme a tale clausola, ad assicurare, nell’ambito delle sue competenze, la tutela giurisdizionale spettante ai singoli in forza dell’articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea e a garantire la piena efficacia di tale articolo, disapplicando, per quanto necessario, qualsiasi disposizione nazionale contraria.

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza dell’8 febbraio 2024

Þ C‑216/22

 

A.A.

c.

Bundesrepublik Deutschland

Rinvio pregiudiziale – Procedure comuni ai fini del riconoscimento e della revoca della protezione internazionale – Direttiva 2013/32/UE – Articolo 33, paragrafo 2, lettera d), e articolo 40, paragrafi 2 e 3 – Domanda reiterata – Presupposti per il rigetto di tale domanda in quanto inammissibile – Nozione di “elementi o risultanze nuovi” – Sentenza della Corte concernente una questione di interpretazione del diritto dell’Unione – Articolo 46 – Diritto ad un ricorso effettivo – Competenza del giudice nazionale a statuire sul merito di una domanda siffatta in caso di illegittimità della decisione di rigetto di una domanda in quanto inammissibile – Garanzie procedurali – Articolo 14, paragrafo 2

***

1)      L’articolo 33, paragrafo 2, lettera d), e l’articolo 40, paragrafi 2 e 3, della direttiva 2013/32/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 giugno 2013, recante procedure comuni ai fini del riconoscimento e della revoca della protezione internazionale,

devono essere interpretati nel senso che:

qualsiasi sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea, ivi compresa una sentenza che si limiti ad interpretare una disposizione del diritto dell’Unione già in vigore al momento dell’adozione di una decisione concernente una domanda precedente, costituisce un elemento nuovo, ai sensi delle disposizioni sopra citate, indipendentemente dalla data in cui essa è stata pronunciata, qualora aumenti in modo significativo la probabilità che al richiedente possa essere riconosciuto il beneficio di una protezione internazionale.

2)      L’articolo 46, paragrafo 1, lettera a), ii), della direttiva 2013/32

deve essere interpretato nel senso che:

esso permette, ma non impone, che gli Stati membri conferiscano ai loro giudici, quando questi annullano una decisione che rigetta una domanda reiterata in quanto inammissibile, il potere di decidere loro stessi su tale domanda, senza dover rinviare l’esame della stessa all’autorità accertante, a condizione che i giudici suddetti rispettino le garanzie previste dal capo II della direttiva di cui sopra.

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Decima Sezione)

 

Sentenza del 1 febbraio 2024

Þ C‑251/22 P

 

Scania AB, 

Scania CV AB, 

Scania Deutschland GmbH

 

procedimento in cui l’altra parte è:

Commissione europea

Impugnazione – Concorrenza – Intese – Mercato degli autocarri – Decisione che constata un’infrazione all’articolo 101 TFUE e all’articolo 53 dell’accordo sullo Spazio economico europeo (SEE) – Accordi e pratiche concordate sui prezzi di vendita degli autocarri, sulle tempistiche relative all’introduzione delle tecnologie a basse emissioni richieste dalle norme da Euro 3 a Euro 6 nonché sul trasferimento ai clienti dei costi di tali tecnologie – Infrazione unica e continuata – Portata geografica di tale infrazione – “Procedimento ibrido” che ha portato, in successione, all’adozione di una decisione di transazione e di una decisione al termine di un procedimento ordinario – Articolo 41 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea –– Diritto a una buona amministrazione – Imparzialità della Commissione europea – Valutazione della portata geografica di una pratica concordata – Elementi pertinenti – Qualificazione di un insieme di comportamenti come “infrazione unica e continuata” – Regolamento(CE) n. 1/2003 – Articolo 25 – Potere della Commissione di irrogare un’ammenda – Prescrizione

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Terza Sezione)

 

Sentenza del 30 gennaio 2024

Þ C‑471/22

 

Agentsia «Patna infrastruktura»

c.

Rakovoditel na Upravlyavashtia organ na Operativna programa «Transport» 2007-2013 i direktor na direktsia «Koordinatsia na programi i proekti» v Ministerstvo na transporta (RUO)

Rinvio pregiudiziale – Fondo di coesione dell’Unione europea – Regolamento (CE) n. 1083/2006 – Articoli 99 e 101 – Rettifiche finanziarie in rapporto ad irregolarità constatate – Regolamento (UE) 2021/1060 – Articolo 104 – Rettifiche finanziarie effettuate dalla Commissione – Decisione della Commissione che annulla parzialmente un contributo a partire da tale fondo – Validità – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articolo 41 – Diritto a una buona amministrazione – Articolo 47, primo comma – Diritto a un ricorso effettivo dinanzi a un giudice

***

1)      [Omissis]

2)      [Omissis]

3)      L’articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea

dev’essere interpretato nel senso che:

esso non osta a che il giudice nazionale sia vincolato da una decisione definitiva della Commissione che annulla, in tutto o in parte, a causa di un’irregolarità, il contributo di un fondo dell’Unione europea, qualora tale giudice sia chiamato a decidere su un ricorso avverso l’atto nazionale che applica, in esecuzione di tale decisione, una rettifica finanziaria al beneficiario di tale fondo, in quanto esso è tenuto a porre alla Corte una domanda pregiudiziale per accertamento di validità di detta decisione, se nutre dubbi riguardo alla validità di quest’ultima.

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 30 gennaio 2024

Þ C‑118/22

 

NG

c.

Direktor na Glavna direktsia «Natsionalna politsia» pri Ministerstvo na vatreshnite raboti – Sofia

 

con l’intervento di:

Varhovna administrativna prokuratura

Rinvio pregiudiziale – Protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali a fini di contrasto dei reati – Direttiva (UE) 2016/680 – Articolo 4, paragrafo 1, lettere c) ed e) – Minimizzazione dei dati – Limitazione della conservazione – Articolo 5 – Termini adeguati per la cancellazione o per l’esame periodico della necessità della conservazione – Articolo 10 – Trattamento di dati biometrici e genetici – Stretta necessità – Articolo 16, paragrafi 2 e 3 – Diritto alla cancellazione – Limitazione del trattamento – Articolo 52, paragrafo 1, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Persona fisica condannata con sentenza definitiva e successivamente riabilitata – Termine di conservazione dei dati fino al decesso – Insussistenza di diritto alla cancellazione o alla limitazione del trattamento – Proporzionalità

***

L’articolo 4, paragrafo 1, lettere c) ed e), della direttiva (UE) 2016/680 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativa alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali da parte delle autorità competenti a fini di prevenzione, indagine, accertamento e perseguimento di reati o esecuzione di sanzioni penali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la decisione quadro 2008/977/GAI del Consiglio, in combinato disposto con gli articoli 5 e 10, con l’articolo 13, paragrafo 2, lettera b), e con l’articolo 16, paragrafi 2 e 3, di tale direttiva, e alla luce degli articoli 7 e 8 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea,

deve essere interpretato nel senso che:

osta a una normativa nazionale che prevede la conservazione da parte delle autorità di polizia a fini di prevenzione, indagine, accertamento e perseguimento di reati o esecuzione di sanzioni penali, di dati personali, in particolare di dati biometrici e genetici, riguardanti persone che hanno subito una condanna penale definitiva per un reato doloso perseguibile d’ufficio, fino al decesso della persona interessata, anche in caso di riabilitazione di quest’ultima, senza porre a carico del titolare del trattamento l’obbligo di esaminare periodicamente se tale conservazione sia ancora necessaria, né riconoscere a detta persona il diritto alla cancellazione di tali dati, dal momento che la loro conservazione non è più necessaria rispetto alle finalità per le quali sono stati trattati, o, eventualmente, il diritto alla limitazione del loro trattamento.

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 30 gennaio 2024

Þ C‑560/20

 

CR,

GF,

TY

c.

Landeshauptmann von Wien

Rinvio pregiudiziale – Spazio di libertà, sicurezza e giustizia – Politica in materia di immigrazione – Diritto al ricongiungimento familiare – Direttiva 2003/86/CE – Articolo 10, paragrafo 3, lettera a) – Ricongiungimento familiare di un rifugiato minore non accompagnato con i suoi ascendenti diretti di primo grado – Articolo 2, lettera f) – Nozione di “minore non accompagnato” – Soggiornante minorenne al momento della presentazione della domanda, ma diventato maggiorenne nel corso della procedura di ricongiungimento familiare – Data rilevante per valutare lo status di minore – Termine per presentare una domanda di ricongiungimento familiare – Sorella maggiorenne del soggiornante che necessita dell’assistenza permanente dei suoi genitori a causa di una grave malattia – Effetto utile del diritto al ricongiungimento familiare di un rifugiato minore non accompagnato – Articolo 7, paragrafo 1 – Articolo 12, paragrafo 1, primo e terzo comma – Possibilità di assoggettare il ricongiungimento familiare a condizioni supplementari

***

1)      L’articolo 10, paragrafo 3, lettera a), della direttiva 2003/86/CE del Consiglio, del 22 settembre 2003, relativa al diritto al ricongiungimento familiare, deve essere interpretato nel senso che, perché si possa fondare un diritto al ricongiungimento familiare su tale disposizione e beneficiare quindi delle condizioni più favorevoli previste da quest’ultima, detta disposizione non impone agli ascendenti diretti di primo grado di un rifugiato minore non accompagnato di presentare la domanda di ingresso e di soggiorno ai fini del ricongiungimento familiare con quest’ultimo entro un termine determinato, qualora tale rifugiato sia ancora minorenne alla data di presentazione di detta domanda e diventi maggiorenne nel corso della procedura di ricongiungimento familiare.

2)      L’articolo 10, paragrafo 3, lettera a), della direttiva 2003/86 deve essere interpretato nel senso che esso impone il rilascio di un permesso di soggiorno alla sorella maggiorenne di un rifugiato minore non accompagnato, la quale è cittadina di un paese terzo e, a causa di una grave malattia, dipende in modo totale e permanente dall’assistenza dei suoi genitori, qualora il rifiuto di rilasciare tale permesso di soggiorno comporti che detto rifugiato sia privato del suo diritto al ricongiungimento familiare con i suoi ascendenti diretti di primo grado, conferito da tale disposizione.

3)      L’articolo 10, paragrafo 3, lettera a), della direttiva 2003/86 deve essere interpretato nel senso che uno Stato membro non può esigere che, per poter godere del diritto al ricongiungimento familiare con i suoi ascendenti diretti di primo grado ai sensi di detta disposizione, un rifugiato minore non accompagnato o i suoi ascendenti diretti di primo grado soddisfino le condizioni di cui all’articolo 7, paragrafo 1, di tale direttiva, e ciò indipendentemente dalla questione se la domanda di ricongiungimento familiare sia stata presentata entro il termine previsto all’articolo 12, paragrafo 1, terzo comma, di tale direttiva.

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Ottava Sezione)

 

Sentenza del 25 gennaio 2024

Þ C‑277/22

 

Global NRG Kereskedelmi és Tanácsadó Zrt.

c.

Magyar Energetikai és Közmű-szabályozási Hivatal

 

con l’intervento di:

FGSZ Földgázszállító Zrt.

 

Rinvio pregiudiziale – Mercato interno del gas naturale – Direttiva 2009/73/CE – Articolo 41, paragrafo 17 – Sistema di trasporto del gas naturale – Autorità nazionale di regolazione – Fissazione dei corrispettivi di uso del sistema e di connessione al sistema – Fissazione della retribuzione dei servizi forniti dal gestore del sistema – Nozione di “parte che è stata oggetto di una decisione di un’autorità di regolazione” – Ricorso contro tale decisione – Diritto a un ricorso effettivo – Articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea

***

L’articolo 41, paragrafo 17, della direttiva 2009/73/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 luglio 2009, relativa a norme comuni per il mercato interno del gas naturale e che abroga la direttiva 2003/55/CE, letto alla luce dell’articolo 47, primo comma, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea,

deve essere interpretato nel senso che:

esso osta a una normativa di uno Stato membro in forza della quale solo il gestore del sistema di trasporto del gas naturale è qualificato come «parte che è stata oggetto» di una decisione di un’autorità nazionale di regolazione che fissa i corrispettivi di connessione a tale sistema e di uso del medesimo nonché la remunerazione dei servizi forniti da tale gestore e, pertanto, solo quest’ultimo è legittimato a proporre un «ricorso effettivo» avverso tale decisione.

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Prima Sezione)

 

Sentenza del 25 gennaio 2024

Þ C‑58/22

 

NR

 

con l’intervento di:

Parchetul de pe lângă Curtea de Apel Craiova

Rinvio pregiudiziale – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articolo 50 – Principio del ne bis in idem – Azioni penali esercitate in rem – Ordinanza di archiviazione adottata da un pubblico ministero – Ammissibilità di ulteriori azioni penali esercitate in personam per i medesimi fatti – Condizioni che devono essere soddisfatte per poter considerare che nei confronti di una persona è stata pronunciata una sentenza penale definitiva – Necessità di un’istruzione approfondita – Mancata audizione di un eventuale testimone – Mancata audizione della persona interessata in qualità di “indagato”

***

Il principio del ne bis in idem sancito all’articolo 50 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea

deve essere interpretato nel senso che:

una persona non può essere considerata come definitivamente assolta, ai sensi di tale articolo 50, in conseguenza di un’ordinanza di archiviazione adottata da un pubblico ministero in assenza di un esame della situazione giuridica di tale persona in qualità di responsabile, sul piano penale, dei fatti integrativi del reato addebitato

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Prima Sezione)

 

Sentenza del 18 gennaio 2024

Þ C‑631/22

 

J.M.A.R.

c.

Ca Na Negreta SA

 

in presenza di:

Ministerio Fiscal

Rinvio pregiudiziale – Direttiva 2000/78/CE – Parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro – Divieto di discriminazione fondata sulla disabilità – Infortunio sul lavoro – Inidoneità permanente totale – Risoluzione del contratto di lavoro – Articolo 5 – Soluzioni ragionevoli

***

L’articolo 5 della direttiva 2000/78/CE del Consiglio, del 27 novembre 2000, che stabilisce un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro, letto alla luce degli articoli 21 e 26 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea nonché degli articoli 2 e 27 della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, conclusa a New York il 13 dicembre 2006 e approvata, a nome della Comunità europea, con la decisione 2010/48/CE del Consiglio, del 26 novembre 2009, deve essere interpretato nel senso che esso osta a una normativa nazionale in conformità della quale il datore di lavoro può porre fine al contratto di lavoro a motivo dell’inidoneità permanente del lavoratore a svolgere i compiti a lui incombenti in forza di tale contratto, causata dal sopravvenire, nel corso del rapporto di lavoro, di una disabilità, senza che tale datore di lavoro debba prima prevedere o mantenere soluzioni ragionevoli al fine di consentire al lavoratore di conservare il posto di lavoro, né dimostrare, eventualmente, che siffatte soluzioni costituirebbero un onere sproporzionato

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Seconda Sezione)

 

Sentenza del 18 gennaio 2024

Þ C‑451/22

 

RTL Nederland BV,

RTL Nieuws BV

 

con l’intervento di:

Minister van Infrastructuur en Waterstaat

Rinvio pregiudiziale – Trasporto aereo – Regolamento (UE) n. 376/2014 – Monitoraggio degli eventi che mettono in pericolo la sicurezza aerea – Articolo 15 – Riservatezza delle informazioni dettagliate relative a tali eventi – Portata di tale riservatezza – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articolo 11 – Libertà di espressione e di informazione – Libertà dei media – Richiesta di comunicazione di informazioni relative alla distruzione di un aeromobile che sorvolava l’Ucraina orientale, presentata da imprese operanti nel settore dei mezzi d’informazione – Articolo 52, paragrafo 1 – Limitazione – Presupposti

***

L’articolo 15 del regolamento (UE) n. 376/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 3 aprile 2014, concernente la segnalazione, l’analisi e il monitoraggio di eventi nel settore dell’aviazione civile, che modifica il regolamento (UE) n. 996/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio e che abroga la direttiva 2003/42/CE del Parlamento europeo e del Consiglio e i regolamenti (CE) n. 1321/2007 e (CE) n. 1330/2007 della Commissione, come modificato dal regolamento (UE) 2018/1139 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 4 luglio 2018, letto alla luce del diritto alla libertà di espressione e d’informazione sancito all’articolo 11 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea,

deve essere interpretato nel senso che:

le informazioni in possesso delle autorità nazionali competenti riguardo a un «evento» relativo alla sicurezza aerea, ai sensi dell’articolo 2, punto 7, del regolamento n. 376/2014 come modificato, sono soggette a un regime di riservatezza cui consegue che né il pubblico e neppure un’impresa del settore dei mezzi d’informazione hanno diritto di accedervi in qualsivoglia forma.

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Quarta Sezione)

 

Sentenza del 18 gennaio 2024

Þ C‑303/22

 

CROSS Zlín a.s.

c.

Úřad pro ochranu hospodářské soutěže

 

con l’intervento di:

Statutární město Brno

Rinvio pregiudiziale – Procedure di ricorso in materia di aggiudicazione degli appalti pubblici di forniture e di lavori – Direttiva 89/665/CEE – Accesso alle procedure di ricorso – Articolo 2, paragrafo 3, e articolo 2 bis, paragrafo 2 – Obbligo per gli Stati membri di prevedere una procedura di ricorso avente effetto sospensivo – Organo di ricorso di primo grado – Ricorso vertente sulla decisione di aggiudicazione di un appalto – Articolo 2, paragrafo 9 – Organo responsabile delle procedure di ricorso che non è un organo giudiziario – Conclusione di un contratto di appalto pubblico prima della presentazione di un ricorso giurisdizionale contro una decisione di detto organo – Articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Tutela giurisdizionale effettiva

***

L’articolo 2, paragrafo, 3 e l’articolo 2 bis, paragrafo 2, della direttiva 89/665/CEE del Consiglio, del 21 dicembre 1989, che coordina le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative relative all’applicazione delle procedure di ricorso in materia di aggiudicazione degli appalti pubblici di forniture e di lavori, come modificata dalla direttiva 2014/23/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 febbraio 2014,

devono essere interpretati nel senso che:

essi non ostano a una normativa nazionale che vieta all’amministrazione aggiudicatrice di concludere un contratto di appalto pubblico solo fino alla data in cui l’organo di primo grado, ai sensi di tale articolo 2, paragrafo 3, si pronunci sul ricorso avverso la decisione di aggiudicazione di tale appalto, senza che sia rilevante, al riguardo, la questione se tale organo di ricorso sia o meno di natura giurisdizionale.

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Prima Sezione)

 

Sentenza del 18 gennaio 2024

Þ C‑218/22

 

BU

c.

Comune di Copertino

Rinvio pregiudiziale – Politica sociale – Direttiva 2003/88/CE – Articolo 7 – Articolo 31, paragrafo 2, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Indennità finanziaria per ferie annuali retribuite non godute versata alla fine del rapporto di lavoro – Normativa nazionale che vieta il pagamento di tale indennità in caso di dimissioni volontarie di un dipendente pubblico – Contenimento della spesa pubblica – Esigenze organizzative del datore di lavoro pubblico

***

L’articolo 7 della direttiva 2003/88/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 4 novembre 2003, concernente taluni aspetti dell’organizzazione dell’orario di lavoro, e l’articolo 31, paragrafo 2, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea devono essere interpretati nel senso che ostano a una normativa nazionale che, per ragioni attinenti al contenimento della spesa pubblica e alle esigenze organizzative del datore di lavoro pubblico, prevede il divieto di versare al lavoratore un’indennità finanziaria per i giorni di ferie annuali retribuite maturati sia nell’ultimo anno di impiego sia negli anni precedenti e non goduti alla data della cessazione del rapporto di lavoro, qualora egli ponga fine volontariamente a tale rapporto di lavoro e non abbia dimostrato di non aver goduto delle ferie nel corso di detto rapporto di lavoro per ragioni indipendenti dalla sua volontà.

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 16 gennaio 2024

Þ C‑33/22

 

Österreichische Datenschutzbehörde

c.

WK

 

con l’intervento di:

Präsident des Nationalrates

Rinvio pregiudiziale – Protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali – Articolo 16 TFUE – Regolamento (UE) 2016/679 – Articolo 2, paragrafo 2, lettera a) – Ambito di applicazione – Esclusioni – Attività che non rientrano nell’ambito di applicazione del diritto dell’Unione – Articolo 4, paragrafo 2, TUE – Attività riguardanti la sicurezza nazionale Commissione di inchiesta istituita dal Parlamento di uno Stato membro – Articolo 23, paragrafo 1, lettere a) e h), articoli 51 e 55 del regolamento (UE) 2016/679 – Competenza dell’autorità di controllo incaricata della protezione dei dati – Articolo 77 – Diritto di proporre reclamo all’autorità di controllo – Effetto diretto

***

1)      L’articolo 16, paragrafo 2, prima frase, TFUE e l’articolo 2, paragrafo 2, lettera a), del regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati),

devono essere interpretati nel senso che:

un’attività non può essere considerata esclusa dall’ambito di applicazione del diritto dell’Unione e, pertanto, esulante dall’ambito di applicazione di tale regolamento per la sola ragione che essa venga esercitata da una commissione di inchiesta istituita dal Parlamento di uno Stato membro nell’esercizio del suo potere di controllo del potere esecutivo.

2)      L’articolo 2, paragrafo 2, lettera a), del regolamento 2016/679, letto alla luce del considerando 16 di tale regolamento,

deve essere interpretato nel senso che:

non possono essere considerate, in quanto tali, attività riguardanti la sicurezza nazionale escluse dall’ambito di applicazione del diritto dell’Unione, ai sensi di detta disposizione, le attività di una commissione di inchiesta istituita dal Parlamento di uno Stato membro nell’esercizio del suo potere di controllo del potere esecutivo, aventi l’obiettivo di indagare sulle attività di un’autorità di polizia di protezione dello Stato a causa di un sospetto di influenza politica su tale autorità.

3)      L’articolo 77, paragrafo 1, e l’articolo 55, paragrafo 1, del regolamento 2016/679

devono essere interpretati nel senso che:

qualora uno Stato membro abbia scelto, conformemente all’articolo 51, paragrafo 1, di tale regolamento, di istituire un’unica autorità di controllo, senza tuttavia attribuirle la competenza a sorvegliare l’applicazione del suddetto regolamento da parte di una commissione di inchiesta istituita dal Parlamento di tale Stato membro nell’esercizio del suo potere di controllo del potere esecutivo, tali disposizioni conferiscono direttamente a detta autorità la competenza a conoscere dei reclami relativi a trattamenti di dati personali effettuati dalla suddetta commissione di inchiesta.

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 16 gennaio 2024

Þ C‑621/21

 

WS

c.

Intervyuirasht organ na Darzhavna agentsia za bezhantsite pri Ministerskia savet

 

con l’intervento di:

Predstavitelstvo na Varhovnia komisar na Organizatsiyata na obedinenite natsii za bezhantsite v Bulgaria

Rinvio pregiudiziale – Spazio di libertà, sicurezza e giustizia – Politica comune in materia di asilo – Direttiva 2011/95/UE – Condizioni per la concessione dello status di rifugiato – Articolo 2, lettera d) – Motivi di persecuzione – “Appartenenza a un determinato gruppo sociale” – Articolo 10, paragrafo 1, lettera d) – Atti di persecuzione – Articolo 9, paragrafi 1 e 2 – Collegamento tra i motivi e gli atti di persecuzione, o tra i motivi di persecuzione e la mancanza di protezione contro tali atti – Articolo 9, paragrafo 3 – Soggetti non statuali – Articolo 6, lettera c) – Condizioni per la protezione sussidiaria – Articolo 2, lettera f) – “Danno grave” – Articolo 15, lettere a) e b) – Valutazione delle domande di protezione internazionale ai fini del riconoscimento dello status di rifugiato o dello status di protezione sussidiaria – Articolo 4 – Violenza contro le donne basata sul genere – Violenza domestica – Minaccia di “delitto d’onore”

***

1)      L’articolo 10, paragrafo 1, lettera d), della direttiva 2011/95/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 dicembre 2011, recante norme sull’attribuzione, a cittadini di paesi terzi o apolidi, della qualifica di beneficiario di protezione internazionale, su uno status uniforme per i rifugiati o per le persone aventi titolo a beneficiare della protezione sussidiaria, nonché sul contenuto della protezione riconosciuta,

deve essere interpretato nel senso che:

sulla base delle condizioni esistenti nel paese d’origine, possono essere considerate appartenenti a «un determinato gruppo sociale», come «motivo di persecuzione» che può condurre al riconoscimento dello status di rifugiato, tanto le donne di tale paese nel loro insieme quanto gruppi più ristretti di donne che condividono una caratteristica comune supplementare.

2)      L’articolo 9, paragrafo 3, della direttiva 2011/95

deve essere interpretato nel senso che:

qualora un richiedente alleghi il timore di essere perseguitato nel suo paese d’origine da soggetti non statuali, non è necessario stabilire un collegamento tra uno dei motivi di persecuzione menzionati all’articolo 10, paragrafo 1, di detta direttiva e tali atti di persecuzione, se può essere stabilito un tale collegamento tra uno di detti motivi di persecuzione e la mancanza di protezione contro tali atti da parte dei soggetti che offrono protezione, di cui all’articolo 7, paragrafo 1, di detta direttiva.

3)      L’articolo 15, lettere a) e b), della direttiva 2011/95

deve essere interpretato nel senso che:

la nozione di «danno grave» ricomprende la minaccia effettiva, gravante sul richiedente, di essere ucciso o di subire atti di violenza da parte di un membro della sua famiglia o della sua comunità, a causa della presunta trasgressione di norme culturali, religiose o tradizionali, e che tale nozione può quindi condurre al riconoscimento dello status di protezione sussidiaria, ai sensi dell’articolo 2, lettera g), di tale direttiva.

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Quarta Sezione)

 

Sentenza dell’11 gennaio 2024

Þ C‑252/22

 

Societatea Civilă Profesională de Avocaţi AB & CD

c.

Consiliul Judeţean Suceava,

Preşedintele Consiliului Judeţean Suceava,

Agenţia pentru Protecţia Mediului Bacău,

Consiliul Local al Comunei Pojorâta

 

con l’intervento di:

QP

Rinvio pregiudiziale – Ambiente – Convenzione di Aarhus – Articolo 9, paragrafi da 3 a 5 – Accesso alla giustizia – Società civile professionale di avvocati – Ricorso diretto a contestare atti amministrativi – Ricevibilità – Requisiti previsti dal diritto nazionale – Assenza di violazioni di diritti e di interessi legittimi – Non eccessiva onerosità dei procedimenti giurisdizionali – Ripartizione delle spese – Criteri

***

1)      L’articolo 9, paragrafo 3, della convenzione sull’accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico ai processi decisionali e l’accesso alla giustizia in materia ambientale, firmata ad Aarhus il 25 giugno 1998 e approvata a nome della Comunità europea con la decisione 2005/370/CE del Consiglio, del 17 febbraio 2005

deve essere interpretato nel senso che:

esso non osta a una normativa nazionale in forza della quale a un soggetto giuridico diverso da un’organizzazione non governativa per la tutela dell’ambiente è riconosciuta la legittimazione ad agire contro un atto amministrativo di cui non è destinatario solo qualora faccia valere la violazione di un interesse legittimo privato o di un interesse legato a una situazione giuridica direttamente connessa al suo oggetto sociale.

2)      L’articolo 9, paragrafi 4 a 5, della convenzione sull’accesso alle informazioni, la partecipazione del pubblico ai processi decisionali e l’accesso alla giustizia in materia ambientale, firmata ad Aarhus il 25 giugno 1998 e approvata a nome della Comunità europea con la decisione 2005/370 del Consiglio, in combinato disposto con l’articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea,

deve essere interpretato nel senso che:

al fine di garantire il rispetto del requisito della non eccessiva onerosità dei procedimenti giurisdizionali, il giudice chiamato a pronunciarsi sulla condanna alle spese di una parte soccombente, in una controversia in materia ambientale, deve tener conto di tutte le circostanze del caso di specie, ivi compresi l’interesse di tale parte e l’interesse generale connesso alla tutela dell’ambiente.

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Nona Sezione)

 

Ordinanza del 9 gennaio 2024

Þ C‑131/23

 

C.A.A.,

C.V.

 

con l’intervento di:

Parchetul de pe lângă Înalta Curte de Casaţie şi JustiţieDirecţia Naţională AnticorupţieServiciul Teritorial Braşov,

Unitatea Administrativ Teritorială Judeţul Braşov

 

Rinvio pregiudiziale – Articolo 99 del regolamento di procedura della Corte – Acte éclairé – Decisione 2006/928/CE – Meccanismo di cooperazione e verifica dei progressi compiuti dalla Romania per rispettare i parametri di riferimento in materia di riforma giudiziaria e di lotta contro la corruzione – Natura ed effetti giuridici – Obbligatorietà per la Romania – Effetto diretto dei parametri di riferimento – Obbligo di lottare contro la corruzione in generale e, in particolare, la corruzione ad alto livello – Obbligo di prevedere sanzioni penali dissuasive ed effettive – Termine di prescrizione della responsabilità penale – Sentenza di una Corte costituzionale che ha invalidato una disposizione nazionale che disciplina le cause di interruzione di tale termine – Rischio sistemico d’impunità – Principio di legalità dei reati e delle pene – Requisiti di prevedibilità e di determinatezza della legge penale – Principio dell’applicazione retroattiva della legge penale più favorevole (lex mitior) – Principio della certezza del diritto – Standard nazionale di tutela dei diritti fondamentali – Obbligo per i giudici di uno Stato membro di disapplicare le sentenze della Corte costituzionale e/o dell’organo giurisdizionale supremo di tale Stato membro in caso di non conformità al diritto dell’Unione

***

La decisione 2006/928/CE della Commissione, del 13 dicembre 2006, che istituisce un meccanismo di cooperazione e verifica dei progressi compiuti dalla Romania per rispettare i parametri di riferimento in materia di riforma giudiziaria e di lotta contro la corruzione,

deve essere interpretata nel senso che:

gli organi giurisdizionali di uno Stato membro non sono tenuti a disapplicare le sentenze della Corte costituzionale di tale Stato membro che invalidano la disposizione legislativa nazionale recante disciplina delle cause di interruzione del termine di prescrizione in materia penale, per violazione del principio di legalità dei reati e delle pene quale tutelato dal diritto nazionale, sotto il profilo dei suoi requisiti di prevedibilità e di determinatezza della legge penale, anche se tali sentenze hanno la conseguenza di condurre all’archiviazione, per prescrizione della responsabilità penale, di un numero considerevole di procedimenti penali, ivi compresi procedimenti relativi a reati di corruzione.

