GIURISPRUDENZA
DELLA CORTE EDU (E DELLA COMMISSIONE EDU)
(concernente l’Italia)
Le ultime
decisioni pubblicate |
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Corte europea
dei diritti dell’uomo (Sez. I) 19 ottobre 2023 (Locascia
e altri) Art. 8 - Obblighi positivi - Incapacità
prolungata delle autorità nazionali di garantire il corretto
funzionamento dei servizi di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti
durante lo stato di emergenza, in vigore da oltre quindici anni, a causa
della crisi della gestione dei rifiuti che ha colpito la regione Campania in
cui vivevano i ricorrenti - I ricorrenti sono più vulnerabili alle
malattie a causa del fatto di vivere in un'area caratterizzata da un'ampia
esposizione ai rifiuti in violazione delle norme di sicurezza applicabili -
L'inquinamento ambientale ha inciso negativamente e in misura rilevante sulla
vita privata dei ricorrenti per tutto il periodo - Mancata adozione di tutte
le misure necessarie per garantire l'effettiva tutela del diritto dei
ricorrenti al rispetto del loro domicilio e della loro vita privata - Mancata
dimostrazione da parte dei ricorrenti di aver subito personalmente un grave
impatto dell'inquinamento da rifiuti dopo la fine dello stato di emergenza a
causa delle carenze nella gestione dei servizi di trattamento e smaltimento
dei rifiuti. Art. 8 - Obblighi positivi - Mancata adozione da
parte delle autorità nazionali di tutte le misure necessarie per
garantire l'effettiva tutela del diritto dei ricorrenti al rispetto della
loro vita privata in relazione all'inquinamento ambientale causato da una
discarica situata tra i comuni in cui vivevano - Situazione di inquinamento
ambientale che continua a mettere in pericolo la salute dei ricorrenti - Equo
bilanciamento tra interessi contrapposti inficiato - Le autorità hanno
adempiuto al loro dovere di informare le persone interessate, tra cui i
ricorrenti, dei rischi potenziali a cui si esponevano continuando a vivere
nell'area interessata Art. 13 (+ art. 1 P1) - Ricorso effettivo -
Impossibilità di ottenere la piena restituzione delle tasse pagate per
i servizi di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti nell'ambito
dell'ampio margine di apprezzamento dello Stato contraente nell'elaborazione
e nell'attuazione della politica in materia di fiscalità -
Manifestamente infondato |
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Corte europea
dei diritti dell’uomo (Sez. V) 19 ottobre 2023 (A.S.) Violazione dell'articolo 3 - Divieto di tortura
(Articolo 3 - Trattamenti degradanti Trattamenti inumani) (Aspetto
sostanziale) Violazione dell'articolo 5 - Diritto alla
libertà e alla sicurezza (Articolo 5-1 - Arresto o detenzione
legittimi Articolo 5-2 - Informazioni sull'accusa; Articolo 5-4 - Riesame
della legittimità della detenzione) Il caso riguarda la detenzione del ricorrente
nell'hotspot di Contrada Imbriacola, sull'isola di
Lampedusa, e le cattive condizioni del suo soggiorno |
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Corte europea
dei diritti dell’uomo (Sez. V) 19 ottobre 2023 (M.A.) Violazione dell'articolo 3 - Divieto di tortura
(Articolo 3 - Trattamenti degradanti Trattamenti inumani) (Aspetto
sostanziale) Violazione dell'articolo 5 - Diritto alla
libertà e alla sicurezza (Articolo 5-1 - Arresto o detenzione
legittimi Articolo 5-2 - Informazioni sull'accusa; Articolo 5-4 - Riesame
della legittimità della detenzione) Il caso riguarda la detenzione del ricorrente
nell'hotspot di Contrada Imbriacola, sull'isola di
Lampedusa, e le cattive condizioni del suo soggiorno |
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Corte europea
dei diritti dell’uomo (Sez. V) 19 ottobre 2023 (A.B.) Violazione dell'articolo 3 - Divieto di tortura
(Articolo 3 - Trattamenti degradanti Trattamenti inumani) (Aspetto
sostanziale) Violazione dell'articolo 5 - Diritto alla
libertà e alla sicurezza (Articolo 5-1 - Arresto o detenzione
legittimi Articolo 5-2 - Informazioni sull'accusa; Articolo 5-4 - Riesame
della legittimità della detenzione) Il caso riguarda la detenzione del ricorrente
nell'hotspot di Contrada Imbriacola, sull'isola di
Lampedusa, e le cattive condizioni del suo soggiorno |
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Corte europea
dei diritti dell’uomo (Sez. I) 19 ottobre 2023 (A.S. e M.S.) Articolo 8 - Vita familiare - Mancata adozione,
da parte dei tribunali nazionali, di misure tempestive e adeguate per mantenere un legame tra il padre e il figlio per quasi
sei anni e per garantire la protezione della vita familiare del bambino. Articolo 8 - Vita privata - Mancata adozione, da
parte dei tribunali nazionali, di misure adeguate per
allontanare il bambino da un ambiente che causa gravi sofferenze
psicologiche. |
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Corte europea
dei diritti dell’uomo (Sez. I) 12 ottobre 2023 (Previdi) Violazione dell'articolo 1 del Protocollo n. 1 -
Protezione della proprietà (articolo 1 par. 1 del Protocollo n. 1 -
Godimento pacifico dei beni) Il caso riguarda una consueta vicenda di esproprio
di un terreno mediante "accessione invertita" (o "occupazione
acquisitiva") |
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Corte europea
dei diritti dell’uomo (Sez. I) 12 ottobre 2023 (Landini) Violazione dell'articolo 8 - Diritto al rispetto
della vita privata e familiare (articolo 8-1 - Rispetto della vita familiare) Il caso riguarda la posizione di un cittadino
italiano trasferitosi in Australia dopo la separazione dalla moglie, al quale
era stato impedito di esercitare il proprio diritto alla
