Entro il 28 febbraio 2025 - SIENA - BANDO DI SELEZIONE Giornate di studio I partiti politici nel costituzionalismo europeo
"I partiti politici nel costituzionalismo europeo"
L’Università di Siena, tramite il Dipartimento di Giurisprudenza (DGIUR) e il Gruppo di ricerca e formazione sul Diritto pubblico europeo e comparato (DIPEC), con il patrocinio dell’Associazione DPCE, organizza le Giornate di studio su "Diritto e giustizia elettorale nel
costituzionalismo europeo”.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle attività del Modulo Jean Monnet CREU "Citizenship Rights in the European Union” e si svolgerà dall’8 all’11 settembre 2025, per un totale di 4 giorni di lezione. Le lezioni si svolgeranno in parte presso la Certosa di Pontignano e in parte
presso il Dipartimento di Giurisprudenza. Ogni giorno di lezione sarà suddiviso in due parti:
una prima parte, di 3 ore, sarà dedicata alla presentazione del tema da parte del docente; una seconda parte, di 3 ore, sarà dedicata agli interventi dei partecipanti e al dibattito con i docenti.
Il programma
- Mario Perini (Università di Siena): La democrazia interna nei partiti politici (8 settembre, ore 14-20)
- Gabriele Maestri (Università di Roma Tre): I simboli dei partiti politici europei (9 settembre, ore 14-20)
- Francesco Saitto (Università di Roma La Sapienza): Partiti politici e gruppi parlamentari europei (10 settembre, ore 8-14)
- Carla Bassu (Università di Sassari), La parità di genere nei partiti politici (11 settembre, ore 8-14)
Le condizioni
L’Università di Siena coprirà le seguenti spese:
- Alloggio: per tutti i partecipanti selezionati, in camera singola o doppia uso singola;
- Pasti: cena dell’8 settembre presso ristornate del centro; pranzi del 9 e 10 settembre presso la mensa dell’Università di Siena; pranzo dell’11 settembre presso la Certosa di Pontignano.
- Tassa di iscrizione: NON prevista
La selezione
La partecipazione alle Giornate sarà limitata a 12 giovani studiosi e studiose (dottorandi/e, dottori/esse di ricerca, assegnisti/e di ricerca, cultori/cultrici della materia) previa selezione per titoli. Sarà valutata la possibilità di ammettere iscritti in sovrannumero, a spese proprie.
Per partecipare, è necessario inviare entro il 28 febbraio 2025 una mail di manifestazione di interesse all’indirizzo [email protected], allegando il proprio curriculum.
La selezione delle candidature sarà svolta da una Commissione formata dal prof. Giammaria Milani, coordinatore dell’iniziativa, e da due rappresentanti dell’Associazione DPCE e/o dell’Università di Siena.
L’esito della selezione verrà comunicato entro il 15 marzo 2025.
Per informazioni [email protected]
"I partiti politici nel costituzionalismo europeo"
L’Università di Siena, tramite il Dipartimento di Giurisprudenza (DGIUR) e il Gruppo di ricerca e formazione sul Diritto pubblico europeo e comparato (DIPEC), con il patrocinio dell’Associazione DPCE, organizza le Giornate di studio su "Diritto e giustizia elettorale nel
costituzionalismo europeo”.
L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle attività del Modulo Jean Monnet CREU "Citizenship Rights in the European Union” e si svolgerà dall’8 all’11 settembre 2025, per un totale di 4 giorni di lezione. Le lezioni si svolgeranno in parte presso la Certosa di Pontignano e in parte
presso il Dipartimento di Giurisprudenza. Ogni giorno di lezione sarà suddiviso in due parti:
una prima parte, di 3 ore, sarà dedicata alla presentazione del tema da parte del docente; una seconda parte, di 3 ore, sarà dedicata agli interventi dei partecipanti e al dibattito con i docenti.