Per contro, tale decisione deve essere interpretata nel senso che:

gli organi giurisdizionali di tale Stato membro sono tenuti a disapplicare uno standard nazionale di tutela relativo al principio dell’applicazione retroattiva della legge penale più favorevole (lex mitior) che consente di rimettere in discussione, anche nell’ambito di ricorsi contro sentenze definitive, l’interruzione del termine di prescrizione della responsabilità penale in simili procedimenti mediante atti processuali intervenuti prima di una tale constatazione di invalidità.

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 9 gennaio 2024

Þ C‑181/21 e C‑269/21

 

G.

c.

M.S. (C‑181/21),

nei confronti di:

Rzecznik Praw Obywatelskich,

Prokuratura Okręgowa w Katowicach

 

e

 

BC,

DC

c.

X (C‑269/21),

nei confronti di:

Rzecznik Praw Obywatelskich,

Prokuratura Okręgowa w Krakowie

Rinvio pregiudiziale – Articolo 267 TFUE – Possibilità per il giudice del rinvio di prendere in considerazione la sentenza pregiudiziale della Corte – Necessità dell’interpretazione richiesta affinché il giudice del rinvio possa pronunciare la sua sentenza – Indipendenza dei giudici – Condizioni di nomina dei giudici ordinari – Possibilità di contestare un’ordinanza recante la decisione definitiva su una domanda di misure cautelari – Possibilità di escludere un giudice da un collegio giudicante – Irricevibilità delle domande di pronuncia pregiudiziale

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 21 dicembre 2023

Þ C‑333/21

 

European Superleague Company SL

c.

Fédération internationale de football association (FIFA),

Union of European Football Associations (UEFA)

con l’intervento di

A22 Sports Management SL,

Real Federación Española de Fútbol (RFEF),

Liga Nacional de Fútbol Profesional (LNFP)

Rinvio pregiudiziale – Concorrenza – Norme introdotte dalle associazioni sportive internazionali –Enti di diritto privato dotati di poteri regolamentari, di controllo e decisionali, nonché di potere sanzionatorio – Norme sull’approvazione preventiva delle competizioni, sulla partecipazione delle società calcistiche e dei giocatori a tali competizioni, nonché sullo sfruttamento dei diritti commerciali e mediatici connessi a tali competizioni – Sfruttamento dei relativi diritti commerciali e mediatici – Artt. 56, 101(1, 2 e 3) e 102 TFUE –– Decisione di un’associazione di imprese che arreca pregiudizio alla concorrenza – Nozioni di “oggetto” ed “effetto” anticoncorrenziali – Restrizioni alla libera prestazione dei servizi

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 21 dicembre 2023

Þ C‑281/22

 

G.K.,

B.O.D. GmbH,

S.L.

con l’intervento di:

Österreichischer Delegierter Europäischer Staatsanwalt

Rinvio pregiudiziale – Cooperazione giudiziaria in materia penale – Procura europea – Regolamento (UE) 2017/1939 – Articolo 31 – Indagini transfrontaliere – Autorizzazione giudiziaria – Portata del controllo – Articolo 32 – Esecuzione delle misure assegnate - [Carta dei diritti fondamentali]

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 21 dicembre 2023

Þ C‑718/21

 

L. G.

c.

Krajowa Rada Sądownictwa

Domanda di pronuncia pregiudiziale - Articolo 267 TFUE - Nozione di “organo giurisdizionale” - Criteri - Izba Kontroli Nadzwyczajnej i Spraw Publicznych (Camera per la vigilanza straordinaria e gli affari pubblici) del Sąd Najwyższy (Corte Suprema, Polonia) - Domanda di pronuncia pregiudiziale proveniente da un organo giurisdizionale che non ha lo status di organo giurisdizionale indipendente e imparziale precedentemente istituito dalla legge - Irricevibilità

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Terza Sezione)

 

Sentenza del 14 dicembre 2023

Þ C‑340/21

 

VB

c.

Natsionalna agentsia za prihodite

 

Rinvio pregiudiziale – Protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali – Regolamento (UE) 2016/679 – Articolo 5 – Principi relativi a tale trattamento – Articolo 24 – Responsabilità del titolare del trattamento – Articolo 32 – Misure adottate per garantire la sicurezza del trattamento – Valutazione dell’adeguatezza di tali misure – Portata del sindacato giurisdizionale – Assunzione delle prove – Articolo 82 – Diritto al risarcimento e responsabilità – Esonero eventuale dalla responsabilità del titolare del trattamento in caso di violazione commessa da terzi – Domanda di risarcimento di un danno immateriale fondata sul timore di un potenziale utilizzo abusivo di dati personali

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Prima Sezione)

 

Sentenza del 14 dicembre 2023

Þ  C‑206/22

 

TF

c.

Sparkasse Südpfalz

Rinvio pregiudiziale – Tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori – Organizzazione dell’orario di lavoro – Articolo 31, paragrafo 2, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Direttiva 2003/88/CE – Articolo 7 – Diritto alle ferie annuali retribuite – Virus SARS-Cov-2 – Misure di quarantena – Impossibilità di riportare le ferie annuali retribuite concesse per un periodo coincidente con un periodo di quarantena

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Terza Sezione)

 

Sentenza del 14 dicembre 2023

Þ C‑456/22

 

VX,

AT

c.

Gemeinde Ummendorf

Rinvio pregiudiziale – Tutela dei dati personali – Regolamento (UE) 2016/679 – Articolo 82 – Diritto al risarcimento e responsabilità – Nozione di “danno immateriale” – Pubblicazione online, contenente dati personali, dell’ordine del giorno della riunione di un consiglio comunale – Pubblicazione senza il consenso degli interessati – Domanda di tali interessati a fini di risarcimento del danno immateriale

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Terza Sezione)

 

Sentenza del 14 dicembre 2023

Þ C‑767/21 P

 

Jérôme Rivière et al.

ricorrenti

 

procedimento in cui l’altra parte è:

Parlamento europeo

Impugnazione – Diritto istituzionale – Deputati del Parlamento europeo – Regolamento del Parlamento europeo – Norme di comportamento – Articolo 10, paragrafo 3 – Divieto di esporre striscioni durante le sedute del Parlamento – Provvedimento verbale del presidente del Parlamento che vieta ai deputati di esporre una bandiera nazionale sul loro banco – Ricorso di annullamento – Articolo 263 TFUE – Nozione di “atto impugnabile”

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Seconda Sezione)

 

Sentenza del 7 dicembre 2023

Þ C‑518/22

 

J.M.P.

c.

AP Assistenzprofis GmbH

 

Rinvio pregiudiziale – Politica sociale – Parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro – Direttiva 2000/78/CE – Articolo 2, paragrafo 5 – Divieto di discriminazione fondata sull’età – Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità – Articolo 19 – Vita indipendente ed inclusione nella società – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articolo 26 – Inserimento sociale e professionale delle persone con disabilità – Servizio di assistenza personale alle persone con disabilità – Offerta di lavoro contenente l’indicazione di un’età minima e di un’età massima della persona ricercata – Presa in considerazione dei desideri e degli interessi della persona con disabilità – Giustificazione

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Prima Sezione)

 

Sentenza del 7 dicembre 2023

Þ C‑26/22 e C‑64/22

 

UF (C‑26/22),

AB (C‑64/22)

c.

Land Hessen,

con l’intervento di:

SCHUFA Holding AG

 

Rinvio pregiudiziale – Protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali – Regolamento (UE) 2016/679 – Articolo 5, paragrafo 1, lettera a) – Principio di “liceità” – Articolo 6, paragrafo 1, primo comma, lettera f) – Necessità del trattamento ai fini dei legittimi interessi perseguiti dal titolare del trattamento o da un terzo – Articolo 17, paragrafo 1, lettera d) – Diritto alla cancellazione in caso di trattamento illecito di dati personali – Articolo 40 – Codici di condotta – Articolo 78, paragrafo 1 – Diritto a un ricorso giurisdizionale effettivo nei confronti dell’autorità di controllo – Decisione adottata dall’autorità di controllo su un reclamo – Portata del controllo giurisdizionale su detta decisione – Società che forniscono informazioni commerciali – Conservazione di dati provenienti da un registro pubblico relativi all’esdebitazione a favore di una persona – Durata della conservazione

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 5 dicembre 2023

Þ C‑128/22

 

Nordic Info BV

c.

Belgische Staat

 

Rinvio pregiudiziale – Direttiva 2004/38/CE – Articoli 27 e 29 – Misure che limitano la libera circolazione dei cittadini dell’Unione per motivi di sanità pubblica – Misure di portata generale – Normativa nazionale che prevede il divieto di uscire dal territorio nazionale per effettuare viaggi non essenziali verso Stati membri classificati come zone ad alto rischio nel contesto della pandemia di COVID-19 nonché l’obbligo per i viaggiatori che entrano nel territorio nazionale in provenienza da uno di tali Stati membri di sottoporsi a test diagnostici e di osservare una quarantena – Codice frontiere Schengen – Articolo 23 – Esercizio delle competenze di polizia in materia di sanità pubblica – Equivalenza con l’esercizio delle verifiche di frontiera – Articolo 25 – Possibilità di ripristinare controlli alle frontiere interne nel contesto della pandemia di COVID-19 – Controlli effettuati in uno Stato membro nell’ambito di misure di divieto di attraversamento delle frontiere per effettuare viaggi non essenziali in partenza da o a destinazione di Stati dello spazio Schengen classificati come zone ad alto rischio nel contesto della pandemia di COVID-19

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Seconda Sezione)

 

Sentenza del 30 novembre 2023

Þ C‑228/21, C‑254/21, C‑297/21, C‑315/21 e C‑328/21

 

Ministero dell’Interno, Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione – Unità Dublino (C‑228/21),

DG (C‑254/21),

XXX.XX (C‑297/21),

PP (C‑315/21),

GE (C‑328/21)

c.

CZA (C‑228/21),

Ministero dell’Interno, Dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione – Unità Dublino (C‑254/21, C‑297/21, C‑315/21 e C‑328/21)

Rinvio pregiudiziale – Politica d’asilo – Regolamento (UE) n. 604/2013 – Articoli da 3 a 5, 17 e 27 – Regolamento (UE) n. 603/2013 – Articolo 29 – Regolamento (UE) n. 1560/2003 – Allegato X – Diritto all’informazione del richiedente protezione internazionale – Opuscolo comune – Colloquio personale – Domanda di protezione internazionale presentata in precedenza in un primo Stato membro – Nuova domanda presentata in un secondo Stato membro – Soggiorno irregolare nel secondo Stato membro – Procedura di ripresa in carico – Violazione del diritto di informazione – Mancanza di colloquio personale – Protezione contro il rischio di refoulement indiretto – Fiducia reciproca – Controllo giurisdizionale della decisione di trasferimento – Portata – Constatazione dell’esistenza, nello Stato membro richiesto, di carenze sistemiche nella procedura di asilo e nelle condizioni di accoglienza dei richiedenti protezione internazionale – Clausole discrezionali – Rischio di violazione del principio di non-refoulement nello Stato membro richiesto – [Articoli 4, 19 e 47 della Carta dei diritti fondamentali]

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Prima Sezione)

 

Sentenza del 30 novembre 2023

Þ C‑270/22

 

G.D.,

A.R.,

C.M.

c.

Ministero dell’Istruzione,

Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS)

Rinvio pregiudiziale – Politica sociale – Direttiva 1999/70/CE – Accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato – Clausola 4 – Settore pubblico – Docenti – Assunzione come dipendenti pubblici di ruolo di lavoratori con contratto a tempo determinato mediante una procedura di selezione per titoli – Determinazione dell’anzianità di servizio

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Prima Sezione)

 

Sentenza del 30 novembre 2023

Þ C‑173/22 P

 

MG

 

procedimento in cui l’altra parte è:

Banca europea per gli investimenti (BEI)

Impugnazione – Funzione pubblica – Personale della Banca europea per gli investimenti (BEI) – Disposizioni amministrative applicabili al personale della BEI – Retribuzione – Assegni familiari – Versamento al solo genitore titolare dell’affidamento esclusivo del minore – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articolo 41, paragrafo 2 – Diritto di essere ascoltato – Eccezione di illegittimità di disposizioni amministrative – Principio della parità di trattamento – Principio di proporzionalità – Ricorsi di annullamento e per risarcimento danni

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 28 novembre 2023

Þ C‑148/22

 

OP

c.

Commune d’An

Rinvio pregiudiziale – Politica sociale – Direttiva 2000/78/CE – Creazione di un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro – Divieto di discriminazioni fondate sulla religione o le convinzioni personali – Settore pubblico – Regolamento di lavoro di una pubblica amministrazione che vieta di indossare in modo visibile qualsiasi segno filosofico o religioso sul luogo di lavoro – Velo islamico – Requisito di neutralità nei contatti con il pubblico, i superiori e i colleghi

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Seconda Sezione)

 

Sentenza del 23 novembre 2023

Þ C‑374/22

 

XXX

c.

Commissaire général aux réfugiés et aux apatrides

Rinvio pregiudiziale – Direttiva 2011/95/UE – Norme relative alle condizioni di concessione dello status di rifugiato o dello status conferito dalla protezione sussidiaria – Padre di minori rifugiati nati in Belgio – Padre non “familiare” ai sensi dell’articolo 2, lettera j), di detta direttiva – Domanda di concessione della protezione internazionale a titolo derivato presentata da detto padre – Rigetto – Assenza di obbligo per gli Stati membri di riconoscere all’interessato il diritto di beneficiare di tale protezione se questi non soddisfa individualmente le condizioni per la concessione – Articolo 23, paragrafo 2, di detta direttiva – Inapplicabilità

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Seconda Sezione)

 

Sentenza del 23 novembre 2023

Þ C‑614/22

 

XXX

c.

Commissaire général aux réfugiés et aux apatrides

Rinvio pregiudiziale – Direttiva 2011/95/UE – Norme relative alle condizioni di concessione dello status di rifugiato o dello status conferito dalla protezione sussidiaria – Madre di minori rifugiati in Belgio – Madre “familiare” ai sensi dell’articolo 2, lettera j), di detta direttiva – Domanda di concessione della protezione internazionale a titolo derivato presentata da detta madre – Rigetto – Assenza di obbligo per gli Stati membri di riconoscere all’interessata il diritto di beneficiare di tale protezione se essa non soddisfa individualmente le condizioni per la concessione – Articolo 20 e articolo 23, paragrafo 2, di detta direttiva – Inapplicabilità

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Quarta Sezione)

 

Sentenza del 23 novembre 2023

Þ C‑84/22

 

Right to Know CLG

c.

An Taoiseach

Rinvio pregiudiziale – Ambiente – Convenzione di Aarhus – Direttiva 2003/4/CE – Accesso del pubblico all’informazione ambientale – Rigetto di una richiesta di informazione – Verbali delle riunioni di un governo – Discussioni concernenti le emissioni di gas a effetto serra – Articolo 4, paragrafi 1 e 2 – Eccezioni al diritto di accesso all’informazione – Nozioni di “comunicazioni interne” e di “deliberazioni interne delle autorità pubbliche” – Ricorso giurisdizionale – Annullamento della decisione di rifiuto – Eccezione applicabile individuata nella sentenza – Autorità di cosa giudicata

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Quinta Sezione)

 

Sentenza del 23 novembre 2023

Þ C‑201/22

 

Kopiosto ry

c.

Telia Finland Oyi

Rinvio pregiudiziale – Diritti di proprietà intellettuale – Direttiva 2014/26/UE – Gestione collettiva dei diritti d’autore e dei diritti connessi – Organismo di gestione collettiva – Direttiva 2004/48/CE – Misure, procedure e mezzi di ricorso necessari ad assicurare il rispetto dei diritti di proprietà intellettuale – Articolo 4 – Soggetti legittimati a chiedere l’applicazione delle misure, delle procedure e dei mezzi di ricorso previsti dalla direttiva 2004/48/CE – Organismo di gestione collettiva autorizzato a concedere licenze collettive estese – Legittimazione ad agire a difesa dei diritti di proprietà intellettuale - [Articoli 17 e 47 della Carta dei diritti fondamentali]

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Prima Sezione)

 

Sentenza del 23 novembre 2023

Þ C‑260/22

 

Seven.One Entertainment Group GmbH

c.

Corint Media GmbH

Rinvio pregiudiziale – Armonizzazione di taluni aspetti del diritto d’autore e dei diritti connessi nella società dell’informazione – Direttiva 2001/29/CE – Articolo 2, lettera e) – Organismi di diffusione radiotelevisiva – Diritto di riproduzione delle fissazioni di trasmissioni – Articolo 5, paragrafo 2, lettera b) – Eccezione per copia privata – Equo compenso – Pregiudizio arrecato agli organismi di diffusione radiotelevisiva – Parità di trattamento – Normativa nazionale che esclude gli organismi di diffusione radiotelevisiva dal diritto a un equo compenso

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Quinta Sezione)

 

Sentenza del 16 novembre 2023

Þ C‑333/22

 

Ligue des droits humains ASBL,

BA

c.

Organe de contrôle de l’information policière

Rinvio pregiudiziale – Protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali – Direttiva (UE) 2016/680 – Articolo 17 – Esercizio dei diritti dell’interessato tramite l’autorità di controllo – Verifica della liceità del trattamento dei dati – Articolo 17, paragrafo 3 – Obbligo di informazione minima dell’interessato – Portata – Validità – Articolo 53 – Diritto di proporre un ricorso giurisdizionale effettivo nei confronti dell’autorità di controllo – Nozione di “decisione giuridicamente vincolante” – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articolo 8, paragrafo 3 – Controllo di un’autorità indipendente – Articolo 47 – Diritto a una tutela giurisdizionale effettiva

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Ottava Sezione)

 

Ordinanza del 16 novembre 2023

Þ C‑636/22

 

PY

 

con l’intervento di:

Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce

Rinvio pregiudiziale – Articolo 99 del regolamento di procedura della Corte – Risposta chiaramente desumibile dalla giurisprudenza – Cooperazione giudiziaria in materia penale – Mandato d’arresto europeo – Decisione quadro 2002/584/GAI – Garanzie che lo Stato membro di emissione deve fornire – Articolo 5, punto 3 – Obiettivo di reinserimento sociale – Cittadini di paesi terzi che risiedono nel territorio dello Stato membro di esecuzione – Parità di trattamento – Articolo 20 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Quarta Sezione)

 

Sentenza del 9 novembre 2023

Þ C‑598/21

 

SP,

CI

c.

Všeobecná úverová banka a.s.

Rinvio pregiudiziale – Clausole abusive nei contratti stipulati con i consumatori – Contratto di credito al consumo – Direttiva 93/13/CEE – Articolo 1, paragrafo 2 – Clausola che riproduce una disposizione legislativa imperativa – Articolo 3, paragrafo 1, articolo 4, paragrafo 1, articolo 6, paragrafo 1, e articolo 7, paragrafo 1 – Clausola di scadenza anticipata del termine – Sindacato giurisdizionale – Proporzionalità rispetto agli inadempimenti contrattuali del consumatore – Articoli 7 e 38 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Contratto garantito attraverso costituzione di ipoteca su un bene immobile – Vendita stragiudiziale dell’abitazione del consumatore         

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Quarta Sezione)

 

Sentenza del 9 novembre 2023

Þ C‑819/21

 

Staatsanwaltschaft Aachen

 

in presenza di:

M.D.

Rinvio pregiudiziale – Cooperazione giudiziaria in materia penale – Riconoscimento delle sentenze che irrogano pene detentive o misure privative della libertà personale, ai fini della loro esecuzione in un altro Stato membro – Decisione quadro 2008/909/GAI – Articolo 3, paragrafo 4, e articolo 8 – Rifiuto di esecuzione – Articolo 47, secondo comma, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea Diritto fondamentale ad un processo equo dinanzi ad un giudice indipendente e imparziale precostituito per legge – Carenze sistemiche o generalizzate nello Stato membro di emissione – Esame in due fasi – Revoca della sospensione dell’esecuzione che accompagnava una pena detentiva irrogata da uno Stato membro – Esecuzione di tale pena da parte di un altro Stato membro

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Quarta Sezione)

 

Sentenza del 9 novembre 2023

Þ C‑175/22

 

BK,

con l’intervento di:

Spetsializirana prokuratura

Rinvio pregiudiziale – Cooperazione giudiziaria in materia penale – Direttiva 2012/13/UE – Diritto all’informazione nei procedimenti penali – Articolo 6 – Diritto dell’interessato di essere informato dell’accusa elevata a suo carico – Articolo 6, paragrafo 4 – Modifica delle informazioni fornite – Modifica della qualificazione del reato – Obbligo di informare tempestivamente l’imputato e di offrirgli la possibilità di presentare i propri argomenti sulla nuova qualificazione prospettata – Esercizio effettivo dei diritti della difesa – Equità del procedimento – Direttiva (UE) 2016/343 – Rafforzamento di alcuni aspetti della presunzione di innocenza e del diritto di presenziare al processo nei procedimenti penali – Articolo 3 – Presunzione di innocenza – Articolo 7, paragrafo 2 – Diritto di non autoincriminarsi – Articolo 47, secondo comma, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Requisito di imparzialità del giudice penale – Riqualificazione del reato su iniziativa del giudice penale o su proposta dell’imputato

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Quarta Sezione)

 

Sentenza del 9 novembre 2023

Þ C‑125/22

 

X,

Y,

i loro 6 figli minorenni

c.

Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid

Rinvio pregiudiziale –Politica comune in materia di asilo e di protezione sussidiaria – Direttiva 2011/95/UE – Articolo 15 – Condizioni per la concessione della protezione sussidiaria – Presa in considerazione degli elementi relativi alla situazione individuale e alle circostanze personali del richiedente nonché alla situazione generale nel paese di origine – Situazione umanitaria

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Prima Sezione)

 

Sentenza del 9 novembre 2023

Þ cause riunite da C‑271/22 a C‑275/22

 

XT (C‑271/22)

KH (C‑272/22)

BX (C‑273/22)

FH (C‑274/22)

NW (C‑275/22)

c.

Keolis Agen SARL

 

con l’intervento di:

Syndicat national des transports urbains SNTU-CFDT

Rinvio pregiudiziale – Politica sociale – Organizzazione dell’orario di lavoro – Direttiva 2003/88/CE – Articolo 7 – Diritto alle ferie annuali retribuite – Riporto dei diritti alle ferie annuali retribuite in caso di malattia di lunga durata – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articolo 31, paragrafo 2

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Decima Sezione)

 

Sentenza del 9 novembre 2023

Þ C‑257/22

 

CD

c.

Ministerstvo vnitra České republiky, Odbor azylové a migrační politiky

Rinvio pregiudiziale – Spazio di libertà, sicurezza e giustizia – Rimpatrio di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare – Direttiva 2008/115/CE – Articolo 3, punto 2 – Nozione di “soggiorno irregolare” – Direttiva 2013/32/UE – Richiedente la protezione internazionale – Articolo 9, paragrafo 1 – Diritto di rimanere nello Stato membro durante l’esame della domanda – Decisione di rimpatrio adottata anteriormente all’emanazione della decisione di primo grado di rigetto della domanda di protezione internazionale

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Seconda Sezione)

 

Sentenza del 9 novembre 2023

Þ C‑376/22

 

Google Ireland Limited,

Meta Platforms Ireland Limited,

Tik Tok Technology Limited

c.

Kommunikationsbehörde Austria (KommAustria)

 

con l’intervento di:

Bundesministerin für Frauen, Familie, Integration und Medien im Bundeskanzleramt

Rinvio pregiudiziale – Direttiva 2000/31/CE – Servizi della società dell’informazione – Articolo 3, paragrafo 1 – Principio del controllo nello Stato membro di origine – Articolo 3, paragrafo 4 – Deroga al principio della libera circolazione dei servizi della società dell’informazione – Nozione di “provvedimenti adottati per quanto concerne un determinato servizio della società dell’informazione” – Articolo 3, paragrafo 5 – Possibilità di notificare a posteriori provvedimenti che limitano la libera circolazione dei servizi della società dell’informazione in caso di urgenza – Omessa notifica – Opponibilità di tali provvedimenti – Normativa di uno Stato membro che impone ai fornitori di piattaforme di comunicazione, siano essi stabiliti o meno nel suo territorio, un insieme di obblighi in materia di controllo e segnalazione dei contenuti asseritamente illeciti – Direttiva 2010/13/UE – Servizi di media audiovisivi – Servizio di piattaforme per la condivisione di video  

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Prima Sezione)

 

Sentenza del 26 ottobre 2023

Þ C‑307/22

 

FT

c.

DW

Rinvio pregiudiziale – Trattamento dei dati personali – Regolamento (UE) 2016/679 – Articoli 12, 15 e 23 – Diritto di accesso dell’interessato ai suoi dati oggetto di trattamento – Diritto di ottenere gratuitamente una prima copia di tali dati – Trattamento di dati di un paziente da parte del suo medico – Cartella medica – Motivi della richiesta di accesso – Utilizzo dei dati al fine di far valere la responsabilità del professionista sanitario – Nozione di “copia”

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Quarta Sezione)

 

Sentenza del 19 ottobre 2023

Þ C‑655/21

 

procedimento penale a carico di

G. ST. T.,

con l’intervento di:

Rayonna prokuratura Burgas, TO Nesebar

Rinvio pregiudiziale – Rispetto dei diritti di proprietà intellettuale – Direttiva 2004/48/CE – Articolo 13 – Procedimento penale – Ambito di applicazione – Danni subiti dal titolare di un marchio come elemento costitutivo della violazione – Accordo sugli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale attinenti al commercio (ADPIC) – Articolo 61 – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articolo 51, paragrafo 1 – Attuazione del diritto dell’Unione – Competenza – Articolo 49, paragrafi 1 e 3 – Legalità e proporzionalità delle pene

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Seconda Sezione)

 

Sentenza del 19 ottobre 2023

Þ C‑147/22

 

Terhelt5,

con l’intervento di:

Központi Nyomozó Főügyészség

Rinvio pregiudiziale – Convenzione di applicazione dell’accordo di Schengen – Articolo 54 – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articolo 50 – Principio del ne bis in idem – Ammissibilità di un procedimento penale per fatti di corruzione a carico di un indagato o imputato in uno Stato membro dopo l’archiviazione del procedimento penale promosso nei suoi confronti per gli stessi fatti dalla Procura di un altro Stato membro – Condizioni per ritenere che l’indagato o imputato sia stato giudicato con sentenza definitiva – Condizione di un esame condotto nel merito della causa – Necessità di un’istruzione approfondita – Assenza di interrogatorio dell’indagato o imputato

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Sesta Sezione)

 

Sentenza del 12 ottobre 2023

Þ C‑57/22

 

YQ

c.

Ředitelství silnic a dálnic ČR

Rinvio pregiudiziale – Politica sociale – Tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori – Organizzazione dell’orario di lavoro – Direttiva 2003/88/CE – Articolo 7, paragrafo 1 – Diritto alle ferie annuali retribuite – Lavoratore illegittimamente licenziato e reintegrato nelle sue funzioni mediante decisione giudiziaria – Esclusione del diritto alle ferie annuali retribuite non godute per il periodo compreso tra il licenziamento e la reintegrazione – Periodo compreso tra la data del licenziamento e la data della reintegrazione

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Prima Sezione)

 

Sentenza del 12 ottobre 2023

Þ C‑726/21

 

procedimento penale a carico di:

GR,

HS,

IT,

con l’intervento di:

Županijsko državno odvjetništvo u Puli-Pola

Rinvio pregiudiziale – Cooperazione giudiziaria in materia penale – Convenzione di applicazione dell’Accordo di Schengen – Articolo 54 – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articolo 50 – Principio del ne bis in idem – Valutazione rispetto ai fatti contenuti nella motivazione della sentenza – Valutazione rispetto ai fatti esaminati nell’ambito delle indagini preliminari e omessi nell’atto di imputazione – Nozione di “medesimi fatti”

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Settima Sezione)

 

Sentenza del 5 ottobre 2023

Þ C‑496/22

 

EI

c.

SC Brink’s Cash Solutions SRL

Rinvio pregiudiziale – Politica sociale – Ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri in materia di licenziamenti collettivi – Direttiva 98/59/CE – Articolo 1, paragrafo 1, primo comma, lettera b), e articolo 6 – Procedura di informazione e di consultazione dei lavoratori in caso di progetto di licenziamento collettivo – Assenza di designazione di rappresentanti dei lavoratori – Normativa nazionale che consente a un datore di lavoro di non informare e consultare individualmente i lavoratori coinvolti

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Quarta Sezione)

 

Sentenza del 5 ottobre 2023

Þ C‑294/22

 

Office français de protection des réfugiés et apatrides,

c.

SW

Rinvio pregiudiziale – Politica comune in materia di asilo e di protezione sussidiaria – Direttiva 2011/95/UE – Articolo 12 – Esclusione dallo status di rifugiato – Persona registrata presso l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei rifugiati palestinesi nel Vicino Oriente (UNRWA) – Presupposti affinché tale persona possa essere ipso facto ammessa ai benefici della direttiva 2011/95 – Cessazione della protezione o dell’assistenza dell’UNRWA – Mancata assistenza medica – Presupposti

Corte di Giustizia dell’Unione europea 

 

Ordinanza del vicepresidente della Corte

del 27 settembre 2023

Þ C‑564/23 P(R)

 

Consiglio dell’Unione europea

ricorrente

 

procedimento in cui le altre parti sono:

Nikita Dmitrievich Mazepin

ricorrente in primo grado,

Repubblica di Lettonia

interveniente in primo grado

Impugnazione – Procedimento sommario – Misure restrittive adottate in considerazione della situazione in Ucraina – Congelamento di fondi e di risorse economiche – Mantenimento del nome di una persona fisica nell’elenco delle persone, entità e organismi soggetti a tali misure – Sospensione del procedimento di “reinserimento” di tale persona – Pubblicazione della decisione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea – Obbligo di adottare misure in materia di visti concessi dagli Stati membri – Provvedimenti che possono essere adottati dal giudice del procedimento sommario

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Ottava Sezione)

 

Ordinanza del 27 settembre 2023

Þ C‑58/23

 

Y.N.

contro

Republika Slovenija

 

Rinvio pregiudiziale – Articolo 99 del regolamento di procedura della Corte – Spazio di libertà, sicurezza e giustizia – Politica di asilo – Procedure comuni ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di protezione internazionale – Direttiva 2013/32/UE – Articoli 22 e 23 – Diritto all’assistenza e alla rappresentanza legali – Articolo 46, paragrafo 4 – Termine di ricorso ragionevole – Articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Diritto a un ricorso effettivo dinanzi a un giudice – Rigetto di una domanda di protezione internazionale in quanto manifestamente infondata, mediante procedimento accelerato

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Terza Sezione)

 

Sentenza del 21 settembre 2023

Þ C‑151-22

 

S,

A

c.