co-genitorialità nei confronti del figlio minore a causa
dell'opposizione della madre |
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Corte europea
dei diritti dell’uomo (Sez. I) 12 ottobre 2023 (Ryolo) Violazione dell'articolo 1 del Protocollo n. 1 -
Protezione della proprietà (art. 1 par. 1 del Protocollo n. 1 -
Rispetto della proprietà) Il caso riguarda una consueta vicenda di esproprio
dei terreni dei ricorrenti seguita dalla concessione di un indennizzo basato
sul "valore agricolo medio" dei terreni |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 14 settembre 2023 (Ainis e altri) Art. 2 (sostanziale) – Diritto alla vita,
obblighi positivi – Riconosciuta violazione a causa della mancata
protezione sufficiente e ragionevole da parte delle autorità nazionali
della vita del parente dei ricorrenti, morto per overdose mentre era
sottoposto a detenzione da parte della polizia |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
V) 14 settembre 2023 (Diakitè) Art. 8 – Riconosciuta violazione del
diritto al rispetto della vita privata e familiare in relazione alle condizioni materiali di trattenimento del
ricorrente, migrante che attestava attraverso il certificato di nascita il
suo stato di minorenne, in un centro di accoglienza per adulti, nonché
la mancata applicazione delle garanzie procedurali previste per i migranti
minorenni |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 7 settembre 2023 (A. e altri) Articolo 8 - Vita familiare, obblighi positivi
– Riconosciuta violazione per la mancanza di sforzi adeguati e
sufficienti da parte delle autorità nazionali per garantire il
rispetto del diritto di visita del padre riconosciuto da decisioni
giudiziarie e per assicurare il suo diritto alla coparentalità
– Riconoscimento, ai fine dell’applicabilità
dell’art.8, dell’esistenza e della rilevanza di un rapporto
familiare “potenziale” - Mancanza di controllo da parte dei
giudici nazionali dell’attività o dell’inerzia delle
autorità interessate - Carenze nel processo decisionale e tempi lunghi
per porvi rimedio - Margine di apprezzamento - Speciale complessità
del caso alla luce del fatto che i ricorrenti hanno beneficiato del programma
di protezione dei testimoni. Tra i motivi di interesse della decisione si
segnalano altresì la riconosciuta legittimazione a presentare il
ricorso in capo al curatore degli interessi dei minori e le implicazioni sul
ruolo di tutte le autorità, giudiziarie e non,
chiamate ad assicurare l’effettività del diritto di visita,
anche e specialmente in situazioni complesse |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 31 agosto 2023 (C.) Art 8 - Obblighi positivi - Vita privata -
Rifiuto di trascrizione nei registri di stato civile dell'atto di nascita
estero che stabilisce il vincolo di filiazione tra il bambino nato all'estero
per maternità surrogata (GPA) e il suo padre biologico, senza
considerare una soluzione alternativa - Giurisprudenza della Corte europea
che richiede che il diritto nazionale offra la possibilità di
riconoscere questo collegamento - Mancanza di bilanciamento da parte dei
tribunali nazionali tra i diversi interessi in gioco e di considerazione dei
requisiti di rapidità ed efficienza in conformità con
l'interesse superiore del minore - Prolungata incertezza giuridica legata ai
suoi genitori non stabiliti da quattro anni, essendo il minore considerato
apolide nel suo paese di residenza - Richiamo dei principi al fine di
garantire un risultato “rapido” ed “efficace” in conformità
con l'interesse superiore del minore nello stabilire il legame di filiazione
tra il genitore biologico e il bambino nato all'estero tramite
maternità surrogata Art 8 - Vita privata e familiare - Rifiuto di
trascrizione nei registri di stato civile dell'atto di nascita estero che
stabilisce il legame di filiazione tra il bambino nato all'estero per
maternità surrogata e la sua futura madre - No
all’impossibilità generale e assoluta a riconoscere tale legame
- Riconoscimento possibile tramite adozione - Margine di apprezzamento non
superato |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 31 agosto 2023 (Shala) Art. 6 ‒ Riconosciuta violazione per non
aver lo Stato assicurato a una persona inconsapevole condannata in contumacia
una effettiva possibilità di ottenere un nuovo accertamento di merito
sulle accuse a suo carico nel pieno rispetto dei suoi diritti di difesa. La
Corte riconosce la necessità di assicurare al condannato inconsapevole
la possibilità di riaprire il procedimento ab initio,
anziché soltanto quella di presentare appello contro la sentenza di
primo grado, subendo tutte le limitazioni tipiche del procedimento di
appello. Sul piano della dimostrazione della legittimità del decreto
di latitanza, la Corte afferma che non possano considerarsi idonei a
dimostrare in modo inequivocabile la volontà del ricorrente di sottrarsi
al processo o rinunciare a comparire in esso elementi quali la sua
consapevolezza dell'arresto di altre persone coinvolte nel medesimo traffico
di droga, il timore della possibilità di essere arrestato egli stesso
ed il fatto di non avere un indirizzo fisso |
Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 31 agosto 2023 (M.A.) Art. 3 (sostanziale) - Trattamento inumano
– Riconoscimento della violazione determinata dalla collocazione, per
quasi otto mesi, di una minore non accompagnata richiedente asilo,
presumibilmente vittima di abusi sessuali, in un centro di accoglienza per
adulti non attrezzato per fornirle un’adeguata assistenza psicologica.
