Ordinanza n. 21 del 2003

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ORDINANZA N.21

 

ANNO 2003

 

 

 

REPUBBLICA ITALIANA

 

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

 

LA CORTE COSTITUZIONALE

 

composta dai signori:

-    Riccardo                                      CHIEPPA                                    Presidente

 

-    Gustavo                                       ZAGREBELSKY                          Giudice

 

-    Valerio                                        ONIDA                                               "

 

-    Carlo                                           MEZZANOTTE                                  "

 

-    Fernanda                                     CONTRI                                              "

 

-    Guido                                          NEPPI MODONA                              "

 

- Piero Alberto                                 CAPOTOSTI                                       "

 

-    Annibale                                      MARINI                                              "

 

-    Franco                                         BILE                                                    "

 

-    Giovanni Maria                           FLICK                                                 "

 

- Francesco                                       AMIRANTE                                       "

 

- Ugo                                                DE SIERVO                                       "

 

- Romano                                         VACCARELLA                                 "

 

- Paolo                                              MADDALENA                                  "

 

ha pronunciato la seguente

 

ORDINANZA

 

nel giudizio di legittimità costituzionale degli artt. 405, 415-bis e 459 del codice di procedura penale promosso con ordinanza del 24 ottobre 2001 dal Tribunale di Viterbo - sezione distaccata di Montefiascone nel procedimento penale a carico di S.F., iscritta al n. 133 del registro ordinanze 2002 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 14, prima serie speciale, dell’anno 2002.

 

Visto l’atto di intervento del Presidente del Consiglio dei ministri;

 

udito nella camera di consiglio del 4 dicembre 2002 il Giudice relatore Giovanni Maria Flick.

 

Ritenuto che, con ordinanza emessa il 24 ottobre 2002, il Tribunale di Viterbo, sezione distaccata di Montefiascone, ha sollevato, in riferimento all’art. 111 della Costituzione, questione di legittimità costituzionale della normativa sul “procedimento monitorio” (verosimilmente, degli artt. 459-464 del codice di procedura penale, recanti la disciplina del “procedimento per decreto”);

 

che il giudice a quo si limita ad evidenziare, nell’ordinanza di rimessione, che la questione appare non manifestamente infondata in relazione al parametro costituzionale citato, sul presupposto — testuale — che «il contraddittorio, nella nuova formulazione dell’articolo, nella formazione della prova, debba sussistere sin dal momento iniziale del procedimento e che tale non è  nel caso di specie, si ripete, “procedimento monitorio”, in quanto sarebbe susseguente ad una pronuncia di condanna»;

 

Considerato che l’ordinanza di rimessione, per un verso, omette totalmente di specificare l’oggetto ed i termini della controversia in corso e non contiene alcuna indicazione sulla rilevanza della questione sollevata; e che, per altro verso — oltre ad essere del tutto carente anche in punto di motivazione circa la non manifesta infondatezza — essa si risolve nella censura dell’intero complesso normativo riguardante il procedimento per decreto, senza individuare la norma o la parte di essa la cui presenza nell’ordinamento determinerebbe la lamentata lesione della Costituzione;

 

che pertanto la questione si deve reputare manifestamente inammissibile;

 

Visti gli artt. 26, secondo comma, della legge 11 marzo 1953, n. 87, e 9, secondo comma, delle norme integrative per i giudizi davanti alla Corte costituzionale.

per questi motivi

 

LA CORTE COSTITUZIONALE

 

dichiara la manifesta inammissibilità della questione di legittimità costituzionale della «normativa sul procedimento monitorio», sollevata, in riferimento all’art. 111 della Costituzione, dal Tribunale di Viterbo, sezione distaccata di Montefiascone, con l’ordinanza in epigrafe.

 

Così deciso in Roma, nella sede della Corte costituzionale, Palazzo della Consulta, il 16 gennaio 2003.

 

Riccardo CHIEPPA, Presidente

 

Giovanni Maria FLICK, Redattore

 

Depositata in Cancelleria il 30 gennaio 2003.