Il programma
- Mario Perini (Università di Siena): La democrazia interna nei partiti politici (8 settembre, ore 14-20)
- Gabriele Maestri (Università di Roma Tre): I simboli dei partiti politici europei (9 settembre, ore 14-20)
- Francesco Saitto (Università di Roma La Sapienza): Partiti politici e gruppi parlamentari europei (10 settembre, ore 8-14)
- Carla Bassu (Università di Sassari), La parità di genere nei partiti politici (11 settembre, ore 8-14)
Le condizioni
L’Università di Siena coprirà le seguenti spese:
- Alloggio: per tutti i partecipanti selezionati, in camera singola o doppia uso singola;
- Pasti: cena dell’8 settembre presso ristornate del centro; pranzi del 9 e 10 settembre presso la mensa dell’Università di Siena; pranzo dell’11 settembre presso la Certosa di Pontignano.
- Tassa di iscrizione: NON prevista
La selezione
La partecipazione alle Giornate sarà limitata a 12 giovani studiosi e studiose (dottorandi/e, dottori/esse di ricerca, assegnisti/e di ricerca, cultori/cultrici della materia) previa selezione per titoli. Sarà valutata la possibilità di ammettere iscritti in sovrannumero, a spese proprie.
Per partecipare, è necessario inviare entro il 28 febbraio 2025 una mail di manifestazione di interesse all’indirizzo [email protected], allegando il proprio curriculum.
La selezione delle candidature sarà svolta da una Commissione formata dal prof. Giammaria Milani, coordinatore dell’iniziativa, e da due rappresentanti dell’Associazione DPCE e/o dell’Università di Siena.
L’esito della selezione verrà comunicato entro il 15 marzo 2025.
Per informazioni [email protected]
Entro il 15 marzo 2025 - SIENA - Call for papers for the international conference “NEW SUSTAINABILITY CHALLENGES: THE ROLE OF COURTS“
"NEW SUSTAINABILITY CHALLENGES: THE ROLE OF COURTS"
Università di Siena - Certosa di Pontignano, Siena
Conference subject-matter
In the 21st century, sustainability is becoming a key constitutional concept, being increasingly entrenched in national constitutions, mainly in the area of environmental protection.
Nevertheless, the implementation of such provisions is rather problematic, due to the short-term perspective of political decision-making. In most cases, the burden to enforce sustainability clauses falls on courts, as shown by the growing trend in climate litigation. Against this
background, the Conference aims to explore the role played by international, constitutional and ordinary courts, including the procedural tools to make judicial remedies effective, especially in light of civil society participation.
The Conference will be organized into three sessions, with the participation of leading scholars from different countries and continents. The sessions will be dedicated respectively to:
1) Challenging Climate Change Before International Courts;
2) Sustainability and Courts: Questioning the Role of Civil Society;
3) Future Generations and Environmental Rights: Insights from Constitutional Courts.
Preferential topics to be addressed
Within the framework of the Conference subject-matter, the call for papers is especially aimed at addressing cases related to climate change, future generations, and rights of nature at both international and national levels.
Questions to be addressed may include (but are not limited to):
a) models of constitutional justice and sustainability litigation;
b) regional systems of human rights and sustainability;
c) the issue of standing in sustainability litigation;
d) the role of amici curiae in sustainability litigation;
e) the role of experts, agencies and independent authorities;
PRIN 2022 PNRR - Missione 4 Università e Ricercà
f) the reasoning behind courts’ judgments (use of arguments in conventional or
constitutional interpretation);
g) strategic litigation;
h) the execution of the judgments: the role of the legislator and the administration;
i) solutions to address legislative omissions;
j) the role of civil society.
Eligibility
The conveners encourage submissions from both PhD candidates and junior scholars (postdoctoral researchers, research fellows, assistant professors, etc.) at the early stages of their academic careers (within 7 years of completing their PhD). A maximum of 14 proposals will be
selected.
To submit an abstract
Interested scholars are invited to submit a CV and an abstract, in English or French, of no more than 500 words by March 15, 2025. Submissions should be sent to Rachele Bizzari at [email protected] (please use "Call for papers - New Sustainability and Courts” as the subject line of your e-mail). Applicants will be notified by April 1, 2025. Full drafts of papers must be submitted no later than June 5, 2025. Papers should not exceed 10,000 words and may be written and presented in either English or French.
Those submitting a proposal must specify whether they prefer to participate in person or online at the time of submission.
Papers presented at the Conference will be considered for publication in an edited volume.
Registration, travel, and lodging
There is no fee to participate in the Conference. The conveners will provide meals for paper presenters. Paper presenters are responsible for their own accommodation, travel and incidental expenses.