La Corta rileva e stigmatizza l’inazione prolungata delle
autorità nazionali in merito alla sua situazione e alle sue esigenze
in quanto minore particolarmente vulnerabile |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 13 luglio 2023 (Istituto diocesano per il
Sostentamento del Clero di Capua e altri) Prot. 1, Art. 1, par. 1 – Riconosciuta
violazione del diritto al pacifico godimento dei beni in un caso riguardante
l’espropriazione dei terreni degli istituti ricorrenti e la successiva
concessione di un indennizzo basato sui criteri stabiliti dall'articolo 5 bis
della legge n. 359 dell'8 agosto 1992 ("legge n. 359/1992"), tali
da comportare il versamento di importi ampiamente inferiori al valore di
mercato (e ulteriormente ridotti in conseguenza delle connesse imposte) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 13 luglio 2023 (L’Ortofrutticola
Società Cooperativa) Art. 6 – Violazione del diritto a un equo
processo in ambito civile in un caso caratterizzato dall’intervento di
una modifica legislativa nel corso del giudizio |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Grande
Camera) 12 luglio 2023 (G.I.E.M. s.r.l
e altri) Art 41 - Equa soddisfazione - Calcolo del
risarcimento del danno patrimoniale causato da confisca automatica ed
integrale di terreni abusivamente edificati, a prescindere da ogni
responsabilità penale, in violazione dell’Art 1 P1 - Elementi
utilizzati per stabilire l’entità del danno patrimoniale -
Natura delle violazioni sensibilmente diversa rispetto al caso Sud Fondi
S.r.l. e altri v. Italia - Risarcimento per impossibilità d’uso
dei terreni restituiti ai richiedenti - Nessun risarcimento per degrado di
fabbricati eretti in violazione di permessi amministrativi - Nessun
risarcimento per perdita di valore dei beni senza nesso di causalità
con il provvedimento di confisca - Risarcimento per danno non patrimoniale |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 6 luglio 2023 (Calvi e C.G.) Art. 8 – Sottoposizione di una persona
anziana sotto tutela legale e collocamento in una casa di cura in stato di
isolamento sociale dal mondo esterno per tre anni - Provvedimento basato
sulla sua eccessiva prodigalità e sull’indebolimento fisico e
psichico, senza alcuna dichiarazione di incapacità - Piena dipendenza dell'interessato
dall'amministratore di sostegno in quasi tutti gli ambiti della sua vita e
per un periodo di tempo illimitato - Elusione del quadro legislativo per la
procedura iniziale di cure mediche obbligatorie mediante il ricorso abusivo
all'amministratore di sostegno - Mancanza di un esame concreto e accurato di
tutti gli aspetti rilevanti della situazione particolare dell'interessato -
Mancanza di misure per mantenere le sue relazioni sociali e per incoraggiare
il suo ritorno a casa - Mancanza di garanzie efficaci per prevenire gli abusi
e garantire che i diritti dell'interessato fossero rispettati - Mancanza di
misure di protezione sociale – Riconoscimento dell’obbligo degli
Stati di promuovere la partecipazione delle persone anziane disabili o
"dipendenti" alla vita della comunità e a prevenire il loro
isolamento o la loro segregazione - Misura non proporzionata né
adeguata alla situazione individuale dell'interessato – Superamento del
margine di apprezzamento Art. 34 - Legittimazione ad agire - Legittimazione
di un parente stretto (cugino) a presentare reclami per conto
dell'interessato in una situazione che non gli consente di adire direttamente
il Tribunale - Circostanze eccezionali - Potere sostitutivo
dell'amministratore di sostegno nei confronti dell'interessato - Reclamo
relativo alle restrizioni imposte dall'amministratore con l'approvazione del
giudice tutelare - Rischio comprovato di privazione della tutela effettiva
dei diritti dell'interessato ai sensi della Convenzione - Gravi questioni di
interesse generale sollevate sulle condizioni di vita degli anziani nelle
case di riposo in ragione della loro vulnerabilità |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 29 giugno 2023 (Ben Amamou) Art.6 (civile) – Violazione del
diritto a un equo processo in un caso nel quale il ricorrente era stato
"colto di sorpresa" per non essere stato informato della
sostituzione dei motivi prevista dalla Corte di cassazione per la sua
decisione di rigetto della domanda, sicchè
una questione che si è poi rivelata decisiva per l'esito del
procedimento non è stata sottoposta alla discussione e le parti non
hanno avuto la possibilità di presentare i loro argomenti al riguardo |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 22 giugno 2023 (Giuliano Germano) Art. 8 - Vita privata e familiare - Ammonimento
di polizia imposto al ricorrente nell’ambito di un procedimento di
prevenzione dello stalking senza un’adeguata tutela giuridica contro
gli abusi - Assenza di un termine per gli effetti dell'ammonimento e del
diritto di ottenerne il riesame o la revoca - Esclusione del ricorrente dal
processo decisionale in misura significativa in assenza di comprovate ragioni
di urgenza - Insufficiente controllo da parte dell’autorità
giudiziaria del fondamento fattuale e della legittimità,
necessità e proporzionalità della misura - Assenza di
motivazioni pertinenti e sufficienti - Insufficienti garanzie procedurali. Si segnala l’opinione concorrente del
giudice eletto in relazione all’Italia. |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 8 giugno 2023 (Urgesi e altri) Art. 6 (civile) - Mancanza di imparzialità
della corte d'appello che si è pronunciata nell'ambito di un
procedimento di applicazione di misure di prevenzione - Giudice relatore del
collegio che si è pronunciato sull'applicazione di misure di
prevenzione, precedentemente pubblico ministero nel procedimento penale
d'appello - Questioni sottoposte all'esame di tale giudice in ciascuno dei
due procedimenti, nei confronti di tutti i ricorrenti, sostanzialmente
identiche o, quanto meno, strettamente connesse - Timori degli interessati
oggettivamente giustificati - Mancata eliminazione di tale vizio procedurale
da parte della Corte di cassazione |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 1 giugno 2023 (Barone) Prot. 1, Art. 1 - Violazione del diritto al
pacifico godimento pacifico dei beni in un caso di “occupazione
acquisitiva” |
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e req.