Staatssecretaris van Veiligheid en Justitie

 

con l’intervento di:

Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR)

Rinvio pregiudiziale – Spazio di libertà, sicurezza e giustizia – Politica comune in materia di asilo – Condizioni per poter beneficiare dello status di rifugiato – Direttiva 2011/95/UE – Articolo 10, paragrafo 1, lettera e), e paragrafo 2 – Motivi di persecuzione – “Opinione politica” – Nozione – Opinioni politiche sviluppate nello Stato membro ospitante – Articolo 4 – Valutazione del timore fondato di persecuzione a causa di tali opinioni politiche

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Quarta Sezione)

 

Sentenza del 21 settembre 2023

Þ C‑143-22

 

Association Avocats pour la défense des droits des étrangers (ADDE) et al.

c.

Ministre de l’Intérieur,

 

con l’intervento di:

Défenseur des droits

Rinvio pregiudiziale – Spazio di libertà, sicurezza e giustizia – Controllo alle frontiere, asilo e immigrazione – Regolamento (UE) 2016/399 – Articolo 32 – Ripristino temporaneo da parte di uno Stato membro del controllo di frontiera alle sue frontiere interne – Articolo 14 – Provvedimento di respingimento – Equiparazione delle frontiere interne alle frontiere esterne – Direttiva 2008/115/CE –– Articolo 2, paragrafo 2, lettera a) – Applicabilità della Direttiva anche a cittadini di Paesi terzi  ai fini del loro allontanamento.

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Seconda Sezione)

 

Sentenza del 21 settembre 2023

Þ C‑116-22

 

Commissione europea

c.

Repubblica federale di Germania

Inadempimento di uno Stato – Ambiente – Direttiva 92/43/CEE – Conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche – Articolo 4, paragrafo 4, e articolo 6, paragrafo 1 – Mancata designazione delle zone speciali di conservazione – Mancata determinazione degli obiettivi di conservazione – Assenza o insufficienza di misure di conservazione – Prassi amministrativa

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Prima Sezione)

 

Sentenza del 14 settembre 2023

Þ C‑27-22

 

Volkswagen Group Italia SpA,

Volkswagen Aktiengesellschaft

c.

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato

nei confronti di:

Associazione Cittadinanza Attiva Onlus,

Coordinamento delle associazioni per la tutela dell’ambiente e dei diritti degli utenti e consumatori (Codacons)

Rinvio pregiudiziale – Accise – Direttiva 2008/118/CE – Articolo 16 – Regime di deposito fiscale – Condizioni per il rilascio di un’autorizzazione all’apertura e all’esercizio di un deposito fiscale da parte di un depositario autorizzato – Inosservanza di tali condizioni – Revoca definitiva dell’autorizzazione applicata cumulativamente all’imposizione di una sanzione pecuniaria – Articolo 50 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Principio del “ne bis in idem” – Proporzionalità

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Sesta Sezione)

 

Sentenza del 14 settembre 2023

Þ C‑55-22

 

NK

c.

Bezirkshauptmannschaft Feldkirch

Rinvio pregiudiziale – Articolo 50 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Principio del ne bis in idem – Archiviazione definitiva di un primo procedimento avviato per violazione di una disposizione della normativa nazionale sul gioco d’azzardo – Sanzione amministrativa di carattere penale inflitta per gli stessi fatti per violazione di un’altra disposizione di tale normativa – Archiviazione del primo procedimento a causa dell’erronea qualificazione giuridica della violazione commessa

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Seconda Sezione)

 

Sentenza del 14 settembre 2023

Þ C‑113-22

 

DX

c.

Instituto Nacional de la Seguridad Social (INSS),

Tesorería General de la Seguridad Social (TGSS)

Rinvio pregiudiziale – Politica sociale – Direttiva 79/7/CEE – Parità di trattamento tra uomini e donne in materia di previdenza sociale – Articolo 6 – Normativa nazionale che prevede il diritto a un’integrazione della pensione soltanto a favore delle donne – Sentenza pregiudiziale della Corte che consente di accertare che tale normativa costituisce una discriminazione diretta fondata sul sesso – Prassi amministrativa consistente nel continuare ad applicare tale normativa malgrado detta sentenza – Discriminazione distinta – Risarcimento in denaro – Rimborso relativo alle spese e agli onorari di avvocato

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Quarta Sezione)

 

Sentenza del 14 settembre 2023

Þ C‑820-21

 

«Vinal» AD

c.

Direktor na Agentsia «Mitnitsi»

 

 

Rinvio pregiudiziale – Articolo 50 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Principio del ne bis in idem – Sanzione irrogata in relazione a pratiche commerciali sleali – Natura penale della sanzione – Sanzione penale irrogata in uno Stato membro dopo l’adozione di una sanzione relativa a pratiche commerciali sleali in un altro Stato membro ma divenuta definitiva prima di quest’ultima sanzione – Articolo 52, paragrafo 1 – Limitazioni apportate al principio del ne bis in idem – Condizioni – Coordinamento dei procedimenti e delle sanzioni

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Sesta Sezione)

 

Sentenza del 14 settembre 2023

Þ C‑71-21

 

procedimento relativo all’esecuzione di un mandato d’arresto emesso contro

KT

con l’intervento di:

Sofiyska gradska prokuratura

Rinvio pregiudiziale – Cooperazione giudiziaria in materia penale – Accordo relativo alla procedura di consegna tra gli Stati membri dell’Unione europea, da un lato, e la Repubblica d’Islanda e il Regno di Norvegia, dall’altro – Articolo 1, paragrafo 3 – Diritti fondamentali – Rifiuto dell’esecuzione da parte di uno Stato membro di un mandato d’arresto emesso dal Regno di Norvegia – Emissione di un nuovo mandato d’arresto da parte del Regno di Norvegia a carico della stessa persona per gli stessi fatti – Esame da parte di un altro Stato membro – Presa in considerazione del rifiuto dell’esecuzione del primo mandato d’arresto

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Quarta Sezione)

 

Sentenza del 7 settembre 2023

Þ C‑209-22

 

procedimento penale a carico di:

AB

 

con l’intervento di:

Rayonna prokuratura Lovech, teritorialno otdelenie Lukovit

Rinvio pregiudiziale – Cooperazione giudiziaria in materia penale – Diritto all’informazione nei procedimenti penali – Direttiva 2012/13/UE – Diritto di avvalersi di un difensore nel procedimento penale – Direttiva 2013/48/UE – Ambito di applicazione – Normativa nazionale che non contempla la qualità di indagato – Fase istruttoria del procedimento penale – Misura coercitiva di perquisizione personale e di confisca – Autorizzazione a posteriori da parte del giudice competente – Assenza di sindacato giurisdizionale sulle misure di ottenimento di prove – Articoli 47 et 48 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Esercizio effettivo dei diritti della difesa da parte degli indagati e degli imputati in occasione del sindacato giurisdizionale sulle misure di ottenimento delle prove

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Prima Sezione)

 

Sentenza del 7 settembre 2023

Þ C‑162-22

 

procedimento avviato da:

A.G.

con l’intervento di:

Lietuvos Respublikos generalinė prokuratūra

Rinvio pregiudiziale  – Telecomunicazioni – Trattamento dei dati personali nel settore delle comunicazioni elettroniche [Artt. 7 e 8 della Carta dei diritti fondamentali] – Direttiva 2002/58/CE – Ambito di applicazione – Articolo 15, paragrafo 1 – Dati conservati dai fornitori di servizi di comunicazione elettronica e messi a disposizione delle autorità competenti in procedimenti penali – Uso successivo di tali dati nel corso di un’indagine su una condotta illecita - [Artt. 7, 8, 11 e 52, par. 1  della Carta dei diritti fondamentali]

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Decima Sezione)

 

Sentenza del 7 settembre 2023

Þ C‑135-22 P

 

Patrick Breyer, 

ricorrente

 

procedimento in cui le altre parti sono:

Agenzia esecutiva europea per la ricerca (REA)

sostenuta da:

Commissione europea

Impugnazione – Accesso ai documenti delle istituzioni dell’Unione europea  [Art. 42 della Carta dei diritti fondamentali ] – Regolamento (CE) n. 1049/2001 – Articolo 4, paragrafo 2, primo trattino – Eccezione al diritto di accesso – Tutela degli interessi commerciali – Programma quadro di ricerca e innovazione “Orizzonte 2020” (2014-2020) – Documenti riguardanti il progetto di ricerca “iBorderCtrl: Intelligent Portable Border Control System” – Decisione dell’Agenzia esecutiva europea per la ricerca (REA) che nega l’accesso a determinate informazioni – Interesse pubblico prevalente

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Prima Sezione)

 

Sentenza del 7 settembre 2023

Þ C‑216-21

 

Asociația «Forumul Judecătorilor din România»,

YN

c.

Consiliul Superior al Magistraturii

Rinvio pregiudiziale – Decisione 2006/928/CE – Meccanismo di cooperazione e verifica dei progressi compiuti dalla Romania per rispettare i parametri di riferimento in materia di riforma giudiziaria e di lotta contro la corruzione – Articolo 2 TUE – Articolo 19, paragrafo 1, secondo comma, TUE – Stato di diritto – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articolo 47 – Indipendenza dei giudici – Normativa nazionale che modifica il regime di promozione dei giudici

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 5 settembre 2023

Þ C‑689-21

 

X

c.

Udlændinge- og Integrationsministeriet

Rinvio pregiudiziale – Cittadinanza dell’Unione europea – Articolo 20 TFUE – Articolo 7 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Cittadino avente la cittadinanza di uno Stato membro e la cittadinanza di un paese terzo – Perdita ipso iure della cittadinanza dello Stato membro all’età di 22 anni per mancanza di un collegamento effettivo con tale Stato membro, in assenza di domanda di mantenimento della cittadinanza prima del compimento di tale età – Perdita dello status di cittadino dell’Unione – Esame della proporzionalità delle conseguenze di tale perdita sotto il profilo del diritto dell’Unione – Termine di decadenza

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 24 luglio 2023

Þ C‑107/23 PPU

 

C.I.,

C.O.,

K.A.,

L.N.,

S.P.

 

con l’intervento di:

Statul român

Rinvio pregiudiziale – Tutela degli interessi finanziari dell’Unione europea – Articolo 325, paragrafo 1, TFUE – Convenzione “TIF” – Articolo 2, paragrafo 1 – Obbligo di lottare con misure dissuasive ed effettive contro la frode che lede gli interessi finanziari dell’Unione – Obbligo di prevedere sanzioni penali – Imposta sul valore aggiunto (IVA) – Direttiva 2006/112/CE – Frode grave all’IVA – Termine di prescrizione della responsabilità penale – Sentenza di una Corte costituzionale che ha invalidato una disposizione nazionale che disciplina le cause di interruzione di tale termine – Rischio sistemico d’impunità – Tutela dei diritti fondamentali – Articolo 49, paragrafo 1, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Principio di legalità dei reati e delle pene – Requisiti di prevedibilità e di determinatezza della legge penale – Principio dell’applicazione retroattiva della legge penale più favorevole (lex mitior) – Principio di certezza del diritto – Standard nazionale di tutela dei diritti fondamentali – Obbligo per i giudici di uno Stato membro di disapplicare le sentenze della Corte costituzionale e/o dell’organo giurisdizionale supremo di tale Stato membro in caso di non conformità al diritto dell’Unione – Responsabilità disciplinare dei giudici in caso di inosservanza di tali sentenze – Principio del primato del diritto dell’Unione

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 13 luglio 2023

Þ C‑615-20 e C-671/21

 

YP e a. (C‑615/20),

M. M. (C‑671/20)

con l’intervento di:

Prokuratura Okręgowa w Warszawie,

Komisja Nadzoru Finansowego e a. (C‑615/20)

Rinvio pregiudiziale – Articolo 19, paragrafo 1, secondo comma, TUE – Stato di diritto – Tutela giurisdizionale effettiva nei settori disciplinati dal diritto dell’Unione – Indipendenza dei giudici – Primato del diritto dell’Unione – Articolo 4, paragrafo 3, TUE – Obbligo di leale cooperazione – Revoca dell’immunità penale e sospensione dalle funzioni di un giudice disposte dall’Izba Dyscyplinarna (Sezione disciplinare) del Sąd Najwyższy (Corte suprema, Polonia) – Mancanza di indipendenza e imparzialità di tale sezione – Modifica della composizione del collegio giudicante chiamato a conoscere di una causa precedentemente assegnata a tale giudice – Divieti per gli organi giurisdizionali nazionali di mettere in discussione la legittimità di un organo giurisdizionale, di compromettere il funzionamento di quest’ultimo o di valutare la legalità o l’efficacia della nomina dei giudici o dei poteri giurisdizionali di questi ultimi a pena di sanzioni disciplinari – Obbligo per gli organi giurisdizionali di cui trattasi e per le autorità competenti a designare e modificare la composizione dei collegi giudicanti di disapplicare le misure di revoca dell’immunità e di sospensione del giudice interessato – Obbligo per i medesimi organi giurisdizionali e le medesime autorità di disapplicare le disposizioni nazionali che prevedono detti divieti

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Prima Sezione)

 

Sentenza del 13 luglio 2023

Þ C‑363-21 e C-364/21

 

Ferrovienord SpA

c.

Istituto Nazionale di Statistica – ISTAT (C‑363/21)

nei confronti di:

Procura generale della Corte dei conti,

Ministero dell’Economia e delle Finanze

 

e

 

Federazione Italiana Triathlon

c.

Istituto Nazionale di Statistica – ISTAT,

Ministero dell’Economia e delle Finanze (C‑364/21)

nei confronti di:

Procura generale della Corte dei conti

Rinvio pregiudiziale – Articolo 19, paragrafo 1, secondo comma, TUE – Obbligo degli Stati membri di istituire i rimedi giurisdizionali necessari per garantire una tutela giurisdizionale effettiva nei settori disciplinati dal diritto dell’Unione – Politica economica – Regolamento (UE) n. 549/2013 – Sistema europeo dei conti nazionali e regionali nell’Unione europea (SEC) – Direttiva 2011/85/UE – Requisiti applicabili ai quadri di bilancio degli Stati membri – Normativa nazionale che limita la competenza del giudice contabile – Principi di effettività e di equivalenza – Articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Prima Sezione)

 

Sentenza del 6 luglio 2023

Þ C‑402-22

 

Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid

c.

M.A.

Rinvio pregiudiziale – Direttiva 2011/95/UE – Norme relative ai presupposti per il riconoscimento dello status di rifugiato o dello status conferito dalla protezione sussidiaria – Articolo 14, paragrafo 4, lettera b) – Revoca dello status di rifugiato – Cittadino di un paese terzo condannato con sentenza passata in giudicato per un reato di particolare gravità – Pericolo per la comunità – Controllo di proporzionalità

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Prima Sezione)

 

Sentenza del 6 luglio 2023

Þ C‑8-22

 

XXX

c.

Commissaire général aux réfugiés et aux apatrides

Rinvio pregiudiziale – Direttiva 2011/95/UE – Norme relative ai presupposti per il riconoscimento dello status di rifugiato o dello status conferito dalla protezione sussidiaria – Articolo 14, paragrafo 4, lettera b) – Revoca dello status di rifugiato – Cittadino di un paese terzo condannato con sentenza passata in giudicato per un reato di particolare gravità – Pericolo per la comunità – Controllo di proporzionalità

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Prima Sezione)

 

Sentenza del 6 luglio 2023

Þ C‑663-21

 

Bundesamt für Fremdenwesen und Asyl

c.

AA

Rinvio pregiudiziale – Direttiva 2011/95/UE – Norme relative ai presupposti per il riconoscimento dello status di rifugiato o dello status conferito dalla protezione sussidiaria – Articolo 14, paragrafo 4, lettera b) – Revoca dello status di rifugiato – Cittadino di un paese terzo condannato con sentenza passata in giudicato per un reato di particolare gravità – Pericolo per la comunità – Controllo di proporzionalità – Direttiva 2008/115/UE – Rimpatrio di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare – Rinvio dell’allontanamento

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 4 luglio 2023

Þ C‑252-21

 

Meta Platforms Inc., già Facebook Inc.,

Meta Platforms Ireland Ltd, già Facebook Ireland Ltd,

Facebook Deutschland GmbH

c.

Bundeskartellamt

 

con l’intervento di:

Verbraucherzentrale Bundesverband eV

Rinvio pregiudiziale – Protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali – Regolamento (UE) 2016/679 – Social network online – Abuso di posizione dominante da parte dell’operatore di un tale network – Abuso consistente nel trattamento di dati personali degli utenti di detto network previsto dalle condizioni generali d’uso di quest’ultimo – Competenza di un’autorità garante della concorrenza di uno Stato membro a constatare la non conformità di detto trattamento a tale regolamento – Articolazione con le competenze delle autorità nazionali incaricate del controllo della protezione dei dati personali – Articolo 4, paragrafo 3, TUE – Principio di leale cooperazione – Articolo 6, paragrafo 1, primo comma, lettere da a) a f), del regolamento 2016/679 – Liceità del trattamento – Articolo 9, paragrafi 1 e 2 – Trattamento di categorie particolari di dati personali – Articolo 4, punto 11 – Nozione di “consenso”

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 22 giugno 2023

Þ C‑660-21

 

Procureur de la République

contro

K.B.,

F.S.

Rinvio pregiudiziale – Spazio di libertà, sicurezza e giustizia – Cooperazione giudiziaria in materia penale – Direttiva 2012/13/UE – Articoli 3 e 4 – Obbligo per le autorità competenti di informare prontamente le persone indagate o imputate del loro diritto di restare in silenzio – Articolo 8, paragrafo 2 – Diritto di far valere la violazione di tale obbligo – Normativa nazionale che vieta al giudice penale di merito di rilevare d’ufficio una siffatta violazione – Articoli 47 e 48 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Quarta Sezione)

 

Sentenza del 22 giugno 2023

Þ C‑823-21

 

Commissione europea

c.

Ungheria

Inadempimento di uno Stato – Spazio di libertà, sicurezza e giustizia – Politiche relative ai controlli alle frontiere, all’asilo e all’immigrazione – Procedure volte al riconoscimento della protezione internazionale – Direttiva 2013/32/UE – Articolo 6 – Accesso effettivo – Presentazione di una domanda – Normativa nazionale che prevede il previo espletamento di pratiche amministrative al di fuori del territorio dello Stato membro – Obiettivo di sanità pubblica

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Prima Sezione)

 

Sentenza del 22 giugno 2023

Þ  C‑459/20

 

X

c.

Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid

Rinvio pregiudiziale – Cittadinanza dell’Unione – Articolo 20 TFUE – Diritto di libera circolazione e di libero soggiorno nel territorio degli Stati membri – Decisione di diniego del soggiorno opposta da uno Stato membro a un cittadino di un paese terzo genitore di un figlio minorenne, avente la cittadinanza di tale Stato membro – Minore che si trova al di fuori del territorio dell’Unione europea e che non ha mai soggiornato nel territorio di quest’ultima

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Sesta Sezione)

 

Sentenza del 15 giugno 2023

Þ  C‑132/22

 

BM,

NP

c.

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – MIUR

Rinvio pregiudiziale – Libera circolazione dei lavoratori – Articolo 45 TFUE – Regolamento (UE) n. 492/2011 – Articolo 3, paragrafo 1 – Ostacolo – Parità di trattamento – Procedura per la costituzione di graduatorie utili all’attribuzione di incarichi in talune istituzioni statali nazionali – Requisito di ammissione relativo alla pregressa esperienza professionale maturata presso tali istituzioni – Normativa nazionale che non consente di prendere in considerazione l’esperienza professionale maturata in altri Stati membri – Giustificazione – Obiettivo di contrasto al precariato

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Sesta Sezione)

 

Sentenza del 8 giugno 2023

Þ  C‑430/22 e C‑468/22

 

VB (C‑430/22)

VB (C‑468/22)

con l’intervento di:

Spetsializirana prokuratura

Rinvio pregiudiziale – Cooperazione giudiziaria in materia penale – Direttiva (UE) 2016/343 – Articolo 8, paragrafo 4 – Diritto di presenziare al processo – Procedimenti in contumacia – Riapertura del processo – Notifica al condannato in contumacia del suo diritto alla riapertura del processo

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 6 giugno 2023

Þ C‑700-21

 

procedimento relativo all’esecuzione di un mandato d’arresto europeo emesso nei confronti di

O.G.

con l’intervento di:

Presidente del Consiglio dei Ministri

Rinvio pregiudiziale – Cooperazione giudiziaria in materia penale – Mandato d’arresto europeo – Decisione quadro 2002/584/GAI – Motivi di non esecuzione facoltativa del mandato d’arresto europeo – Articolo 4, punto 6 – Obiettivo di reinserimento sociale – Cittadini di paesi terzi che dimorano o risiedono nel territorio dello Stato membro di esecuzione – Parità di trattamento – Articolo 20 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Camera)

 

Sentenza del 5 giugno 2023

Þ C‑204/21

 

Commissione Europea

sostenuta da Belgio, Paesi Bassi, Danimarca, Finlandia e Svezia

c.

Repubblica di Polonia

Rinvio pregiudiziale - Primato del diritto dell'Unione -– Tutela giurisdizionale effettiva nelle materie disciplinate dal diritto dell'Unione – Indipendenza dei giudici – Competenza in materia di revoca dell'immunità penale dei giudici e in materia di diritto del lavoro, previdenza sociale e pensionamento dei giudici della Corte suprema polacca – Divieto per i giudici nazionali di mettere in discussione la legittimità di organi giurisdizionali e costituzionali o di accertare o valutare la legittimità della nomina dei giudici o dei loro poteri giurisdizionali – Competenza esclusiva per esaminare questioni relative alla mancanza di indipendenza di un tribunale o di un giudice conferito alla Camera di controllo straordinario e affari pubblici della Corte suprema - Diritti al rispetto della vita privata e alla protezione dei dati personali – Dati sensibili – Norme nazionali che impongono al magistrato di dichiarare la propria appartenenza ad associazioni, fondazioni o partiti politici, nonché le funzioni esercitate al loro interno, e prevedono la pubblicazione dei dati contenuti in queste dichiarazioni

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Quarta Sezione)

 

Sentenza del 25 maggio 2023

Þ C‑608/21

 

procedimento penale di natura amministrativa a carico di

XN

con l’intervento di:

Politseyski organ pri 02 RU SDVR

Rinvio pregiudiziale – Cooperazione giudiziaria in materia penale – Direttiva 2012/13/UE – Diritto all’informazione nei procedimenti penali – Articolo 6 – Diritto all’informazione sull’accusa – Articolo 7 – Diritto di accesso alla documentazione relativa all’indagine – Esercizio effettivo dei diritti della difesa – Articolo 6 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Diritto alla libertà e alla sicurezza – Comunicazione dei motivi della detenzione della persona indagata o imputata in un documento distinto – Momento in cui tale comunicazione deve essere effettuata

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Settima Sezione)

 

Sentenza del 25 maggio 2023

Þ C‑364/22

 

J.B.,

S.B.,

F.B.

c.

Bundesrepublik Deutschland

Rinvio pregiudiziale – Politica d’asilo – Procedure comuni ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di protezione internazionale – Direttiva 2013/32/UE – Articolo 33, paragrafo 2, lettera d) – Procedura di esame di una domanda – Domande inammissibili – Domanda reiterata – Rimpatrio volontario e allontanamento

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Quinta Sezione)

 

Sentenza del 17 maggio 2023

Þ C‑626/21

 

Funke sp. z o.o.

c.

Landespolizeidirektion Wien

 

Rinvio pregiudiziale – Ravvicinamento delle legislazioni – Direttiva 2001/95/CE – Articolo 12 e allegato II – Norme e regolamentazioni tecniche – Sistema d’informazione rapida dell’Unione europea (RAPEX) – Linee guida – Prodotti non alimentari pericolosi – Decisione di esecuzione (UE) 2019/417 – Regolamento (CE) n. 765/2008 – Articoli 20 e 22 – Notifiche alla Commissione europea – Decisione amministrativa – Divieto di vendita di taluni articoli pirotecnici e obbligo di ritiro – Domanda di un distributore dei prodotti di perfezionare le notifiche – Autorità competente a pronunciarsi sulla domanda – Articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Tutela giurisdizionale effettiva

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Prima Sezione)

 

Sentenza dell’11 maggio 2023

Þ C‑817/21

 

R.I.

c.

Inspecţia Judiciară,

N.L.

Rinvio pregiudiziale – Stato di diritto – Indipendenza del potere giudiziario – Articolo 19, paragrafo 1, secondo comma, TUE – Decisione 2006/928/CE – Indipendenza dei giudici – Procedimento disciplinare – Ispettorato giudiziario – Ispettore capo esercente poteri di regolamentazione, di selezione, di valutazione, di nomina e di indagine disciplinare

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Prima Sezione)

 

Sentenza del 4 maggio 2023

Þ C‑40/21

 

T.A.C.

c.

Agenția Națională de Integritate (ANI)

Rinvio pregiudiziale – Decisione 2006/928/CE – Meccanismo di cooperazione e verifica dei progressi compiuti dalla Romania per rispettare i parametri di riferimento in materia di riforma giudiziaria e di lotta contro la corruzione – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articolo 15, paragrafo 1 – Articolo 47 – Articolo 49, paragrafo 3 – Cariche pubbliche elettive – Conflitto di interessi – Normativa nazionale che prevede il divieto di ricoprire cariche pubbliche elettive per un periodo di tempo prestabilito – Sanzione complementare alla cessazione del mandato – Principio di proporzionalità

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Prima Sezione)

 

Sentenza del 4 maggio 2023

Þ C‑97/21

 

MV – 98

c.

Nachalnik na otdel «Operativni deynosti» – Sofia v Glavna direktsia «Fiskalen kontrol» pri Tsentralno upravlenie na Natsionalna agentsia za prihodite

 

Rinvio pregiudiziale – Imposta sul valore aggiunto (IVA) – Direttiva 2006/112/CE – Articolo 273 – Mancata emissione di un giustificativo fiscale di cassa – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articolo 50 – Principio del ne bis in idem – Cumulo di sanzioni amministrative di natura penale per un medesimo fatto – Articolo 49, paragrafo 3 – Proporzionalità delle pene – Articolo 47 – Diritto a un ricorso effettivo – Portata del controllo giurisdizionale relativo all’esecuzione provvisoria di una sanzione

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Terza Sezione)

 

Sentenza del 4 maggio 2023

Þ C‑300/21

 

UI

c.

Österreichische Post AG

 

Rinvio pregiudiziale – Protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali – Regolamento (UE) 2016/679 – Articolo 82, paragrafo 1 – Diritto al risarcimento del danno causato dal trattamento di dati effettuato in violazione di tale regolamento – Condizioni del diritto al risarcimento – Insufficienza di una mera violazione di tale regolamento – Necessità di un danno causato da detta violazione – Risarcimento di un danno immateriale derivante da un siffatto trattamento – Incompatibilità di una norma nazionale che subordina il risarcimento di siffatto danno al superamento di una soglia di gravità – Norme di determinazione del risarcimento del danno da parte dei giudici nazionali

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Prima Sezione)

 

Sentenza del 4 maggio 2023

Þ C‑487/21

 

F.F.

c.

Österreichische Datenschutzbehörde

con l’intervento di:

CRIF GmbH

Rinvio pregiudiziale – Protezione dei dati personali – Regolamento (UE) 2016/679 – Diritto di accesso dell’interessato ai suoi dati oggetto di trattamento – Articolo 15, paragrafo 3 – Fornitura di una copia dei dati – Nozione di “copia” – Nozione di “informazioni”

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Quinta Sezione)

 

Sentenza del 4 maggio 2023

Þ C‑60/22

 

UZ

c.

Bundesrepublik Deutschland

 

Rinvio pregiudiziale – Protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali – Regolamento (UE) 2016/679 – Articolo 5 – Principi applicabili al trattamento – Responsabilizzazione del trattamento – Articolo 6 – Liceità del trattamento – Fascicolo elettronico relativo a una domanda di asilo compilato da un’autorità amministrativa – Trasmissione al giudice nazionale competente mediante una casella di posta elettronica – Violazione degli articoli 26 e 30 – Assenza di un accordo che determina la contitolarità del trattamento e mancata tenuta del registro delle attività di trattamento – Conseguenze – Articolo 17, paragrafo 1 – Diritto alla cancellazione (“diritto all’oblio”) – Articolo 18, paragrafo 1 – Diritto di limitazione di trattamento – Nozione di “trattamento illecito” – Presa in considerazione del fascicolo elettronico da parte di un giudice nazionale – Mancato consenso dell’interessato

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Nona Sezione)

 

Sentenza del 4 maggio 2023

Þ C‑200/21

 

TU,

SU

c.

BRD Groupe Société Générale SA,

Next Capital Solutions Ltd

 

Rinvio pregiudiziale – Tutela dei consumatori – Direttiva 93/13/CEE – Clausole abusive nei contratti stipulati con i consumatori – Procedimento di esecuzione forzata di un contratto di mutuo che costituisce titolo esecutivo – Opposizione all’esecuzione – Controllo delle clausole abusive – Principio di effettività – Normativa nazionale che non consente al giudice dell’esecuzione di controllare il carattere eventualmente abusivo di una clausola dopo il termine impartito al consumatore per proporre opposizione – Esistenza di un ricorso di diritto ordinario imprescrittibile che consente al giudice del merito di esercitare un siffatto controllo e di ordinare la sospensione dell’esecuzione forzata – Condizioni che non rendono in pratica impossibile o eccessivamente difficile l’esercizio dei diritti conferiti dal diritto dell’Unione – Necessità di una cauzione a carico del consumatore per sospendere il procedimento di esecuzione ‒ [Art. 47 della Carta dei diritti fondamentali]

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Sesta Sezione)

 

Sentenza del 4 maggio 2023

Þ C-529/21 et al.