Conveners
The Conference is organized by the DIPEC Research Group at the University of Siena, within the PRIN 2022 PNRR "New Sustainability Governance (NESUS-G)”, Principal Investigator Prof. Tania Groppi.
PRIN 2022 PNRR - Missione 4 Università e Ricercà
Scientific Committee
Tania Groppi, Antonella Brozzetti, Valentina Carlino, Giammaria Milani, Riccardo Pavoni, Nicola Vizioli
Organizing Committee
Rachele Bizzari (coord.) [email protected], Virginia Lemme, Matteo Paolanti
PRIN 2022 PNRR - Missione 4 Università e Ricercà
"NEW SUSTAINABILITY CHALLENGES: THE ROLE OF COURTS"
Università di Siena - Certosa di Pontignano, Siena
Conference subject-matter
In the 21st century, sustainability is becoming a key constitutional concept, being increasingly entrenched in national constitutions, mainly in the area of environmental protection.
Nevertheless, the implementation of such provisions is rather problematic, due to the short-term perspective of political decision-making. In most cases, the burden to enforce sustainability clauses falls on courts, as shown by the growing trend in climate litigation. Against this
background, the Conference aims to explore the role played by international, constitutional and ordinary courts, including the procedural tools to make judicial remedies effective, especially in light of civil society participation.
The Conference will be organized into three sessions, with the participation of leading scholars from different countries and continents. The sessions will be dedicated respectively to:
1) Challenging Climate Change Before International Courts;
2) Sustainability and Courts: Questioning the Role of Civil Society;
3) Future Generations and Environmental Rights: Insights from Constitutional Courts.
Preferential topics to be addressed
Within the framework of the Conference subject-matter, the call for papers is especially aimed at addressing cases related to climate change, future generations, and rights of nature at both international and national levels.
Questions to be addressed may include (but are not limited to):
a) models of constitutional justice and sustainability litigation;
b) regional systems of human rights and sustainability;
c) the issue of standing in sustainability litigation;
d) the role of amici curiae in sustainability litigation;
e) the role of experts, agencies and independent authorities;
PRIN 2022 PNRR - Missione 4 Università e Ricercà
f) the reasoning behind courts’ judgments (use of arguments in conventional or
constitutional interpretation);
g) strategic litigation;
h) the execution of the judgments: the role of the legislator and the administration;
i) solutions to address legislative omissions;
j) the role of civil society.
Eligibility
The conveners encourage submissions from both PhD candidates and junior scholars (postdoctoral researchers, research fellows, assistant professors, etc.) at the early stages of their academic careers (within 7 years of completing their PhD). A maximum of 14 proposals will be
selected.
To submit an abstract
Interested scholars are invited to submit a CV and an abstract, in English or French, of no more than 500 words by March 15, 2025. Submissions should be sent to Rachele Bizzari at [email protected] (please use "Call for papers - New Sustainability and Courts” as the subject line of your e-mail). Applicants will be notified by April 1, 2025. Full drafts of papers must be submitted no later than June 5, 2025. Papers should not exceed 10,000 words and may be written and presented in either English or French.
Those submitting a proposal must specify whether they prefer to participate in person or online at the time of submission.
Papers presented at the Conference will be considered for publication in an edited volume.
Registration, travel, and lodging
There is no fee to participate in the Conference. The conveners will provide meals for paper presenters. Paper presenters are responsible for their own accommodation, travel and incidental expenses.
Conveners
The Conference is organized by the DIPEC Research Group at the University of Siena, within the PRIN 2022 PNRR "New Sustainability Governance (NESUS-G)”, Principal Investigator Prof. Tania Groppi.