n. 23142/21 |
Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 30 maggio 2023 (Ettore Nuti contre l’Italie et Sara Dallabora et autres
contre l’Italie) Art. 8 in combinato con l’art. 14 Cedu - Contratto
di maternità surrogata- Rifiuto delle autorità italiane di
trascrivere la sentenza straniera che ne riconosce la legittimità nei
registri civili italiani – Sussistenza di un ampio margine di
apprezzamento dello Stato italiano nell'attuazione dei mezzi per stabilire o
riconoscere la parentela - Irricevibilità del ricorso |
req. n. 10810/20 e req. n. 29038/20 e req. 2738/21 |
Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 30 maggio 2023 (Bonzano
et autres c. Italie, Corona et autres c. Italie et Andrisani et autres
c. Italie) Art. 8 Cedu - Contratto di maternità surrogata - Rifiuto
delle autorità italiane di trascrivere la sentenza straniera che ne
riconosce la legittimità nei registri civili italiani –
Sussistenza di un ampio margine di apprezzamento dello Stato italiano
nell'attuazione dei mezzi per stabilire o riconoscere la parentela -
Irricevibilità del ricorso |
req. n. 59054/19 e req. n. 12109/20 e |
Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 30 maggio 2023 (Modanese c. Italie, Bini et autres c. Italie et B.K. et autres
c. Italie) Art. 8 Cedu - Contratto di maternità surrogata - Rifiuto delle autorità italiane di trascrivere la sentenza straniera che ne riconosce la legittimità nei registri civili italiani – Sussistenza di un ampio margine di apprezzamento dello Stato italiano nell'attuazione dei mezzi per stabilire o riconoscere la parentela - Irricevibilità del ricorso |
Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 30 marzo 2023 (J.A. e altri) Art. 3 (sostanziale) - Trattamento inumano e
degradante - Migranti marittimi tunisini trattenuti in un centro hotspot per
dieci giorni in condizioni materiali precarie. Art. 5 par. 1 (f), 2 e 4 - Privazione arbitraria
della libertà per impedire l’ingresso non autorizzato nel Paese
- Detenzione senza una base giuridica chiara e accessibile e in assenza di
una decisione motivata - I richiedenti non sono stati informati dei motivi
giuridici della detenzione - Impossibilità di contestare la legittimità
della detenzione de facto per mancanza di informazioni sufficienti. Art. 4 Protocollo 4 - Divieto di espulsione
collettiva degli stranieri - Allontanamento in Tunisia senza tenere in debito
conto la situazione individuale dei richiedenti al momento
dell’emissione dei provvedimenti di respingimento e di allontanamento. Violazione, accertata con decisione unanime,
dell’articolo 3 (divieto di trattamenti inumani o degradanti)
dell’articolo 5, paragrafi 1, 2 e 4 (diritto alla libertà e alla
sicurezza), e dell’articolo 4 del Protocollo n. 4 (divieto di
espulsione collettiva degli stranieri), in un caso riguardante la presenza
dei ricorrenti nell' “hotspot” di Lampedusa - dove essi erano
stati portati dopo essere stati soccorsi da una nave italiana nel Mar Mediterraneo
- e il loro successivo trasferimento in Tunisia. La Corte ha rilevato, in
particolare, che il Governo non ha confutato le affermazioni secondo cui le
condizioni nell’hotspot erano state inadeguate; che la loro presenza
lì era da considerarsi come una detenzione non basata su un
provvedimento ufficiale, né si era trattato di un periodo limitato al
tempo necessario per chiarire la loro situazione o per inviarli altrove, come
previsto dalla legge; e che le loro situazioni non erano state valutate
individualmente prima che venissero emessi i provvedimenti di rifiuto di
ingresso, il che di fatto equivaleva a un’espulsione collettiva. |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 9 marzo 2023 (Rigolio) Articolo 6, paragrafo 2 - Presunzione di
innocenza – Assenza di violazione per quanto affermato e statuito in
una sentenza della Corte dei conti, in punto di descrizione e valutazione dei
fatti e conseguente riconoscimento di responsabilità civili del
ricorrente, in relazione a condotte per le quali il medesimo era stato in
precedenza estromesso dal procedimento penale per decorso dei termini di
prescrizione del reato ipotizzato a suo carico |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 6 dicembre 2022 (Scalzo) Riconosciuta violazione del diritto a conoscere,
e far ufficialmente riconoscere, le proprie origini in un caso nella quale la
ricorrente è stata lasciata per dodici anni in una situazione di
incertezza riguardo a un aspetto importante della propria identità
personale, a causa dell’impossibilità di intentare
un’azione di accertamento della paternità prima che il
procedimento di contestazione della paternità attualmente riconosciuta
fosse concluso con sentenza passata in giudicato. La Corte, pur riconoscendo
che il carattere preliminare dell’azione di contestazione della
paternità rispetto al procedimento di accertamento della
paternità potrebbe in linea teorica essere considerato compatibile con
gli obblighi derivanti dall’articolo 8, tenuto conto del margine di
apprezzamento dello Stato, sottolinea tuttavia come nel contesto di un simile
sistema gli interessi della persona che chiede l'accertamento della propria
paternità dovrebbero pur sempre essere adeguatamente tutelati: cosa
non accaduta nel caso di specie giacché il primo procedimento si
è protratto per parecchi anni senza che vi fossero strumenti per
accelerare tale procedimento o per consentire di intentare un'azione di
accertamento della paternità anche prima che la sentenza del
procedimento di contestazione della paternità diventasse definitiva,
da tutto ciò risultando un'interferenza sproporzionata con riguardo al
diritto al rispetto della vita privata, essendo le autorità nazionali
venute meno, nelle circostanze del caso, al loro obbligo positivo di
garantire tale diritto (nell’ambito della motivazione si richiama tra
l’altro la decisione con la quale nel luglio 2022 la Corte
costituzionale aveva invitato il legislatore a intervenire per disciplinare
in modo più adeguato le questioni relative all'accertamento della
verità biologica, senza porre restrizioni sproporzionate ad altri
diritti costituzionali che resterebbero pregiudicati laddove, come di fatto
avviene nella situazione attuale, si ostacoli oltremodo l'esercizio del
diritto di agire in giudizio al fine oltretutto di tutelare diritti
fondamentali nella sfera dello status e dell'identità biologica) |
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Corte europea
dei diritti dell’uomo (Sez. I) 1 dicembre
2022 (D.K.) Art. 3 (divieto di tortura,
profilo procedurale) – Denuncia di abusi sessuali con riguardo a fatti antecedenti
alla l. 662/96 che ha introdotto al riguardo la procedibilità
d’ufficio – Archiviazione per tardiva proposizione della denuncia
– Impossibilità di ricavare dalla CEDU un obbligo di procedere
d’ufficio per reati di questo tipo o di applicare retroattivamente una
disciplina che abbia introdotto
condizioni di procedibilità più favorevoli alla vittima –
Impossibilità di fare riferimento agli obblighi di protezione dei
minori derivanti dalla Convenzione di Lanzarote, in quanto successivi alle
condotte denunciate – Autonomia tra azione civile e azione penale. Confermata la potenziale riconducibilità
della vicenda, basata su accuse di abusi sessuali (anche durante la minore
età), al contenuto dell’art. 3 sotto il profilo sostanziale, e
dopo aver riscontrato come le indagini svolte al riguardo dalle
autorità nazionali a seguito della denuncia fossero state tempestive e
sufficientemente approfondite, la Corte affronta il profilo tecnicamente
più problematico nel caso in questione, e cioè quello relativo
alla chiusura del procedimento penale a causa della tardività della
denuncia (rispetto ai termini che erano previsti), sul fondamento
dell’impossibilità di applicare retroattivamente la disciplina
che, ben dopo il tempo dei fatti denunciati, ha introdotto la
procedibilità d’ufficio per i reati di abuso sessuale (legge n.
