GIURISPRUDENZA DELLA CORTE EDU (E DELLA COMMISSIONE EDU)

(concernente l’Italia)

 

 

Le ultime decisioni pubblicate

req. n. 16310/20

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

17 ottobre (S.M.)

Art. 3 (sostanziale) - Misure sufficienti per proteggere un detenuto disabile e vulnerabile, affetto da patologie multiple legate all’HIV, dal rischio di contrarre la COVID-19 - Cure mediche adeguate - Nessuna prova del deterioramento dello stato di salute del ricorrente o del fatto che egli non abbia ricevuto cure in carcere - Le autorità hanno mostrato sufficiente diligenza nella ricerca di una sistemazione alternativa - La prosecuzione della detenzione non costituisce un trattamento inumano o degradante - Le autorità nazionali, di fronte a una pandemia globale di una nuova malattia, hanno agito con sufficiente diligenza nell’attuare misure di prevenzione della COVID-19 - Le autorità nazionali non avevano l’obbligo di concedere al ricorrente gli arresti domiciliari e il rifiuto di farlo, nelle particolari circostanze, non era irragionevole

Art. 35 § 1 - Esaurimento delle vie di ricorso interne – Ricorso depositato durante la pendenza del procedimento dinanzi al Tribunale di sorveglianza competente – L’incertezza del ricorrente circa la possibilità di un rapido esame del suo caso, tenuto conto delle sospensioni e dei ritardi che hanno interessato il procedimento dinanzi a tale tribunale a seguito dello scoppio della pandemia COVID-19, e la sua conseguente decisione di rivolgersi alla Corte senza attendere oltre sono da considerarsi giustificati

req. n. 71250/16

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

17 ottobre (Cesarano)

Art. 7 - Pene più pesanti - Rifiuto da parte dei giudici nazionali della richiesta del ricorrente di riduzione della pena dall’ergastolo a trent’anni di reclusione dopo la sua scelta di essere giudicato con rito abbreviato - Valutazione non in astratto, ma basata sulle circostanze specifiche del caso - Il ricorrente non ha diritto a una pena di trent’anni di reclusione quale conseguenza della richiesta di rito abbreviato formulata molto tempo dopo che il quadro normativo era stato modificato in termini più severi - La durata della pena ridotta da infliggere in caso di condanna deve essere chiaramente individuata dalla legge in vigore al momento dell’accordo  - L'individuazione della disciplina legislativa più mite tra tutte quelle in vigore nel periodo compreso tra la commissione del reato e la pronuncia della sentenza definitiva è strettamente legata all’accettazione da parte del giudice nazionale della richiesta di giudizio abbreviato presentata dal richiedente - I reati commessi sono punibili con l’ergastolo e l'isolamento diurno, ma il richiedente, essendo stato giudicato secondo il rito abbreviato, è stato condannato all'ergastolo senza isolamento diurno, una pena più mite

Art. 6 § 1 (penale) - Equo processo - Richiesta di rito abbreviato che costituisce una rinuncia inequivocabile a talune garanzie procedurali in cambio di taluni vantaggi, tra cui l’ergastolo senza isolamento diurno - Assenza di legittimo affidamento, sulla base del quadro giuridico vigente all’epoca dei fatti, circa la possibilità di beneficiare di una pena diversa rispetto a quella irrogata - Imposizione di una pena prevedibile

Si segnala un’opinione parzialmente dissenziente (quanto alla negata violazione dell’Art. 7)

req. n. 17475/09

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

10 ottobre (Varvara)

Articolo 41 - Equa soddisfazione - Lo Stato convenuto è tenuto a restituire i beni confiscati al ricorrente, terreni e fabbricati, in violazione dell’Articolo 7 e dell’Articolo 1 P 1, al fine di ripristinare per quanto possibile la situazione precedente alla confisca - Concessione di una somma per il danno materiale derivante dall’indisponibilità del terreno a seguito della sua confisca, avvenuta circa diciotto anni fa

req. n. 7872/23 et al.

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I, comitato)

10 ottobre (Di Maio e altri)

Art.  6 § 1 – Riconosciuta violazione in ragione della mancata esecuzione o dell’esecuzione tardiva di provvedimenti giudiziari interni e del diritto di accesso a un giudice

La Corte non ritiene necessario esaminare le doglianze relative alla violazione dell’Art. 13 e dell’Art. 1 del Protocollo n. 1

req. n. 41939/19

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I, comitato)

10 ottobre (Katte Klitsche de La Grange)

Art.  6 § 1 e Art. 1 del Protocollo n. 1 – Riconosciuta violazione di entrambe le norme in ragione della mancata esecuzione o dell’esecuzione tardiva di provvedimenti giudiziari interni

La Corte non ritiene necessario esaminare le doglianze relative alla violazione dell’Art. 13

req. n. 4954/23 et al.

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I, comitato)

10 ottobre (Cocozza di Montanara ed altri)

Art.  6 § 1 – Riconosciuta violazione in ragione della mancata esecuzione o dell’esecuzione tardiva di provvedimenti giudiziari interni e del diritto di accesso a un giudice

La Corte non ritiene necessario esaminare le doglianze relative alla violazione dell’Art. 13 e dell’Art. 1 del Protocollo n. 1

req. n. 80288/13

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I, comitato)

3 ottobre (Lombardi)

Art.  3 – Riconosciuta violazione in un caso vertente sulla incompatibilità dello stato di salute del ricorrente con la detenzione anche in ragione dell’impossibilità di fornirgli in carcere un’adeguata assistenza medica e terapeutica

req. n. 24615/16

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I, comitato)

26 settembre 2024 (Rapucci)

Art. 6 § 1 e Art. 13 – Riconosciuta violazione di entrambi gli articoli a causa dell’eccessiva durata di un procedimento dinanzi al tribunale amministrativo e dell’assenza di un ricorso effettivo per lamentare la stessa e rimediare ad essa

req. n. 59233/17

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I, comitato)

26 settembre 2024 (Gangemi)

Art. 2 del Protocollo n. 4 – Riconosciuta violazione della libertà di circolazione in un caso vertente sulla adeguatezza, in termini di chiarezza e prevedibilità, della base giuridica per l’imposizione al ricorrente delle misure della sorveglianza speciale di polizia e dell’obbligo di soggiorno (in part., articolo 1, par. 1, lett. a) e b), del decreto n. 159 del 6 settembre 2011, Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione)

req. n. 29926/20

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

4 luglio 2024 (A.Z.)