 

OP (C-529/21) e  al.

c.

Glavna direktsia «Pozharna bezopasnost i zashtita na naselenieto» kam Ministerstvo na vatreshnite raboti

Rinvio pregiudiziale – Politica sociale – Organizzazione dell’orario di lavoro – Direttiva 2003/88/CE – Articolo 1, paragrafo 3 – Ambito di applicazione – Articolo 8 – Articolo 12 – Sicurezza e salute dei lavoratori notturni durante il lavoro – Livello di protezione dei lavoratori notturni adattato alla natura del loro lavoro – Direttiva 89/391/CEE – Articolo 2 – Lavoratori del settore pubblico e lavoratori del settore privato – Articolo 20 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Parità di trattamento

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Quarta Sezione)

 

Sentenza del 27 aprile 2023

Þ C-528/21

 

M.D.

c.

Országos Idegenrendészeti Főigazgatóság Budapesti és Pest Megyei Regionális Igazgatósága

Rinvio pregiudiziale – Politica di immigrazione – Articolo 20 TFUE – Godimento effettivo del nucleo essenziale dei diritti conferiti dallo status di cittadino dell’Unione – Articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Direttiva 2008/115/CE – Norme e procedure comuni applicabili negli Stati membri al rimpatrio di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare – Articoli 5, 11 e 13 – Effetto diretto – Diritto ad un ricorso giurisdizionale effettivo – Decisione di divieto d’ingresso e di soggiorno adottata nei confronti di un cittadino di un paese terzo, familiare di un cittadino europeo minorenne – Minaccia per la sicurezza nazionale – Omessa considerazione della situazione individuale di tale cittadino di un paese terzo – Rifiuto di eseguire una decisione giurisdizionale che ha sospeso l’efficacia di tale decisione di divieto – Conseguenze

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Sesta Sezione)

 

Sentenza del 27 aprile 2023

Þ C-192/22

 

FI

c.

Bayerische Motoren Werke AG

Rinvio pregiudiziale – Politica sociale – Direttiva 2003/88/CE – Articolo 7, paragrafo 1 – Articolo 31, paragrafo 2, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Diritto alle ferie annuali retribuite – Estinzione di tale diritto – Regime di prepensionamento progressivo – Giorni di ferie annuali maturati durante la fase di lavoro effettuata in base a tale regime ma non ancora goduti – Inabilità al lavoro

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Settima Sezione)

 

Sentenza del 27 aprile 2023

Þ C-681/21

 

Versicherungsanstalt öffentlich Bediensteter, Eisenbahnen und Bergbau (BVAEB)

c.

BB

Rinvio pregiudiziale – Politica sociale – Parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro – Direttiva 2000/78/CE – Divieto di discriminazione fondata sull’età – Pensione di vecchiaia – Normativa nazionale che prevede, con effetto retroattivo, l’equiparazione di una categoria di dipendenti pubblici precedentemente avvantaggiata dalla normativa nazionale sulla pensione di vecchiaia a una categoria di dipendenti pubblici precedente svantaggiata da questa stessa normativa

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Ottava Sezione)

 

Sentenza del 26 aprile 2023

Þ C-629/22

 

A.L.

c.

Migrationsverket

Rinvio pregiudiziale – Articolo 99 del regolamento di procedura della Corte – Politica di immigrazione – Direttiva 2008/115/CE – Norme e procedure comuni applicabili negli Stati membri al rimpatrio di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare – Articolo 6, paragrafo 2 – Decisione di rimpatrio accompagnata da un divieto d’ingresso di durata triennale – Cittadino di un paese terzo titolare di un titolo di soggiorno valido rilasciato da un altro Stato membro – Rifiuto da parte dell’autorità di polizia nazionale di consentire a detto cittadino di recarsi nel territorio di tale altro Stato membro prima di adottare la decisione di rimpatrio nei suoi confronti

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Vicepresidente della Corte)

 

Ordinanza del 21 aprile 2023

Þ C‑204/21 R-RAP

 

Repubblica di Polonia

c.

Commissione europea

Procedimento sommario – Articolo 163 del regolamento di procedura della Corte – Domanda di revoca o di modifica di un’ordinanza vertente su provvedimenti provvisori – Articolo 19, paragrafo 1, secondo comma, TUE – Articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Tutela giurisdizionale effettiva – Indipendenza dei giudici – Mancata esecuzione – Mutamento di circostanze – Penalità

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Seconda Sezione)

 

Sentenza del 20 aprile 2023

Þ C‑650/21

 

procedimento

FW,

CE,

con l’intervento di:

Landespolizeidirektion Niederösterreich,

Finanzamt Österreich

Rinvio pregiudiziale – Politica sociale – Parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro – Direttiva 2000/78/CE – Divieto di discriminazioni fondate sull’età – Retribuzione dei dipendenti pubblici – Normativa nazionale previgente ritenuta discriminatoria – Inquadramento in un nuovo regime retributivo effettuato con riferimento all’anzianità stabilita secondo un regime retributivo previgente – Rettifica di tale anzianità mediante la fissazione di una data di riferimento comparativa – Carattere discriminatorio del reinquadramento – Norma che tende a svantaggiare i dipendenti pubblici più anziani

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Settima Sezione)

 

Sentenza del 20 aprile 2023

Þ C‑52/22

 

BF

c.

Versicherungsanstalt öffentlich Bediensteter, Eisenbahnen und Bergbau (BVAEB)

Rinvio pregiudiziale – Politica sociale – Parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro – Direttiva 2000/78/CE – Divieto di discriminazione fondata sull’età – Articolo 2, paragrafo 1 e paragrafo 2, lettera a) – Articolo 6, paragrafo 1 – Pensione di vecchiaia – Normativa nazionale che prevede un allineamento progressivo del regime pensionistico dei dipendenti pubblici con il regime pensionistico generale – Primo adeguamento dell’importo della pensione che interviene più rapidamente per una categoria di dipendenti pubblici rispetto ad un’altra – Giustificazioni

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Quarta Sezione)

 

Sentenza del 20 aprile 2023

Þ C‑144/21

 

Parlamento europeo

c.

Commissione europea

sostenuta da:

Agenzia europea per le sostanze chimiche (ECHA)

Ricorso di annullamento – Decisione di esecuzione C(2020) 8797 – Autorizzazione di taluni usi del triossido di cromo – Regolamento (CE) n. 1907/2006 – Registrazione, valutazione, autorizzazione e restrizione delle sostanze chimiche – Articolo 60 – Rilascio delle autorizzazioni – Obbligo di dimostrare che i vantaggi socioeconomici prevalgono sui rischi che l’uso della sostanza comporta per la salute umana o per l’ambiente, e che non esistono idonee sostanze o tecnologie alternative – Articolo 62 – Domande d’autorizzazione – Articolo 64 – Procedura per le decisioni d’autorizzazione

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Terza Sezione)

 

Sentenza del 20 aprile 2023

Þ C‑348/22

 

Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato

c.

Comune di Ginosa

 

Rinvio pregiudiziale – Servizi nel mercato interno – Direttiva 2006/123/CE – Sindacato di validità – Base giuridica – Articoli 47, 55 e 94 CE – Interpretazione – Articolo 12, paragrafi 1 e 2, di tale direttiva – Effetto diretto – Carattere incondizionato e sufficientemente preciso dell’obbligo, imposto agli Stati membri, di applicare una procedura di selezione imparziale e trasparente tra i candidati potenziali nonché del divieto di rinnovare automaticamente un’autorizzazione rilasciata per una determinata attività – Normativa nazionale che prevede la proroga automatica di concessioni di occupazione del demanio marittimo

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 18 aprile 2023

Þ C‑699/21

 

E.D.L.

in presenza di:

Presidente del Consiglio dei Ministri

Rinvio pregiudiziale – Cooperazione giudiziaria in materia penale – Mandato d’arresto europeo – Decisione quadro 2002/584/GAI – Articolo 1, paragrafo 3 – Articolo 23, paragrafo 4 – Procedure di consegna tra Stati membri – Motivi di non esecuzione – Articolo 4, paragrafo 3, TUE – Obbligo di leale cooperazione – Sospensione dell’esecuzione del mandato d’arresto europeo – Articolo 4 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Divieto di trattamenti inumani o degradanti – Malattia grave, cronica e potenzialmente irreversibile – Rischio di un danno grave per la salute della persona colpita dal mandato d’arresto europeo

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Terza Sezione)

 

Sentenza del 18 aprile 2023

Þ C‑1/23 PPU

 

X e al.

c.

État belge

Rinvio pregiudiziale – Procedimento pregiudiziale d’urgenza – Controlli alle frontiere, asilo e immigrazione – Politica di immigrazione – Direttiva 2003/86/CE – Diritto al ricongiungimento familiare – Articolo 5, paragrafo 1 – Presentazione di una domanda di ingresso e di soggiorno per l’esercizio del diritto al ricongiungimento familiare – Normativa di uno Stato membro che prevede l’obbligo per i familiari del soggiornante di presentare la domanda personalmente presso la sede diplomatica competente di tale Stato membro – Impossibilità o difficoltà eccessiva di recarsi presso la suddetta sede – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articoli 7 e 24

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Ottava Sezione)

 

Sentenza del 30 marzo 2023

Þ C‑269/22

 

IP,

DD,

ZI,

SS,

HYA

con l’intervento di:

Spetsializirana prokuratura

Rinvio pregiudiziale – Articolo 267 TFUE – Articolo 47, secondo comma, e articolo 48, paragrafo 1, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Diritto ad un giudice imparziale – Diritto alla presunzione d’innocenza – Esposizione del contesto di fatto di una domanda di pronuncia pregiudiziale in materia penale – Accertamento della sussistenza di determinati fatti al fine di poter rivolgere alla Corte una domanda di pronuncia pregiudiziale ricevibile – Rispetto delle garanzie procedurali previste dal diritto nazionale per le pronunce di merito

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Prima Sezione)

 

Sentenza del 30 marzo 2023

Þ C‑338/21

 

Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid

c.

S.S.,

N.Z.,

S.S.

Rinvio pregiudiziale – Regolamento (UE) n. 604/2013 – Determinazione dello Stato membro competente per l’esame di una domanda di protezione internazionale – Articolo 27 – Ricorso proposto avverso una decisione di trasferimento adottata nei confronti di un richiedente asilo – Articolo 29 – Sospensione dell’attuazione della decisione di trasferimento – Termine di trasferimento – Interruzione del termine per effettuare il trasferimento – Direttiva 2004/81/CE – Titolo di soggiorno da rilasciare ai cittadini di paesi terzi vittime della tratta di esseri umani o coinvolti in un’azione di favoreggiamento dell’immigrazione illegale che cooperino con le autorità competenti – Articolo 6 – Periodo di riflessione – Divieto di eseguire una misura di allontanamento – Mezzi di ricorso

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Prima Sezione)

 

Sentenza del 30 marzo 2023

Þ C‑556/21

 

Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid

c.

E.N.,

S.S.,

J.Y.

Rinvio pregiudiziale – Regolamento (UE) n. 604/2013 – Determinazione dello Stato membro competente per l’esame di una domanda di protezione internazionale – Articolo 27 – Ricorso proposto avverso una decisione di trasferimento adottata nei confronti di un richiedente asilo – Articolo 29 – Termine di trasferimento – Sospensione di tale termine in appello – Provvedimento provvisorio chiesto dall’amministrazione

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Prima Sezione)

 

Sentenza del 30 marzo 2023

Þ C‑34/21

 

Hauptpersonalrat der Lehrerinnen und Lehrer beim Hessischen Kultusministerium

c.

Minister des Hessischen Kultusministeriums

Rinvio pregiudiziale – Protezione dei dati personali – Regolamento (UE) 2016/679 – Articolo 88, paragrafi 1 e 2 – Trattamento dei dati nell’ambito dei rapporti di lavoro – Sistema scolastico regionale – Didattica tramite videoconferenza a causa della pandemia di COVID-19 – Attuazione senza il consenso espresso degli insegnanti

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Quinta Sezione)

 

Sentenza del 23 marzo 2023

Þ C‑365/21

 

procedimento penale a carico di

MR

con l’intervento di:

Generalstaatsanwaltschaft Bamberg

Rinvio pregiudiziale – Cooperazione giudiziaria in materia penale – Convenzione di applicazione dell’Accordo di Schengen – Articolo 54 – Principio del ne bis in idem – Articolo 55, paragrafo 1, lettera b) – Eccezione all’applicazione del principio del ne bis in idem – Reato contro la sicurezza o contro altri interessi essenziali dello Stato membro – Articolo 50 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Principio del ne bis in idem – Articolo 52, paragrafo 1 – Limitazioni apportate al principio del ne bis in idem – Compatibilità di una dichiarazione nazionale che prevede un’eccezione al principio del ne bis in idem – Organizzazione criminale – Reati contro il patrimonio

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Quarta Sezione)

 

Sentenza del 23 marzo 2023

Þ C‑412/21

 

Dual Prod SRL

c.

Direcţia Generală Regională a Finanţelor Publice Cluj-Napoca  Comisia regională pentru autorizarea operatorilor de produse supuse accizelor armonizate

Rinvio pregiudiziale – Accise – Direttiva 2008/118/CE – Articolo 16, paragrafo 1 – Autorizzazione ad operare a titolo di deposito fiscale di prodotti soggetti ad accisa – Provvedimenti di sospensione in successione – Natura penale – Articoli 48 e 50 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Principio della presunzione d’innocenza – Principio del ne bis in idem – Proporzionalità

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Quarta Sezione)

 

Sentenza del 23 marzo 2023

Þ C‑514/21 e C‑515/21

 

LU (C‑514/21),

PH (C‑515/21)

con l’intervento di:

Minister for Justice and Equality

Rinvio pregiudiziale – Cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale – Mandato d’arresto europeo – Decisione quadro 2002/584/GAI – Procedura di consegna tra gli Stati membri – Condizioni di esecuzione – Motivi di non esecuzione facoltativi – Articolo 4 bis, paragrafo 1 – Mandato emesso ai fini dell’esecuzione di una pena privativa della libertà – Nozione di “processo terminato con la decisione” – Portata – Prima condanna accompagnata dalla sospensione – Seconda condanna – Assenza dell’interessato al processo – Revoca della sospensione – Diritti della difesa – Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali – Articolo 6 – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articoli 47 e 48 – Violazione – Conseguenze

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Decima Sezione)

 

Sentenza del 23 marzo 2023

Þ C‑662/21

 

Booky.fi Oy

con l’intervento di:

Kansallinen audiovisuaalinen instituutti (KAVI)

Rinvio pregiudiziale – Articoli 34 e 36 TFUE – Libera circolazione delle merci – Misura d’effetto equivalente a una restrizione quantitativa – Registrazione di programmi audiovisivi – Vendita on-line – Normativa di uno Stato membro che prevede una classificazione per età e un’etichettatura dei programmi – Tutela dei minori – Registrazioni già assoggettate ad una classificazione e ad un’etichettatura in un altro Stato membro – Proporzionalità

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 21 marzo 2023

Þ C‑100/21

 

QB

c.

Mercedes-Benz Group AG, già Daimler AG

Rinvio pregiudiziale – Ravvicinamento delle legislazioni – Omologazione dei veicoli a motore – Direttiva 2007/46/CE – Articolo 18, paragrafo 1 – Articolo 26, paragrafo 1 – Articolo 46 – Regolamento (CE) n. 715/2007 – Articolo 5, paragrafo 2 – Veicoli a motore – Motore diesel – Emissioni di agenti inquinanti – Valvola di ricircolo dei gas di scarico (valvola EGR) – Riduzione delle emissioni di ossido di azoto (NOx) limitata da un “intervallo termico” – Impianto di manipolazione – Tutela degli interessi del singolo acquirente di un veicolo munito di un impianto di manipolazione illecito – Diritto al risarcimento per illecito civile nei confronti del costruttore del veicolo – Modalità di calcolo del risarcimento Principio di effettività – Articolo 267 TFUE – Ricevibilità – Ricorso alla Corte da parte di un giudice monocratico

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Terza Sezione)

 

Sentenza del 16 marzo 2023

Þ C‑174/21

 

Commissione europea

c.

Repubblica di Bulgaria

 

sostenuta da:

Repubblica di Polonia

interveniente,

Inadempimento di uno Stato – Direttiva 2008/50/CE – Qualità dell’aria ambiente – Sentenza della Corte che accerta un inadempimento – Articolo 260, paragrafo 2, TFUE – Obbligo di prendere le misure che l’esecuzione di una tale sentenza comporta – Inadempimento di tale obbligo dedotto dalla Commissione europea – Mancanza di chiarezza della lettera di diffida in ordine alla questione se la sentenza dovesse ancora essere eseguita alla data di riferimento – Principio della certezza del diritto – Irricevibilità

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Ottava Sezione)

 

Sentenza del 9 marzo 2023

Þ C‑752/21

 

JP EOOD

c.

Otdel «Mitnichesko razsledvane i razuznavane» /MRR/ v TD «Mitnitsa Burgas»

 

con l’intervento di:

Okrazhna prokuraturaHaskovo

Rinvio pregiudiziale – Regolamento (UE) n. 952/2013 – Codice doganale dell’Unione – Mezzi di ricorso – Cooperazione giudiziaria in materia penale – Decisione quadro 2005/212/GAI – Contrabbando doganale – Beni appartenenti a un terzo sequestrati nel contesto di un procedimento amministrativo di carattere penale – Normativa nazionale che esclude tale terzo dalla categoria delle persone autorizzate ad impugnare la decisione che irroga la sanzione amministrativa di sequestro ‒ [Art. 47 della Carta dei diritti fondamentali]

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Seconda Sezione)

 

Sentenza del 2 marzo 2023

Þ C‑477/21

 

IH

c.

MÁV-START Vasúti Személyszállító Zrt.

Rinvio pregiudiziale – Politica sociale – Protezione della sicurezza e della salute dei lavoratoriOrganizzazione dell’orario di lavoro – Articolo 31, paragrafo 2, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Direttiva 2003/88/CE – Articoli 3 e 5 – Riposo giornaliero e riposo settimanale – Normativa nazionale che prevede un periodo di riposo settimanale minimo di quarantadue ore – Obbligo di concedere il riposo giornaliero – Modalità di concessione

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Terza Sezione)

 

Sentenza del 2 marzo 2023

Þ C‑268/21

 

Norra Stockholm Bygg AB

c.

Per Nycander AB

 

con l’intervento di:

Entral AB

Rinvio pregiudiziale – Tutela dei dati personali – Regolamento (UE) 2016/679 – Articolo 6, paragrafi 3 e 4 – Liceità del trattamento – Produzione di un documento contenente dati personali nell’ambito di un procedimento giurisdizionale civile – Articolo 23, paragrafo 1, lettere f) e j) – Salvaguardia dell’indipendenza della magistratura e dei procedimenti giudiziari – Esecuzione delle azioni civili – Requisiti da rispettare – Presa in considerazione dell’interesse delle persone di cui trattasi – Ponderazione dei contrapposti interessi in gioco – Articolo 5 – Minimizzazione dei dati personali – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articolo 7 – Diritto al rispetto della vita privata – Articolo 8 – Diritto alla protezione dei dati personali – Articolo 47 – Diritto a una tutela giurisdizionale effettiva – Principio di proporzionalità

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Terza Sezione)

 

Sentenza del 16 febbraio 2023

Þ C‑638/22 PPU

 

T.C.,

Rzecznik Praw Dziecka,

Prokurator Generalny (Procuratore generale)

 

con l’intervento di:

M.C.,

Prokurator Prokuratury Okręgowej we Wrocławiu

Rinvio pregiudiziale – Procedimento pregiudiziale d'urgenza – Spazio di libertà, sicurezza e giustizia – Cooperazione giudiziaria in materia civile – Competenza, riconoscimento ed esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e in materia di responsabilità genitoriale – Sottrazione internazionale di minori – Convenzione dell'Aia del 1980 – Regolamento (CE) n. 2201/2003 – Art. 11 – Domanda di ritorno di un minore – Decisione definitiva che ordina il ritorno di un minore – Normativa di uno Stato membro che prevede la sospensione di diritto dell'esecuzione di tale decisione in caso di domanda proposta da talune autorità nazionali ‒ [Art. 47 della Carta dei diritti fondamentali!]

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Decima Sezione)

 

Sentenza del 16 febbraio 2023

Þ C‑745/21

 

L.G.

c.

Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid

Rinvio pregiudiziale – Politica d’asilo – Regolamento (UE) n. 604/2013 – Criteri e meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per l’esame di una domanda di protezione internazionale – Articolo 6, paragrafo 1 – Interesse superiore del minore – Articolo 16, paragrafo 1 – Persona a carico – Articolo 17, paragrafo 1 – Clausola discrezionale – Attuazione da parte di uno Stato membro – Cittadina di un paese terzo in stato di gravidanza al momento della presentazione della sua domanda di protezione internazionale – Matrimonio – Coniuge beneficiario di una protezione internazionale nello Stato membro interessato – Decisione di rifiuto di trattare la domanda e di trasferire la richiedente verso un altro Stato membro considerato competente per tale domanda

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Terza Sezione)

 

Sentenza del 16 febbraio 2023

Þ C‑349/21

 

HYA,

IP,

DD,

ZI,

SS

 

con l’intervento di:

Spetsializirana prokuratura

Rinvio pregiudiziale – Settore delle telecomunicazioni – Trattamento dei dati personali e tutela della vita privata – Direttiva 2002/58 – Articolo 15, paragrafo 1 – Restrizione alla riservatezza delle comunicazioni elettroniche – Decisione giudiziaria che autorizza l’ascolto, la captazione e la memorizzazione delle conversazioni telefoniche di persone sospettate di aver commesso un reato doloso grave – Prassi in base alla quale la decisione è redatta secondo un modello di testo prestabilito e privo di motivazione specifica – Articolo 47, secondo comma, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Obbligo di motivazione

                                     

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Prima Sezione)

 

Sentenza del 16 febbraio 2023

Þ C‑635/20 P

 

Commissione europea

ricorrente,

 

procedimento in cui le altre parti sono:

Regno di Spagna

Repubblica italiana                         

ricorrenti in primo grado

Impugnazione – Regime linguistico – Bando di concorsi generali per l’assunzione di amministratori incaricati di funzioni di investigatore e di capi di gruppi di investigatori – Conoscenze linguistiche – Limitazione della scelta della seconda lingua dei concorsi alle sole lingue francese, inglese e tedesca – Lingua di comunicazione con l’Ufficio europeo di selezione del personale (EPSO) – Regolamento n. 1 – Statuto dei funzionari – Articolo 1 quinquies, paragrafo 1 – Disparità di trattamento fondata sulla lingua – Giustificazione – Interesse del servizio – Necessità di assumere amministratori “immediatamente operativi” – Controllo giurisdizionale – Livello di prova richiesto

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Prima Sezione)

 

Sentenza del 16 febbraio 2023

Þ C‑623/20 P

 

Commissione europea

ricorrente,

 

procedimento in cui le altre parti sono:

Repubblica italiana                         

ricorrente in primo grado,

Regno di Spagna

interveniente in primo grado

Impugnazione – Regime linguistico – Bando di concorso generale per l’assunzione di amministratori nel settore dell’audit – Conoscenze linguistiche – Limitazione della scelta della seconda lingua del concorso alle sole lingue francese, inglese e tedesca – Lingua di comunicazione con l’Ufficio europeo di selezione del personale (EPSO) – Regolamento n. 1 – Statuto dei funzionari – Articolo 1 quinquies, paragrafo 1 – Disparità di trattamento fondata sulla lingua – Giustificazione – Interesse del servizio – Necessità di assumere amministratori “immediatamente operativi” – Controllo giurisdizionale – Livello di prova richiesto

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Ottava Sezione)

 

Ordinanza del 15 febbraio 2023

Þ C‑484/22

 

Bundesrepublik Deutschland

c.

GS, rappresentato dai genitori

 

con l’intervento di:

Vertreterin des Bundesinteresses beim Bundesverwaltungsgericht

Rinvio pregiudiziale – Articolo 99 del regolamento di procedura della Corte – Politica di immigrazione – Rimpatrio di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare – Direttiva 2008/115/CE – Articolo 5, lettere a) e b) – Decisione di rimpatrio adottata nei confronti di un cittadino di un paese terzo – Cittadino minorenne di un paese terzo separato dai propri genitori in caso di rimpatrio – Interesse superiore del minore – Diritto al rispetto della vita familiare

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Seconda Sezione)

 

Sentenza del 9 febbraio 2023

Þ C‑402/21

 

Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid,       

c.

S,

e

E,

C

c.

Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid

Rinvio pregiudiziale – Accordo di associazione CEE-Turchia – Decisione n. 1/80 – Articoli 6 e 7 – Cittadini turchi già integrati nel mercato del lavoro dello Stato membro ospitante e beneficiari di un corrispondente diritto di soggiorno – Decisioni delle autorità nazionali che revocano il diritto di soggiorno di cittadini turchi che soggiornano legalmente nello Stato membro di cui trattasi da più di 20 anni, in quanto rappresentano una minaccia attuale, reale e sufficientemente grave per un interesse fondamentale della società – Articolo 13 – Clausola di standstill – Articolo 14 – Giustificazione – Motivi di ordine pubblico

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Terza Sezione)

 

Sentenza del 2 febbraio 2023

Þ C‑372/21

 

Freikirche der Siebenten-Tags-Adventisten in Deutschland KdöR

c.

Bildungsdirektion für Vorarlberg

Rinvio pregiudiziale – Status delle Chiese e delle associazioni o comunità religiose negli Stati membri in base al diritto dell’Unione – Articolo 17, paragrafo 1, TFUE – Libertà di stabilimento – Articolo 49 TFUE – Restrizioni – Giustificazione – Proporzionalità – Sovvenzioni per un istituto scolastico privato – Richiesta presentata da un’associazione religiosa stabilita in un altro Stato membro – Istituto riconosciuto da tale associazione come scuola confessionale

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 31 gennaio 2023

Þ C‑158/21

 

procedimento penale a carico di

 

Lluís Puig Gordi,

Carles Puigdemont Casamajó,

Antoni Comín Oliveres,

Clara Ponsatí Obiols,

Meritxell Serret Aleu,

Marta Rovira Vergés,

Anna Gabriel Sabaté

 

con l’intervento di:

Ministerio Fiscal,

Abogacía del Estado,

Partido político VOX

Rinvio pregiudiziale – Spazio di libertà, sicurezza e giustizia – Cooperazione giudiziaria in materia penale – Mandato di arresto europeo – Decisione-quadro 2002/584/GAI – Procedure di consegna tra Stati membri – Condizioni di esecuzione – Competenza dell’autorità giudiziaria emittente – Articolo 47, secondo comma, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Diritto di accesso a un giudice precostituito per legge – Possibilità di emettere un nuovo mandato d’arresto europeo riguardante uno stesso individuo

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Quinta Sezione)

 

Sentenza del 26 gennaio 2023

Þ C‑205/21

 

procedimento penale a carico di

V.S.

 

con l’intervento di:

Ministerstvo na vatreshnite raboti, Glavna direktsia za borba s organiziranata prestapnost

Rinvio pregiudiziale – Protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali – Direttiva (UE) 2016/680 – Articolo 4, paragrafo 1, lettere da a) a c) – Principi relativi al trattamento dei dati personali – Limitazione delle finalità – Minimizzazione dei dati – Articolo 6, lettera a) – Chiara distinzione tra i dati personali delle diverse categorie di persone – Articolo 8 – Liceità del trattamento – Articolo 10 – Trasposizione – Trattamento di dati biometrici e di dati genetici – Nozione di “trattamento autorizzato dal diritto dello Stato membro” – Nozione di “strettamente necessario” – Potere discrezionale – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articoli 7, 8, 47, 48 e 52 – Diritto a una tutela giurisdizionale effettiva – Presunzione d’innocenza – Limitazione – Reato doloso perseguibile d’ufficio – Persone formalmente accusate – Raccolta di dati fotografici e dattiloscopici, ai fini della loro registrazione, e prelievo di un campione biologico per l’elaborazione di un profilo del DNA – Procedimento di esecuzione coercitiva della raccolta – Sistematicità della raccolta

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Prima Sezione)

 

Sentenza del 19 gennaio 2023

Þ C‑162/21

 

Pesticide Action Network Europe ASBL,

Nature et Progrès Belgique ASBL,

TN

c.

État belge,

 

con l’intervento di:

Sesvanderhave SA,

Confédération des Betteraviers Belges ASBL,

Société Générale des Fabricants de Sucre de Belgique ASBL (Subel),

Isera & Scaldis Sugar SA (Iscal Sugar),

Raffinerie Tirlemontoise SA

Rinvio pregiudiziale – Ambiente – Regolamento (CE) n. 1107/2009 – Immissione sul mercato di prodotti fitosanitari – Articolo 53, paragrafo 1 – Situazioni di emergenza fitosanitaria – Deroga – Ambito di applicazione – Sementi conciate con prodotti fitosanitari – Neonicotinoidi – Sostanze attive che comportano rischi elevati per le api – Divieto di immissione sul mercato e di uso all’esterno delle sementi conciate con prodotti fitosanitari contenenti siffatte sostanze attive – Regolamento di esecuzione (UE) 2018/784 e regolamento di esecuzione (UE) 2018/785 – Inapplicabilità della deroga – Protezione della salute umana e animale e dell’ambiente – Principio di precauzione

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Terza Sezione)

 

Sentenza del 19 gennaio 2023

Þ C‑147/21

 

Comité interprofessionnel des huiles essentielles françaises (CIHEF),

Florame,

Hyteck Aroma-Zone,

Laboratoire Gilbert,

Laboratoire Léa Nature,

Laboratoires oméga Pharma France,

Pierre Fabre Médicament,

Pranarom France,

Puressentiel France

c.