662/1996). Al riguardo, la Corte considera che gli obblighi procedurali
derivanti dagli artt. 2 e 3 della Convenzione (esplicitati nella sentenza S.M.
c. Crozia, ric. n. 60561/14), non impediscono
di prevedere termini per la presentazione di denunce, né impongono la
procedibilità d’ufficio per casi quali quello in esame. E
sebbene la procedibilità d’ufficio per casi di abusi su minori
sia oggi, a seguito della Convenzione di Lanzarote, la regola adottata nella
maggioranza degli Stati contraenti, Italia inclusa, né tale
Convenzione né la CEDU ‒ afferma la Corte ‒ impongono
l’applicazione retroattiva della norma sulla procedibilità
d’ufficio, per ciò dovendosi escludere
la violazione delle norme convenzionali invocate. |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 10 novembre 2022 (I.M e altri) Art 8 - Obblighi positivi - Figli costretti, per
tre anni, ad incontrare il loro padre violento in ambiente non protetto, e
sospensione della responsabilità genitoriale della madre ostile agli
incontri - Mancata valutazione del rischio e mancato bilanciamento degli
interessi in causa - Interesse superiore dei minori disatteso - Prassi molto
diffusa da parte dei tribunali che consiste nel qualificare come genitori
«non collaborativi» le donne che si oppongono agli incontri tra i
loro figli e l’ex coniuge invocando fatti di violenza domestica |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 21 luglio 2022 (Darboe
e Camara) Art. 8 - Obblighi positivi - Vita privata -
Mancata adozione di un comportamento ragionevolmente diligente nei confronti
di un minore non accompagnato dichiarato richiedente asilo e non beneficiante
delle garanzie procedurali minime nell’ambito della procedura di
accertamento dell’età - Importanza del rispetto delle garanzie
procedurali nell’ambito della procedura di accertamento
dell’età nel contesto migratorio per garantire i diritti
derivanti dallo status di minore - Individuazione delle garanzie pertinenti
facendo riferimento al diritto dell’Unione e al diritto internazionale Art. 3 (sostanziale) - Trattamenti inumani e
degradanti - Collocazione di un minore in un centro di accoglienza per adulti
in condizioni inadeguate per più di quattro mesi e sua sottoposizione
a una procedura di accertamento dell’età in violazione
dell’art. 8 Art. 13 (+ art. 3 e art. 8) - Assenza di rimedi
interni efficaci |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 7 luglio 2022 (M.S.) Art. 3 (materiale) - Obblighi positivi –
Iniziale mancanza di diligenza da parte delle autorità nazionali
nell’adozione (tardiva) di una misura cautelare (22 mesi dopo
l’accoltellamento della ricorrente da parte del marito) - Mancanza di
valutazione immediata e proattiva circa l’esistenza di un rischio reale
e immediato di violenza domestica ricorrente Art. 3 (procedurale) – Efficacia delle
indagini - Mancanza di diligenza e prontezza da parte dei tribunali
nazionali, con conseguente impunità quasi totale del marito violento a
causa della prescrizione - Mantenimento di un quadro giuridico in cui la
prescrizione è strettamente legata all’azione giudiziaria, anche
dopo l’avvio del procedimento, ed incompatibilità con un simile
quadro giuridico dell’inerzia giudiziaria |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 23 giugno 2022 (Cianchella
e altri) Art. 6 – Riconosciuta violazione del
diritto a un equo processo in conseguenza di interferenze con
l’amministrazione della giustizia da parte del legislatore attraverso
interventi legislativi in corso di procedimento |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 16 giugno 2022 (De Giorgi) Art 3 (materiale e procedurale) - Trattamento
inumano e degradante - Inadempimento dello Stato al suo dovere di indagare
sui maltrattamenti di violenza domestica subiti dalla ricorrente (e dai suoi
figli) da parte di suo marito - Passività delle autorità
interne nel corso dell’azione penale |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 19 maggio 2022 (T.C.) Art. 14 (+ art. 8 letto alla luce dell’art.
9) - Non violazione dell’articolo 14 (divieto di discriminazione) in
combinato disposto con l’articolo 8 (diritto al rispetto della vita
privata e familiare) letto alla luce dell’articolo 9 (libertà di
religione), in conseguenza di un provvedimento giudiziario, adottato nel
contesto di una controversia tra il ricorrente e la madre di sua figlia in
merito all’educazione religiosa della stessa, con il quale era stato
ordinato al ricorrente, diventato Testimone di Geova dopo la rottura della
relazione con la madre della figlia, di astenersi dal coinvolgere attivamente
quest’ultima, minore ed educata al cattolicesimo, nella sua pratica religiosa (come
questi aveva fatto tenendo la cosa nascosta alla madre e chiedendo alla
figlia di fare altrettanto)
‒ Mancata individuazione, da parte della Corte, di
discriminazioni in base alla religione, né di restrizioni al diritto
di affidamento, di visita e di ricorso ai propri principi educativi in capo
al ricorrente, avendo avuto il succitato provvedimento, revocabile e rivedibile,
l’unico scopo di risolvere il conflitto focalizzandosi sul preminente
interesse della bambina e segnatamente sulla tutela della sua libertà
di scelta e del suo diritto a crescere in un ambiente aperto e pacifico,
conciliando per quanto possibile tale preminente interesse con i diritti e le
convinzioni di entrambi i genitori |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 5 maggio 2022 (A.A. e altri) Art. 8, Art. 13 – Riconosciuta violazione
del diritto al rispetto della vita privata e familiare e del diritto a un
ricorso effettivo tutelati in diversi casi riguardanti l’inquinamento
prodotto dall’acciaieria ex ILVA di Taranto (e irricevibilità
delle doglianze relative alla violazione del diritto alla vita di cui
all’art. 2 per mancato esaurimento delle vie di ricorso interne) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 5 maggio 2022 (Briganti e altri) Art. 8, Art. 13 – Riconosciuta violazione del
diritto al rispetto della vita privata e familiare e del diritto a un ricorso
effettivo tutelati in diversi casi riguardanti l’inquinamento prodotto
dall’acciaieria ex ILVA di Taranto (e irricevibilità delle
doglianze relative alla violazione dell’art. 3 per mancato esaurimento
delle vie di ricorso interne) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 5 maggio 2022 (Perelli e altri) Art. 8, Art. 13 – Riconosciuta violazione
del diritto al rispetto della vita privata e familiare e del diritto a un
ricorso effettivo tutelati in diversi casi riguardanti l’inquinamento
prodotto dall’acciaieria ex ILVA di Taranto (e irricevibilità
delle doglianze relative alla violazione del diritto alla vita di cui
all’art. 2 per mancato esaurimento delle vie di ricorso interne) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 5 maggio 2022 (Ardimento e altri) Art. 8, Art. 13 – Riconosciuta violazione
del diritto al rispetto della vita privata e familiare e del diritto a un
ricorso effettivo tutelati in diversi casi riguardanti l’inquinamento
prodotto dall’acciaieria ex ILVA di Taranto |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 28 aprile 2022 (Verrascina
e altri) Art. 35 § 1, Art. 13, Art. 6 § 1
(civile) – Requisito del previo esaurimento dei rimedi interni e
riconoscimento del fatto che il rimedio previsto dalla legge 8 marzo 2001, n.