Art. 3 ‒ Violazione del divieto di tortura e di trattamenti inumani e degradanti in conseguenza del mantenimento in carcere del ricorrente nonostante il suo disturbo psichiatrico e i suoi ripetuti tentativi di suicidio

req. n. 18813/23 et al.

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

20 giugno 2024 (Leonino e altri)

Art. 6 ‒ Violazione del diritto a un equo processo (sotto i profili relativi alle procedure esecutive e all’accesso a un tribunale)

Art. 1 del Protocollo n. 1 – Violazione del diritto al rispetto della proprietà

Il tutto, principalmente, a causa della mancata esecuzione delle decisioni dei tribunali nazionali a favore dei ricorrenti

req. n. 5843619

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

20 giugno 2024 (Ragagnin)

Art. 1 del Protocollo n. 1 – Violazione del diritto al rispetto della proprietà in un caso relativo ai criteri di calcolo delle pensioni (nel quadro del filone relativo alle c.d. “pensioni svizzere”)

req. n. 312/17

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

20 giugno 2024 (Oriani)

Art. 6, e Art. 1 del Protocollo n. 1 (quanto al mancato adeguato risarcimento) in una complessa vicenda ‒ nell’ambito della quale era intervenuto in corso di giudizio il legislatore ed era conseguentemente stata chiamata a esprimersi la Corte costituzionale, che si è pronunciata con la sentenza di accoglimento 191/2014 ‒ relativa alla nomina e successiva revoca di un ex magistrato alla Corte dei conti a Commissario straordinario per il risanamento finanziario del Comune di Roma

req. n. 30782/18

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

13 giugno 2024 (Cracò)

Art. 8 – Violazione del diritto al rispetto della vita privata in un caso riguardante la pubblicazione su Internet della versione integrale di una sentenza contenente riferimenti dettagliati alle condizioni mediche del ricorrente

req. n. 19358/17

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

6 giugno 2024 (Cramesteter)

Art. 5 § 1 - Privazione della libertà - Rimedi giuridici - Accertata illegittimità della detenzione del ricorrente in una struttura psichiatrica oltre il periodo previsto da una legge interna introdotta successivamente all’imposizione della misura

Art. 5 § 5 - Assenza di rimedi giuridici per ottenere un risarcimento per il periodo di detenzione illegale subito

req. n. 8366/23

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

6 giugno 2024 (Pasquariello)

Art. 6 – Violazione in un caso di mancata esecuzione delle decisioni interne pronunciate a favore del ricorrente

req. n. 37943/17 e altri

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

23 maggio 2024 (Patricolo e altri)

Art. 6 § 1 (civile) - Accesso a un tribunale - Ricorso per motivi di diritto dichiarato improcedibile dalla Corte di cassazione per mancato deposito della relazione di notificazione dell’impugnata sentenza entro il termine di legge - Decisione contestata adeguata al conseguimento del legittimo fine della certezza del diritto e della retta amministrazione della giustizia - Accettazione del deposito tardivo avrebbe vanificato l’obiettivo di assicurare un rapido svolgimento del procedimento - Non ecceduto il margine di discrezionalità - Non compromessa la sostanza stessa del diritto di accesso a un tribunale

 Art. 6 § 1 (civile) - Accesso a un tribunale - Ricorsi per motivi di diritto dichiarati improcedibili dalla Corte di cassazione per mancato deposito entro i termini di legge dell’attestazione di conformità della copia cartacea della relazione di notificazione all’originale telematico - L’assenza di tale attestazione non ha impedito alla Corte di cassazione di verificare l’osservanza del termine di legge per l’impugnazione nella fase iniziale del procedimento - Necessità di adattare in modo flessibile i requisiti formali durante la transizione dal procedimento cartaceo al procedimento telematico - La dichiarazione di improcedibilità dei ricorsi senza fornire ai ricorrenti una ragionevole possibilità di presentare l’attestazione in una fase successiva ha ecceduto il legittimo fine perseguito - Compromessa la sostanza stessa del diritto di accesso a un tribunale

req. n. 2507/19

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

23 maggio 2024 (Contrada IV)

Art 35 § 1 - Ricorso disponibile e adeguato riguardante la perquisizione domiciliare, cui è seguito il sequestro, nei confronti di una persona estranea al procedimento penale a carico di terzi - Possibilità di ottenere il riconoscimento dell'illegalità della perquisizione, la revoca ex post del mandato e la restituzione del materiale sequestrato, il che comporta l’impossibilità di utilizzare il materiale collegato alla vita privata dell'interessato nel procedimento penale successivo - Mancato esaurimento delle vie di ricorso interne

Art 8 - Vita privata - Corrispondenza - Intercettazioni telefoniche di una persona estranea al procedimento penale a carico di terzi, prive di garanzie adeguate ed effettive contro il rischio di abuso - Situazione diversa dall'intercettazione delle conversazioni di una persona a seguito dell’intercettazione disposta nei confronti di terzi - Prevedibilità della legge come interpretata dalla giurisprudenza costante della Corte di cassazione - Impossibilità di adire un'autorità giudiziaria per ottenere un controllo efficace della legalità e della necessità della misura, e di ottenere, se del caso, un'adeguata riparazione

req. n. 10426/23 e altri

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

16 maggio 2024 (Di Marco e altri)

Art. 6 – Violazione in una serie di casi di mancata o tardiva esecuzione di decisioni interne pronunciate a favore dei ricorrenti

req. n. 41642/13 e altri

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

16 maggio 2024 (Farina e altri)

Art. 6 - Violazione del diritto a un equo processo in tempi ragionevoli

Art. 13 + 6.1 – Violazione del diritto a un ricorso effettivo

Il tutto a causa dell’eccessiva durata di una serie di procedimenti civili e dell’impossibilità di presentare ricorso ai sensi della Legge 24 marzo 2001 n. 89 (“Legge Pinto”), nelle more del procedimento principale

req. n. 35271/19

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

2 maggio 2024 (J. Paul Getty Trust e altri)

