SENTENZA N.190
ANNO 1980
REPUBBLICA ITALIANA
In nome del Popolo Italiano
LA CORTE COSTITUZIONALE
composta dai signori giudici
Avv. Leonetto AMADEI Presidente
Dott. Giulio GIONFRIDA
Prof. Edoardo VOLTERRA
Dott. Michele ROSSANO
Prof. Antonino DE STEFANO
Prof. Leopoldo ELIA
Avv. Oronzo REALE
Dott. Brunetto BUCCIARELLI DUCCI
Avv. Alberto MALAGUGINI
Prof. Livio PALADIN
Dott. Arnaldo MACCARONE
Prof. Antonio LA PERGOLA
Prof. Virgilio ANDRIOLI
Prof. Giuseppe FERRARI
ha pronunciato la seguente
SENTENZA
nei giudizi riuniti promossi con i seguenti ricorsi del Presidente del Consiglio dei ministri contro la Regione Sicilia:
1) ricorso notificato il 25 maggio 1979, depositato in cancelleria l'8 giugno successivo, iscritto al n. 16 del registro conflitti 1979, per conflitto di attribuzione sorto a seguito della delibera 14 novembre 1978 del Comitato regionale per il credito ed il risparmio della Regione siciliana, con la quale il tasso di interesse globale che gli Istituti di credito possono applicare alle operazioni di credito agevolato che saranno perfezionate successivamente alla data della delibera stessa, viene fissato nella misura del 15%;
2) ricorso notificato il 4 marzo 1980, depositato in cancelleria il 18 marzo successivo, iscritto al n. 7 del registro conflitti 1980, per conflitto di attribuzione sorto a seguito della delibera 24 ottobre 1979 del Comitato regionale per il credito ed il risparmio della Regione siciliana, avente per oggetto < Determinazione del tasso globale di interesse da applicare alle operazioni di credito agevolato previsto da leggi regionali >;
3) ricorso notificato il 29 aprile 1980, depositato in cancelleria il 12 maggio successivo, iscritto al n. 13 del registro conflitti 1980, per conflitto di attribuzione sorto a seguito della delibera 14 dicembre 1979 del Comitato regionale per il credito ed il risparmio della Regione siciliana, con la quale il tasso globale di interesse che gli Istituti di credito possono applicare alle operazioni di credito agevolato, viene fissato nella misura del 18 %.
Visti gli atti di costituzione della Regione Sicilia;
udito nell'udienza pubblica del 10 dicembre 1980 i1 Giudice relatore Livio Paladin;
uditi l'avv. Salvatore Villari per la Regione Sicilia e l'avvocato dello Stato Giorgio Azzariti per il Presidente del Consiglio dei ministri.
Considerato in diritto
Data l'identità della sfera di competenza, su cui si controverte nei tre giudizi pendenti fra lo Stato e la Regione Sicilia, i giudizi stessi vanno riuniti e decisi con unica sentenza.
Nel corso di tali giudizi, il Comitato regionale per il credito ed il risparmio, mediante deliberazione del 9 aprile 1980, ha revocato gli atti impugnati < con effetto dalla data della loro adozione >: al dichiarato scopo di far venire meno i conflitti instaurati dallo Stato contro la Regione. Cessata pertanto la materia del contendere, deve procedersi alla conseguente declaratoria, in accoglimento della richiesta avanzata dalla difesa regionale.
PER QUESTI MOTIVI
LA CORTE COSTITUZIONALE
dichiara cessata la materia del contendere, relativamente ai ricorsi per conflitto di attribuzione, proposti dal Presidente del Consiglio dei ministri in ordine alle delibere 14 novembre 1978, 24 ottobre 1979 e 14 dicembre 1979 del Comitato regionale per il credito ed il risparmio presso la Regione Sicilia.
Così deciso in Roma, nella sede della Corte costituzionale, Palazzo della Consulta, il 16/12/80.
Leonetto AMADEI – Giulio GIONFRIDA - Edoardo VOLTERRA – Michele ROSSANO – Antonino DE STEFANO – Leopoldo ELIA – Oronzo REALE - Brunetto BUCCIARELLI DUCCI – Alberto MALAGUGINI – Livio PALADIN – Arnaldo MACCARONE – Antonio LA PERGOLA – Virgilio ANDRIOLI – Giuseppe REALE
Giovanni VITALE – Cancelliere
Depositata in cancelleria il 22/12/80.