Saluto del
Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi
a Papa Benedetto XVI
in visita ufficiale al Quirinale il 17 agosto 2005
Santità,
nell'accoglierLa con gioia nel Palazzo del Quirinale,
Le
porgo un commosso benvenuto, certo di interpretare un sentimento profondo del
popolo italiano, confermato dalla presenza in questa sala dei Presidenti
Emeriti e dei rappresentanti delle massime istituzioni della Repubblica. Il Quirinale evoca momenti importanti della vita della Chiesa
Cattolica e dell'Italia; le testimonianze della sua origine e della sua storia vi sono custodite gelosamente.
Mi rallegro di poter riprendere con Lei il colloquio, intenso e
schietto, avviato lo scorso 3 maggio in Vaticano, a pochi giorni dalla sua
assunzione al Soglio Pontificio. L'Italia vive con sentita partecipazione la
presenza a Roma della Santa Sede e del Sommo Pontefice. Il popolo italiano, che
ha vissuto con commossa intensità la scomparsa di Giovanni Paolo II, alla cui
memoria va il nostro affettuoso pensiero, ha accolto festosamente
Il legame fra
Con lo stesso orgoglio affermo, come Presidente
della Repubblica Italiana e come cittadino, la laicità della Repubblica
Italiana.
La necessaria distinzione fra il credo religioso di
ciascuno, e la vita della comu nità civile regolata dalle leggi della Repubblica, ha
consolidato, nei decenni, una profonda concordia fra Chiesa e Stato. La
delimitazione dei rispettivi ambiti rafforza la capacità delle autorità della
Repubblica e delle autorità religiose di svolgere
appieno le rispettive missioni e di collaborare per il bene dei cittadini.
Condividiamo valori fondamentali: il rispetto della dignità e dei diritti di ogni essere umano, la famiglia, la solidarietà, la pace.
Constato di persona, nelle mie visite alle province d'Italia, che questa
collaborazione è radicata, e opera con successo, nella multiforme realtà del
nostro Paese. Ha a cuore, in particolare, la formazione dei giovani,
l'assistenza ai bisognosi. I Vescovi, il clero, sono profondamente inseriti
nella vita della società italiana. Il volontariato, la solidarietà, sono
patrimonio comune di laici e di cattolici.
Santità,
l'Italia sa di avere profonde radici cristiane, intrecciate con
quelle umanistiche. Basta visitare le sue città, i suoi
borghi antichi, ammirare le sue Cattedrali, la sua arte: da Giotto a Dante
Alighieri.
I grandi ordini monastici, evocati anche dal
nome di Benedetto, hanno irradiato ricchezza spirituale dalla penisola fino al
Nord dell'Europa. Il patrimonio cristiano e umanistico della civiltà italiana è
un elemento unificante della identità europea.
L'Italia è uno dei Paesi fondatori dell'Unione Europea; il futuro della nazione
italiana è ad essa strettamente legato. Questo storico
progetto unitario, che ha dato oltre mezzo secolo di
pace ai popoli dell'Unione, è oggi sottoposto ad una prova impegnativa. Il
popolo italiano l'affronta con fiducia, con la piena consapevolezza che l'unità
dell'Europa non è un'utopia, non è un accidente della storia.
Il legame fra l'Italia e
Abbiamo più che mai bisogno delle Nazioni Unite. La verifica, nel
settembre prossimo a New York, dell'attuazione della Dichiarazione del
Millennio, è una occasione solenne per riaffermare la
convivenza fra tutte le Nazioni.
La comunità internazionale è chiamata a dare
sostanza ad una nuova cooperazione fra Paesi ricchi e Paesi
poveri, contro la povertà, contro la fame e le epidemie.
Santa Sede e Italia possono
contribuire, ognuna per la propria parte, ad ampliare lo spazio della
ragione e del dialogo fra i popoli. Condividiamo in particolar modo l'ambizione
di contribuire a risolvere equamente il conflitto israelo-palestinese;
e di restituire il Mediterraneo alla sua naturale vocazione di luogo
d'incontro, di dialogo, di conciliazione tra culture e fedi diverse.
Santità,
sorretto da un radicato sentimento etico e religioso, convinto custode
della Costituzione della Repubblica Italiana e dei principi che la animano, Le
rivolgo, a conferma del significato profondo che avverto in questa Sua gradita
visita, il fervido e affettuoso auspicio che la luce della Sua mente e il
calore del Suo cuore l'accompagnino nel felice svolgimento del Suo apostolato
di giustizia e di pace fra tutti i popoli, di concordia fra tutte le civiltà.