Art. 1 del Protocollo n. 1  - Godimento pacifico dei beni - Provvedimento di confisca proporzionato emesso dalle autorità italiane al fine di recuperare dal Getty Museum negli Stati Uniti una statua di bronzo del periodo greco classico - Il trust del richiedente è stato sufficientemente colpito dal provvedimento impugnato, sebbene non ancora eseguito - Il provvedimento impugnato ha coinvolto la responsabilità dello Stato convenuto ai fini dell'art. 1 - L'interesse proprietario è sufficientemente accertato e rilevante da configurare un “possesso” - L'art. 1 del Protocollo 1  è applicabile - La base giuridica del provvedimento impugnato è sufficientemente chiara - La mera mancanza di un termine per le azioni di recupero non può automaticamente portare a ritenere che vi sia un'ingerenza imprevedibile o arbitraria - La protezione del patrimonio culturale e artistico del Paese è un obiettivo legittimo ai fini della Convenzione - Forte consenso nel diritto internazionale ed europeo riguardo alla necessità di proteggere i beni culturali dall'esportazione illegale e di restituirli al loro Paese d'origine -  Le autorità italiane hanno ragionevolmente dimostrato che la statua faceva parte del patrimonio culturale italiano e apparteneva legalmente allo Stato al momento dell'emissione del provvedimento di confisca - Le conclusioni dei giudici nazionali non sono né manifestamente erronee né arbitrarie - Il provvedimento è stato emesso “nell'interesse pubblico o generale” al fine di tutelare il patrimonio culturale italiano - La natura di acquisto della transazione giustificava un elevato standard di diligenza - Il Trust non ha agito con la diligenza richiesta al momento dell'acquisto della statua - Nessuna legittima aspettativa di trattenere la statua o di ottenere un eventuale risarcimento - Le autorità nazionali hanno operato in un vuoto giuridico in quanto non erano in vigore strumenti giuridici internazionali vincolanti al momento dell'esportazione della statua e dell'acquisto da parte del Trust - Non è stato oltrepassato l'ampio margine di apprezzamento in materia di patrimonio culturale

req. n. 38583/13

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

25 aprile 2024 (Albanese e altri)

Art. 6 - Violazione del diritto a un equo processo in un caso di intervento legislativo retroattivo

req. n. 53453/22

 Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

25 aprile 2024 (Azzano e altri)

Art. 6 – Violazione del diritto a un processo equo in conseguenza dell’applicazione retroattiva dell’articolo 1, comma 218, della Legge 23 dicembre 2005 n. 266/2005 a procedimenti pendenti

req. n. 25482/13

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

18 aprile 2024 (Vannozzi)

Art. 6 – Violazione del diritto a un processo equo in conseguenza della mancata esecuzione di un provvedimento giudiziario

req. n. 26259/12

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

18 aprile 2024 (Igea S.c.r.l.)

Art. 6 – Violazione del diritto a un processo equo sotto il profilo della ragionevole durata (in conseguenza dell’eccessiva durata del procedimento civile “Pinto”)

req. n. 4312/13

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

8 febbraio 2024 (Tarricone)

Articolo 3 (materiale) - Trattamenti inumani e degradanti - Detenuto affetto da disturbi psichiatrici che ha ricevuto cure mediche adeguate per tutto il periodo di detenzione in questione - Nessun motivo per discostarsi dalle conclusioni dei giudici nazionali che avevano respinto le sue domande di scarcerazione sulla base delle relazioni del servizio medico carcerario che attestavano costantemente che il ricorrente riceveva cure, che poteva essere assistito in carcere e che il suo stato di salute stava migliorando - Nuova perizia ritenuta superflua alla luce delle relazioni mediche disponibili e tenuto conto dell'indeterminatezza delle contestazioni mosse contro di esse - Conclusioni dei giudici nazionali non irragionevoli né arbitrarie

req. n. 35943/18

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

8 febbraio 2024 (Pintus)

Art. 2 (materiale) - Obblighi positivi - Mantenimento in detenzione ordinaria di un uomo affetto da disturbi psichiatrici che si era ferito all'avambraccio con una lama di rasoio in tre occasioni - Certezza e immediatezza del rischio per la vita del ricorrente note alle autorità penitenziarie solo a partire dal primo episodio e al più tardi al momento della successiva relazione del servizio di salute mentale - Accesso del ricorrente a un trattamento psichiatrico continuo sotto il controllo del personale della struttura psichiatrica all'interno del penitenziario - Reazione adeguata del personale penitenziario agli eventi - Visita medica e psichiatrica aggiuntiva e costante dopo ciascuno degli episodi - - Sforzi compiuti dalle autorità penitenziarie per trovare una struttura di accoglienza specializzata in cui il ricorrente è stato trasferito nel più breve tempo possibile e grazie a una decisione del giudice dell'esecuzione della pena che anticipa la sentenza della Corte costituzionale del febbraio 2019 - Le autorità hanno fatto ciò che ci si poteva ragionevolmente aspettare da loro nelle circostanze del caso per evitare che il rischio in questione si concretizzasse

Art. 3 (materiale) - Assenza di trattamenti inumani e degradanti

req. n. 38084/22 e altri

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

18 gennaio 2024 (Cecere e altri)

Art. 6 – Violazione del diritto a un equo processo in ragione della mancata o tardiva esecuzione di provvedimenti giudiziari interni

req. n. 55807/13

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

18 gennaio 2024 (Bleve)

Art. 6 – Violazione del diritto a un equo processo in ragione della mancata o tardiva esecuzione di provvedimenti giudiziari interni

req. n. 54800/16

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

18 gennaio 2024 (Rizzo Striano)

Art. 6 – Violazione del diritto a un equo processo in ragione della mancata esecuzione della decisione interna definitiva a favore del ricorrente

req. n. 16505/22 e altri

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

11 gennaio 2024 (Alunni e altri)

Art. 6 e Art. 1 Protocollo 1 - Violazione del diritto a un equo processo e del diritto al rispetto della proprietà in un caso in cui i ricorrenti erano avvocati che dichiaravano di aver anticipato le spese legali per conto dei loro assistiti e lamentavano la mancata o tardiva esecuzione delle ordinanze di assegnazione delle somme dovute adottate a loro favore.

req. n. 45097/20

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

11 gennaio 2024 (Libri)

Art. 3 – Violazione del divieto di tortura e trattamenti inumani e degradanti in un caso in cui il ricorrente lamentava l’incompatibilità del proprio stato di salute con la detenzione in carcere e la mancata prestazione a suo favore di cure mediche adeguate

req. n. 47287/17

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. V)

23 novembre 2023 (A.T. e altri)

Art. 3 - Violazione del divieto di tortura e trattamenti degradanti (aspetto sostanziale)

Art. 5 – Violazione del diritto alla libertà e alla sicurezza sotto più profili (relativi in particolare alla legittimità della detenzione, alle necessarie informazioni sui motivi della stessa e alla possibilità di chiedere un controllo della sua legittimità)

Art. 13 ‒ Violazione del diritto a un ricorso effettivo

Il caso verteva sul trattamento subito da alcuni minori stranieri trattenuti nell’Hotspot di Taranto; la Corte ha stigmatizzato, tra l’altro, la mancata nomina di un tutore e il fatto che alle vittime non fossero state fornite informazioni sulla esperibilità di rimedi giurisdizionali a tutela dei propri diritti

req. n. 18911/17 et al.