PRIN 2022 PNRR - Missione 4 Università e Ricercà
Scientific Committee
Tania Groppi, Antonella Brozzetti, Valentina Carlino, Giammaria Milani, Riccardo Pavoni, Nicola Vizioli
Organizing Committee
Rachele Bizzari (coord.) [email protected], Virginia Lemme, Matteo Paolanti
PRIN 2022 PNRR - Missione 4 Università e Ricercà
Entro il 3 aprile 2025 - CAGLIARI - call of papers ICON•S ITALIAN CHAPTER - SESTA CONFERENZA
"Lo Stato vis à vis i poteri economici e privati nell'era digitale"
Cagliari, 3-4 ottobre 2025
Negli ultimi tre decenni, l’evoluzione tecnologica ha profondamente ridisegnato l’architettura dei poteri globali, innescando altresì molti cambiamenti nella società e nella vita delle istituzioni. La diffusione di Internet, in particolare, ha portato alla crescita di nuovi soggetti, le c.d. G-tech, che hanno progressivamente acquisito un ruolo dominante nel mondo e che si configurano come attori sovranazionali di fatto. Questi nuovi soggetti economici sono caratterizzati da una capacità finanziaria e di influenza talvolta superiore a quella di molti Stati nazionali. Non si può neppure sottacere il condizionamento del potere pubblico da parte dei poteri privati: tanto che il problema non appare più solo essere quello di regolare e limitare questi secondi, ma anche di difendere il potere pubblico dai rischi di "cattura” da parte dei poteri privati. In aggiunta, queste imprese hanno progressivamente costruito proprie strutture di governance, sistemi di risoluzione delle controversie e persino forme embrionali di "giurisdizionalità privata”: è il caso, per esempio, della funzione di risoluzione delle controversie, che può essere assolta da rimedi alternativi al contenzioso (avviene con i lavoratori di e-Bay) o da organismi creati ad hoc (accade con il Facebook Oversight Board).
L’affermazione di grandi poteri privati transnazionali rappresenta una sfida sistemica per gli apparati statuali, costretti sia a ripensare categorie giuridiche tradizionali di fronte a un’espansione tecnologica che travalica i confini nazionali sia ad ammettere che non possono singolarmente inquadrare e regolamentare i problemi derivanti dalla larghissima diffusione delle nuove tecnologie. Appare, di conseguenza, sempre più complessa la relazione tra regolazione e innovazione, come emerge non solo dal "rapporto Draghi”, ma anche dall’impostazione dell’Executive Order del Presidente degli Stati Uniti del 23 gennaio 2025, mirato a rafforzare la leadership americana nell’economia digitale. Inoltre, la presenza di diversi modelli di regolamentazione – quello liberista degli Stati Uniti; quello autoritario della Cina; quello orientato alla tutela dei diritti della Unione europea – non agevola forme di controllo di questi soggetti.
Oltre a questi problemi, vi sono quelli legati al rapporto tra lo Stato e i fornitori di nuove tecnologie, anche con riferimenti ai modelli di intelligenza artificiale. Si instaurano così nuovi meccanismi di responsabilità e nuove modalità di relazioni tra pubblico e privato. Problemi quali la tutela della riservatezza, la gestione di categorie particolari di dati, i condizionamenti alla libertà della comunicazione e a quella di pensiero, la protezione di libertà e diritti fondamentali, la de-regolazione delle attività produttive, la questione delle condizioni lavorative in questi nuovi ecosistemi digitali sono solo alcuni tra quelli derivanti dal quadro descritto.
Lo scenario che si delinea interroga profondamente la teoria giuridica contemporanea: quali nuove forme di legittimazione e controllo possono essere costruite? Come ridefinire i rapporti tra istituzioni pubbliche e poteri economici digitali? In che modo il diritto pubblico può intercettare fenomeni globali che sfuggono alle classificazioni tradizionali? Qual è il rapporto tra Stato e poteri privati digitali? Come sono regolati e con quali limiti? Quali sono i giudici?
Questi argomenti sono poi collegati alla questione più ampia riguardante lo sviluppo dello Stato digitale: in che modo le nuove tecnologie influenzano l’esercizio dei pubblici poteri? E con quali limiti? In quali settori dell’attività amministrativa è maggiore la diffusione dell’intelligenza artificiale?
Tutto questo pone ulteriori problemi, legati all’idea stessa di Stato: possono le nuove tecnologie dar vita a nuove forme di Stato o comunque a nuove entità politiche costruite sulla gestione dei dati e delle reti?
La sesta conferenza della sezione italiana di ICON•S intende esplorare queste dinamiche cruciali, sollecitando una riflessione articolata su:
• Trasformazioni dello Stato nell'ecosistema digitale
• Nuove forme di regolazione dei poteri economici globali
• Modelli emergenti di responsabilità pubblica e privata
• Tutela dei diritti fondamentali nei contesti tecnologici
• Condizioni lavorative e diritti dei lavoratori digitali
• Possibili architetture istituzionali post-statuali
• Reati commessi in internet o tramite internet
• Problemi di giurisdizione
Queste sono solo alcune delle questioni su cui discuteremo all’Università di Cagliari il 3 e 4 ottobre 2025.