89 (“legge Pinto”) per le ipotesi di irragionevole durata del
procedimento, a seguito della riforma del suo articolo 4 nel 2012 e fino alla
sentenza della Corte Costituzionale n. 88 del 2018,
non può considerarsi un rimedio effettivo ai sensi dell’art. 13 |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 28 aprile 2022 (Fiagbe) Art. 8 ‒ Mancato rispetto degli obblighi
positivi imposti dall’articolo 8 per non essersi assicurato il mantenimento
del legame familiare che univa la ricorrente e suo figlio, in conseguenza
delle decisioni e dell’inerzia delle autorità competenti |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 28 aprile 2022 (Imeri) Art. 8 ‒ Violazione del diritto al rispetto
della vita familiare per non aver le autorità nazionali compiuto
sforzi adeguati e sufficienti per far rispettare il diritto di visita del
ricorrente e assicurare il suo diritto alla bigenitorialità a fronte
dell’opposizione della madre |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 7 aprile 2022 (Landi) Art. 2, Art. 14 ‒ Violazione degli obblighi
positivi discendenti dall’art. 2 (non anche dell’art. 14) in
conseguenza dell’assenza di misure preventive delle autorità a
fronte di violenze domestiche ricorrenti sfociate nel tentato omicidio della
ricorrente da parte del suo compagno e nell’omicidio del loro figlio,
il tutto in conseguenza, in particolare, dell’assenza di
un’azione immediata, autonoma e proattiva e di una valutazione completa
dei rischi da parte della Procura, pur in presenza di indizi di violenza
domestica che mostravano un pericolo reale e immediato per la vita (e di
congrue segnalazioni e sollecitazioni da parte dei Carabinieri), senza che
siano state invece riscontrate carenze sistemiche nella legislazione
nazionale tali da rivelare una passività generalizzata nei confronti
delle vittime di violenza domestica, anche in virtù delle misure
adottate a partire dal 2017 a seguito della sentenza Talpis
c. Italia (n. 41237/14, 2 marzo 2017) e in attuazione della Convenzione di
Istanbul sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle
donne e la violenza domestica |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 17 febbraio 2022 (D’Amico) Art. 6 § 1 (civile) - Equo processo e
inammissibilità dell’applicazione retroattiva di una legge che
incide sul merito di un procedimento pendente in materia pensionistica |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 24 gennaio 2022 (SY) Art. 3, Art 5, Art. 34 - Trattamento inumano e
degradante - Detenzione di una persona bipolare in un carcere ordinario per due
anni in condizioni inadeguate e senza una strategia terapeutica globale per
il trattamento della sua patologia, nonostante fosse stata disposta dai
giudici nazionali (prima che dalla stessa Corte europea con provvedimento
provvisorio non tempestivamente attuato) la liberazione del richiedente e il
collocamento in un istituto adeguato, non risultando una giustificazione
valida l’insufficienza attuale dei posti disponibili |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 20 gennaio 2022 (D.M. e N.) Articolo 8 – Violazione del diritto al
rispetto della vita familiare della ricorrente in conseguenza della
dichiarazione di adottabilità di una minore da parte del giudice
nazionale che ha dichiarato l’incapacità della stessa di
esercitare il suo ruolo genitoriale senza disporre, nonostante le ripetute
richieste, alcuna perizia e basandosi solo su contestate relazioni dei
servizi sociali, determinando un allontanamento definitivo e irreversibile
pur in presenza di possibili soluzioni meno radicali e mancando di
considerare adeguatamente la necessità di preservare per quanto
possibile il legame tra la madre e la figlia, anche nel superiore interesse
di quest’ultima, da tutto ciò discendendo la natura se non altro
sproporzionata della grave ingerenza nella vita familiare della ricorrente,
oltretutto privata sul piano procedurale di garanzie adeguate
all’importanza degli interessi in gioco |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 25 novembre 2021 (Biancardi) Art. 10 – Libertà di espressione su
internet e diritto all’oblio ‒ Ammissibilità della
configurazione di una responsabilità civile a carico di un editore per
il perdurante rifiuto di deindicizzare un articolo relativo a un procedimento
penale, facilmente accessibile digitando in un motore di ricerca i nomi delle
persone coinvolte - Esclusione dell’obbligo di rimuovere
permanentemente l’articolo da Internet o di renderlo anonimo |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 18 novembre 2021 (Marinoni) Art 6 § 2 e Art. 10 – Non violazione
della presunzione d’innocenza e della libertà di espressione in
relazione a una condanna di uno scrittore al risarcimento dei danni per
espressioni diffamatorie, a seguito di assoluzione del medesimo sul piano
penale |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 28 ottobre 2021 (Succi e altri) Art. 6 § 1 (civile) - Diritto di accesso ad
un giudice, requisiti di ammissibilità dei ricorsi in Corte di
Cassazione e “formalismo” nella relativa verifica |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 31 agosto 2021 (Associazione politica
nazionale lista Marco Pannella) Art. 10 ‒ Violazione della libertà
di espressione in conseguenza dell’esclusione dal dibattito pubblico di
un’associazione politica a causa della sua squilibrata e insufficiente
presenza nelle trasmissioni di informazione della televisione pubblica, in
violazione di un obbligo legale di rappresentazione equilibrata delle diverse
opinioni politiche, senza che l'apposita autorità di vigilanza e in
genere le autorità nazionali adottassero misure idonee a porre rimedio
alla situazione |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 8 luglio 2021 (Maestri
ed altri) Art 6 (Penale) – Diritto
dell’imputato di essere ascoltato dal giudice d'appello anche
nell’ipotesi di rinuncia al diritto di essere presente al procedimento |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 17 giugno 2021 (Miniscalco) Art. 3 Protocollo 1 e Art. 7 - Divieto di
candidarsi alle elezioni regionali in conseguenza di condanna penale
definitiva per abuso di potere - Misura, non assimilabile a una sanzione
penale, ritenuta prevedibile e proporzionata (non comportando tra
l’altro la perdita dell’elettorato attivo) al legittimo scopo di
combattere la corruzione e la criminalità organizzata
all’interno dell'amministrazione |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 27 maggio 2021 (J.L.) Articolo 8 - Obblighi positivi –
“Vittimizzazione secondaria” di una vittima di violenza sessuale
a causa delle affermazioni colpevolizzanti, moralizzanti e stereotipate nella
motivazione della sentenza - Autorità che hanno garantito il rispetto
dell'integrità personale della ricorrente durante le indagini e il
processo |
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Corte europea dei diritti dell'uomo (Sez. I) 25 marzo 2021 (Di
Martino e Molinari) Art. 6 - Assenza di violazione a fronte della
mancata audizione dei testimoni indicati dall’accusa da parte del
giudice d’appello che ha riformato la sentenza di assoluzione
pronunciata all’esito di giudizio abbreviato |
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Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (Sez.
