ORDINANZA N. 50
ANNO 1983
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE COSTITUZIONALE
composta dai signori Giudici:
Prof. Leopoldo ELIA, Presidente
Prof. Antonino DE STEFANO
Prof. Guglielmo ROEHRSSEN
Avv. Oronzo REALE
Dott. Brunetto BUCCIARELLI DUCCI
Avv. Alberto MALUGINI
Prof. Livio PALADIN
Prof. Antonio LA PERGOLA
Prof. Virgilio ANDRIOLI
Prof. Giuseppe FERRARI
Dott. Francesco SAJA
Prof. Giovanni CONSO
Prof. Ettore GALLO,
ha pronunciato la seguente
ORDINANZA
nel giudizio di legittimità costituzionale dell'art. 376 cod. pen. (Ritrattazione) promosso con ordinanza emessa il 3 maggio 1982 dalla Corte d'assise di Torino, nel procedimento penale a carico di Chirullo Celestino, iscritta al n. 438 del registro ordinanze 1982 e pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 276 del 6 ottobre 1982.
Udito nella camera di consiglio del 2 dicembre 1982 il Giudice relatore Giuseppe Ferrari;
ritenuto che con l'ordinanza indicata in epigrafe viene sollevata, in riferimento agli artt. 3 e 24, secondo comma, della Costituzione, questione di legittimità costituzionale dell'art. 376 del codice penale nella parte in cui non estende l'esimente della ritrattazione all'imputato del reato di cui all'art. 378 cod. pen. (favoreggiamento personale) commesso mediante dichiarazioni mendaci o reticenti rese alla polizia giudiziaria;
considerato che analoga questione di legittimità costituzionale é stata dichiarata non fondata con sentenza n. 228 del 1982 e che nell'ordinanza di remissione non vengono addotti argomenti nuovi rispetto a quelli già in precedenza esaminati dalla Corte;
visti gli artt. 26, secondo comma, della legge 11 marzo 1953, n. 87, e 9, secondo comma, delle Norme integrative per i giudizi davanti alla Corte costituzionale.
PER QUESTI MOTIVI
LA CORTE COSTITUZIONALE
dichiara la manifesta infondatezza della questione di legittimità costituzionale dell'art. 376 del codice penale sollevata, in riferimento agli artt. 3 e 24, secondo comma, della Costituzione, dalla Corte d'Assise di Torino con ordinanza in data 3 maggio 1982.
Così deciso in Roma, in camera di consiglio, nella sede della Corte costituzionale, Palazzo della Consulta, il 28 gennaio 1983.
Leopoldo ELIA - Antonino DE STEFANO - Guglielmo ROEHRSSEN - Oronzo REALE – Brunetto BUCCIARELLI DUCCI – Alberto MALUGINI - Livio PALADIN – Antonio LA PERGOLA - Virgilio ANDRIOLI - Giuseppe FERRARI - Francesco SAJA - Giovanni CONSO - Ettore GALLO.
Giovanni VITALE - Cancelliere
Depositata in cancelleria il 10 marzo 1983.