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

16 novembre 2023 (A.E. e altri)

Art. 3 (sostanziale) – Si riconosce che le condizioni materiali dell’arresto di cittadini sudanesi e del loro trasferimento in autobus verso il centro hotspot per migranti e ritorno, nell’ambito del tentativo di allontanamento da parte delle autorità verso il loro paese d’origine, sono da considerarsi trattamenti degradanti – Si riscontra l’assenza di ragioni convincente per cui i richiedenti sono stati spogliati con la forza e tenuti nudi durante l’arresto – Si riscontra l’assenza di cibo e acqua sufficienti e la presenza di un clima di violenza e minacce durante il trasferimento – Si riscontra la mancata informazione ai richiedenti circa la loro destinazione o il motivo del trasferimento, nonché la brevità del periodo di tempo intercorso tra il trasferimento all’andata e il viaggio di ritorno, ognuno dei quali è durato quindici ore nella stagione calda

Art. 3 (procedurale) - Nessuna indagine sulle accuse del richiedente di essere stato picchiato dagli agenti di polizia durante il tentativo di allontanamento, nonostante il richiedente avesse dimostrato prima facie che le sue ferite derivassero dall’uso della forza da parte della polizia

Art. 5 §§ 1 (f), 2 e 4 - Privazione arbitraria della libertà di tre dei ricorrenti durante il loro arresto e trasferimento - Detenzione senza una base giuridica chiara e accessibile – Mancata informazione ai ricorrenti circa i presupposti giuridici della detenzione - Impossibilità di contestare la legittimità della detenzione de facto per mancanza di informazioni sufficienti

req. n. 18787/17 et al.

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

16 novembre 2023 (W.A. e altri)

Art. 3 (procedurale) - Espulsione – Lamentato allontanamento di cinque cittadini sudanesi come parte di un gruppo di quaranta migranti espulsi verso il paese d’origine - Valutazione della Corte se i ricorrenti facessero effettivamente parte del gruppo allontanato sulla base di una perizia di comparazione facciale della divisione di coordinamento operativo della polizia belga richiesta ai sensi dell’articolo A1, paragrafi 1 e 2, del regolamento della Corte - Elementi sufficienti per concludere che solo il primo ricorrente era tra le persone allontanate (donde il riconoscimento dell’ammissibilità del suo ricorso) ma non gli altri ricorrenti (con conseguente riconoscimento della manifesta infondatezza dei relativi ricorsi) – Nel merito, il ricorso dichiarato ammissibile è rigettato, riconoscendosi in particolare la sussistenza di un rimedio interno effettivo contro il respingimento arbitrario in Sudan

req. n. 3571/17

 

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. V)

16 novembre 2023 (Sadio)

Art. 3 (aspetto sostanziale) e Art. 13 – Riconosciuta violazione del divieto di tortura e trattamenti inumani e degradanti nonché del diritto a un ricorso effettivo in un caso relativo alle (violazioni di diritti derivanti dalle) condizioni di funzionamento del centro di accoglienza di Cona in Veneto.

Si segnala, per le sue importanti implicazioni, il  modo di procedere della Corte, la quale,  a fronte delle doglianze del ricorrente (secondo cui il centro era sovraffollato e carente di strutture e servizi di base quali un riscaldamento adeguato, l’acqua calda, l’accesso alle cure mediche e all’assistenza psicologica e legale, in un quadro generale di carenza di membri del personale e di interpreti), rileva che i “principi generali relativi alle condizioni materiali dei centri di accoglienza per migranti, con particolare riferimento alla situazione di Cona all’epoca della permanenza del ricorrente in quella struttura”, sono stati già esposti nella sentenza Darboe e Camara c. Italia (n. 5797/17, 21 luglio 2022, §§ 167-73) e, “non vede[ndo] alcun motivo per discostarsi dalla conclusione raggiunta nella causa summenzionata, ritiene pertanto che, tenuto conto della durata e delle condizioni di permanenza nel centro di accoglienza per adulti di Cona, il ricorrente sia stato sottoposto a trattamenti inumani e degradanti e che vi sia stata una violazione dell’articolo 3 della Convenzione”

req. n. 17378/20

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

9 novembre 2023 (Riela)

Art. 3 – Riconosciuta violazione del divieto di tortura e trattamenti degradanti (aspetto sostanziale)  in un caso riguardante le condizioni di detenzione del ricorrente, affetto da molteplici malattie,  e i suoi effetti sulla salute del medesimo, la qualità dell’assistenza medica fornitagli durante la detenzione e infine la possibilità del suo mantenimento in carcere nonostante le patologie e il rischio di contrarre il virus COVID-19

req. n. 35648/10

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

19 ottobre 2023 (Locascia e altri)

Art. 8 - Obblighi positivi - Incapacità prolungata delle autorità nazionali di garantire il corretto funzionamento dei servizi di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti durante lo stato di emergenza, in vigore da oltre quindici anni, a causa della crisi della gestione dei rifiuti che ha colpito la regione Campania in cui vivevano i ricorrenti - I ricorrenti sono più vulnerabili alle malattie a causa del fatto di vivere in un'area caratterizzata da un'ampia esposizione ai rifiuti in violazione delle norme di sicurezza applicabili - L'inquinamento ambientale ha inciso negativamente e in misura rilevante sulla vita privata dei ricorrenti per tutto il periodo - Mancata adozione di tutte le misure necessarie per garantire l'effettiva tutela del diritto dei ricorrenti al rispetto del loro domicilio e della loro vita privata - Mancata dimostrazione da parte dei ricorrenti di aver subito personalmente un grave impatto dell'inquinamento da rifiuti dopo la fine dello stato di emergenza a causa delle carenze nella gestione dei servizi di trattamento e smaltimento dei rifiuti.