I) 18 marzo 2021 (Petrella) Articolo 6, par. 1 (in materia civile) e Articolo
13 – Interferenza nel diritto di accesso del ricorrente ad un tribunale
in conseguenza della durata delle indagini preliminari che ha impedito al
ricorrente di costituirsi parte civile nel procedimento penale e di chiedere
il risarcimento dei danni essendosi l’azione interrotta perché
il reato si è prescritto prima dell'udienza preliminare |
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Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (Sez.
I) 11 febbraio 2021 (Casarin) Art. 1 Protocollo 1 - Rispetto dei beni -
Ingerenza sproporzionata a seguito dell'azione delle autorità statali
volta a ottenere da una dipendente il rimborso di somme versate per errore
imputabile unicamente alle stesse autorità, nelle quali la dipendente
poteva ragionevolmente fare affidamento |
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Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (Sez.
I) 14 gennaio 2021 (Terna) Art. 8 - Obblighi positivi derivanti dal diritto
al rispetto della vita privata e familiare, necessaria tutela del rapporto
tra nonni e nipoti, diritto di visita del minore affidato ai servizi sociali,
riconoscimento dell’esistenza di un problema sistemico in Italia |
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Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (Sez.
I) 10 dicembre 2020 (Edizioni Del Roma) Art. 6 - Procedimento davanti all’AGCOM e
relative carenze procedurali, natura sostanzialmente penale delle sanzioni
inflitte e risolutiva possibilità di far riesaminare il caso da parte
dell’autorità giudiziaria |
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Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (Sez.
I) 22 ottobre 2020 (Tondo) Art. 6 - Diritto di difesa e audizione dei
testimoni nel processo d’appello |
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Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (Sez.
I) 10 settembre 2020 (G.L.) Art. 14, Art. 2 Protocollo 1 - Non
discriminazione, diritto all’istruzione e sua incomprimibilità
per ragioni di bilancio, obbligo di assicurare l’insegnante di sostegno
ai minori disabili |
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Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (Sez.
I) 4 giugno 2020 (Citraro
e Molino) Art. 2 - Obbligo di proteggere la vita delle
persone detenute |
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (Sez.
I) 26 marzo 2020 (Barletta e Farnetano) Art. 8 - Obblighi positivi derivanti dal diritto
al rispetto della vita privata e familiare e violazione del c.d. elemento
procedurale dell’art. 8 |
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Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (Sez.
I) 19 marzo 2020 (Fabris e Parziale) Art. 2, Artt. 34 e 35 - Obblighi positivi di
protezione e obblighi procedurali di condurre indagini effettive derivanti
dall’art. 2, con precisazioni sulla qualità di vittima e sull’esaurimento
delle vie di ricorso interne |
Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (Sez.
I) 6 febbraio 2020 (Felloni) Art. 6 - Obbligo di motivazione delle decisioni
giurisdizionali e applicazione retroattiva della legislazione in materia di
circostanze attenuanti |
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Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (Sez.
I) 30 gennaio 2020 (Cicero et a.) Artt. 1 e 6 - Applicazione retroattiva di una
nuova legge a processi in corso |
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Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (Sez.