Ministre de la Transition écologique,

Premier ministre

Rinvio pregiudiziale – Ravvicinamento delle legislazioni – Biocidi – Regolamento (UE) n. 528/2012 – Articolo 72 – Libera circolazione delle merci – Articolo 34 TFUE – Possibilità per gli Stati membri di adottare misure restrittive in materia di pratiche commerciali e di pubblicità – Modalità di vendita che esulano dall’ambito di applicazione dell’articolo 34 TFUE – Giustificazione – Articolo 36 TFUE – Obiettivo di tutela della salute umana e animale e dell’ambiente – Proporzionalità

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Seconda Sezione)

 

Sentenza del 12 gennaio 2023

Þ C‑583/22 PPU

 

procedimento penale a carico di

MV

 

con l’intervento di:

Generalbundesanwalt beim Bundesgerichtshof

Rinvio pregiudiziale – Spazio di libertà, sicurezza e giustizia – Cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale – Decisione quadro 2008/675/GAI – Articolo 3, paragrafo 1 – Principio di equiparazione delle condanne precedenti pronunciate in un altro Stato membro – Obbligo di riconoscere a tali condanne effetti equivalenti a quelli attribuiti alle precedenti condanne nazionali – Norme nazionali relative al cumulo delle pene a posteriori – Pluralità di reati – Determinazione di una pena cumulativa – Limite massimo di quindici anni per le pene detentive temporanee – Articolo 3, paragrafo 5 – Eccezione – Reato commesso prima della pronuncia o dell’esecuzione delle condanne nell’altro Stato membro

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Prima Sezione)

 

Sentenza del 12 gennaio 2023

Þ C‑323/21, C‑324/21 e C‑325/21

 

 

Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid

c.

B (C‑323/21),

F (C‑324/21),

e

K

c.

Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid (C‑325/21)

Rinvio pregiudiziale – Regolamento (UE) n. 604/2013 – Determinazione dello Stato membro competente per l’esame di una domanda di protezione internazionale – Presentazione di plurime domande di protezione internazionale in tre Stati membri – Articolo 29 – Termine di trasferimento – Scadenza – Trasferimento della competenza per l’esame della domanda – Articolo 27 – Mezzo di ricorso – Portata del sindacato giurisdizionale – Possibilità per il richiedente d’invocare il trasferimento di competenza per l’esame della domanda ‒ [Art. 47 della Carta dei diritti fondamentali!]

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Terza Sezione)

 

Sentenza del 12 gennaio 2023

Þ C-280/21

 

P.I.

c.

Migracijos departamentas prie Lietuvos Respublikos vidaus reikalų ministerijos

Rinvio pregiudiziale – Spazio di libertà, sicurezza e giustizia – Politica comune in materia di asilo – Requisiti per l’attribuzione dello status di rifugiato – Direttiva 2011/95/UE – Articolo 10, paragrafo 1, lettera e), e paragrafo 2 – Motivi di persecuzione – Nozioni di “opinione politica” e di “opinione politica attribuita” – Tentativi di un richiedente asilo di difendersi, nel suo paese di origine, con mezzi legali contro soggetti non statali che agiscono con modalità illecite e sono in grado di strumentalizzare l’apparato repressivo dello Stato interessato

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Quarta Sezione)

 

Sentenza del 12 gennaio 2023

Þ C-395/21

 

D.V.

c.

M.A

Rinvio pregiudiziale – Clausole abusive nei contratti stipulati con i consumatori – Direttiva 93/13/CEE – Contratto di prestazione di servizi legali stipulato tra un avvocato e un consumatore – Articolo 4, paragrafo 2 – Valutazione del carattere abusivo delle clausole contrattuali – Esclusione delle clausole relative all’oggetto principale del contratto – Clausola che prevede il pagamento di onorari di avvocato secondo il principio della tariffa oraria – Articolo 6, paragrafo 1 – Poteri del giudice nazionale in presenza di una clausola qualificata come “abusiva”

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Seconda Sezione)

 

Sentenza del 12 gennaio 2023

Þ C-356/21

 

J. K.

c.

TP S.A.

 

con l’intervento di:

PTPA

Rinvio pregiudiziale – Parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro – Direttiva 2000/78/CE – Articolo 3, paragrafo 1, lettere a) e c) – Condizioni di accesso al lavoro autonomo – Condizioni di occupazione e di lavoro – Divieto di discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale – Lavoratore autonomo che opera sulla base di un contratto d’opera – Risoluzione e mancato rinnovo di un contratto – Libertà di scegliere un contraente

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Prima Sezione)

 

Sentenza del 12 gennaio 2023

Þ C-132/21

 

BE

c.

Nemzeti Adatvédelmi és Információszabadság Hatóság,

 

con l’intervento di:

Budapesti Elektromos Művek Zrt.

Rinvio pregiudiziale – Protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali – Regolamento (UE) 2016/679 – Articoli da 77 a 79 – Mezzi di ricorso – Esercizio parallelo – Articolazione – Autonomia procedurale – Efficacia delle norme di protezione stabilite da tale regolamento – Applicazione coerente ed omogenea di tali norme nell’insieme dell’Unione europea – Articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Prima Sezione)

 

Sentenza del 12 gennaio 2023

Þ C-154/21

 

RW

c.

Österreichische Post AG

Rinvio pregiudiziale – Protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali – Regolamento (UE) 2016/679 – Articolo 15, paragrafo 1, lettera c) – Diritto di accesso dell’interessato ai propri dati – Informazioni sui destinatari o sulle categorie di destinatari a cui sono stati o saranno comunicati i dati personali – Limitazioni

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Seconda Sezione)

 

Sentenza del 22 dicembre 2022

Þ C-279/21

 

X

c.

Udlændingenævnet

Rinvio pregiudiziale – Accordo di associazione CEE-Turchia – Articolo 9 – Decisione n. 1/80 – Articolo 10, paragrafo 1 – Articolo 13 – Clausola di standstill – Ricongiungimento familiare – Normativa nazionale che introduce nuove condizioni più restrittive in materia di ricongiungimento familiare per i coniugi di cittadini turchi titolari di un permesso di soggiorno permanente nello Stato membro interessato – Imposizione al lavoratore turco del requisito del superamento di un esame attestante un determinato livello di conoscenza della lingua ufficiale di tale Stato membro – Giustificazione – Obiettivo consistente nel garantire un’integrazione riuscita

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 22 dicembre 2022

Þ C-237/21

 

S.M.

con l’intervento di:

Generalstaatsanwaltschaft München

Rinvio pregiudiziale – Cittadinanza dell’Unione europea – Articoli 18 e 21 TFUE – Domanda presentata a uno Stato membro da uno Stato terzo per l’estradizione di un cittadino dell’Unione, avente la cittadinanza di un altro Stato membro, che ha esercitato il proprio diritto di libera circolazione nel primo di detti Stati membri – Domanda presentata ai fini dell’esecuzione di una pena detentiva – Divieto di estradizione applicato unicamente ai cittadini nazionali – Restrizione alla libera circolazione – Giustificazione fondata sulla prevenzione dell’impunità – Proporzionalità

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 22 dicembre 2022

Þ C-61/21

 

JP

c.

Ministre de la Transition écologique,

Premier ministre

Rinvio pregiudiziale – Ambiente – Direttive 80/779/CEE, 85/203/CEE, 96/62/CE, 1999/30/CE e 2008/50/CE – Qualità dell’aria – Valori limite per le particelle in sospensione (PM10) e per il biossido di azoto (NO2) – Superamento – Piani per la qualità dell’aria – Danni asseritamente causati ad un singolo dal deterioramento dell’aria risultante da un superamento di tali valori limite – Responsabilità dello Stato membro interessato – Condizioni per il sorgere di tale responsabilità – Requisito che la norma del diritto dell’Unione violata sia preordinata a conferire diritti ai singoli lesi – Insussistenza

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Seconda Sezione)

 

Sentenza del 15 dicembre 2022

Þ C-311/21

 

CM

c.

TimePartner Personalmanagement GmbH

Rinvio pregiudiziale – Occupazione e politica sociale – Lavoro tramite agenzia interinale – Direttiva 2008/104/CE – Articolo 5 – Principio della parità di trattamento – Necessità di garantire, in caso di deroga a tale principio, la protezione globale dei lavoratori tramite agenzia interinale – Contratto collettivo che prevede una retribuzione inferiore a quella del personale impiegato direttamente dall’impresa utilizzatrice – Tutela giurisdizionale effettiva – Sindacato giurisdizionale

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Ottava Sezione)

 

Sentenza dell’8 dicembre 2022

Þ C-731/21

 

GV

c.

Caisse nationale d’assurance pension

Rinvio pregiudiziale – Libera circolazione delle persone – Articolo 45 TFUE – Lavoratori – Regolamento (UE) n. 492/2011 – Articolo 7, paragrafi 1 e 2 – Parità di trattamento – Vantaggi sociali – Pensione di reversibilità – Membri di un’unione civile – Normativa nazionale che subordina la concessione di una pensione di reversibilità all’iscrizione nel registro nazionale di un’unione civile validamente costituita e iscritta in un altro Stato membro

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza dell’8 dicembre 2022

Þ C-460/20

 

TU,

RE

c.

Google LLC

Rinvio pregiudiziale – Protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali – Direttiva 95/46/CE – Articolo 12, lettera b) – Articolo 14, primo comma, lettera a) – Regolamento (UE) 2016/679 – Articolo 17, paragrafo 3, lettera a) – Gestore di un motore di ricerca in Internet – Ricerca effettuata a partire dal nome di una persona – Visualizzazione, nell’elenco dei risultati della ricerca, di un link verso articoli contenenti informazioni asseritamente inesatte – Visualizzazione, nell’elenco dei risultati di una ricerca di immagini, delle fotografie che illustrano tali articoli, sotto forma di cosiddette miniature (“thumbnails”) – Richiesta di deindicizzazione rivolta al gestore del motore di ricerca – Bilanciamento dei diritti fondamentali – Articoli 7, 8, 11 e 16 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Obblighi e responsabilità gravanti sul gestore del motore di ricerca per il trattamento di una domanda di deindicizzazione – Onere della prova gravante sul richiedente la deindicizzazione

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 22 novembre 2022

Þ  C-37/20 e C‑601/20

 

WM (C‑37/20)

Sovim SA (C‑601/20)

c.

Luxembourg Business Registers

Rinvio pregiudiziale – Prevenzione dell’uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo – Direttiva (UE) 2018/843 che modifica la direttiva (UE) 2015/849 – Modifica apportata all’articolo 30, paragrafo 5, primo comma, lettera c), di quest’ultima direttiva – Accesso del pubblico alle informazioni sulla titolarità effettiva – Validità – Articoli 7 e 8 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Rispetto della vita privata e familiare – Tutela dei dati personali

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 22 novembre 2022

Þ C-69/21

 

X

c.

Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid

Rinvio pregiudiziale – Spazio di libertà, sicurezza e giustizia – Articoli 4, 7 e 19 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Proibizione dei trattamenti inumani o degradanti – Rispetto della vita privata e familiare – Protezione in caso di allontanamento, di espulsione e di estradizione – Diritto di soggiorno per ragioni mediche – Norme e procedure comuni applicabili negli Stati membri al rimpatrio di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare – Direttiva 2008/115/CE – Cittadino di un paese terzo affetto da malattia grave – Terapia medica diretta ad alleviare il dolore – Terapia non disponibile nel paese d’origine – Condizioni in presenza delle quali l’allontanamento deve essere rinviato

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Settima Sezione)

 

Sentenza del 17 novembre 2022

Þ C-304/21

 

VT

c.

Ministero dell’Interno,

Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Direzione centrale per le risorse umane

Rinvio pregiudiziale – Politica sociale – Parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro – Articolo 21 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Direttiva 2000/78/CE – Articolo 2, paragrafo 2, articolo 4, paragrafo 1, e articolo 6, paragrafo 1 – Divieto di discriminazioni basate sull’età – Normativa nazionale che fissa un limite di età massima a 30 anni per l’assunzione dei commissari di polizia – Giustificazioni

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza dell’8 novembre 2022

Þ C-898/19 P

 

Fiat Chrysler Finance Europe e Granducato di Lussemburgo

c.

Commission

 

con l’intervento di:

Irlanda

Impugnazione della decisione del Tribunale UE che ha dichiarato un aiuto del Lussemburgo incompatibile con il mercato interno – Decisione tributaria anticipata (tax ruling) – Vantaggio – Carattere selettivo – Principio di piena concorrenza – Diritto nazionale applicabile – Tassazione cosiddetta “normale”

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza dell’8 novembre 2022

Þ C‑873/19

 

Deutsche Umwelthilfe eV

c.

Bundesrepublik Deutschland,

 

con l’intervento di:

Volkswagen AG

Rinvio pregiudiziale – Ambiente – Convenzione di Aarhus – Accesso alla giustizia – Articolo 9, paragrafo 3 – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articolo 47, primo comma – Diritto a una tutela giurisdizionale effettiva – Associazione per la tutela dell’ambiente – Legittimazione ad agire di tale associazione dinanzi a un giudice nazionale al fine di impugnare l’omologazione CE rilasciata a taluni veicoli – Regolamento (CE) n. 715/2007 – Articolo 5, paragrafo 2, lettera a) – Veicoli a motore – Motore diesel – Emissioni di agenti inquinanti – Valvola per il ricircolo dei gas di scarico (valvola EGR) – Riduzione delle emissioni di ossido di azoto (NOx) limitata da un “intervallo termico” – Impianto di manipolazione – Autorizzazione di un tale impianto quando quest’ultimo si giustifica per la necessità di proteggere il motore da danni o avarie e di un funzionamento sicuro dei veicoli – Stato dell’arte

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza dell’8 novembre 2022

Þ C‑704/20 e C-39/21

 

Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid

c.

C, B (C‑704/20)

e

X

c.

Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid (C‑39/21)

Rinvio pregiudiziale – Spazio di libertà, sicurezza e giustizia – Trattenimento di cittadini di paesi terzi – Diritto fondamentale alla libertà – Articolo 6 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Presupposti di legittimità del trattenimento – Direttiva 2008/115/CE – Articolo 15 – Direttiva 2013/33/UE – Articolo 9 – Regolamento (UE) n. 604/2013 – Articolo 28 – Controllo della legittimità di un trattenimento e del mantenimento di una misura di trattenimento – Esame d’ufficio – Diritto fondamentale a un ricorso giurisdizionale effettivo – Articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Quarta Sezione)

 

Sentenza del 27 ottobre 2022

Þ C‑129/21

 

Proximus NV

c.

Gegevensbeschermingsautoriteit

Rinvio pregiudiziale – Trattamento dei dati personali e tutela della vita privata nel settore delle comunicazioni elettroniche – Direttiva 2002/58/CE – Articolo 12 – Elenchi telefonici pubblici e servizi di consultazione degli elenchi telefonici – Consenso dell’abbonato – Obblighi del fornitore degli elenchi telefonici e dei servizi di consultazione degli elenchi telefonici – Regolamento (UE) 2016/679 – Articolo 17 – Diritto alla cancellazione (“diritto all’oblio”) – Articolo 5, paragrafo 2 – Articolo 24 – Obblighi di informazione e responsabilità del titolare del trattamento

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Seconda Sezione)

 

Sentenza del 13 ottobre 2022

Þ C‑344/20

 

L.F.

c.

S.C.R.L.

Rinvio pregiudiziale – Politica sociale – Direttiva 2000/78/CE – Quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro – Divieto delle discriminazioni basate sulla religione o le convinzioni personali – Regola interna di un’impresa privata che vieta sul luogo di lavoro qualsiasi manifestazione delle convinzioni religiose, filosofiche o politiche – Divieto che comprende le parole, l’abbigliamento o qualsiasi altro tipo di manifestazione di tali convinzioni – Abbigliamento con connotazione religiosa

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Prima Sezione)

 

Sentenza del 22 settembre 2022

Þ C‑159/21

 

GM

c.

Országos Idegenrendészeti Főigazgatóság,

Alkotmányvédelmi Hivatal,

Terrorelhárítási Központ

Rinvio pregiudiziale – Politica comune in materia di asilo e di immigrazione – Direttiva 2011/95/UE – Norme relative ai presupposti per il riconoscimento dello status di rifugiato o dello status conferito dalla protezione sussidiaria – Revoca dello status – Direttiva 2013/32/UE – Procedure comuni per il riconoscimento e la revoca della protezione internazionale – Compromissione della sicurezza nazionale – Presa di posizione di un’autorità specializzata – Accesso al fascicolo

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 20 settembre 2022

Þ C‑339/20 e C‑397/20

 

procedimenti penali a carico di

VD (C‑339/20),

SR (C‑397/20)

Rinvio pregiudiziale – Mercato unico dei servizi finanziari – Abusi di mercato – Abuso di informazioni privilegiate – Direttiva 2003/6/CE – Articolo 12, paragrafo 2, lettere a) e d) – Regolamento (UE) n. 596/2014 – Articolo 23, paragrafo 2, lettere g) e h) – Poteri di vigilanza e di indagine dell’Autorità dei mercati finanziari (AMF) – Obiettivo di interesse generale volto a tutelare l’integrità dei mercati finanziari dell’Unione europea e la fiducia del pubblico negli strumenti finanziari – Possibilità per l’AMF di chiedere le registrazioni di dati relativi al traffico detenuti da un operatore di servizi di comunicazione elettronica – Trattamento dei dati personali nel settore delle comunicazioni elettroniche – Direttiva 2002/58/CE – Articolo 15, paragrafo 1 – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articoli 7, 8 e 11 nonché articolo 52, paragrafo 1 – Riservatezza delle comunicazioni – Limitazioni – Normativa che prevede la conservazione generalizzata e indiscriminata dei dati relativi al traffico da parte degli operatori di servizi di comunicazione elettronica – Possibilità per un giudice nazionale di limitare gli effetti nel tempo di una declaratoria di invalidità di disposizioni legislative nazionali incompatibili con il diritto dell’Unione – Esclusione

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 7 settembre 2022

Þ C-624/20

 

E.K.

c.

Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid

Rinvio pregiudiziale – Direttiva 2003/109/CE – Status dei cittadini di paesi terzi soggiornanti di lungo periodo – Ambito di applicazione – Cittadino di un paese terzo titolare di un diritto di soggiorno ai sensi dell’articolo 20 TFUE – Articolo 3, paragrafo 2, lettera e) – Soggiorno unicamente per motivi di carattere temporaneo – Nozione autonoma del diritto dell’Unione

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Prima Sezione)

 

Sentenza del 1 agosto 2022

Þ C-242/22 PPU

 

procedimento penale a carico di

TL

con l’intervento di:

Ministério Público

Rinvio pregiudiziale – Procedimento pregiudiziale d’urgenza – Cooperazione giudiziaria in materia penale – Direttiva 2010/64/UE – Diritto all’interpretazione e alla traduzione – Articolo 2, paragrafo 1, e articolo 3, paragrafo 1 – Nozione di ‟documento fondamentale” – Direttiva 2012/13/UE – Diritto all’informazione nei procedimenti penali – Articolo 3, paragrafo 1, lettera d) – Ambito di applicazione – Omesso recepimento in diritto nazionale – Efficacia diretta – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articolo 47 e articolo 48, paragrafo 2 – Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali – Articolo 6 – Condanna a una pena detentiva accompagnata dalla sospensione condizionale della medesima in regime di libertà vigilata – Inadempimento agli obblighi derivanti dal regime di libertà vigilata – Omessa traduzione di un documento fondamentale e assenza di interprete all’atto della redazione di quest’ultimo – Revoca della sospensione condizionale – Omessa traduzione degli atti processuali relativi a detta revoca – Conseguenze sulla validità di detta revoca – Vizio di procedura sanzionato con una nullità relativa

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Decima Sezione)

 

Sentenza del 1 agosto 2022

Þ C‑422/21

 

procedimento

Ministero dell’Interno

contro

TO

Rinvio pregiudiziale – Richiedenti protezione internazionale – Direttiva 2013/33/UE – Articolo 20, paragrafi 4 e 5 – Comportamenti gravemente violenti – Diritto degli Stati membri di stabilire le sanzioni applicabili – Portata – Revoca delle condizioni materiali di accoglienza

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 1 agosto 2022

Þ C‑19/21

 

procedimento

I,

S

c.

Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid

Rinvio pregiudiziale – Regolamento (UE) n. 604/2013 – Criteri e meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per l’esame di una domanda di protezione internazionale – Articolo 8, paragrafo 2, e articolo 27, paragrafo 1 – Minore non accompagnato che ha un parente presente legalmente in un altro Stato membro – Rigetto da parte di tale Stato membro della richiesta di presa in carico di tale minore – Diritto a un ricorso effettivo di detto minore o di tale parente avverso la decisione di rigetto – Articoli 7, 24 e 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Interesse superiore del minore

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 1 agosto 2022

Þ C‑184/20

 

procedimento

OT

c.

Vyriausioji tarnybinės etikos komisija,

con l’intervento di:

Fondas «Nevyriausybinių organizacijų informacijos ir paramos centras»

Rinvio pregiudiziale – Protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articoli 7, 8 e 52, paragrafo 1 – Direttiva 95/46/CE – Articolo 7, lettera c) – Articolo 8, paragrafo 1 – Regolamento (UE) 2016/679 – Articolo 6, paragrafo 1, primo comma, lettera c), e paragrafo 3, secondo comma – Articolo 9, paragrafo 1 – Trattamento necessario per adempiere un obbligo legale al quale è soggetto il titolare del trattamento – Obiettivo di interesse pubblico – Proporzionalità – Trattamento di categorie particolari di dati personali – Normativa nazionale che impone la pubblicazione su Internet di dati contenuti nelle dichiarazioni di interessi privati di persone fisiche che lavorano nel servizio pubblico o di dirigenti di associazioni o di enti percettori di fondi pubblici – Prevenzione dei conflitti di interessi e della corruzione nel settore pubblico

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Ottava Sezione)

 

Sentenza del 14 luglio 2022

Þ C‑274/21 e C‑275/21

 

procedimenti

EPIC Financial Consulting Ges.m.b.H.

c.

Repubblica d’Austria,

Bundesbeschaffung GmbH

 

Rinvio pregiudiziale – Appalti pubblici – Regolamento (UE) n. 1215/2012 – Inapplicabilità ai procedimenti sommari e di ricorso menzionati all’articolo 2 della direttiva 89/665/CEE in assenza di elementi di estraneità – Direttiva 2014/24/UE – Articolo 33 – Assimilazione di un accordo quadro a un contratto, ai sensi dell’articolo 2 bis, paragrafo 2, della direttiva 89/665 – Impossibilità di aggiudicare un nuovo appalto pubblico qualora sia già stato raggiunto il quantitativo e/o il valore massimo dei lavori, delle forniture o dei servizi di cui trattasi fissato dall’accordo quadro – Normativa nazionale che prevede il pagamento di spese di accesso alla giustizia amministrativa nel settore degli appalti pubblici – Obblighi di determinare e di pagare le spese di accesso alla giustizia prima che il giudice si pronunci su una domanda di provvedimenti provvisori o su un ricorso – Procedimento opaco di aggiudicazione di appalti pubblici – Principi di effettività e di equivalenza – Effetto utile – Diritto a un ricorso effettivo – Direttiva 89/665 – Articoli 1, 2 e 2 bis – Articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Normativa nazionale che prevede il rigetto di un ricorso in caso di mancato pagamento delle spese di accesso alla giustizia – Determinazione del valore stimato di un appalto pubblico

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Terza Sezione)

 

Sentenza del 14 luglio 2022

Þ C-168/21

 

procedimento relativo all’esecuzione di un mandato d’arresto europeo emesso nei confronti di

KL

con l’intervento di:

Procureur général près la cour d’appel d’Angers

Rinvio pregiudiziale – Cooperazione giudiziaria in materia penale – Decisione quadro 2002/584/GAI – Articolo 2, paragrafo 4 – Condizione della doppia incriminabilità del fatto – Articolo 4, punto 1 – Motivo di non esecuzione facoltativa del mandato d’arresto europeo – Controllo da parte dell’autorità giudiziaria dell’esecuzione – Fatti in parte costitutivi di un reato ai sensi della legge dello Stato membro di esecuzione – Articolo 49, paragrafo 3, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Principio di proporzionalità dei reati e delle pene

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Nona Sezione)

 

Sentenza del 7 luglio 2022

Þ C-261/21

 

Coca-Cola European Partners Deutschland GmbH

c.

L.B. (C‑257/21),

R.G. (C‑258/21)

Rinvio pregiudiziale – Articolo 19, paragrafo 1, secondo comma, TUE – Obbligo degli Stati membri di stabilire i rimedi giurisdizionali necessari per garantire una tutela giurisdizionale effettiva nei settori disciplinati dal diritto dell’Unione – Articolo 267 TFUE – Obbligo del giudice del rinvio di dare piena efficacia all’interpretazione del diritto dell’Unione fornita dalla Corte – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articolo 47 – Accesso a un giudice indipendente e imparziale precostituito per legge – Sentenza di un giudice nazionale che statuisce in ultimo grado dopo una decisione pregiudiziale della Corte – Asserita non conformità di tale sentenza con l’interpretazione del diritto dell’Unione fornita dalla Corte – Normativa nazionale che impedisce l’introduzione di un ricorso per revocazione avverso tale sentenza

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Settima Sezione)

 

Sentenza del 7 luglio 2022

Þ C-257/21 e C-258/21

 

Coca-Cola European Partners Deutschland GmbH

c.

L.B. (C‑257/21),

R.G. (C‑258/21)

Rinvio pregiudiziale – Politica sociale – Articolo 153 TFUE – Tutela dei lavoratori – Directive 2003/88/CE – Organizzazione dell’orario di lavoro – Lavoro notturno – Contratto collettivo che prevede una maggiorazione retributiva per il lavoro notturno svolto in modo regolare inferiore a quella fissata per il lavoro notturno svolto in modo occasionale – Parità di trattamento – Articolo 20 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Attuazione del diritto dell’Unione, ai sensi dell’articolo 51, paragrafo 1, della Carta dei diritti fondamentali

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Quarta Sezione)

 

Sentenza del 7 luglio 2022

Þ C‑7/21

 

procedimento

LKW WALTER Internationale Transportorganisation AG

c.

CB,

DF,

GH

Rinvio pregiudiziale – Cooperazione giudiziaria in materia civile – Notificazione e comunicazione degli atti – Regolamento (CE) n. 1393/2007 – Articolo 8, paragrafo 1 – Termine di una settimana per esercitare il diritto di rifiuto di ricezione dell’atto – Ordinanza di esecuzione forzata emessa in uno Stato membro e comunicata in un altro Stato membro unicamente nella lingua del primo Stato membro – Normativa del primo Stato membro che prevede un termine di otto giorni per proporre opposizione avverso tale ordinanza – Termine per l’opposizione che inizia a decorrere unitamente al termine previsto per esercitare il diritto di rifiuto di ricezione dell’atto – Articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Diritto a un ricorso effettivo

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Seconda Sezione)

 

Sentenza del 30 giugno 2022

Þ C‑72/22 PPU

 

procedimento

M.A.

con l’intervento di:

Valstybės sienos apsaugos tarnyba

Rinvio pregiudiziale – Procedimento pregiudiziale d’urgenza – Politica di asilo e di immigrazione – Direttiva 2011/95/UE – Articolo 4 – Procedure comuni ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di protezione internazionale – Direttiva 2013/32/UE – Articoli 6 e 7 – Norme relative all’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale – Articolo 18 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Direttiva 2013/33/UE – Articolo 8 – Trattenimento del richiedente – Motivo del trattenimento – Protezione della sicurezza nazionale o dell’ordine pubblico – Trattenimento del richiedente asilo a motivo del suo ingresso irregolare nel territorio dell’Unione

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Quarta Sezione)

 

Sentenza del 30 giugno 2022

Þ C‑105/21

 

procedimento penale a carico di

IR

con l’intervento di:

Spetsializirana prokuratura

Rinvio pregiudiziale – Cooperazione giudiziaria in materia penale – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articoli 6 e 47 – Diritto di libera circolazione e di soggiorno – Diritto ad un ricorso giurisdizionale effettivo – Principi di equivalenza e di fiducia reciproca – Decisione quadro 2002/584/GAI – Direttiva 2012/13/UE – Diritto all’informazione nei procedimenti penali – Comunicazione dei diritti al momento dell’arresto – Diritto dell’interessato di essere informato dell’accusa elevata a suo carico in forza di un mandato d’arresto nazionale – Diritto di accesso alla documentazione del fascicolo – Condizioni per l’emissione di un mandato d’arresto europeo nei confronti di una persona sottoposta a procedimento penale che si trova nello Stato membro di esecuzione – Primato del diritto dell’Unione

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Seconda Sezione)

 

Sentenza del 30 giugno 2022

Þ C‑625/20

 

KM

c.

Instituto Nacional de la Seguridad Social (INSS)

Rinvio pregiudiziale – Politica sociale – Parità di trattamento tra uomini e donne in materia di sicurezza sociale – Direttiva 79/7/CEE – Articolo 4, paragrafo 1 – Discriminazione indiretta fondata sul sesso – Normativa nazionale che prevede l’incompatibilità di due o più pensioni di invalidità professionale totale maturate nell’ambito dello stesso regime legale di sicurezza sociale – Compatibilità di pensioni di tale tipo quando rientrano in regimi legali di sicurezza sociale distinti – Accertamento di una discriminazione indiretta sulla base di dati statistici – Determinazione dei gruppi interessati da confrontare – Giustificazione

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 28 giugno 2022

Þ C‑278/20

 

Commissione europea

c.

Regno di Spagna

Inadempimento di uno Stato – Responsabilità degli Stati membri per i danni causati ai singoli da violazioni del diritto dell’Unione – Violazione del diritto dell’Unione imputabile al legislatore nazionale – Violazione della Costituzione di uno Stato membro imputabile al legislatore nazionale – Principi di equivalenza e di effettività

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Decima Sezione)

 

Sentenza del 24 giugno 2022

Þ C‑2/21

 

procedimento

Rzecznik Praw Obywatelskich

 

con l’intervento di:

K.S.,

S.V.D.,

Prokurator Prokuratury Okręgowej w Krakowie M.C.,

Prokuratura Krajowa,

Kierownik Urzędu Stanu Cywilnego w Krakowie

 

Rinvio pregiudiziale – Articolo 99 del regolamento di procedura della Corte – Cittadinanza dell’Unione – Articoli 20 e 21 TFUE – Diritto di libera circolazione e di libero soggiorno nel territorio degli Stati membri – Atto di nascita, rilasciato dallo Stato membro di nascita del minore, che designa due madri per quest’ultimo – Diniego dello Stato membro di origine di una delle due madri di trascrivere tale atto di nascita nel registro nazionale dello stato civile – Trascrizione del suddetto atto quale condizione per il rilascio di documenti di identità – Normativa nazionale di tale Stato membro di origine che non ammette la genitorialità di persone dello stesso sesso

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 21 giugno 2022

Þ C‑817/19

 

Ligue des droits humains

c.