Art. 8 - Obblighi positivi - Mancata adozione da parte delle autorità nazionali di tutte le misure necessarie per garantire l'effettiva tutela del diritto dei ricorrenti al rispetto della loro vita privata in relazione all'inquinamento ambientale causato da una discarica situata tra i comuni in cui vivevano - Situazione di inquinamento ambientale che continua a mettere in pericolo la salute dei ricorrenti - Equo bilanciamento tra interessi contrapposti inficiato - Le autorità hanno adempiuto al loro dovere di informare le persone interessate, tra cui i ricorrenti, dei rischi potenziali a cui si esponevano continuando a vivere nell'area interessata

Art. 13 (+ art. 1 P1) - Ricorso effettivo - Impossibilità di ottenere la piena restituzione delle tasse pagate per i servizi di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti nell'ambito dell'ampio margine di apprezzamento dello Stato contraente nell'elaborazione e nell'attuazione della politica in materia di fiscalità - Manifestamente infondato

req. n. 20860/20

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. V)

19 ottobre 2023 (A.S.)

Violazione dell'articolo 3 - Divieto di tortura (Articolo 3 - Trattamenti degradanti Trattamenti inumani) (Aspetto sostanziale)

Violazione dell'articolo 5 - Diritto alla libertà e alla sicurezza (Articolo 5-1 - Arresto o detenzione legittimi Articolo 5-2 - Informazioni sull'accusa; Articolo 5-4 - Riesame della legittimità della detenzione)

Il caso riguarda la detenzione del ricorrente nell'hotspot di Contrada Imbriacola, sull'isola di Lampedusa, e le cattive condizioni del suo soggiorno

req. n. 13110/18

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. V)

19 ottobre 2023 (M.A.)

Violazione dell'articolo 3 - Divieto di tortura (Articolo 3 - Trattamenti degradanti Trattamenti inumani) (Aspetto sostanziale)

Violazione dell'articolo 5 - Diritto alla libertà e alla sicurezza (Articolo 5-1 - Arresto o detenzione legittimi Articolo 5-2 - Informazioni sull'accusa; Articolo 5-4 - Riesame della legittimità della detenzione)

Il caso riguarda la detenzione del ricorrente nell'hotspot di Contrada Imbriacola, sull'isola di Lampedusa, e le cattive condizioni del suo soggiorno

req. n. 13755/18

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. V)

19 ottobre 2023 (A.B.)

Violazione dell'articolo 3 - Divieto di tortura (Articolo 3 - Trattamenti degradanti Trattamenti inumani) (Aspetto sostanziale)

Violazione dell'articolo 5 - Diritto alla libertà e alla sicurezza (Articolo 5-1 - Arresto o detenzione legittimi Articolo 5-2 - Informazioni sull'accusa; Articolo 5-4 - Riesame della legittimità della detenzione)

Il caso riguarda la detenzione del ricorrente nell'hotspot di Contrada Imbriacola, sull'isola di Lampedusa, e le cattive condizioni del suo soggiorno

req. n. 48618/22

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

19 ottobre 2023 (A.S. e M.S.)

Articolo 8 - Vita familiare - Mancata adozione, da parte dei tribunali nazionali, di misure tempestive e adeguate per mantenere un legame tra il padre e il figlio per quasi sei anni e per garantire la protezione della vita familiare del bambino.

Articolo 8 - Vita privata - Mancata adozione, da parte dei tribunali nazionali, di misure adeguate per allontanare il bambino da un ambiente che causa gravi sofferenze psicologiche.

req. n. 18216/15

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

12 ottobre 2023 (Previdi)

Violazione dell'articolo 1 del Protocollo n. 1 - Protezione della proprietà (articolo 1 par. 1 del Protocollo n. 1 - Godimento pacifico dei beni)

Il caso riguarda una consueta vicenda di esproprio di un terreno mediante "accessione invertita" (o "occupazione acquisitiva")

req. n. 48280/21

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

12 ottobre 2023 (Landini)

Violazione dell'articolo 8 - Diritto al rispetto della vita privata e familiare (articolo 8-1 - Rispetto della vita familiare)

Il caso riguarda la posizione di un cittadino italiano trasferitosi in Australia dopo la separazione dalla moglie, al quale era stato impedito di esercitare il proprio diritto alla co-genitorialità nei confronti del figlio minore a causa dell'opposizione della madre

req. n. 9112/10

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

12 ottobre 2023 (Ryolo)

Violazione dell'articolo 1 del Protocollo n. 1 - Protezione della proprietà (art. 1 par. 1 del Protocollo n. 1 - Rispetto della proprietà)

Il caso riguarda una consueta vicenda di esproprio dei terreni dei ricorrenti seguita dalla concessione di un indennizzo basato sul "valore agricolo medio" dei terreni

req. n. 2264/12

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

14 settembre 2023 (Ainis e altri)

Art. 2 (sostanziale) – Diritto alla vita, obblighi positivi – Riconosciuta violazione a causa della mancata protezione sufficiente e ragionevole da parte delle autorità nazionali della vita del parente dei ricorrenti, morto per overdose mentre era sottoposto a detenzione da parte della polizia

req. n. 44646/17

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. V)

14 settembre 2023 (Diakitè)

Art. 8 – Riconosciuta violazione del diritto al rispetto della vita privata e familiare in relazione alle condizioni materiali di trattenimento del ricorrente, migrante che attestava attraverso il certificato di nascita il suo stato di minorenne, in un centro di accoglienza per adulti, nonché la mancata applicazione delle garanzie procedurali previste per i migranti minorenni

req. n. 17791/22

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

7 settembre 2023 (A. e altri)

Articolo 8 - Vita familiare, obblighi positivi – Riconosciuta violazione per la mancanza di sforzi adeguati e sufficienti da parte delle autorità nazionali per garantire il rispetto del diritto di visita del padre riconosciuto da decisioni giudiziarie e per assicurare il suo diritto alla coparentalità – Riconoscimento, ai fine dell’applicabilità dell’art.8, dell’esistenza e della rilevanza di un rapporto familiare “potenziale” - Mancanza di controllo da parte dei giudici nazionali dell’attività o dell’inerzia delle autorità interessate - Carenze nel processo decisionale e tempi lunghi per porvi rimedio - Margine di apprezzamento - Speciale complessità del caso alla luce del fatto che i ricorrenti hanno beneficiato del programma di protezione dei testimoni.

