- 25-05-2023

Nella sent. n. 104 del 2023 sono dichiarate infondate dalla Corte le questioni proposte avverso le disposizioni che prevedono l’applicazione di un’aliquota ridotta dell’accisa gravante sul gasolio commerciale a favore esclusivamente di talune categorie di operatori (quali enti pubblici o imprese pubbliche locali, imprese esercenti autoservizi interregionali di competenza statale, autoservizi di competenza regionale e locale,  autoservizi regolari in ambito comunitario come meglio definite dalla corrispondente normativa) che utilizzano il carburante come propellente per il trasporto di persone. Laddove, in realtà, il rimettente era stato più complessivamente mosso dall’assunto che nelle ipotesi in cui l’impresa pubblica eserciti, unitamente alla attività di trasporto di persone a carattere regolare, anche una parallela attività di trasporto di persone a connotazione occasionale, gli sarebbe stato attribuito il beneficio fiscale per l’esercizio di ciascuna delle due attività, invece, precluso alle imprese private di trasporto di persone che svolgono solo attività di trasporto occasionale. La Corte, sgombrato il campo dall’interpretazione per cui, in caso di “doppia attività” di trasporto, a carattere tanto regolare quanto occasionale, anche questo secondo tipo di trasporto beneficerebbe dell’agevolazione fiscale, ha ritenuto che il beneficio tributario per il trasporto regolare  sia in linea con la giurisprudenza costituzionale che ha valorizzato, in riferimento alle agevolazioni fiscali in senso proprio, l’esistenza di una finalità extrafiscale riconducibile all’attuazione di principi costituzionali, anche quale elemento che, in presenza di una sostanziale eadem ratio, ne giustifica l’estensione. Sicché da questo punto di vista, l’agevolazione in questione, in quanto riferita, appunto al solo trasporto regolare risponde sia a interessi sociali inerenti alla mobilità, in particolare di lavoratori e studenti, sia ad esigenze di tutela dell’ambiente, oggi peraltro precisate nel nuovo testo dell’art. 9 Cost. anche «nell’interesse delle future generazioni.