Conseil des ministres

Rinvio pregiudiziale – Trattamento dei dati personali – Dati del codice di prenotazione (PNR) – Regolamento (UE) 2016/679 – Articolo 2, paragrafo 2, lettera d) – Ambito di applicazione – Direttiva (UE) 2016/681 – Uso dei dati PNR dei passeggeri dei voli aerei operati tra l’Unione europea e paesi terzi – Facoltà d’includere i dati dei passeggeri dei voli aerei operati all’interno dell’Unione – Trattamenti automatizzati di tali dati – Periodo di conservazione – Lotta contro i reati di terrorismo e i reati gravi – Validità – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articoli 7, 8 e 21 nonché articolo 52, paragrafo 1 – Normativa nazionale che estende l’applicazione del sistema PNR ad altri trasporti operati all’interno dell’Unione – Libertà di circolazione all’interno dell’Unione – Carta dei diritti fondamentali – Articolo 45

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 9 giugno 2022

Þ C‑673/20

 

EP

c.

Préfet du Gers,

Institut national de la statistique et des études économiques (INSEE)

con l’intervento di:

Maire de Thoux

Rinvio pregiudiziale – Cittadinanza dell’Unione – Cittadino del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord residente in uno Stato membro – Articolo 9 TUE – Articoli 20 e 22 TFUE – Diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni comunali nello Stato membro di residenza – Articolo 50 TUE – Accordo sul recesso del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord dall’Unione europea e dalla Comunità europea dell’energia atomica – Conseguenze del recesso di uno Stato membro dall’Unione – Cancellazione dalle liste elettorali nello Stato membro di residenza – Articoli 39 e 40 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Validità della decisione (UE) 2020/135

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Seconda Sezione)

 

Sentenza del 2 giugno 2022

Þ C‑587/20

 

Ligebehandlingsnævnet

c.

HK/Danmark,

HK/Privat

con l’intervento di:

Fagbevægelsens Hovedorganisation

Rinvio pregiudiziale – Politica sociale – Parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro – Divieto di discriminazione fondata sull’età – Direttiva 2000/78/CE – Articolo 3, paragrafo 1, lettere a) e d) – Ambito di applicazione – Carica di segretario generale eletto di un’organizzazione di lavoratori – Statuto di tale organizzazione che prevede l’eleggibilità alla segreteria generale dei soli membri che, alla data dell’elezione, non abbiano compiuto i 60 o i 61 anni di età

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Terza Sezione)

 

Sentenza del 2 giugno 2022

Þ C‑353/20

 

Skeyes

c.

Ryanair DAC

Rinvio pregiudiziale – Trasporto aereo – Regolamento (CE) n. 549/2004 – Regolamento (CE) n. 550/2004 – Fornitore di servizi di traffico aereo – Decisione di chiudere lo spazio aereo – Esercizio di prerogative dei pubblici poteri – Utente dello spazio aereo – Compagnie aeree – Diritto di ricorso avverso una decisione di chiusura dello spazio aereo – Articolo 58 TFUE – Libera circolazione dei servizi in materia di trasporti – Articoli 16 e 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Libertà d’impresa – Diritto a un ricorso effettivo

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Quarta Sezione)

 

Sentenza del 19 maggio 2022

Þ C‑569/20

 

procedimento penale a carico di

IR

con l’intervento di:

Spetsializirana prokuratura

Rinvio pregiudiziale – Cooperazione giudiziaria in materia penale – Direttiva (UE) 2016/343 – Articolo 8 – Diritto di presenziare al processo – Informazione sul processo – Impossibilità di rintracciare l’imputato nonostante i ragionevoli sforzi profusi dalle autorità competenti – Possibilità di un processo e di una condanna in contumacia – Articolo 9 – Diritto a un nuovo processo o a un altro mezzo di ricorso giurisdizionale che consenta di riesaminare il merito della causa ‒ [Articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali]

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Ottava Sezione)

 

Sentenza del 12 maggio 2022

Þ C‑505/20

 

RR,

JG

con l’intervento di:

Spetsializirana prokuratura

Rinvio pregiudiziale – Cooperazione giudiziaria in materia penale – Congelamento e confisca dei beni strumentali e dei proventi da reato nell’Unione europea – Direttiva 2014/42/UE – Articolo 4 – Confisca – Articolo 7 – Congelamento – Articolo 8 – Garanzie procedurali – Congelamento e confisca di un bene appartenente a un soggetto terzo rispetto al procedimento penale – Normativa nazionale che non prevede mezzi di ricorso per soggetti terzi nel corso del procedimento giudiziario e che non ammette l’eventuale restituzione di detto bene prima della conclusione del procedimento penale ‒ [Articolo 17 della Carta dei diritti fondamentali]

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Sesta Sezione)

 

Sentenza del 12 maggio 2022

Þ C‑426/20

 

GD,

ES

c.

Luso Temp - Empresa de Trabalho Temporário SA

Rinvio pregiudiziale – Politica sociale – Direttiva 2008/104/CE – Lavoro tramite agenzia interinale – Articolo 5, paragrafo 1 – Principio della parità di trattamento – Articolo 3, paragrafo 1, lettera f) – Nozione di “condizioni di base di lavoro e d’occupazione dei lavoratori tramite agenzia interinale” – Indennità dovuta a titolo dei giorni di ferie annuali retribuite non godute e dell’indennità per ferie corrispondente in caso di cessazione del rapporto di lavoro ‒ [Articolo 31 della Carta dei diritti fondamentali]

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Prima Sezione)

 

Sentenza del 5 maggio 2022

Þ C‑405/20

 

EB,

JS,

DP

c.

Versicherungsanstalt öffentlich Bediensteter, Eisenbahnen und Bergbau (BVAEB)

Rinvio pregiudiziale – Politica sociale – Articolo 157 TFUE – Protocollo (n. 33) – Parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego [Articolo 23 della Carta dei diritti fondamentali] – Direttiva 2006/54/CE – Articolo 5, lettera c), e articolo 12 – Divieto di discriminazione indiretta fondata sul sesso – Regime professionale di previdenza sociale applicabile successivamente alla data prevista da detto protocollo e da detto articolo 12 – Pensioni di vecchiaia dei funzionari – Normativa nazionale che prevede un adeguamento annuale delle pensioni di vecchiaia – Adeguamento decrescente in funzione dell’importanza dell’importo della pensione di vecchiaia accompagnata da una completa esclusione di adeguamento oltre una certa soglia – Giustificazioni

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Settima Sezione)

 

Sentenza del 5 maggio 2022

Þ C‑265/20

 

FN

c.

Universiteit Antwerpen e a.

Rinvio pregiudiziale – Politica sociale – Lavoro a tempo parziale – Direttiva 97/81/CE – Accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo parziale – Clausola 4, punto 1 – Principio di non discriminazione – Personale accademico a tempo parziale – Nomina in ruolo automatica riservata ai membri del personale accademico che svolgono un incarico di insegnamento a tempo pieno – Calcolo della percentuale di un incarico di lavoro a tempo pieno alla quale corrisponde un incarico di lavoro a tempo parziale – Insussistenza dei requisiti

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Quarta Sezione)

 

Sentenza del 5 maggio 2022

Þ C‑451/19 e C-532/19

 

Subdelegación del Gobierno en Toledo

c.

XU (C‑451/19),

QP (C‑532/19)

Rinvio pregiudiziale – Articolo 20 TFUE – Cittadinanza dell’Unione europea – Cittadino dell’Unione che non ha mai esercitato la sua libertà di circolazione – Domanda di carta di soggiorno di un suo familiare, cittadino di un paese terzo – Rigetto – Obbligo, per il cittadino dell’Unione, di disporre di risorse sufficienti – Obbligo di convivenza dei coniugi – Figlio minorenne, cittadino dell’Unione – Legislazione e prassi nazionali – Godimento effettivo del contenuto essenziale dei diritti conferiti ai cittadini dell’Unione – Privazione

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Seconda Sezione)

 

Sentenza del 28 aprile 2022

Þ C‑804/21 PPU

 

C,

CD,

c.

Syyttäjä

Domanda di pronuncia pregiudiziale - Procedura pregiudiziale d’urgenza - Cooperazione giudiziaria in materia penale - Mandato d'arresto europeo - Decisione quadro 2002/584/GAI - Articolo 23, paragrafo 3 - Necessità di intervento dell’autorità giudiziaria dell’esecuzione - Articolo 6, paragrafo 2 - Servizi di polizia - Esclusione - Forza maggiore - Nozione - Ostacoli giuridici alla consegna - Azioni giudiziarie promosse dalla persona ricercata - Protezione internazionale - Esclusione - Articolo 23, paragrafo 5 - Scadenza dei termini previsti per la consegna - Conseguenze - Liberazione - Obbligo di adottare ogni altra misura necessaria per prevenire la latitanza

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Sesta Sezione)

 

Sentenza del 28 aprile 2022

Þ C‑86/21

 

Gerencia Regional de Salud de Castilla y León

c.

Delia

Rinvio pregiudiziale – Libera circolazione dei lavoratori – Articolo 45 TFUE – Regolamento (UE) n. 492/2011 – Articolo 7, paragrafo 2 – Parità di trattamento – Sistema nazionale relativo al riconoscimento della carriera professionale dei professionisti del settore sanitario – Mancata presa in considerazione dell’esperienza professionale acquisita presso i servizi sanitari di un altro Stato membro – Ostacolo

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Terza Sezione)

 

Sentenza del 28 aprile 2022

Þ C‑319/20

 

Meta Platforms Ireland Limited, già Facebook Ireland Limited

c.

Bundesverband der Verbraucherzentralen und Verbraucherverbände – Verbraucherzentrale Bundesverband e.V.

Rinvio pregiudiziale – Tutela delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali – Regolamento (UE) 2016/679 – Articolo 80 – Rappresentanza degli interessati da parte di un’associazione senza scopo di lucro – Azione rappresentativa intentata da un’associazione di tutela degli interessi dei consumatori in assenza di un mandato e indipendentemente dalla violazione di specifici diritti di un interessato – Azione fondata sul divieto delle pratiche commerciali sleali, sulla violazione di una legge in materia di tutela dei consumatori o sul divieto di utilizzo di condizioni generali di contratto nulle

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 26 aprile 2022

Þ C‑368/20 e C-369/20

 

NW

c.

Landespolizeidirektion Steiermark (C‑368/20),

Bezirkshauptmannschaft Leibnitz (C‑369/20)

Rinvio pregiudiziale – Spazio di libertà, sicurezza e giustizia – Libera circolazione delle persone [Articolo 45, paragrafo 1, della Carta dei diritti fondamentali]  – Regolamento (UE) 2016/399 – Codice frontiere Schengen – Articolo 25, paragrafo 4 – Ripristino temporaneo del controllo di frontiera alle frontiere interne nel limite di una durata massima totale di sei mesi – Normativa nazionale che prevede diversi periodi successivi di controlli che portano a un superamento di tale durata – Mancata conformità di una siffatta normativa all’articolo 25, paragrafo 4, del codice frontiere Schengen nel caso in cui i periodi successivi siano fondati sulla stessa minaccia o sulle stesse minacce – Normativa nazionale che impone di esibire un passaporto o una carta d’identità all’atto del controllo di frontiera alla frontiera interna a pena di sanzione – Mancata conformità di un siffatto obbligo all’articolo 25, paragrafo 4, del codice frontiere Schengen quando il controllo è esso stesso contrario a tale disposizione

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 26 aprile 2022

Þ C‑401/19

 

Repubblica di Polonia

c.

Parlamento europeo, 

Consiglio dell’Unione europea

sostenuti da:

Regno di Spagna

Repubblica francese

Repubblica portoghese

Commissione europea

Ricorso di annullamento – Direttiva (UE) 2019/790 – Articolo 17, paragrafo 4, lettera b), e lettera c), in fine – Articolo 11 e articolo 17, paragrafo 2, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Libertà di espressione e d’informazione – Tutela della proprietà intellettuale – Obblighi imposti ai prestatori di servizi di condivisione di contenuti online – Controllo automatico preventivo (filtraggio) dei contenuti caricati in rete dagli utenti

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Prima Sezione)

 

Sentenza del 7 aprile 2022

Þ C‑236/20

 

PG

c.

Ministero della Giustizia,

CSM – Consiglio Superiore della Magistratura,

Presidenza del Consiglio dei Ministri,

con l’intervento di:

Unione Nazionale Giudici di Pace (Unagipa),

TR,

PV,

Associazione Nazionale Giudici di Pace – ANGDP,

RF,

GA,

GOT Non Possiamo Più Tacere,

Unione Nazionale Italiana Magistrati Onorari – UNIMO

Rinvio pregiudiziale – Politica sociale – Accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato – Clausole 2 e 4 – Accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo parziale – Clausola 4 – Principio di non discriminazione – Parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro – Giudici di pace e magistrati ordinari – Clausola 5 – Misure volte a sanzionare il ricorso abusivo ai contratti a tempo determinato – Direttiva 2003/88/CE – Articolo 7 – Ferie annuali retribuite ‒ [Articoli 20, 21, 31, 33, 34 e 47 della Carta dei diritti fondamentali]

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 5 aprile 2022

Þ C‑140/20

 

G.D.

c.

Commissioner of An Garda Síochána,

Minister for Communications, Energy and Natural Resources,

Attorney General

Rinvio pregiudiziale – Trattamento dei dati personali nel settore delle comunicazioni elettroniche – Riservatezza delle comunicazioni – Forniture di servizi di comunicazione elettronica – Conservazione generalizzata e indifferenziata dei dati relativi al traffico e dei dati relativi all’ubicazione – Accesso ai dati conservati – Controllo giurisdizionale a posteriori – Direttiva 2002/58/CE – Articolo 15, paragrafo 1 – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articoli 7, 8 e 11 e articolo 52, paragrafo 1 – Possibilità per un giudice nazionale di limitare gli effetti nel tempo di una declaratoria di invalidità di una normativa nazionale incompatibile con il diritto dell’Unione – Esclusione

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Prima Sezione)

 

Sentenza del 31 marzo 2022

Þ C‑231/21

 

IA

c.

Bundesamt für Fremdenwesen und Asyl

Rinvio pregiudiziale – Spazio di libertà, sicurezza e giustizia – Sistema di Dublino – Regolamento (UE) n. 604/2013 – Articolo 29, paragrafo 2 – Trasferimento del richiedente asilo verso lo Stato membro competente per l’esame della domanda di protezione internazionale – Termine di trasferimento di sei mesi – Possibilità di proroga di tale termine fino a un massimo di un anno in caso di detenzione – Nozione di “detenzione” – Ricovero coatto del richiedente asilo in un reparto psichiatrico ospedaliero con l’autorizzazione di un giudice

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 29 marzo 2022

Þ C‑132/20

 

BN,

DM,

EN

c.

Getin Noble Bank S.A.,

con l’intervento di:

Rzecznik Praw Obywatelskich

Rinvio pregiudiziale – Ricevibilità – Articolo 267 TFUE – Nozione di “giurisdizione” – Articolo 19, paragrafo 1, TUE – Articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Stato di diritto – Tutela giurisdizionale effettiva – Principio dell’indipendenza dei giudici – Giudice precostituito per legge – Organo giurisdizionale un cui membro è stato nominato per la prima volta ad un posto di giudice da un organo politico del potere esecutivo di un regime non democratico – Modalità di funzionamento della Krajowa Rada Sądownictwa (Consiglio nazionale della magistratura, Polonia) – Incostituzionalità della legge in base alla quale tale Consiglio è stato composto – Possibilità di qualificare l’organo giurisdizionale suddetto come organo giurisdizionale imparziale e indipendente ai sensi del diritto dell’Unione

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Terza Sezione)

 

Sentenza del 24 marzo 2022

Þ C‑529/18 P e C‑531/18 P

 

PJ

c.

Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale

Impugnazione – Principi del diritto dell’Unione – Articolo 19 dello Statuto della Corte di giustizia dell’Unione europea – Rappresentanza delle parti nei ricorsi diretti dinanzi agli organi giurisdizionali dell’Unione – Avvocato avente la qualità di terzo rispetto alla parte ricorrente – Requisito di indipendenza – Avvocato che esercita in qualità di collaboratore in uno studio legale – Articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea                      

 

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Prima Sezione)

 

Sentenza del 24 marzo 2022

Þ C‑245/20

 

X,

Z

c.

Autoriteit persoonsgegevens

Rinvio pregiudiziale – Tutela delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali – Regolamento (UE) 2016/679 – Competenza dell’autorità di controllo – Articolo 55, paragrafo 3 – Operazioni di trattamento effettuate dalle autorità giurisdizionali nell’esercizio delle loro funzioni giurisdizionali – Nozione – Documenti di un procedimento giurisdizionale, messi a disposizione di un giornalista, contenenti dati personali

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 22 marzo 2022

Þ C‑117/20

 

bpost SA

c.

Autorité belge de la concurrence

 

con l’intervento di:

Publimail SA,

Commissione europea

Rinvio pregiudiziale – Concorrenza – Servizi postali – Sistema di tariffazione adottato da un fornitore di servizio universale – Ammenda inflitta da un’autorità nazionale di regolamentazione del settore postale – Ammenda inflitta da un’autorità nazionale garante della concorrenza – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articolo 50 – Principio del ne bis in idem – Esistenza di una stessa infrazione – Articolo 52, paragrafo 1 – Limitazioni apportate al principio del ne bis in idem – Cumulo di procedimenti e di sanzioni – Presupposti – Perseguimento di un obiettivo d’interesse generale – Proporzionalità

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 15 marzo 2022

Þ C‑302/20

 

sig. A

c.

Autorité des marchés financiers (AMF)

invio pregiudiziale – Mercato unico dei servizi finanziari – Abuso di mercato – Direttive 2003/6/CE e 2003/124/CE – “Informazione privilegiata” – Nozione – Informazione avente “carattere preciso” – Informazione sull’imminente pubblicazione di un articolo di stampa che riporta voci di mercato concernenti un emittente di strumenti finanziari – Carattere illecito della comunicazione di un’informazione privilegiata – Eccezioni – Regolamento (UE) n. 596/2014 – Articolo 10 – Comunicazione di un’informazione privilegiata durante il normale esercizio di una professione – Articolo 21 – Comunicazione di un’informazione privilegiata ai fini dell’attività giornalistica – Libertà di stampa e libertà di espressione – Comunicazione da parte di un giornalista ad una fonte abituale di un’informazione relativa all’imminente pubblicazione di un articolo di stampa ‒ [Articolo 11 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea ]

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Quinta Sezione)

 

Sentenza del 10 marzo 2022

Þ C‑519/20

 

Procedimento nei confronti di

K

 

con l’intervento di:

Landkreis Gifhorn

Rinvio pregiudiziale – Politica di immigrazione – Direttiva 2008/115/CE – Trattenimento ai fini dell’allontanamento – Articolo 16, paragrafo 1 – Effetto diretto – Apposito centro di permanenza temporanea – Nozione – Trattenimento in un istituto penitenziario – Presupposti – Articolo 18 – Situazione di emergenza – Nozione – Articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Sindacato giurisdizionale effettivo

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Terza Sezione)

 

Sentenza del 10 marzo 2022

Þ C‑177/20

 

«Grossmania» Mezőgazdasági Termelő és Szolgáltató Kft.

c.

Vas Megyei Kormányhivatal

Rinvio pregiudiziale – Principi del diritto dell’Unione – Primato – Effetto diretto – Leale cooperazione – Articolo 4, paragrafo 3, TUE – Articolo 63 TFUE – Obblighi di uno Stato membro derivanti da una sentenza pregiudiziale – Interpretazione, da parte della Corte, in una sentenza pregiudiziale, di una norma del diritto dell’Unione – Obbligo di conferire piena efficacia al diritto dell’Unione – Obbligo, in capo al giudice nazionale, di disapplicare una normativa nazionale contraria al diritto dell’Unione come interpretato dalla Corte – Decisione amministrativa divenuta definitiva in assenza di un ricorso giurisdizionale – Principi di equivalenza e di effettività – Responsabilità dello Stato membro ‒ [Articolo 17 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea]

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza dell’8 marzo 2022

Þ C‑205/20

 

NE

c.

Bezirkshauptmannschaft Hartberg-Fürstenfeld

 

con l’intervento di:

Finanzpolizei Team 91

Rinvio pregiudiziale – Libera prestazione dei servizi – Distacco di lavoratori – Direttiva 2014/67/UE – Articolo 20 – [Articolo 49, paragrafo 3, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea] Sanzioni – Proporzionalità – Effetto diretto – Principio del primato del diritto dell’Unione

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Decima Sezione)

 

Ordinanza del 1 marzo 2022

Þ C‑306/19 et al.

 

Milis Energy e a.

c.

Presidenza del Consiglio dei Ministri e a.

Rinvio pregiudiziale – Articolo 99 del regolamento di procedura della Corte – Ambiente – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articoli 16 e 17 – Principi della certezza del diritto e della tutela del legittimo affidamento – Trattato sulla Carta dell’energia – Articolo 10 – Applicabilità – Direttiva 2009/28/CE – Articolo 3, paragrafo 3, lettera a) – Promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili – Produzione di energia elettrica da impianti solari fotovoltaici – Modifica di un regime di sostegno

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Terza Sezione)

 

Sentenza del 24 febbraio 2022

Þ C‑389/20

 

CJ

c.

Tesorería General de la Seguridad Social (TGSS)

Rinvio pregiudiziale – Parità di trattamento tra uomini e donne in materia di sicurezza sociale – Direttiva 79/7/CEE – Articolo 4, paragrafo 1 – Divieto di qualsiasi discriminazione fondata sul sesso – Collaboratori domestici – Tutela contro la disoccupazione – Esclusione – Particolare svantaggio per i lavoratori di sesso femminile – Obiettivi legittimi di politica sociale – Proporzionalità

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 22 febbraio 2022

Þ C‑562/21 PPU e C‑563/21 PPU

 

Procedimenti relativi all’esecuzione di mandati d’arresto europei emessi nei confronti di

X (C‑562/21 PPU)

Y (C‑563/21 PPU)

Rinvio pregiudiziale – Procedimento pregiudiziale d’urgenza – Cooperazione giudiziaria in materia penale – Mandato d’arresto europeo – Decisione quadro 2002/584/GAI – Articolo 1, paragrafo 3 – Procedure di consegna tra Stati membri – Condizioni di esecuzione – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articolo 47, secondo comma – Diritto fondamentale a un equo processo dinanzi a un giudice indipendente e imparziale, precostituito per legge – Carenze sistemiche o generalizzate – Esame in due fasi – Criteri di applicazione – Obbligo dell’autorità giudiziaria dell’esecuzione di verificare in modo concreto e preciso se sussistano seri e comprovati motivi di ritenere che la persona oggetto di un mandato d’arresto europeo corra, in caso di consegna, un rischio reale di violazione del suo diritto fondamentale a un equo processo dinanzi a un giudice indipendente e imparziale, precostituito per legge

 

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 22 febbraio 2022

Þ C‑430/21

 

Procedimento promosso da

RS

Rinvio pregiudiziale – Stato di diritto – Indipendenza della magistratura – Articolo 19, paragrafo 1, secondo comma, TUE – Articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Primato del diritto dell’Unione – Incompetenza del giudice nazionale ai fini dell’esame della conformità al diritto dell’Unione di una normativa nazionale dichiarata conforme alla costituzione dalla Corte costituzionale dello Stato membro interessato – Procedimenti disciplinari

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 22 febbraio 2022

Þ C‑483/20

 

XXXX

c.

Commissaire général aux réfugiés et aux apatrides

 

Rinvio pregiudiziale – Politica comune in materia di asilo – Procedure comuni ai fini del riconoscimento e della revoca dello status di protezione internazionale – Direttiva 2013/32/UE – Articolo 33, paragrafo 2, lettera a) – Inammissibilità di una domanda di protezione internazionale presentata in uno Stato membro da un cittadino di un paese terzo che ha ottenuto lo status di rifugiato in un altro Stato membro, mentre il figlio minorenne di tale cittadino, beneficiario dello status di protezione sussidiaria, soggiorna nel primo Stato membro – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articolo 7 – Diritto al rispetto della vita familiare – Articolo 24 – Interesse superiore del minore – Assenza di violazione degli articoli 7 e 24 della Carta dei diritti fondamentali a motivo dell’inammissibilità della domanda di protezione internazionale – Direttiva 2011/95/UE – Articolo 23, paragrafo 2 – Obbligo per gli Stati membri di provvedere al mantenimento dell’unità del nucleo familiare dei beneficiari di protezione internazionale

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Terza Sezione)

 

Sentenza del 10 febbraio 2022

Þ C‑485/20

 

XXXX

c.

HR Rail SA

Rinvio pregiudiziale – Politica sociale – Direttiva 2000/78/CE – Parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro – Divieto di discriminazione fondata sulla disabilità – Licenziamento di un lavoratore divenuto definitivamente inidoneo ad esercitare le funzioni essenziali del suo posto di lavoro – Agente che effettua un tirocinio nel quadro della sua assunzione – Articolo 5 – Soluzioni ragionevoli per i disabili – Obbligo di riassegnazione a un altro posto di lavoro – Ammissione con riserva di non integrare un onere sproporzionato per il datore di lavoro  [Articoli 21 e 26 della Carta dei diritti fondamentali]

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 18 gennaio 2022

Þ C‑118/20

 

JY

c.

Wiener Landesregierung

 

Rinvio pregiudiziale – Cittadinanza dell’Unione – Articoli 20 e 21 TFUE – Ambito di applicazione – Rinuncia alla cittadinanza di uno Stato membro per ottenere la cittadinanza di un altro Stato membro conformemente alla garanzia da parte di quest’ultimo di naturalizzare l’interessato – Revoca di tale garanzia per motivi di ordine pubblico o di pubblica sicurezza – Principio di proporzionalità – Situazione di apolidia

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Seconda Sezione)

 

Sentenza del 13 gennaio 2022

Þ C‑282/19

 

YT et a.

c.

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – MIUR,

Ufficio Scolastico Regionale per la Campania

 

con l’intervento di:

Federazione GILDA-UNAMS

 

Rinvio pregiudiziale – Politica sociale – Direttiva 1999/70/CE – [Articolo 21 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea - Principio generale di non discriminazione in base alla religione] - Accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato – Clausole 4 e 5 – Contratti di lavoro a tempo determinato nel settore pubblico – Insegnanti di religione cattolica – Nozione di “ragioni obiettive” per la giustificazione del rinnovo di simili contratti – Fabbisogno permanente di personale supplente

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Quinta Sezione)

 

Sentenza del 13 gennaio 2022

Þ C‑177/19P et a.

 

Repubblica federale di Germania e a.

c.

Commissione europea

Impugnazione – Ricorso di annullamento – Ambiente – Omologazione dei veicoli a motore – Regolamento (UE) 2016/646 – Emissioni dai veicoli passeggeri e commerciali leggeri (EUR6) – Fissazione, per le emissioni di ossidi di azoto, dei valori massimi (NTE) durante le prove in condizioni reali di guida (RDE) – Articolo 263, quarto comma, TFUE – Ricevibilità di un ricorso – Ente infrastatale titolare di poteri in materia di tutela dell’ambiente concernenti la limitazione della circolazione di taluni veicoli – Condizione secondo la quale il ricorrente deve essere direttamente interessato

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 21 dicembre 2021

Þ C‑497/20

 

Randstad Italia SpA

c.

Umana SpA,

Azienda USL Valle d’Aosta,

IN. VA SpA,

Synergie Italia agenzia per il lavoro SpA

Rinvio pregiudiziale – Articolo 19, paragrafo 1, secondo comma, TUE – Obbligo degli Stati membri di stabilire i rimedi giurisdizionali necessari per assicurare una tutela giurisdizionale effettiva nei settori disciplinati dal diritto dell’Unione – Appalti pubblici – Direttiva 89/665/CEE – Articolo 1, paragrafi 1 e 3 – Articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Sentenza del supremo organo della giustizia amministrativa di uno Stato membro che, in violazione della giurisprudenza della Corte, dichiara irricevibile il ricorso di un offerente escluso da una procedura di aggiudicazione di un appalto pubblico – Mancanza di rimedi giurisdizionali avverso tale sentenza dinanzi all’organo giurisdizionale supremo di tale Stato membro – Principi di effettività e di equivalenza

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 14 dicembre 2021

Þ C‑490/20

 

V.М.А.

c.

Stolichna obshtina, rayon «Pancharevo»

Rinvio pregiudiziale – Cittadinanza dell’Unione – [Articoli 7, 9, 24 e 45 della Carta dei diritti fondamentali e] Articoli 20 e 21 TFUE – Diritto di libera circolazione e di libero soggiorno nel territorio degli Stati membri – Minore nato nello Stato ospitante dei suoi genitori – Atto di nascita rilasciato da tale Stato membro che designa due madri per detto minore – Rifiuto, da parte dello Stato membro d’origine di una di tali due madri, di rilasciare un atto di nascita di detto minore in assenza di informazioni sull’identità della madre biologica del medesimo – Possesso di siffatto atto quale presupposto per il rilascio di una carta d’identità o di un passaporto – Normativa nazionale di tale Stato membro d’origine che non ammette la genitorialità di persone dello stesso sesso

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 23 novembre 2021

Þ C‑564/19 et al.

 

Procedimento penale a carico di IS

Rinvio pregiudiziale – Cooperazione giudiziaria in materia penale – Direttiva 2010/64/UE – Articolo 5 – Qualità dell’interpretazione e della traduzione – Direttiva 2012/13/UE – Diritto all’informazione nei procedimenti penali – Articolo 4, paragrafo 5, e articolo 6, paragrafo 1 – Diritto all’informazione sull’accusa – Diritto all’interpretazione e alla traduzione – Direttiva 2016/343/UE – Diritto a un ricorso effettivo e a un giudice imparziale – Articolo 48, paragrafo 2, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articolo 267 TFUE – Articolo 19, paragrafo 1, secondo comma, TUE – Ricevibilità – Impugnazione nell’interesse della legge contro una decisione che dispone un rinvio pregiudiziale – Procedimento disciplinare – Potere del giudice di grado superiore di dichiarare illegittima la domanda di pronuncia pregiudiziale

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 23 novembre 2021

Þ C‑833/19P

 

Consiglio dell’Unione europea

 

procedimento in cui l’altra parte è:

Hamas

 

Impugnazione – Politica estera e di sicurezza comune – Lotta contro il terrorismo – Misure restrittive adottate nei confronti di determinate persone ed entità – Congelamento dei capitali – Posizione comune 2001/931/PESC – Regolamento (CE) n. 2580/2001 – Mantenimento di un’organizzazione nell’elenco delle persone, dei gruppi e delle entità coinvolti in atti terroristici – Motivazione individuale notificata all’organizzazione e contenuta in un documento distinto dall’atto contenente una motivazione a carattere generale – Autenticazione della motivazione individuale – Articolo 297, paragrafo 2, TFUE

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 16 novembre 2021

Þ C‑748/19 et al.