Tra i motivi di interesse della decisione si segnalano altresì la riconosciuta legittimazione a presentare il ricorso in capo al curatore degli interessi dei minori e le implicazioni sul ruolo di tutte le autorità, giudiziarie e non, chiamate ad assicurare l’effettività del diritto di visita, anche e specialmente in situazioni complesse

req. n. 47196/21

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

31 agosto 2023 (C.)

Art 8 - Obblighi positivi - Vita privata - Rifiuto di trascrizione nei registri di stato civile dell'atto di nascita estero che stabilisce il vincolo di filiazione tra il bambino nato all'estero per maternità surrogata (GPA) e il suo padre biologico, senza considerare una soluzione alternativa - Giurisprudenza della Corte europea che richiede che il diritto nazionale offra la possibilità di riconoscere questo collegamento - Mancanza di bilanciamento da parte dei tribunali nazionali tra i diversi interessi in gioco e di considerazione dei requisiti di rapidità ed efficienza in conformità con l'interesse superiore del minore - Prolungata incertezza giuridica legata ai suoi genitori non stabiliti da quattro anni, essendo il minore considerato apolide nel suo paese di residenza - Richiamo dei principi al fine di garantire un risultato “rapido” ed “efficace” in conformità con l'interesse superiore del minore nello stabilire il legame di filiazione tra il genitore biologico e il bambino nato all'estero tramite maternità surrogata

Art 8 - Vita privata e familiare - Rifiuto di trascrizione nei registri di stato civile dell'atto di nascita estero che stabilisce il legame di filiazione tra il bambino nato all'estero per maternità surrogata e la sua futura madre - No all’impossibilità generale e assoluta a riconoscere tale legame - Riconoscimento possibile tramite adozione - Margine di apprezzamento non superato

req. n. 71304/16

 

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

31 agosto 2023 (Shala)

Art. 6 ‒ Riconosciuta violazione per non aver lo Stato assicurato a una persona inconsapevole condannata in contumacia una effettiva possibilità di ottenere un nuovo accertamento di merito sulle accuse a suo carico nel pieno rispetto dei suoi diritti di difesa. La Corte riconosce la necessità di assicurare al condannato inconsapevole la possibilità di riaprire il procedimento ab initio, anziché soltanto quella di presentare appello contro la sentenza di primo grado, subendo tutte le limitazioni tipiche del procedimento di appello. Sul piano della dimostrazione della legittimità del decreto di latitanza, la Corte afferma che non possano considerarsi idonei a dimostrare in modo inequivocabile la volontà del ricorrente di sottrarsi al processo o rinunciare a comparire in esso elementi quali la sua consapevolezza dell'arresto di altre persone coinvolte nel medesimo traffico di droga, il timore della possibilità di essere arrestato egli stesso ed il fatto di non avere un indirizzo fisso

req. n. 70583/17

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

31 agosto 2023 (M.A.)

Art. 3 (sostanziale) - Trattamento inumano – Riconoscimento della violazione determinata dalla collocazione, per quasi otto mesi, di una minore non accompagnata richiedente asilo, presumibilmente vittima di abusi sessuali, in un centro di accoglienza per adulti non attrezzato per fornirle un’adeguata assistenza psicologica. La Corta rileva e stigmatizza l’inazione prolungata delle autorità nazionali in merito alla sua situazione e alle sue esigenze in quanto minore particolarmente vulnerabile

req. n. 41591/07 et al.

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

13 luglio 2023 (Istituto diocesano per il Sostentamento del Clero di Capua e altri)

Prot. 1, Art. 1, par. 1 – Riconosciuta violazione del diritto al pacifico godimento dei beni in un caso riguardante l’espropriazione dei terreni degli istituti ricorrenti e la successiva concessione di un indennizzo basato sui criteri stabiliti dall'articolo 5 bis della legge n. 359 dell'8 agosto 1992 ("legge n. 359/1992"), tali da comportare il versamento di importi ampiamente inferiori al valore di mercato (e ulteriormente ridotti in conseguenza delle connesse imposte)

req. n. 35538/13

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

13 luglio 2023 (L’Ortofrutticola Società Cooperativa)

Art. 6 – Violazione del diritto a un equo processo in ambito civile in un caso caratterizzato dall’intervento di una modifica legislativa nel corso del giudizio

req. n. 1828/06 et al.

Corte europea dei diritti dell’uomo (Grande Camera)

12 luglio 2023 (G.I.E.M. s.r.l e altri)

Art 41 - Equa soddisfazione - Calcolo del risarcimento del danno patrimoniale causato da confisca automatica ed integrale di terreni abusivamente edificati, a prescindere da ogni responsabilità penale, in violazione dell’Art 1 P1 - Elementi utilizzati per stabilire l’entità del danno patrimoniale - Natura delle violazioni sensibilmente diversa rispetto al caso Sud Fondi S.r.l. e altri v. Italia - Risarcimento per impossibilità d’uso dei terreni restituiti ai richiedenti - Nessun risarcimento per degrado di fabbricati eretti in violazione di permessi amministrativi - Nessun risarcimento per perdita di valore dei beni senza nesso di causalità con il provvedimento di confisca - Risarcimento per danno non patrimoniale

req. n. 46412/21

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

6 luglio 2023 (Calvi e C.G.)