I) 16 gennaio 2020 (Magosso
e Brindani) Art. 10 - Libertà di espressione, in
relazione a ricostruzioni giornalistiche di importanti, controversi e in
parte oscuri eventi collegati all’omicidio di Walter Tobagi e ad altre
più generali vicende anche istituzionali |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 13 giugno 2019 (caso Viola n. 2) Ergastolo ostativo |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 24 gennaio 2019 (caso Cordella et a.) Caso Ilva |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Grande
Camera) 23 giugno 2018 (caso G.I.E.M. S.R.L. et a.) Confisca senza condanna |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 26 ottobre 2017 (caso Cirino e Renne) Qualificazione come tortura delle violenze della
polizia durante il G8 |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 26 ottobre 2017 (caso Blair et a.) Qualificazione come tortura delle violenze della
polizia durante il G8 |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 26 ottobre 2017 (caso Azzolina et. a.) Qualificazione come tortura delle violenze della
polizia durante il G8 |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 22 giugno 2017 (caso Bartesaghi Gallo et. a) Qualificazione come tortura delle violenze della
polizia durante il G8 |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 2 marzo 2017 (caso Talpis) Mancata protezione contro le violenze domestiche |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Grande
Camera) 23 febbraio 2017 (caso De Tommaso) Misure di prevenzione |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Grande
Camera) 24 gennaio 2017 (caso Paradiso e Campanelli) Maternità surrogata |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Grande
Camera) 15 dicembre 2016 Condanna dell’Italia per trattamenti
disumani ed espulsioni collettive dei migranti |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 23 febbraio 2016 (Nasr e Ghali) Extraordinary renditions
- Caso Abu Omar |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 14 gennaio 2016 (caso D.A.) Emotrasfusioni di sangue infetto |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Grande
Camera) 27 agosto 2015 (caso Parrillo) Donazione degli embrioni per la ricerca
scientifica |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
IV) 21 luglio 2015 (caso Oliari) Obbligo del riconoscimento legale delle unioni
omossessuali |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
IV) 7 aprile 2015 (caso Cestaro) Qualificazione come tortura delle violenze della
polizia durante il G8 |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
IV) 24 marzo 2015 (caso Antonio Messina) Risarcimento da ingiusta detenzione |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
II) 27 gennaio 2015 (caso Paradiso e
Campanelli) Minori nati da madri surrogate |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
II) 21 ottobre 2014 (caso Sharifi) C.d. “respingimenti automatici”
attuati dalle autorità frontaliere italiane nei porti
dell’Adriatico |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
II) 1° luglio 2014 (caso Saba) Regime carcerario |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
II) 24 giugno 2014 (caso Alberti) Regime carcerario |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
II) 15 aprile 2014 (caso Stefanetti
et a.) Limiti alla possibilità di leggi
retroattive (in riferimento alla vicenda delle c.d. “pensioni
svizzere”) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
II) 4 marzo 2014 (caso Grande Stevens) “Ne bis in idem” |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
X) 4 febbraio 2014 (caso Staibano) Diritto di accesso ad un tribunale e al
versamento dei contributi previdenziali |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
X) 4 febbraio 2014 (caso Mottola) Diritto di accesso ad un tribunale e al
versamento dei contributi previdenziali |
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Corte europea dei diritti
dell’uomo (Sez. II) 29 ottobre 2013 (caso
Varvara) Confisca |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
II) 11 febbraio 2014 (caso Contrada) Regime carcerario |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
II) 7 gennaio 2014 (caso Cusan
e Fazzo) Cognome materno |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
II) 17 dicembre 2013 (caso Perinçek)
Negazionismo e genocidio armeno |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
II) 8 ottobre 2013 (caso Ricci) Libertà di espressione |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
II) 3 settembre 2013 (caso M.C. e altri) Pagamento dell’indennità da
contaminazione per sangue infetto |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
II) 2 aprile 2013 (caso Tarantino) Ragionevolezza del numero chiuso nell'accesso universitario |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
II) 5 marzo 2013 (caso Romano) Ragionevole durata del processo |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
II) 5 marzo 2013 (caso Carolis e Lolli) Fallimento e rispetto della vita privata e familiare |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
II) 8 gennaio 2013 (caso Torreggiani) Diritti dei detenuti e sovraffollamento
carcerario |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
II) 17 luglio 2012 (caso Matthias) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
II) 25 settembre 2012 (caso Godelli) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
II) 28 agosto 2012 (caso Spampinato) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II) 28 agosto 2012 (caso Costa e Pavan) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
II) 24 luglio 2012 (caso Croci) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
II) 24 luglio 2012 (caso Fendi et Speroni) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
II) 17 luglio 2012 (caso Scoppola n. 4) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
II) 26 giugno 2012 (caso Milazzo) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
II) 26 giugno 2012 (caso Di Pietro) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
II) 19 giugno 2012 (caso Messeni Nemagna) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
II) 19 giugno 2012 (caso Iuliano) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
II) 19 giugno 2012 (caso Prenna) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Grande
Camera) 7 giugno 2012 (caso Centro Europa 7 s.r.l. et Di
Stefano) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 5 giugno 2012 (caso Immobiliare Cerro s.a.s.) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
I) 5 giugno 2012 (caso La Rosa et Alba) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I) 5 giugno 2012 (caso Colazzo) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Grande
Camera) 22 maggio 2012 (caso Scoppola n. 3) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
II) 10 maggio 2012 (caso Sud Fondi s.r.l.) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
II) 24 aprile 2012 (caso De Ieso) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
II) 10 aprile 2012 (caso Lorenzetti) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
II) 3 aprile 2012 (caso Sessa) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
II) 27 marzo 2012 (caso Mannai) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
II) 6 marzo 2012 (caso Gagliano) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Grande
Camera) 23 febbraio 2012 (caso Hirsi) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Grande
Camera) 20 ottobre 2009 (caso Vallauri) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
II) 28 novembre 2011 (caso Agrati) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
II) 31 maggio 2011 (caso Maggio) Limiti alla
possibilità di leggi retroattive (in riferimento alla vicenda delle
c.d. “pensioni svizzere”) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
II) 29 marzo 2011 (caso Alikaj) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Grande Camera) 24 marzo 2011 (caso Giuliani) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Grande
Camera) 18 marzo 2011 (caso Lautsi
n.2) Esposizione del crocefisso nelle aule scolastiche |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
II) 27 aprile 2010 (caso Moretti e Benedetti) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II) 5 gennaio 2010 (caso Bongiorno) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II) 13 novembre 2007 (caso Bocellari
e Rizza) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II) 8 dicembre 2009 (caso Previti) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
II) 15 dicembre 2009 (caso Izzo) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
II) 3 novembre 2009 (caso Lautsi
n.1) Esposizione del crocefisso nelle aule scolastiche |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Grande
Camera) 17 settembre 2009 (caso Scoppola n. 2) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
IV) 25 agosto 2009 (caso Giuliani) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
II) 20 gennaio 2009 (caso Punta Perotti) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
II) 5 maggio 2009 (caso Sellem) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
II) 10 giugno 2008 (caso Scoppola n. 1) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
II) 24 marzo 2009 (caso Ben Salah) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
II) 24 febbraio 2009 (caso Ben Khemais) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II) 28 febbraio 2008 (caso Saadi) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
II) 16 dicembre 2008 (caso Englaro) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
II) 16 luglio 2009 (caso Sulejmanovic) |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Grande
Camera) 29 marzo 2006 (caso Scordino) |
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Commissione europea dei diritti dell’uomo
(Prima Camera) 9 settembre 1998 (caso Dorigo) Riapertura del giudicato in ambito penale |
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Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez.
II) 31 marzo 2009 (caso Simaldone)
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Corte europea dei diritti dell’uomo
(Camera) 26 febbraio 1993 (caso Salesi) |
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