- 10-11-2023

Nella sent. n. 203 del 2023, la Corte costituzionale ritiene fondate le censure statali avverso talune disposizioni regionali (legge reg. Puglia n. 2 del 2005). In particolare, secondo la Corte, le disposizioni invalidate miravano ad eludere il principio funzionale aut simul stabunt aut simul cadent, col procrastinare, mediante la surrettizia introduzione dell'incombente della presa d'atto delle dimissioni del Presidente della Regione, il termine di sei mesi, già sensibilmente lungo, entro cui, ai sensi dell’art. 5, comma 2, secondo periodo, della stessa, avrebbero dovuto essere indette le nuove elezioni. E ciò in violazione degli artt. 123, in relazione all’art. 22, comma 4, dello statuto reg. Puglia, e 126, terzo comma, Cost.