Art. 8 – Sottoposizione di una persona anziana sotto tutela legale e collocamento in una casa di cura in stato di isolamento sociale dal mondo esterno per tre anni - Provvedimento basato sulla sua eccessiva prodigalità e sull’indebolimento fisico e psichico, senza alcuna dichiarazione di incapacità - Piena dipendenza dell'interessato dall'amministratore di sostegno in quasi tutti gli ambiti della sua vita e per un periodo di tempo illimitato - Elusione del quadro legislativo per la procedura iniziale di cure mediche obbligatorie mediante il ricorso abusivo all'amministratore di sostegno - Mancanza di un esame concreto e accurato di tutti gli aspetti rilevanti della situazione particolare dell'interessato - Mancanza di misure per mantenere le sue relazioni sociali e per incoraggiare il suo ritorno a casa - Mancanza di garanzie efficaci per prevenire gli abusi e garantire che i diritti dell'interessato fossero rispettati - Mancanza di misure di protezione sociale – Riconoscimento dell’obbligo degli Stati di promuovere la partecipazione delle persone anziane disabili o "dipendenti" alla vita della comunità e a prevenire il loro isolamento o la loro segregazione - Misura non proporzionata né adeguata alla situazione individuale dell'interessato – Superamento del margine di apprezzamento

Art. 34 - Legittimazione ad agire - Legittimazione di un parente stretto (cugino) a presentare reclami per conto dell'interessato in una situazione che non gli consente di adire direttamente il Tribunale - Circostanze eccezionali - Potere sostitutivo dell'amministratore di sostegno nei confronti dell'interessato - Reclamo relativo alle restrizioni imposte dall'amministratore con l'approvazione del giudice tutelare - Rischio comprovato di privazione della tutela effettiva dei diritti dell'interessato ai sensi della Convenzione - Gravi questioni di interesse generale sollevate sulle condizioni di vita degli anziani nelle case di riposo in ragione della loro vulnerabilità

req.n. 49059/20

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

29 giugno 2023 (Ben Amamou)

Art.6  (civile) – Violazione del diritto a un equo processo in un caso nel quale il ricorrente era stato "colto di sorpresa" per non essere stato informato della sostituzione dei motivi prevista dalla Corte di cassazione per la sua decisione di rigetto della domanda, sicchè una questione che si è poi rivelata decisiva per l'esito del procedimento non è stata sottoposta alla discussione e le parti non hanno avuto la possibilità di presentare i loro argomenti al riguardo

req.n. 10794/12

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

22 giugno 2023 (Giuliano Germano)

Art. 8 - Vita privata e familiare - Ammonimento di polizia imposto al ricorrente nell’ambito di un procedimento di prevenzione dello stalking senza un’adeguata tutela giuridica contro gli abusi - Assenza di un termine per gli effetti dell'ammonimento e del diritto di ottenerne il riesame o la revoca - Esclusione del ricorrente dal processo decisionale in misura significativa in assenza di comprovate ragioni di urgenza - Insufficiente controllo da parte dell’autorità giudiziaria del fondamento fattuale e della legittimità, necessità e proporzionalità della misura - Assenza di motivazioni pertinenti e sufficienti - Insufficienti garanzie procedurali.

Si segnala l’opinione concorrente del giudice eletto in relazione all’Italia.

req.n. 46530/09

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

8 giugno 2023 (Urgesi e altri)

Art. 6 (civile) - Mancanza di imparzialità della corte d'appello che si è pronunciata nell'ambito di un procedimento di applicazione di misure di prevenzione - Giudice relatore del collegio che si è pronunciato sull'applicazione di misure di prevenzione, precedentemente pubblico ministero nel procedimento penale d'appello - Questioni sottoposte all'esame di tale giudice in ciascuno dei due procedimenti, nei confronti di tutti i ricorrenti, sostanzialmente identiche o, quanto meno, strettamente connesse - Timori degli interessati oggettivamente giustificati - Mancata eliminazione di tale vizio procedurale da parte della Corte di cassazione

req.n. 23668/05

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

1 giugno 2023 (Barone)

Prot. 1, Art. 1 - Violazione del diritto al pacifico godimento pacifico dei beni in un caso di “occupazione acquisitiva”

 

req. n. 47998/20

e

req. n. 23142/21

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

30 maggio 2023 (Ettore Nuti contre l’Italie et Sara Dallabora et autres contre l’Italie)

Art. 8 in combinato con l’art. 14 Cedu - Contratto di maternità surrogata- Rifiuto delle autorità italiane di trascrivere la sentenza straniera che ne riconosce la legittimità nei registri civili italiani – Sussistenza di un ampio margine di apprezzamento dello Stato italiano nell'attuazione dei mezzi per stabilire o riconoscere la parentela - Irricevibilità del ricorso

 

req. n. 10810/20

e

req. n. 29038/20

e

req. 2738/21

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

30 maggio 2023 (Bonzano et autres c. Italie, Corona et autres c. Italie et Andrisani et autres c. Italie)

Art. 8 Cedu - Contratto di maternità surrogata - Rifiuto delle autorità italiane di trascrivere la sentenza straniera che ne riconosce la legittimità nei registri civili italiani – Sussistenza di un ampio margine di apprezzamento dello Stato italiano nell'attuazione dei mezzi per stabilire o riconoscere la parentela - Irricevibilità del ricorso

 

req. n. 59054/19

e

req. n. 12109/20

e

req. n. 45426/21

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

30 maggio 2023  (Modanese c. Italie, Bini et autres c. Italie et B.K. et autres c. Italie)

Art. 8 Cedu - Contratto di maternità surrogata - Rifiuto delle autorità italiane di trascrivere la sentenza straniera che ne riconosce la legittimità nei registri civili italiani – Sussistenza di un ampio margine di apprezzamento dello Stato italiano nell'attuazione dei mezzi per stabilire o riconoscere la parentela - Irricevibilità del ricorso

req. n. 21329/18

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

30 marzo 2023 (J.A. e altri)

Art. 3 (sostanziale) - Trattamento inumano e degradante - Migranti marittimi tunisini trattenuti in un centro hotspot per dieci giorni in condizioni materiali precarie.

Art. 5 par. 1 (f), 2 e 4 - Privazione arbitraria della libertà per impedire l’ingresso non autorizzato nel Paese - Detenzione senza una base giuridica chiara e accessibile e in assenza di una decisione motivata - I richiedenti non sono stati informati dei motivi giuridici della detenzione - Impossibilità di contestare la legittimità della detenzione de facto per mancanza di informazioni sufficienti.

Art. 4 Protocollo 4 - Divieto di espulsione collettiva degli stranieri - Allontanamento in Tunisia senza tenere in debito conto la situazione individuale dei richiedenti al momento dell’emissione dei provvedimenti di respingimento e di allontanamento.

