Ordinanza n. 494 del 1989

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ORDINANZA N.494

 

ANNO 1989

 

REPUBBLICA ITALIANA

 

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

 

LA CORTE COSTITUZIONALE

 

 

 

 

 

composta dai signori Giudici:

 

Prof. Giovanni CONSO, Presidente

 

Prof. Ettore GALLO

 

Dott. Aldo CORASANITI

 

Prof. Giuseppe BORZELLINO

 

Dott. Francesco GRECO

 

Prof. Renato DELL'ANDRO

 

Prof. Gabriele PESCATORE

 

Avv. Ugo SPAGNOLI

 

Prof. Francesco Paolo CASAVOLA

 

Prof. Antonio BALDASSARRE

 

Prof. Vincenzo CAIANIELLO

 

Avv. Mauro FERRI

 

Prof. Luigi MENGONI

 

Prof. Enzo CHELI

 

ha pronunciato la seguente

 

 

ORDINANZA

 

 

nel giudizio di legittimità costituzionale dell'art. 1, primo comma, della legge Regione Campania 3 gennaio 1983, n. 3 (Norme concernenti la trasformazione di posti di infermiere generico e psichiatrico in posti di infermiere professionale), promosso con ordinanza emessa il 5 maggio 1988 dal Tribunale amministrativo regionale della Campania - sezione di Salerno - sul ricorso proposto da Scuoppo Matteo contro la Regione Campania ed altro, iscritta al n. 182 del registro ordinanze 1989 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 14, prima serie speciale, dell'anno 1989.

 

Udito nella camera di consiglio del 4 ottobre 1989 il Giudice relatore Gabriele Pescatore.

 

Ritenuto che con l'ordinanza in epigrafe il Tribunale amministrativo regionale della Campania - Sez. di Salerno - ha sollevato questione di legittimità costituzionale dell'art. 1, primo comma, della legge Regione Campania 3 gennaio 1983, n. 3, nella parte in cui non prevede che il beneficio dell'inquadramento nel posto di infermiere professionale spetti, oltre che a chi abbia ottenuto il diploma a seguito della frequenza dei corsi di straordinaria riqualificazione previsti dalla l. 3 giugno 1980, n. 243, nonché a seguito della frequenza del corso previsto dal d.P.R. 13 ottobre 1975, n. 867, anche all'infermiere generico o psichiatrico di ruolo in possesso del diploma conseguente al corso biennale disciplinato dal d.m. 30 settembre 1938;

 

che il giudice a quo ritiene violato l'art. 3 Cost., giacche con la previsione impugnata la legge avrebbe determinato un’ingiustificata disparità di trattamento fra soggetti che si trovano in una condizione sostanzialmente identica.

 

Considerato che - come si osserva nella stessa ordinanza di rimessione - il diploma di infermiere professionale secondo la disciplina del d.m. 30 settembre 1938 prevedeva una durata biennale, anziché triennale, del corso di studi, con un programma di insegnamento diverso e comunque più contenuto;

che, inoltre - come sempre l'ordinanza sottolinea - la norma impugnata é diretta ad incentivare la qualificazione del personale infermieristico dell’unita sanitarie della Regione, mediante il riconoscimento della qualifica superiore ai dipendenti che abbiano superato gli speciali corsi abilitanti previsti dalla l. n. 243 del 1980 o il normale corso di studi per infermieri professionali disciplinato dal d.P.R. n. 867 del 1975;

 

che la previsione dei titoli e delle modalità concernenti l'inquadramento giuridico ed economico del personale, previsione diretta a promuoverne il perfezionamento professionale, rientra nell'apprezzamento discrezionale del legislatore e non si presta di per se ad essere sindacata dal giudice delle leggi, tranne che nella sua formulazione non si incorra in palesi irrazionalità o nella violazione di altre regole costituzionali;

 

che ciò non può certo ravvisarsi nel caso di specie, dato che la stessa ordinanza di rimessione, pur invocando soltanto il principio di eguaglianza, da conto della diversità delle situazioni considerate dalla legge.

 

 

PER QUESTI MOTIVI

 

LA CORTE COSTITUZIONALE

 

 

dichiara manifestamente inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell'art. 1, primo comma, della legge Regione Campania 3 gennaio 1983, n. 3 (Norme concernenti la trasformazione di posti di infermiere generico e psichiatrico in posti di infermiere professionale), sollevata in riferimento all'art. 3 della Costituzione, dal Tribunale amministrativo regionale della Campania - Sezione di Salerno - con l'ordinanza in epigrafe.

 

 

 

 

Così deciso in Roma, nella sede della Corte costituzionale, Palazzo della Consulta, il 25/10/89.

 

 

Giovanni CONSO - Ettore GALLO - Aldo CORASANITI - Giuseppe BORZELLINO - Francesco GRECO - Renato DELL'ANDRO - Gabriele PESCATORE - Ugo SPAGNOLI - Francesco Paolo CASAVOLA - Antonio BALDASSARRE - Vincenzo CAIANIELLO - Mauro FERRI - Luigi MENGONI - Enzo CHELI.

 

 

Depositata in cancelleria il 07/11/89.

 

Giovanni CONSO, PRESIDENTE

 

Gabriele PESCATORE, REDATTORE