- 17-07-2025

Con la sent. n. 109 del 2025 è stata dichiarata l’illegittimità costituzionale dell’art. 34-bis del "Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia […]”, nella parte in cui non prevedeva che la sospensione degli effetti dell’informazione interdittiva derivante dall’ammissione al controllo giudiziario si protraesse, nel caso di sua conclusione con esito positivo, sino alla definizione del procedimento di aggiornamento del provvedimento interdittivo di cui all’art. 91, comma 5, dello stesso "Codice antimafia”.

La Corte, dopo aver ricostruito il quadro normativo e giurisprudenziale entro cui si collocano le questioni sollevate – in particolare, il rapporto tra il controllo giudiziario volontario e l’informazione interdittiva – ha ritenuti violati gli articoli 3 e 41 della Costituzione, per l’irragionevolezza della disciplina vigente e la conseguente compressione sproporzionata della libertà d’impresa.

La norma oggetto della questione di legittimità costituzionale determinava, infatti, l’interruzione anticipata della sospensione dell’interdittiva antimafia, con la conseguente automatica riespansione dei suoi effetti anche nei casi in cui il controllo giudiziario si fosse concluso con esito positivo. Tale effetto produceva gravi e irreversibili conseguenze per l’impresa interessata, risultando in palese contraddizione con la finalità stessa del controllo giudiziario di favorire il recupero dell’impresa alla legalità. La riattivazione dell’interdittiva, in questi casi, rischiava dunque di vanificare i risultati del percorso di risanamento e di incentivare un possibile ritorno dell’imprenditore nell’alveo dell’illegalità.

La Corte ha quindi affermato che, in presenza di un esito favorevole del controllo giudiziario, la sospensione degli effetti dell’interdittiva debba proseguire fino all’adozione del provvedimento prefettizio di aggiornamento, nella prospettiva di garantire, insieme alla coerenza del sistema, la tutela delle imprese che abbiano intrapreso un percorso di legalità.