Invio delle proposte: per partecipare alla Call è necessario inviare entro il 3 aprile 2025 un abstract, in lingua italiana o inglese, di un singolo intervento (massimo 500 parole) o di un intero panel (massimo 1000 parole) compilando il form disponibile online al sito https://www.icons-italia.it/modulo-di-invio-proposte-submission-form/ .
I panel devono comprendere obbligatoriamente almeno 4 e al massimo 5 partecipanti, incluso chi svolge le funzioni di chair o di moderatore del panel al fine di fare un uso razionale delle aule e del tempo a disposizione. Si richiede, a pena di esclusione, che i panel rispettino l’equilibrio di genere. Si invita a garantire nella composizione dei panel la diversità di provenienza geografica, istituzionale e di disciplina, anche al fine di favorire il più possibile il dialogo e lo scambio di idee e prospettive diverse. I singoli interventi e i panel possono svolgersi in lingua italiana o inglese. Non è richiesto presentare il testo definitivo degli interventi.
Per consentire la più ampia partecipazione di tutti, anche quest’anno è previsto un limite al numero di apparizioni nei panel: ciascun partecipante può prendere parte a un massimo di due panel (sia come autore unico che come coautore) e può prendere parte a un ulteriore panel esclusivamente in qualità di chair.
Selezione: L’esito della selezione sarà comunicato ai partecipanti entro il 5 maggio 2025
Per chi lo desiderasse, le versioni definitive dei contributi potranno essere pubblicate, previo superamento del relativo processo di valutazione, su Diritto pubblico, Quaderni costituzionali, Rivista trimestrale di diritto pubblico, Istituzioni del Federalismo, nel Forum dei Quaderni costituzionali, nella collana degli IRPA Working Papers e nell’Italian Journal of Public Law.
Per informazioni: [email protected]
"Lo Stato vis à vis i poteri economici e privati nell'era digitale"
Cagliari, 3-4 ottobre 2025
Negli ultimi tre decenni, l’evoluzione tecnologica ha profondamente ridisegnato l’architettura dei poteri globali, innescando altresì molti cambiamenti nella società e nella vita delle istituzioni. La diffusione di Internet, in particolare, ha portato alla crescita di nuovi soggetti, le c.d. G-tech, che hanno progressivamente acquisito un ruolo dominante nel mondo e che si configurano come attori sovranazionali di fatto. Questi nuovi soggetti economici sono caratterizzati da una capacità finanziaria e di influenza talvolta superiore a quella di molti Stati nazionali. Non si può neppure sottacere il condizionamento del potere pubblico da parte dei poteri privati: tanto che il problema non appare più solo essere quello di regolare e limitare questi secondi, ma anche di difendere il potere pubblico dai rischi di "cattura” da parte dei poteri privati. In aggiunta, queste imprese hanno progressivamente costruito proprie strutture di governance, sistemi di risoluzione delle controversie e persino forme embrionali di "giurisdizionalità privata”: è il caso, per esempio, della funzione di risoluzione delle controversie, che può essere assolta da rimedi alternativi al contenzioso (avviene con i lavoratori di e-Bay) o da organismi creati ad hoc (accade con il Facebook Oversight Board).
L’affermazione di grandi poteri privati transnazionali rappresenta una sfida sistemica per gli apparati statuali, costretti sia a ripensare categorie giuridiche tradizionali di fronte a un’espansione tecnologica che travalica i confini nazionali sia ad ammettere che non possono singolarmente inquadrare e regolamentare i problemi derivanti dalla larghissima diffusione delle nuove tecnologie. Appare, di conseguenza, sempre più complessa la relazione tra regolazione e innovazione, come emerge non solo dal "rapporto Draghi”, ma anche dall’impostazione dell’Executive Order del Presidente degli Stati Uniti del 23 gennaio 2025, mirato a rafforzare la leadership americana nell’economia digitale. Inoltre, la presenza di diversi modelli di regolamentazione – quello liberista degli Stati Uniti; quello autoritario della Cina; quello orientato alla tutela dei diritti della Unione europea – non agevola forme di controllo di questi soggetti.