 

Procedimenti penali a carico di WB e altri

 

con l’intervento di:

Prokuratura Krajowa

 

Rinvio pregiudiziale – Stato di diritto – Indipendenza del potere giudiziario – Articolo 19, paragrafo 1, secondo comma, TUE – Normativa nazionale che prevede la possibilità per il Ministro della Giustizia di distaccare giudici presso organi giurisdizionali di grado superiore e di revocare tali distacchi – Inclusione, in collegi giudicanti in procedimenti penali, di giudici distaccati dal Ministro della Giustizia – Direttiva (UE) 2016/343 – Presunzione d’innocenza

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 16 novembre 2021

Þ C‑821/19

 

Commissione europea

c.

Ungheria

 

Ricorso per inadempimento – Spazio di libertà, sicurezza e giustizia – Politica d’asilo – Direttive 2013/32/UE e 2013/33/UE – Procedura di riconoscimento di una protezione internazionale – Motivi di inammissibilità – Nozioni di “paese terzo sicuro” e di “paese di primo asilo” – Sostegno offerto ai richiedenti asilo – Configurazione come reato – Divieto di ingresso nella zona frontaliera dello Stato membro interessato

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Prima Sezione)

 

Sentenza del 11 novembre 2021

Þ C‑852/19

 

procedimento penale a carico di

Ivan Gavanozov

Rinvio pregiudiziale – Cooperazione giudiziaria in materia penale – Direttiva 2014/41/UE – Ordine europeo di indagine penale – Articolo 14 – Ricorso – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articolo 47 – Assenza di mezzi d’impugnazione nello Stato membro di emissione – Decisione che dispone lo svolgimento di perquisizioni, di sequestri e l’audizione di testimoni mediante videoconferenza

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 9 novembre 2021

Þ C‑91/20

 

LW

c.

Bundesrepublik Deutschland

 

Rinvio pregiudiziale – Politica comune in materia di asilo e di protezione sussidiaria – Norme sull’attribuzione, a cittadini di paesi terzi o apolidi, della qualifica di beneficiario di protezione internazionale – Direttiva 2011/95/UE – Articoli 3 e 23 – Disposizioni più favorevoli che possono essere mantenute o adottate dagli Stati membri al fine di estendere il diritto di asilo o di protezione sussidiaria ai familiari del beneficiario di protezione internazionale – Riconoscimento dello status di rifugiato di un genitore al figlio minore a titolo derivato – Mantenimento dell’unità del nucleo familiare – Interesse superiore del bambino

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Ottava Sezione)

 

Sentenza del 2 settembre 2021

Þ C‑854/19

 

Vodafone GmbH,

c.

Bundesrepublik Deutschland

 

Rinvio pregiudiziale – Comunicazioni elettroniche – Regolamento (UE) 2015/2120 – Articolo 3 – Accesso a un’Internet aperta – Articolo 3, paragrafo 1 – Diritti degli utenti finali – Articolo 3, paragrafo 2 – Divieto di accordi e di pratiche commerciali che limitano l’esercizio dei diritti degli utenti finali – Articolo 3, paragrafo 3 – Obbligo di trattamento equo e non discriminatorio del traffico – Possibilità di attuare misure di gestione ragionevole del traffico – Opzione tariffaria supplementare cosiddetta a “tariffa zero” – Esclusione della “tariffa zero” in caso di roaming

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 2 settembre 2021

Þ C‑350/20

 

O.D. et al.

c.

Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS)

 

con l’intervento di:

Presidenza del Consiglio dei Ministri

 

Rinvio pregiudiziale – [ Articolo 34 della Carta dei diritti fondamentali ] Direttiva 2011/98/UE – Diritti per i lavoratori di paesi terzi titolari di un permesso unico – Articolo 12 – Diritto alla parità di trattamento – Previdenza sociale – Regolamento (CE) n. 883/2004 – Coordinamento dei sistemi previdenziali – Articolo 3 – Prestazioni di maternità e di paternità – Prestazioni familiari – Normativa di uno Stato membro che esclude i cittadini di paesi terzi titolari di un permesso unico dal beneficio di un assegno di natalità e di un assegno di maternità

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 15 luglio 2021

Þ C‑791/19

 

Commissione europea

c.

Repubblica di Polonia

Inadempimento di uno Stato membro - Regime disciplinare applicabile ai giudici - Stato di diritto - Indipendenza dei giudici - Tutela giurisdizionale effettiva nei settori disciplinati dal diritto dell'Unione - Articolo 19, paragrafo 1, secondo comma, TUE - Articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea - Infrazioni disciplinari derivanti dal contenuto delle decisioni giudiziarie – Corti o tribunali disciplinari indipendenti istituiti dalla legge - Rispetto di un termine ragionevole e dei diritti della difesa nei procedimenti disciplinari - Articolo 267 TFUE - Limitazione del diritto o dell'obbligo dei giudici nazionali di sottoporre alla Corte di giustizia domande di pronuncia pregiudiziale

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 15 luglio 2021

Þ C‑804/18 e C‑341/19

 

IX

c.

WABE eV (C‑804/18),

e

MH Müller Handels GmbH

c.

MJ (C‑341/19)

Rinvio pregiudiziale – Politica sociale – Direttiva 2000/78/CE – Parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro – Divieto di discriminazioni fondate sulla religione o sulle convinzioni personali – Norma interna di un’impresa che vieta di indossare, sul luogo di lavoro, qualsiasi segno visibile di natura politica, filosofica o religiosa o di indossare segni politici, filosofici o religiosi vistosi e di grandi dimensioni – Discriminazione diretta o indiretta – Proporzionalità – Bilanciamento della libertà di religione e di altri diritti fondamentali – Validità della politica di neutralità adottata dal datore di lavoro – Necessità di dimostrare l’esistenza di un danno economico subito dal datore di lavoro

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Seconda Sezione)

 

Sentenza del 15 luglio 2021

Þ C‑795/19

 

XX

c.

Tartu Vangla

Rinvio pregiudiziale – Politica sociale – Parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro – Direttiva 2000/78/CE – Divieto di discriminazione fondata sulla disabilità – Articolo 2, paragrafo 2, lettera a), – Articolo 4, paragrafo 1 – Articolo 5 – Normativa nazionale che prevede requisiti in materia di acutezza uditiva degli agenti penitenziari – Non conformità alle soglie minime di percezione sonora richieste – Impossibilità assoluta di mantenere le funzioni

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 22 giugno 2021

Þ C‑682/18 e C‑683/18

 

Frank Peterson

c.

Google LLC,

YouTube Inc.,

YouTube LLC,

Google Germany GmbH (C‑682/18),

e

Elsevier Inc.

c.

Cyando AG (C‑683/18)

Rinvio pregiudiziale – Proprietà intellettuale – Diritto d’autore e diritti connessi – Messa a disposizione e gestione di una piattaforma di condivisione di video o di una piattaforma di hosting e di condivisione di file – Responsabilità del gestore per violazioni di diritti di proprietà intellettuale commesse dagli utenti della sua piattaforma – Direttiva 2001/29/CE – Articolo 3 e articolo 8, paragrafo 3 – Nozione di “comunicazione al pubblico” – Direttiva 2000/31/CE – Articoli 14 e 15 – Condizioni per beneficiare dell’esonero dalla responsabilità – Mancata conoscenza di violazioni concrete – Notifica di tali violazioni quale condizione per l’ottenimento di un provvedimento inibitorio

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 22 giugno 2021

Þ C‑439/19

 

B

 

con l’intervento di:

Latvijas Republikas Saeima

Rinvio pregiudiziale – Protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali – Regolamento (UE) 2016/679 – Articoli 5, 6 e 10 – Normativa nazionale che prevede l’accesso del pubblico ai dati personali relativi ai punti di penalità inflitti in caso di infrazioni stradali – Liceità – Nozione di “dati personali relativi a condanne penali e reati” – Divulgazione al fine di migliorare la sicurezza stradale – Diritto di accesso del pubblico ai documenti ufficiali – Libertà d’informazione – Conciliazione con i diritti fondamentali al rispetto della vita privata e alla protezione dei diritti personali – Riutilizzo dei dati – Articolo 267 TFUE – Effetti nel tempo di una pronuncia pregiudiziale – Possibilità per un giudice costituzionale di uno Stato membro di mantenere gli effetti giuridici di una normativa nazionale non compatibile con il diritto dell’Unione – Principi del primato del diritto dell’Unione e della certezza del diritto

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 15 giugno 2021

Þ C-645/19

 

Facebook Ireland Ltd.,

Facebook Inc.,

Facebook Belgium BVBA

c.

Gegevensbeschermingsautoriteit

 

Rinvio pregiudiziale – Tutela delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articoli 7, 8 e 47 – Regolamento (UE) 2016/679 – Trattamento transfrontaliero di dati personali – Meccanismo dello “sportello unico” – Cooperazione leale ed efficace tra le autorità di controllo – Competenze e poteri – Potere di agire in sede giudiziale

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 3 giugno 2021

Þ C-914/19

 

Ministero della Giustizia

c.

GN

 

nei confronti di:

HM,

JL,

JJ

 

Rinvio pregiudiziale – Politica sociale – Principio della parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro – Direttiva 2000/78/CE – Articolo 6, paragrafo 1 – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articolo 21 – Divieto di discriminazione fondata sull’età – Normativa nazionale che fissa a 50 anni il limite di età per l’accesso alla professione di notaio – Giustificazione

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 18 maggio 2021

Þ C-83/19 et al.

 

Asociaţia « Forumul Judecătorilor din România »

c.

Inspecţia Judiciară (C‑83/19),

 

Asociaţia « Forumul Judecătorilor din România »,

Asociaţia « Mişcarea pentru Apărarea Statutului Procurorilor »

c.

Consiliul Superior al Magistraturii (C‑127/19),

 

PJ c. QK (C‑195/19),

 

SO c. TP et a. (C‑291/19),

 

Asociaţia « Forumul Judecătorilor din România »,

Asociaţia « Mişcarea pentru Apărarea Statutului Procurorilor »,

OL

c.

Parchetul de pe lângă Înalta Curte de Casaţie şi Justiţie – Procurorul General al României (C‑355/19),

 

et AX c. Statul Român – Ministerul Finanţelor Publice (C‑397/19)

 

Domanda di pronuncia pregiudiziale - Trattato di adesione della Repubblica di Bulgaria e della Romania all'Unione europea - Atto relativo alle condizioni di adesione della Repubblica di Bulgaria e della Romania - Artt. 37 e 38 - Misure appropriate - Meccanismo di cooperazione e di verifica dei progressi compiuti dalla Romania per rispettare determinati parametri di riferimento in materia di riforma giudiziaria e di lotta contro la corruzione - Decisione 2006/928/CE - Natura ed effetti giuridici del meccanismo di cooperazione e di verifica nonché delle relazioni elaborate dalla Commissione sulla sua base - Stato di diritto - Indipendenza del potere giudiziario - Art. 19, n. 1, lett. b), del Trattato di adesione Stato di diritto - Articolo 19, Articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea - Leggi d'urgenza e ordinanze governative adottate in Romania nel 2018 e nel 2019 relative all'organizzazione del sistema giudiziario e alla responsabilità dei giudici - Nomina ad interim ai posti di alto livello dell'Ispettorato giudiziario - Istituzione presso la Procura di una sezione incaricata di indagare sui reati commessi all'interno del sistema giudiziario - Responsabilità patrimoniale dello Stato e responsabilità personale dei giudici per gli errori giudiziari

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 20 aprile 2021

Þ C-896/19

 

Repubblika

c.

Il-Prim Ministru

 

con l’intervento di:

WY

Rinvio pregiudiziale – Articolo 2 TUE – Valori dell’Unione europea – Stato di diritto – Articolo 49 TUE – Adesione all’Unione – Non regressione del livello di tutela dei valori dell’Unione – Tutela giurisdizionale effettiva – Articolo 19 TUE – Articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Ambito di applicazione – Indipendenza dei giudici di uno Stato membro – Procedura di nomina – Potere del Primo Ministro – Partecipazione di un Comitato per le nomine in magistratura

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Quinta Sezione)

 

Sentenza del 15 aprile 2021

Þ C-798/18 e C-799/18

 

Federazione nazionale delle imprese elettrotecniche ed elettroniche (Anie) e a. (C‑798/18),

Athesia Energy Srl e a. (C‑799/18)

c.

Ministero dello Sviluppo economico,

Gestore dei servizi energetici (GSE) SpA

 

nei confronti di:

Elettricità Futura Unione delle imprese elettriche italiane,

Confederazione generale dell’agricoltura italiana - Confagricoltura

 

Rinvio pregiudiziale – Ambiente – Articoli 16 e 17 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Principi della certezza del diritto e della tutela del legittimo affidamento – Trattato sulla Carta dell’energia – Articolo 10 – Applicabilità – Direttiva 2009/28/CE – Articolo 3, paragrafo 3, lettera a) – Promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili – Produzione di energia elettrica da impianti solari fotovoltaici – Modifica di un regime di sostegno

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 15 aprile 2021

Þ C-30/19

 

Diskrimineringsombudsmannen

c.

Braathens Regional Aviation AB

Rinvio pregiudiziale – Parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla razza e dall’origine etnica – Direttiva 2000/43/CE – Articolo 7 – Difesa dei diritti – Articolo 15 – Sanzioni – Ricorso per risarcimento fondato su un’asserita discriminazione – Ottemperanza del convenuto alla domanda di risarcimento, senza riconoscimento, da parte del medesimo, della sussistenza dell’asserita discriminazione – Nesso tra il risarcimento versato e l’asserita discriminazione – Articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Diritto ad una tutela giurisdizionale effettiva – Norme processuali nazionali che impediscono al giudice investito del ricorso di pronunciarsi sulla sussistenza dell’asserita discriminazione malgrado la domanda espressa del ricorrente

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 15 aprile 2021

Þ C-194/19

 

H.A.

c.

État belge

Rinvio pregiudiziale – Regolamento (UE) n. 604/2013 – Determinazione dello Stato membro competente per l’esame di una domanda di protezione internazionale – Articolo 27 – Mezzo di ricorso – Presa in considerazione di elementi successivi alla decisione di trasferimento – Tutela giurisdizionale effettiva

[ Articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea ]

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Terza Sezione)

 

Sentenza del 15 aprile 2021

Þ C-511/19

 

AB

c.

Olympiako Athlitiko Kentro Athinon – Spyros Louis

Rinvio pregiudiziale – Politica sociale – Direttiva 2000/78/CE – Principio di parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro – Divieto di discriminazione fondata sull’età – Lavoratori collocati in riserva di manodopera fino alla risoluzione del loro contratto di lavoro – Riduzione retributiva e riduzione o perdita dell’indennità di licenziamento – Regime applicabile ai lavoratori del settore pubblico prossimi al pensionamento a tasso intero – Riduzione delle spese retributive del settore pubblico – Articolo 6, paragrafo 1 – Finalità legittima di politica sociale – Situazione di crisi economica

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Sesta Sezione)

 

Sentenza del 25 marzo 2021

Þ C-565/19 P

 

Armando Carvalho e a.

c.

Parlamento europeo e Consiglio dell'Unione europea

Appello – Azione per annullamento e per danni – Ambiente – Quadro 2030 per il clima e l’energia – Quarto paragrafo dell’Articolo 263 TFUE – Legittimazione ad agire ‒ Assenza di un “interesse individuale” ‒ Carta dei diritti fondamentali

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Seconda Sezione)

 

Sentenza del 17 marzo 2021

Þ C-652/19

 

KO

c.

Consulmarketing SpA, in fallimento

 

con l’intervento di:

Filcams CGIL,

Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL)

[ Ambito di applicazione della Carta dei diritti fondamentali ]

Rinvio pregiudiziale – Politica sociale – Direttiva 1999/70/CE – Accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato – Clausola 4 – Principio di non discriminazione – Ragioni oggettive che giustificano un trattamento diverso dei lavoratori a tempo determinato – Direttiva 98/59/CE – Licenziamento collettivo – Normativa nazionale relativa alla tutela da accordare a un lavoratore vittima di un licenziamento collettivo illegittimo – Applicazione di un regime di tutela meno vantaggioso ai contratti a tempo determinato stipulati prima della data della sua entrata in vigore, convertiti in contratti a tempo indeterminato successivamente a tale data

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Decima Sezione)

 

Sentenza dell’11 marzo 2021

Þ C-112/20

 

M.A.

c.

État belge

Rinvio pregiudiziale – Direttiva 2008/115/CE – Articolo 5 – Decisione di rimpatrio – Padre di un minore cittadino dell’Unione europea – Presa in considerazione dell’interesse superiore del minore in sede di adozione della decisione di rimpatrioArticoli 24 e 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Prima Sezione)

 

Sentenza del 10 marzo 2021

Þ C-648/20PPU

 

PI

 

Rinvio pregiudiziale – Procedimento pregiudiziale d’urgenza – Cooperazione giudiziaria in materia penale – Mandato d’arresto europeo – Decisione quadro 2002/584/GAI – Articolo 8, paragrafo 1, lettera c) – Mandato d’arresto europeo emesso dal pubblico ministero di uno Stato membro ai fini dell’esercizio di un’azione penale sulla base di una misura privativa della libertà emessa dalla stessa autorità – Mancanza di controllo giurisdizionale prima della consegna della persona ricercata – Conseguenze – Tutela giurisdizionale effettiva – Articolo 47 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 2 marzo 2021

Þ C-746/18

 

H.K.

 

con l’intervento di:

Prokuratuur

Rinvio pregiudiziale – Trattamento dei dati personali nel settore delle comunicazioni elettroniche – Direttiva 2002/58/CE – Fornitori di servizi di comunicazioni elettroniche – Riservatezza delle comunicazioni – Limitazioni – Articolo 15, paragrafo 1 – Articoli 7, 8 e 11, nonché articolo 52, paragrafo 1, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Normativa che prevede la conservazione generalizzata e indifferenziata dei dati relativi al traffico e dei dati relativi all’ubicazione da parte dei fornitori di servizi di comunicazioni elettroniche – Accesso delle autorità nazionali ai dati conservati per finalità di indagine – Lotta contro la criminalità in generale – Autorizzazione concessa dal pubblico ministero – Utilizzazione dei dati nel quadro del processo penale come elementi di prova – Ammissibilità

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 2 febbraio 2021

Þ C-481/19

 

DB

c.

Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (Consob)

 

nei confronti di:

Presidente del Consiglio dei ministri

Rinvio pregiudiziale – Ravvicinamento delle legislazioni – Direttiva 2003/6/CE – Articolo 14, paragrafo 3 – Regolamento (UE) n. 596/2014 – Articolo 30, paragrafo 1, lettera b) – Abuso di mercato – Sanzioni amministrative aventi carattere penale – Omessa collaborazione con le autorità competenti – Articoli 47 e 48 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europeaDiritto di mantenere il silenzio e di non contribuire alla propria incolpazione

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Quinta Sezione)

 

Sentenza del 28 gennaio 2021

Þ C-649/19

 

IR

 

con l’intervento di:

Spetsializirana prokuratura

 

 

[Articoli 6 e 47 della Carta dei diritti fondamentali]

Rinvio pregiudiziale – Cooperazione giudiziaria in materia penale – Direttiva 2012/13/UE – Articoli da 4 a 7 – Comunicazione dei diritti di cui agli allegati I e II – Decisione quadro 2002/584/GAI – Diritto all’informazione nei procedimenti penali – Comunicazione dei diritti al momento dell’arresto – Diritto di essere informato dell’accusa – Diritto di accesso alla documentazione del fascicolo – Persona arrestata in base ad un mandato d’arresto europeo nello Stato membro di esecuzione

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 17 dicembre 2020

Þ C-808/18

 

Commissione

c.

Ungheria

Inadempimento di uno Stato – Spazio di libertà, sicurezza e giustizia – Politiche relative ai controlli alle frontiere, all’asilo e all’immigrazione – Direttive 2008/115/CE, 2013/32/UE e 2013/33/UE – Procedura di riconoscimento di una protezione internazionale – Accesso effettivo – Procedura di frontiera – Garanzie procedurali – Soggiorno obbligatorio in zone di transito – Trattenimento – Rimpatrio di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare – Ricorsi proposti contro le decisioni amministrative che respingono la domanda di protezione internazionale – Diritto di rimanere nel territorio

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Decima Sezione)

 

Ordinanza del 10 dicembre 2020

Þ C-220/20

 

XX

c.

OO

 

nei confronti di:

WW,

XC,

VS

Rinvio pregiudiziale – Articolo 53, paragrafo 2, e articolo 94 del regolamento di procedura della Corte – Stato di emergenza sanitaria nazionale – Continuità dell’attività giudiziaria – Rinvio delle udienze – Mancanza di precisazioni sufficienti riguardo al contesto di fatto e di diritto della controversia nel procedimento principale nonché riguardo alle ragioni che giustificano la necessità di una risposta alle questioni pregiudiziali – Irricevibilità manifesta

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Quinta Sezione)

 

Sentenza del 25 novembre 2020

Þ C-303/19

 

Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS)

c.

VR

Rinvio pregiudiziale – Direttiva 2003/109/CE – Status dei cittadini di paesi terzi che siano soggiornanti di lungo periodo – Articolo 11 – Diritto alla parità di trattamento – Sicurezza sociale – Normativa di uno Stato membro che esclude, per la determinazione dei diritti a una prestazione familiare, i familiari del soggiornante di lungo periodo che non risiedono nel territorio di tale Stato membro

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Quinta Sezione)

 

Sentenza del 25 novembre 2020

Þ C-302/19

 

Istituto Nazionale della Previdenza Sociale (INPS)

c.

WS

Rinvio pregiudiziale – Direttiva 2011/98/UE – Diritti dei lavoratori di paesi terzi titolari di un permesso unico – Articolo 12 – Diritto alla parità di trattamentoSicurezza sociale – Normativa di uno Stato membro che esclude, per la determinazione dei diritti a una prestazione familiare, i familiari del titolare di un permesso unico che non risiedono nel territorio di tale Stato membro

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Prima Sezione)

 

Sentenza del 18 novembre 2020

Þ C-463/19

 

Syndicat CFTC du personnel de la Caisse primaire d’assurance maladie de la Moselle

c.

Caisse primaire d’assurance maladie de Moselle

 

con l’intervento di:

Mission nationale de contrôle et d’audit des organismes de sécurité sociale

 

 

 

Rinvio pregiudiziale – Politica sociale – Direttiva 2006/54/CE – Pari opportunità e parità di trattamento fra uomini e donne in materia di occupazione e impiego – Articoli 14 e 28 – Contratto collettivo nazionale che riconosce il diritto a un congedo conseguente al congedo legale di maternità per le lavoratrici che si prendono cura in prima persona del proprio figlio – Esclusione del diritto a tale congedo per i lavoratori di sesso maschile – Tutela della lavoratrice con riguardo tanto alle conseguenze della gravidanza quanto alla sua condizione di maternità – Presupposti d’applicazione

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza del 10 novembre 2020

Þ C‑644/18

 

Commissione

c.

Italia

Inadempimento di uno Stato – Ambiente – Direttiva 2008/50/CE – Qualità dell’aria ambiente – Articolo 13, paragrafo 1, e allegato XI – Superamento sistematico e continuato dei valori limite applicabili alle microparticelle (PM10) in determinate zone e agglomerati italiani – Articolo 23, paragrafo 1 – Allegato XV – Periodo di superamento “il più breve possibile” – Misure appropriate

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza 6 ottobre 2020

Þ C-66/18

 

Commissione

c.

Ungheria

 

Inadempimento - Ricevibilità - Competenza della Corte - Accordo generale sugli scambi di servizi - Articolo XVI - Accesso al mercato - Elenco di impegni specifici - Condizione relativa all'esistenza di un'autorizzazione - Articolo XX, paragrafo 2 - Articolo XVII - Trattamento nazionale - Prestatore di servizi con sede legale in uno Stato terzo - Normativa nazionale di uno Stato membro che impone condizioni per la fornitura di servizi di istruzione superiore nel suo territorio - Requisito relativo alla conclusione di un accordo internazionale con la sede del fornitore - Obbligo di fornire formazione nella sede del fornitore - Modifica delle condizioni di concorrenza a vantaggio dei fornitori nazionali - Giustificazione - Ordine pubblico - Prevenzione di pratiche ingannevoli - Articolo 49 TFUE - Libertà di stabilimento - Direttiva 2006/123 / CE - Servizi nel mercato interno - Articolo 16 - Articolo 56 TFUE - Libera prestazione di servizi questi - Esistenza di una restrizione - Giustificazione - Ragioni imperative di interesse pubblico - Ordine pubblico - Prevenzione di pratiche ingannevoli - Elevato livello di qualità dell'insegnamento - Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea - Articolo 13 - Libertà accademica - Articolo 14, comma 3 - Libertà di costituire istituti di istruzione - Articolo 16 - Libertà di esercizio dell'impresa - Articolo 52, comma 1

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza 15 settembre 2020

Þ C‑807/18 C‑39/19

 

Telenor Magyarország Zrt.

c.

Nemzeti Média- és Hírközlési Hatóság Elnöke,

Rinvio pregiudiziale – Comunicazioni elettroniche – Regolamento (UE) 2015/2120 – Articolo 3 – Accesso a un’Internet aperta – Articolo 3, paragrafo 1 – Diritti degli utenti finali – Diritto di accedere alle applicazioni e ai servizi, nonché di utilizzarli – Diritto di fornire applicazioni e servizi – Articolo 3, paragrafo 2 – Divieto di accordi e di pratiche commerciali che limitano l’esercizio dei diritti degli utenti finali – Nozioni di “accordi”, di “pratiche commerciali”, di “utenti finali” e di “consumatori” – Valutazione dell’esistenza di una limitazione all’esercizio dei diritti degli utenti finali – Modalità – Articolo 3, paragrafo 3 – Obbligo di trattamento equo e non discriminatorio del traffico – Possibilità di attuare misure di gestione ragionevole del traffico – Divieto di misure di blocco e di rallentamento del traffico – Eccezioni – Pratiche commerciali consistenti nell’offrire pacchetti che prevedono che i clienti che li sottoscrivono acquistino un piano tariffario che conferisce loro il diritto di utilizzare senza restrizioni un determinato volume di dati, senza che da tale volume sia detratto l’utilizzo di talune applicazioni e di taluni servizi specifici soggetti a “tariffa zero”, e che essi possano, una volta esaurito detto volume di dati, continuare a utilizzare senza restrizioni tali applicazioni e tali servizi specifici, mentre alle altre applicazioni e agli altri servizi sono applicate misure di blocco o di rallentamento del traffico

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Quinta Sezione)

 

Sentenza 3 settembre 2020

Þ C-719/18

 

Vivendi

c.

Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni

 

nei confronti di:

Mediaset SpA

Rinvio pregiudiziale – Comunicazioni elettroniche – Articolo 11, paragrafo 2, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europeaLibertà e pluralismo dei media – Libertà di stabilimento – Articolo 49 TFUE – Direttiva 2002/21/CE – Articoli 15 e 16 – Normativa nazionale che vieta ad un’impresa dotata di un significativo potere di mercato in un settore di raggiungere una “rilevante dimensione economica” in un altro settore – Calcolo dei ricavi realizzati nel settore delle comunicazioni elettroniche e nel settore dei media – Definizione del settore delle comunicazioni elettroniche – Limitazione ai mercati oggetto di regolamentazione ex ante – Considerazione dei ricavi delle società collegate – Fissazione di una soglia di ricavi diversa per le società attive nel settore delle comunicazioni elettroniche

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Settima Sezione)

 

Ordinanza 4 giugno 2020

Þ C-32/20

 

TJ

c.

Balga Srl

 

Rinvio pregiudiziale – Articolo 53, paragrafo 2, del regolamento di procedura della Corte – Articolo 30 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Tutela in caso di licenziamento ingiustificato – Articoli 20, 21, 34 e 47 della Carta dei diritti fondamentali – Direttiva 98/59/CE – Licenziamento collettivo – Normativa nazionale relativa alla tutela da accordare a un lavoratore vittima di un licenziamento collettivo ingiustificato per violazione dei criteri di scelta dei lavoratori da licenziare – Insussistenza di una situazione di attuazione del diritto dell’Unione, ai sensi dell’articolo 51, paragrafo 1, della Carta dei diritti fondamentali – Inapplicabilità della Carta dei diritti fondamentali – Incompetenza manifesta

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Terza Sezione)

 

Sentenza 2 aprile 2020

Þ C-715/17, C-718/17 e C-719/17

 

Commissione

c.

Polonia, Ungheria e Cecoslovacchia

Inadempimento di uno Stato – Decisioni (UE) 2015/1523 e (UE) 2015/1601 – Articolo 5, paragrafi 2 e da 4 a 11, di ciascuna di tali decisioni – Misure temporanee nel settore della protezione internazionale a beneficio della Repubblica ellenica e della Repubblica italiana – Situazione di emergenza caratterizzata da un afflusso improvviso di cittadini di paesi terzi nel territorio di alcuni Stati membri – Ricollocazione di tali cittadini nel territorio degli altri Stati membri – Procedura di ricollocazione – Obbligo per gli Stati membri di indicare a intervalli regolari, e almeno ogni tre mesi, il numero di richiedenti protezione internazionale che sono in grado di ricollocare rapidamente nel loro territorio – Conseguenti obblighi che portano all’effettiva ricollocazione – Interessi degli Stati membri connessi alla sicurezza nazionale e all’ordine pubblico – Possibilità per uno Stato membro di invocare l’articolo 72 TFUE per non applicare atti di diritto dell’Unione obbligatori

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza 24 ottobre 2018

Þ C-234/17

 

XC, YB e ZA

c.

