- 08-02-2025
Con la sent. n. 12 del 2025 la Corte ha dichiarato ammissibile la richiesta di referendum popolare per l’abrogazione del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 23 (Disposizioni in materia di contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183), come successivamente modificato.
Nel motivare la propria decisione, la Corte ha rilevato, in particolare:
- che le disposizioni oggetto della richiesta referendaria non rientrano tra le materie escluse dal referendum abrogativo ai sensi dell’art. 75, secondo comma, della Costituzione;
- che l’ammissibilità del quesito non è preclusa dall’eventuale qualificazione della normativa in esame come «costituzionalmente necessaria» o «a contenuto costituzionalmente vincolato»;
- che il quesito non difetta di una matrice razionalmente unitaria, in quanto finalizzato all’abrogazione di un corpus organico di norme volto a uniformare la disciplina sanzionatoria dei licenziamenti illegittimi, eliminando la distinzione tra lavoratori assunti prima e dopo una determinata data e ripristinando il regime previgente per tutti i dipendenti;
- che il quesito referendario è chiaro, univoco e omogeneo.