Oltre a questi problemi, vi sono quelli legati al rapporto tra lo Stato e i fornitori di nuove tecnologie, anche con riferimenti ai modelli di intelligenza artificiale. Si instaurano così nuovi meccanismi di responsabilità e nuove modalità di relazioni tra pubblico e privato. Problemi quali la tutela della riservatezza, la gestione di categorie particolari di dati, i condizionamenti alla libertà della comunicazione e a quella di pensiero, la protezione di libertà e diritti fondamentali, la de-regolazione delle attività produttive, la questione delle condizioni lavorative in questi nuovi ecosistemi digitali sono solo alcuni tra quelli derivanti dal quadro descritto.
Lo scenario che si delinea interroga profondamente la teoria giuridica contemporanea: quali nuove forme di legittimazione e controllo possono essere costruite? Come ridefinire i rapporti tra istituzioni pubbliche e poteri economici digitali? In che modo il diritto pubblico può intercettare fenomeni globali che sfuggono alle classificazioni tradizionali? Qual è il rapporto tra Stato e poteri privati digitali? Come sono regolati e con quali limiti? Quali sono i giudici?
Questi argomenti sono poi collegati alla questione più ampia riguardante lo sviluppo dello Stato digitale: in che modo le nuove tecnologie influenzano l’esercizio dei pubblici poteri? E con quali limiti? In quali settori dell’attività amministrativa è maggiore la diffusione dell’intelligenza artificiale?
Tutto questo pone ulteriori problemi, legati all’idea stessa di Stato: possono le nuove tecnologie dar vita a nuove forme di Stato o comunque a nuove entità politiche costruite sulla gestione dei dati e delle reti?
La sesta conferenza della sezione italiana di ICON•S intende esplorare queste dinamiche cruciali, sollecitando una riflessione articolata su:
• Trasformazioni dello Stato nell'ecosistema digitale
• Nuove forme di regolazione dei poteri economici globali
• Modelli emergenti di responsabilità pubblica e privata
• Tutela dei diritti fondamentali nei contesti tecnologici
• Condizioni lavorative e diritti dei lavoratori digitali
• Possibili architetture istituzionali post-statuali
• Reati commessi in internet o tramite internet
• Problemi di giurisdizione
Queste sono solo alcune delle questioni su cui discuteremo all’Università di Cagliari il 3 e 4 ottobre 2025.
Invio delle proposte: per partecipare alla Call è necessario inviare entro il 3 aprile 2025 un abstract, in lingua italiana o inglese, di un singolo intervento (massimo 500 parole) o di un intero panel (massimo 1000 parole) compilando il form disponibile online al sito https://www.icons-italia.it/modulo-di-invio-proposte-submission-form/ .
I panel devono comprendere obbligatoriamente almeno 4 e al massimo 5 partecipanti, incluso chi svolge le funzioni di chair o di moderatore del panel al fine di fare un uso razionale delle aule e del tempo a disposizione. Si richiede, a pena di esclusione, che i panel rispettino l’equilibrio di genere. Si invita a garantire nella composizione dei panel la diversità di provenienza geografica, istituzionale e di disciplina, anche al fine di favorire il più possibile il dialogo e lo scambio di idee e prospettive diverse. I singoli interventi e i panel possono svolgersi in lingua italiana o inglese. Non è richiesto presentare il testo definitivo degli interventi.
Per consentire la più ampia partecipazione di tutti, anche quest’anno è previsto un limite al numero di apparizioni nei panel: ciascun partecipante può prendere parte a un massimo di due panel (sia come autore unico che come coautore) e può prendere parte a un ulteriore panel esclusivamente in qualità di chair.
Selezione: L’esito della selezione sarà comunicato ai partecipanti entro il 5 maggio 2025
Per chi lo desiderasse, le versioni definitive dei contributi potranno essere pubblicate, previo superamento del relativo processo di valutazione, su Diritto pubblico, Quaderni costituzionali, Rivista trimestrale di diritto pubblico, Istituzioni del Federalismo, nel Forum dei Quaderni costituzionali, nella collana degli IRPA Working Papers e nell’Italian Journal of Public Law.
Per informazioni: [email protected]