Austria

Rinvio pregiudiziale – Principi del diritto dell’Unione – Leale cooperazione – Autonomia procedurale – Principi di equivalenza e di effettività – Normativa nazionale che prevede un mezzo di impugnazione che consente la ripetizione di un procedimento penale in caso di violazione della Convenzione europea per la salvaguardia dei Diritti dell’Uomo e delle Libertà fondamentali – Obbligo di estendere tale procedura ai casi di asserite violazioni dei diritti fondamentali sanciti dal diritto dell’Unione europea – Insussistenza

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza 24 settembre 2019

Þ C‑507/17

 

Google LLC, succeduta alla Google Inc.,

c.

Commission nationale de l’informatique et des libertés (CNIL)

 

con l’intervento di:

Wikimedia Foundation Inc.,

Fondation pour la liberté de la presse,

Microsoft Corp.,

Reporters Committee for Freedom of the Press e altri,

Article 19 e altri,

Internet Freedom Foundationaltri,

Défenseur des droits

Rinvio pregiudiziale – Dati personali – Protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento di tali dati – Direttiva 95/46/CE – Regolamento (UE) 2016/679 – Motori di ricerca su Internet – Trattamento dei dati contenuti nei siti web – Portata territoriale del diritto alla deindicizzazione

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza 14 maggio 2019

Þ C‑391/16, C‑77/17 e C‑78/17

 

M

c.

Ministerstvo vnitra (C‑391/16),

e

X (C‑77/17), X (C‑78/17)

c.

Commissaire général aux réfugiés et aux apatrides

Rinvio pregiudiziale – Spazio di libertà, sicurezza e giustizia – Politica d’asilo – Protezione internazionale – Direttiva 2011/95/UE – Status di rifugiato – Articolo 14, paragrafi da 4 a 6 – Rifiuto del riconoscimento o revoca dello status di rifugiato in caso di pericolo per la sicurezza o per la comunità dello Stato membro ospitante – Validità – Articolo 18 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articolo 78, paragrafo 1, TFUE – Articolo 6, paragrafo 3, TUE – Convenzione di Ginevra

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza 20 marzo 2018

Þ C-596-16 e C-597/16

 

Enzo Di Puma

c.

Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (Consob) (C‑596/16)

e

Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (Consob)

c.

Antonio Zecca (C‑597/16)

Rinvio pregiudiziale – Direttiva 2003/6/CE – Abuso di informazioni privilegiate – Sanzioni – Normativa nazionale che applica una sanzione amministrativa ed una sanzione penale per gli stessi fatti – Autorità di cosa giudicata di una sentenza penale definitiva in un procedimento amministrativo – Sentenza penale definitiva che pronuncia l’assoluzione in un procedimento per abuso di informazioni privilegiate – Effettività delle sanzioni – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articolo 50 – Principio del ne bis in idem – Natura penale della sanzione amministrativa – Esistenza di uno stesso reato – Articolo 52, paragrafo 1 – Limitazioni apportate al principio del ne bis in idem – Presupposti

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza 20 marzo 2018

Þ C-537-16

 

Garlsson Real Estate SA, in liquidazione,

Stefano Ricucci,

Magiste International SA

c.

Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (Consob)

Rinvio pregiudiziale – Direttiva 2003/6/CE – Manipolazione del mercato – Sanzioni – Normativa nazionale che prevede una sanzione amministrativa e una sanzione penale per gli stessi fatti – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articolo 50 – Principio del ne bis in idem – Natura penale della sanzione amministrativa – Esistenza di uno stesso reato – Articolo 52, paragrafo 1 – Limitazioni apportate al principio del ne bis in idem – Presupposti

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza 20 marzo 2018

Þ C-524-15

 

Menci Luca

c.

Procura della Repubblica

Rinvio pregiudiziale – Imposta sul valore aggiunto (IVA) – Direttiva 2006/112/CE – Mancato versamento dell’IVA dovuta – Sanzioni – Normativa nazionale che prevede una sanzione amministrativa e una sanzione penale per gli stessi fatti – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articolo 50 – Principio del ne bis in idem – Natura penale della sanzione amministrativa – Esistenza di uno stesso reato – Articolo 52, paragrafo 1 – Limitazioni apportate al principio del ne bis in idem – Presupposti

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza 20 dicembre 2017

Þ C-434-15

 

Asociación Profesional Elite Taxi

c.

Uber Systems SpainSL

Rinvio pregiudiziale – Articolo 56 TFUE – Articolo 58, paragrafo 1, TFUE – Servizi nel settore dei trasporti – Direttiva 2006/123/CE – Servizi nel mercato interno – Direttiva 2000/31/CE – Direttiva 98/34/CE – Servizi della società dell’informazione – Servizio d’intermediazione che consente, mediante un’applicazione per smartphone, di mettere in contatto dietro retribuzione conducenti non professionisti che utilizzano il proprio veicolo con persone che intendono effettuare spostamenti in aerea urbana – Requisito di un’autorizzazione

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza 5 dicembre 2017

Þ C-42-17

 

M.A.S.,

M.B.

 

con l’intervento di:

Presidente del Consiglio dei Ministri

Rinvio pregiudiziale – Articolo 325 TFUE – Sentenza dell’8 settembre 2015, Taricco e a. (C‑105/14, EU:C:2015:555) – Procedimento penale riguardante reati in materia di imposta sul valore aggiunto (IVA) – Normativa nazionale che prevede termini di prescrizione che possono determinare l’impunità dei reati – Lesione degli interessi finanziari dell’Unione europea – Obbligo di disapplicare qualsiasi disposizione di diritto interno che possa pregiudicare gli obblighi imposti agli Stati membri dal diritto dell’Unione – Principio di legalità dei reati e delle pene

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza 6 settembre 2017

Þ C-643-15 C-647/15

 

Repubblica Slovacca e Ungheria

c.

Consiglio dell’Unione europea

Ricorso di annullamento – Decisione (UE) 2015/1601 – Misure temporanee in materia di protezione internazionale a beneficio della Repubblica ellenica e della Repubblica italiana – Situazione di emergenza caratterizzata da un afflusso improvviso di cittadini di paesi terzi nel territorio di alcuni Stati membri – Ricollocazione di tali cittadini nel territorio degli altri Stati membri – Quote di ricollocazione – Articolo 78, paragrafo 3, TFUE – Base giuridica – Presupposti di applicazione – Nozione di “atto legislativo” – Articolo 289, paragrafo 3, TFUE – Carattere obbligatorio per il Consiglio dell’Unione europea di conclusioni adottate dal Consiglio europeo – Articolo 15, paragrafo 1, TUE e articolo 68 TFUE – Forme sostanziali – Modificazione della proposta della Commissione europea – Requisiti di una nuova consultazione del Parlamento europeo e di un voto unanime in seno al Consiglio dell’Unione europea – Articolo 293 TFUE – Principi di certezza del diritto e di proporzionalità

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Quarta Sezione)

 

Sentenza 26 luglio 2017

Þ C-112-16

 

Persidera SpA

c.

Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni

Ministero dello Sviluppo economico, delle Infrastrutture e dei Trasporti

Rinvio pregiudiziale – Comunicazioni elettroniche – Servizi di telecomunicazioni – Direttive 2002/20/CE, 2002/21/CE e 2002/77/CE – Parità di trattamento – Determinazione del numero di radiofrequenze digitali da concedere a ciascun operatore già titolare di radiofrequenze analogiche – Presa in considerazione di radiofrequenze analogiche utilizzate illegittimamente – Corrispondenza tra il numero di radiofrequenze analogiche detenute e il numero di radiofrequenze digitali ottenute

Corte di Giustizia dell’Unione europea (Quarta Sezione)

 

Sentenza 26 luglio 2017

Þ C-560-15

 

Europa Way Srl,

Persidera SpA

c.

Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni

Ministero dello Sviluppo economico

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Ministero dell’Economia e delle Finanze

 

Rinvio pregiudiziale – Reti e servizi di comunicazione elettronica – Servizi di telecomunicazioni – Direttive 2002/20/CE, 2002/21/CE e 2002/77/CE – Assegnazione dei diritti d’uso di radiofrequenze per la diffusione terrestre con tecnica digitale di programmi radiofonici e televisivi – Annullamento di una procedura di selezione gratuita (“beauty contest”) in corso di svolgimento e sostituzione di tale procedura con una procedura di gara – Intervento del legislatore nazionale – Indipendenza delle autorità nazionali di regolamentazione – Previa consultazione – Criteri di assegnazione – Legittimo affidamento

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Quarta Sezione)

 

Sentenza 5 aprile 2017

Þ C-217-15 e C-350/15

 

Massimo Orsi (C 217/15)

Luciano Baldetti (C 350/15)

Rinvio pregiudiziale — Fiscalità — Imposta sul valore aggiunto — Direttiva 2006/112/CE — Articoli 2 e 273 — Normativa nazionale che prevede una sanzione amministrativa ed una sanzione penale per gli stessi fatti, relativi all’omesso versamento dell’imposta sul valore aggiunto — Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea — Articolo 50 — Principio del ne bis in idem — Identità della persona imputata o sanzionata — Insussistenza

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza 14 marzo 2017

Þ C-157-15

 

Samira Achbita,

Centrum voor gelijkheid van kansen en voor racismebestrijding

c.

G4S Secure Solutions NV

Rinvio pregiudiziale – Politica sociale – Direttiva 2000/78/CE – Parità di trattamento – Discriminazione basata sulla religione o sulle convinzioni personali – Regolamento interno di un’impresa che vieta ai dipendenti di indossare sul luogo di lavoro segni visibili di natura politica, filosofica o religiosa – Discriminazione diretta – Insussistenza – Discriminazione indiretta – Divieto posto ad una dipendente di indossare il velo islamico

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza 19 aprile 2016

Þ C-441-16

 

Dansk Industri (DI), per conto della Ajos A/S

c.

Successione Karsten Eigil Rasmussen

Rinvio pregiudiziale – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Direttiva 2000/78/CE – Principio della non discriminazione in ragione dell’età – Possibilità per un privato di far valere la responsabilità dello Stato per violazione del diritto dell’Unione – Controversia tra privati – Bilanciamento di diversi diritti e principi – Principi della certezza del diritto e della tutela del legittimo affidamento

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Terza Sezione)

 

Sentenza 17 dicembre 2015

Þ C-419-14

 

WebMindLicenses Kft.

c.

Nemzeti Adó- és Vámhivatal Kiemelt Adó-

és Vám Főigazgatóság

Rinvio pregiudiziale – Imposta sul valore aggiunto – Direttiva 2006/112/CE – Articoli 2, 24, 43, 250 e 273 – Luogo della prestazione di servizi resi per via elettronica – Fissazione artificiosa di tale luogo mediante una costruzione priva di effettività economica – Abuso di diritto – Regolamento (UE) n. 904/2010 – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articoli 7, 8, 41, 47, 48, 51, paragrafo 1, 52, paragrafi 1 e 3 – Diritti della difesa – Diritto al contraddittorio – Utilizzo da parte dell’amministrazione tributaria di prove ottenute nell’ambito di un procedimento penale parallelo e non concluso all’insaputa del soggetto passivo – Intercettazioni di telecomunicazioni e sequestri di messaggi di posta elettronica

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza 6 ottobre 2015

Þ C-362-14

 

Maximillian Schrems

c.

Data Protection Commissione

 

con l’intervento di:

Digital Rights Ireland Ltd

Rinvio pregiudiziale – Dati personali – Protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento di tali dati – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articoli 7, 8 e 47 – Direttiva 95/46/CE – Articoli 25 e 28 – Trasferimento di dati personali verso paesi terzi – Decisione 2000/520/CE – Trasferimento di dati personali verso gli Stati Uniti – Livello di protezione inadeguato – Validità – Denuncia di una persona fisica i cui dati sono stati trasferiti dall’Unione europea verso gli Stati Uniti – Poteri delle autorità nazionali di controllo.

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Quarta Sezione)

 

Sentenza 1 ottobre 2015

Þ C-290-14

 

Skerdjan Celaj

Rinvio pregiudiziale – Spazio di libertà, sicurezza e giustizia – Direttiva 2008/115/CE – Rimpatrio dei cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare – Decisione di rimpatrio corredata di un divieto d’ingresso per un periodo di tre anni – Violazione del divieto di ingresso – Cittadino di un paese terzo allontanato in precedenza – Pena detentiva in caso di reingresso illecito nel territorio nazionale – Compatibilità

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Ottava Sezione)

 

Sentenza 17 settembre 2015

Þ C-416-14

 

Fratelli De Pra SpA,

SAIV SpA

c.

Agenzia Entrate – Direzione Provinciale Ufficio Controlli Belluno

Agenzia Entrate – Direzione Provinciale Ufficio Controlli Vicenza

Rinvio pregiudiziale – Reti e servizi di telecomunicazioni – Direttive 2002/19/CE, 2002/20/CE, 2002/21/CE, 2002/22/CE – Libera circolazione delle apparecchiature terminali per il servizio radiomobile terrestre di comunicazione – Direttiva 1999/5/CE – Tassa per l’impiego delle apparecchiature – Autorizzazione generale o licenza – Contratto di abbonamento sostitutivo di autorizzazione generale o licenza – Trattamento differenziato degli utenti con o senza contratto di abbonamento

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza 8 settembre 2015

Þ C-105-14

 

Ivo Taricco e altri

Rinvio pregiudiziale – Procedimento penale riguardante reati in materia di imposta sul valore aggiunto (IVA) – Articolo 325 TFUE – Normativa nazionale che prevede termini assoluti di prescrizione che possono determinare l’impunità dei reati – Potenziale lesione degli interessi finanziari dell’Unione europea – Obbligo per il giudice nazionale di disapplicare qualsiasi disposizione di diritto interno che possa pregiudicare gli obblighi imposti agli Stati membri dal diritto dell’Unione

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Seconda Sezione)

 

Sentenza 2 settembre 2015

Þ C-309-14

 

Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL), Istituto Nazionale Confederale Assistenza (INCA)

c.

Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dell’Interno, Ministero dell’Economia e delle Finanze

Rinvio pregiudiziale – Status dei cittadini di paesi terzi che siano soggiornanti di lungo periodo – Direttiva 2003/109/CE – Normativa nazionale – Rilascio e rinnovo del permesso di soggiorno – Presupposto – Contributo finanziario obbligatorio – Importo otto volte più elevato rispetto all’importo richiesto per ottenere la carta d’identità nazionale – Lesione dei principi della direttiva 2003/109/CE

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza 15 gennaio 2014

Þ C-176-12

 

Association de médiation sociale

c.

Union locale des syndicats CGT, Hichem Laboubi, Union départementale CGT des Bouches du Rhône, Confédération générale du travail (CGT)

Politica sociale – Direttiva 2002/14/CE – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articolo 27 – Subordinazione della creazione di organismi di rappresentanza del personale al raggiungimento di determinate soglie di lavoratori impiegati – Calcolo delle soglie – Normativa nazionale contraria al diritto dell’Unione – Ruolo del giudice nazionale

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza 18 dicembre 2014

Þ C‑364/13

 

International Stem Cell Corporation

c.

Comptroller General of Patents, Designs and Trade Marks

Rinvio pregiudiziale – Direttiva 98/44/CE – Articolo 6, paragrafo 2, lettera c) – Protezione giuridica delle invenzioni biotecnologiche – Attivazione partenogenetica di ovociti – Produzione di cellule staminali embrionali umane – Brevettabilità – Esclusione delle “utilizzazioni di embrioni umani a fini industriali o commerciali” – Nozioni di “embrione umano” e di “organismo tale da dare avvio al processo di sviluppo di un essere umano”

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Quarta Sezione)

 

Sentenza 11 dicembre 2014

Þ C‑212/13

 

František Ryneš

c.

Úřad pro ochranu osobních údajů

Rinvio pregiudiziale – Direttiva 95/46/CE – Tutela delle persone fisiche – Trattamento dei dati personali – Nozione di “esercizio di attività a carattere esclusivamente personale o domestico”

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Terza Sezione)

 

Sentenza 26 novembre 2014

Þ C‑22/13 e a.

 

Raffaella Mascolo (C-22/13), Alba Forni (C-61/13), Immacolata Racca (C-62/13)

c.

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca

 

con l’intervento di:

Federazione Gilda-Unams, Federazione Lavoratori della Conoscenza (FLC CGIL), Confederazione Generale Italiana del Lavoro (CGIL)

 

e

Fortuna Russo

c.

Comune di Napoli (C-63/13)

e

Carla Napolitano, Salvatore Perrella, Gaetano Romano, Donatella Cittadino, Gemma Zangari

c.

Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (C-418/13)

Rinvio pregiudiziale – Politica sociale – Accordo quadro CES, UNICE e CEEP sul lavoro a tempo determinato – Successione di contratti di lavoro a tempo determinato – Insegnamento – Settore pubblico – Supplenze di posti vacanti e disponibili in attesa dell’espletamento di procedure concorsuali – Clausola 5, punto 1 – Misure di prevenzione del ricorso abusivo ai contratti a tempo determinato – Nozione di “ragioni obiettive” che giustificano tali contratti – Sanzioni – Divieto di trasformazione in rapporto di lavoro a tempo indeterminato – Assenza di diritto al risarcimento del danno

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Quinta Sezione)

 

Sentenza 11 settembre 2014

Þ C‑112/13

 

A

c.

B e altri

Articolo 267 TFUE – Costituzione nazionale – Procedimento incidentale di controllo di legittimità costituzionale obbligatorio – Esame della conformità di una legge nazionale sia con il diritto dell’Unione sia con la Costituzione nazionale – Competenza giurisdizionale ed esecuzione delle decisioni in materia civile e commerciale – Mancanza di un domicilio o di una residenza conosciuti del convenuto sul territorio di uno Stato membro – Proroga di competenza in caso di comparizione del convenuto – Curatore del convenuto in absentia

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza 17 luglio 2014

Þ C58/13 e C59/13

 

Angelo Alberto Torresi e Pierfrancesco Torresi

c.

Consiglio dell’ordine degli avvocati di Macerata

Rinvio pregiudiziale – Libera circolazione delle persone – Accesso alla professione di avvocato – Facoltà di respingere l’iscrizione all’albo dell’ordine degli avvocati di cittadini di uno Stato membro che abbiano acquisito la qualifica professionale di avvocato in un altro Stato membro – Abuso del diritto

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Quarta Sezione)

 

Sentenza 5 giugno 2014

Þ C-360/13

 

Public Relations Consultants Association Ltd

c.

Newspaper Licensing Agency Ltd e al.

Diritti d’autore – Società dell’informazione – Direttiva 2001/29/CE – Articolo 5, paragrafi 1 e 5 – Riproduzione – Eccezioni e limitazioni – Realizzazione di copie di un sito Internet sullo schermo e nella cache del disco fisso durante la navigazione in Internet – Atto di riproduzione temporaneo – Atto transitorio o accessorio – Parte integrante ed essenziale di un procedimento tecnologico – Utilizzo legittimo – Rilievo economico proprio

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza 26 febbraio 2013

Þ C-617/10

 

Åklagaren

c.

Hans Åkerberg Fransson

Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea — Ambito di applicazione — Articolo 51 — Attuazione del diritto dell’Unione — Repressione di comportamenti lesivi di una risorsa propria dell’Unione — Articolo 50 — Principio del ne bis in idem — Sistema nazionale che comporta due procedimenti distinti, amministrativo e penale, per sanzionare la medesima infrazione — Compatibilità

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza 13 maggio 2014

Þ C-131/12

 

Google Spain SL e Google Inc

c.

Agencia Española de Protección de Datos (AEPD) e Mario Costeja González

Dati personali – Motori di ricerca su Internet – Trattamento dei dati contenuti in siti web – Responsabilità del gestore del motore di ricerca – Portata degli obblighi di tale gestore e dei diritti della persona interessata – Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – Articoli 7 e 8

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza 8 aprile 2014

Þ C-293-12 e C-594-12

 

Digital Rights Ireland Ltd

c.

Minister for Communications e a.

Comunicazioni elettroniche - Direttiva 2006/24/CE - Servizi disponibili al pubblico di comunicazione elettronica o di reti pubbliche di comunicazione dei servizi - Conservazione di dati generati o trattati nell'ambito della fornitura di tali servizi - Validità - Artt. 7, 8 e 11 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Ottava Sezione)

 

Ordinanza 12 dicembre 2013

Þ C-50-13

 

Rocco Papalia

c.

Comune di Aosta

 

Politica sociale – Direttiva 1999/70/CE– Clausola 5 dell’accordo quadro sul lavoro a tempo determinato – Settore pubblico – Successione di contratti – Abuso – Risarcimento del danno – Condizioni per il risarcimento in caso di apposizione illegale di un termine al contratto di lavoro – Principi di equivalenza ed effettività»

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Quarta Sezione)

 

Sentenza 7 novembre 2013

Þ C-199-12 e C-201/12

 

Minister voor Immigratie en Asiel

c.

X (C‑199/12) e Y (C‑200/12)

e

Z

c.

Minister voor Immigratie en Asiel (C‑201/12)

 

con l’intervento di:

Hoog Commissariaat van de Verenigde Naties voor de Vluchtelingen (da C‑199/12 a C‑201/12)

Direttiva 2004/83/CE – status di rifugiato o di beneficiario della protezione sussidiaria – Orientamento sessuale – Nozione di “atti di persecuzione” – Legislazione che qualifica come reato gli atti omosessuali

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Quarta Sezione)

 

Sentenza 4 luglio 2013

Þ C-312-11

 

Commissione

c.

Italia

Inadempimento di uno Stato – Direttiva 2000/78/CE – Articolo 5 – Istituzione di un quadro generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro – Disabili – Provvedimenti di trasposizione insufficienti

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza 26 febbraio 2013

Þ C-399-11

 

Stefano Melloni

c.

Ministerio Fiscal

Cooperazione di polizia e giudiziaria in materia penale – Mandato d’arresto europeo – Procedure di consegna tra Stati membri –Esecuzione di una pena irrogata in absentia – Possibilità di revisione della sentenza

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Quarta Sezione)

 

Sentenza 7 marzo 2013

Þ C-607/11

 

ITV Broadcasting Ltd, e al.

c.

TVCatchup Ltd

 

Diffusione via Internet, da parte di un terzo, dei programmi di emittenti televisive commerciali – “Live streaming” – Comunicazione al pubblico

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Prima Sezione)

 

Sentenza 6 dicembre 2012

Þ C-430/11

 

Md Sagor

Rimpatrio dei cittadini di paesi terzi il cui soggiorno o ingresso è irregolare – Normativa nazionale che prevede l’applicazione di una pena pecuniaria sostituita dall’espulsione immediatamente eseguibile come sanzione penale – Direttiva 2008/115/CE – compatibilità – Normativa nazionale che preveda di reprimere il soggiorno irregolare di cittadini di paesi terzi con un obbligo di permanenza domiciliare, senza garantire che l’esecuzione di tale pena debba cessare a partire dal momento in cui sia possibile il trasferimento fisico dell’interessato fuori da tale Stato membro– Direttiva 2008/115/CE – incompatibilità

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Prima Sezione)

 

Sentenza 13 dicembre 2012

Þ C-215/11

 

Iwona Szyrocka

c.

SiGer Technologie GmbH

Procedimento europeo d’ingiunzione di pagamento – Domanda d’ingiunzione che non rispetta i requisiti formali previsti dalla legislazione nazionale – Esaustività dei requisiti che la domanda deve rispettare – Possibilità di richiedere gli interessi maturati fino alla data del pagamento del capitale – Regolamento (CE) n. 1896/2006 –

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Grande Sezione)

 

Sentenza 27 novembre 2012

Þ C-566/10 P

 

Italia

c.

Commissione europea

Regime linguistico – Bandi di concorsi generali per l’assunzione di amministratori e di assistenti – Pubblicazione integrale in tre lingue ufficiali – Lingua delle prove - Obbligo del multilinguismo

Corte di Giustizia dell’Unione europea

(Sesta Sezione)

 

Sentenza 18 ottobre 2012

Þ C-302/11

 

Valenza e altri

c.

Autorità Garante della Concorrenza e del mercato

Contratti di lavoro a tempo determinato nel settore pubblico – Autorità nazionale della concorrenza – Procedura di stabilizzazione – Assunzione in ruolo, senza concorso pubblico, di lavoratori già in servizio a tempo determinato – Determinazione dell’anzianità – Difetto assoluto di considerazione dei periodi di servizio compiuti nell’ambito di contratti di lavoro a tempo determinato – Principio di non discriminazione

Corte di Giustizia delle Comunità europee

(Grande Sezione)

 

Sentenza 10 maggio 2011

Þ C-147/08

 

Jürgen Römer 

c.

Freie und Hansestadt Hamburg

Parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro; Principi generali del diritto dell’Unione; Ambito di applicazione; Nozione di “retribuzione”; Regime di previdenza professionale sotto forma di pensione complementare di vecchiaia per gli ex dipendenti di un ente locale ed i loro superstiti; Metodo di calcolo di tale pensione più favorevole ai beneficiari coniugati rispetto a quelli che vivono nell’ambito di un’unione civile registrata; Discriminazione fondata

Corte di Giustizia delle Comunità europee

(Prima Sezione)

 

Sentenza del 14 ottobre 2004

Þ C-36/02

 

Omega Spielhallen und Automatenaufstellungs GmbH

c.

Oberbürgermeisterin der Bundesstadt Bonn

Libera prestazione dei servizi – Libera circolazione delle merci – Restrizioni – Ordine pubblico – Dignità umana – Tutela dei valori fondamentali sanciti dalla Costituzione nazionale – “Giocare ad uccidere

Corte di Giustizia delle Comunità europee

(Quinta Sezione)

 

Sentenza del 12 dicembre 1996

Þ C-74/95 e C-129/95

 

X.

Direttiva 90/270/CEE relativa alle prescrizioni minime in materia di sicurezza e di salute per le attività lavorative svolte su attrezzature munite di videoterminali - Nozione di lavoratore - Esame degli occhi e della vista - Nozione di posto di lavoro ai sensi degli artt. 4 e 5 - Portata degli obblighi sanciti dagli artt. 4 e 5

Corte di Giustizia delle Comunità europee

 

Sentenza del 19 gennaio 1999

Þ C-348/96

 

Donatella Calfa

Libera circolazione delle persone - Libera prestazione dei servizi - Deroghe - Motivi di ordine pubblico - Condanna penale per uso di stupefacenti - Divieto automatico e permanente di soggiorno pronunciato nei confronti di cittadini comunitari - Inammissibilità

Corte di Giustizia delle Comunità europee

 

Sentenza del 2 febbraio 1989

Þ C-186/87

 

Cowan

Diritto comunitario - Principi - Parità di trattamento - Discriminazione a causa della cittadinanza - Risarcimento da parte dello Stato di chi abbia subito aggressioni - Discriminazione nei confronti dei cittadini degli altri Stati membri che fruiscono della libertà di circolazione, in particolare in quanto destinatari di servizi - Divieto

Corte di Giustizia delle Comunità europee

 

Sentenza del 28 ottobre 1975

Þ C-36/75

 

Roland Rutili

c.

Ministre de l’intérieur

Nozione di ordine pubblico nel contesto comunitario - possibilità fare ricorso a tale nozione per derogare ai principi fondamentali della parita di trattamento e della libera circolazione dei lavoratori - necessaria interpretazione di tale nozione in senso restrittivo, di guisa che la sua portata non possa essere determinata unilateralmente da ciascuno Stato membro senza il controllo delle istituzioni comunitarie – diritti dei cittadini degli Stati membri di entrare nel territorio di un altro Stato membro, di soggiornarvi e di spostarsi nell’ambito di esso - possibilità di limitare tali diritti solo nell’ipotesi di minaccia effettiva ed abbastanza grave per l’ordine pubblico -legittimita dei provvedimenti a tutela dell’ordine pubblico – sua valutazione alla luce dell’intera normativa comunitaria avente ad oggetto, in primo luogo, di limitare il potere discrezionale degli stati membri in materia ed, in secondo luogo, di garantire la difesa dei diritti dei singoli, nei cui confronti vengono applicati provvedimenti restrittivi - collegamento di siffatti limiti e garanzie risultano fra all’obbligo imposto agli stati membri di basare i loro provvedimenti esclusivamente sul comportamento individuale dei singoli destinatari - divieto di qualsiasi provvedimento, in materia, che venga utilizzato per fini che esulano dalle esigenze di ordine pubblico o che pregiudichino l’esercizio dei diritti sindacali - obbligo di comunicare immediatamente i motivi alla base del provvedimento - obbligo di garantire l’effettivo esercizio dei rimedi giuridici - riferimento agli articoli 8, 9, 10 e 11 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, ratificata da tutti gli Stati membri

Corte di Giustizia delle Comunità europee

 

Sentenza del 14 maggio 1974

Þ C-4/73

 

Nold

c.

Commissione

Diritto comunitario - Principi generali del diritto - Diritti fondamentali dei singoli - Osservanza garantita dalla Corte - Costituzioni degli Stati membri - Trattati internazionali

Corte di Giustizia delle Comunità europee

 

Sentenza del 17 dicembre 1970

Þ C-11/70

 

Internationale Handelsgesellschaft mbH 

c.

Einfuhr- und Vorratsstelle für Getreide und Futtermittel

 

Validità degli atti emananti dalle istituzioni della comunita - Necessità di stabilirla unicamente alla luce del diritto comunitario - Autonomia del diritto nato dal trattato, che ha una fonte autonoma - Impossibilità che questo trovi un limite in qualsivoglia norma di diritto nazionale senza perdere il proprio carattere comunitario e senza che sia posto in discussione il fondamento giuridico della stessa comunita - Irrilevanza ai fini della validità e dell’efficacia di un atto della Comunità del fatto che siano menomati vuoi i diritti fondamentali sanciti dalla Costituzione di uno Stato membro, vuoi i principi di una Costituzione nazionale - Tutela dei diritti fondamentali è parte integrante dei principi giuridici generali di cui la Corte di giustizia garantisce l’osservanza - La salvaguardia di questi diritti è informata alle tradizioni costituzionali comuni agli stati membri e va garantita entro l’ambito della struttura e delle finalita della Comunità

Corte di Giustizia delle Comunità europee

 

Sentenza del 12 novembre 1969

Þ C-29/69

 

Erich Stauder

c.

Stadt Ulm - Sozialamt

Atti di un’istituzione - Decisione destinata a tutti gli Stati membri - Interpretazione - Criteri - Presa in considerazione delle varie versioni linguistiche - Diritto comunitario - Principi generali - Comprendono i diritti fondamentali della persona - La Corte ne garantisce l’osservanza