Violazione, accertata con decisione unanime, dell’articolo 3 (divieto di trattamenti inumani o degradanti) dell’articolo 5, paragrafi 1, 2 e 4 (diritto alla libertà e alla sicurezza), e dell’articolo 4 del Protocollo n. 4 (divieto di espulsione collettiva degli stranieri), in un caso riguardante la presenza dei ricorrenti nell' “hotspot” di Lampedusa - dove essi erano stati portati dopo essere stati soccorsi da una nave italiana nel Mar Mediterraneo - e il loro successivo trasferimento in Tunisia. La Corte ha rilevato, in particolare, che il Governo non ha confutato le affermazioni secondo cui le condizioni nell’hotspot erano state inadeguate; che la loro presenza lì era da considerarsi come una detenzione non basata su un provvedimento ufficiale, né si era trattato di un periodo limitato al tempo necessario per chiarire la loro situazione o per inviarli altrove, come previsto dalla legge; e che le loro situazioni non erano state valutate individualmente prima che venissero emessi i provvedimenti di rifiuto di ingresso, il che di fatto equivaleva a un’espulsione collettiva.

req. n. 20148/09

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

9 marzo 2023 (Rigolio)

Articolo 6, paragrafo 2 - Presunzione di innocenza – Assenza di violazione per quanto affermato e statuito in una sentenza della Corte dei conti, in punto di descrizione e valutazione dei fatti e conseguente riconoscimento di responsabilità civili del ricorrente, in relazione a condotte per le quali il medesimo era stato in precedenza estromesso dal procedimento penale per decorso dei termini di prescrizione del reato ipotizzato a suo carico

req. n. 8790/21

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

6 dicembre 2022 (Scalzo)

Riconosciuta violazione del diritto a conoscere, e far ufficialmente riconoscere, le proprie origini in un caso nella quale la ricorrente è stata lasciata per dodici anni in una situazione di incertezza riguardo a un aspetto importante della propria identità personale, a causa dell’impossibilità di intentare un’azione di accertamento della paternità prima che il procedimento di contestazione della paternità attualmente riconosciuta fosse concluso con sentenza passata in giudicato. La Corte, pur riconoscendo che il carattere preliminare dell’azione di contestazione della paternità rispetto al procedimento di accertamento della paternità potrebbe in linea teorica essere considerato compatibile con gli obblighi derivanti dall’articolo 8, tenuto conto del margine di apprezzamento dello Stato, sottolinea tuttavia come nel contesto di un simile sistema gli interessi della persona che chiede l'accertamento della propria paternità dovrebbero pur sempre essere adeguatamente tutelati: cosa non accaduta nel caso di specie giacché il primo procedimento si è protratto per parecchi anni senza che vi fossero strumenti per accelerare tale procedimento o per consentire di intentare un'azione di accertamento della paternità anche prima che la sentenza del procedimento di contestazione della paternità diventasse definitiva, da tutto ciò risultando un'interferenza sproporzionata con riguardo al diritto al rispetto della vita privata, essendo le autorità nazionali venute meno, nelle circostanze del caso, al loro obbligo positivo di garantire tale diritto (nell’ambito della motivazione si richiama tra l’altro la decisione con la quale nel luglio 2022 la Corte costituzionale aveva invitato il legislatore a intervenire per disciplinare in modo più adeguato le questioni relative all'accertamento della verità biologica, senza porre restrizioni sproporzionate ad altri diritti costituzionali che resterebbero pregiudicati laddove, come di fatto avviene nella situazione attuale, si ostacoli oltremodo l'esercizio del diritto di agire in giudizio al fine oltretutto di tutelare diritti fondamentali nella sfera dello status e dell'identità biologica)

req. n. 14260/17

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

1 dicembre 2022 (D.K.)

Art. 3 (divieto di tortura, profilo procedurale) – Denuncia di abusi sessuali con riguardo a fatti antecedenti alla l. 662/96 che ha introdotto al riguardo la procedibilità d’ufficio – Archiviazione per tardiva proposizione della denuncia – Impossibilità di ricavare dalla CEDU un obbligo di procedere d’ufficio per reati di questo tipo o di applicare retroattivamente una disciplina che  abbia introdotto condizioni di procedibilità più favorevoli alla vittima – Impossibilità di fare riferimento agli obblighi di protezione dei minori derivanti dalla Convenzione di Lanzarote, in quanto successivi alle condotte denunciate – Autonomia tra azione civile e azione penale.

Confermata la potenziale riconducibilità della vicenda, basata su accuse di abusi sessuali (anche durante la minore età), al contenuto dell’art. 3 sotto il profilo sostanziale, e dopo aver riscontrato come le indagini svolte al riguardo dalle autorità nazionali a seguito della denuncia fossero state tempestive e sufficientemente approfondite, la Corte affronta il profilo tecnicamente più problematico nel caso in questione, e cioè quello relativo alla chiusura del procedimento penale a causa della tardività della denuncia (rispetto ai termini che erano previsti), sul fondamento dell’impossibilità di applicare retroattivamente la disciplina che, ben dopo il tempo dei fatti denunciati, ha introdotto la procedibilità d’ufficio per i reati di abuso sessuale (legge n. 662/1996). Al riguardo, la Corte considera che gli obblighi procedurali derivanti dagli artt. 2 e 3 della Convenzione (esplicitati nella sentenza S.M. c. Crozia, ric. n. 60561/14), non impediscono di prevedere termini per la presentazione di denunce, né impongono la procedibilità d’ufficio per casi quali quello in esame. E sebbene la procedibilità d’ufficio per casi di abusi su minori sia oggi, a seguito della Convenzione di Lanzarote, la regola adottata nella maggioranza degli Stati contraenti, Italia inclusa, né tale Convenzione né la CEDU ‒ afferma la Corte ‒ impongono l’applicazione retroattiva della norma sulla procedibilità d’ufficio, per ciò dovendosi escludere la violazione delle norme convenzionali invocate.

req. n. 25426/20

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

10 novembre 2022 (I.M e altri)

Art 8 - Obblighi positivi - Figli costretti, per tre anni, ad incontrare il loro padre violento in ambiente non protetto, e sospensione della responsabilità genitoriale della madre ostile agli incontri - Mancata valutazione del rischio e mancato bilanciamento degli interessi in causa - Interesse superiore dei minori disatteso - Prassi molto diffusa da parte dei tribunali che consiste nel qualificare come genitori «non collaborativi» le donne che si oppongono agli incontri tra i loro figli e l’ex coniuge invocando fatti di violenza domestica

req. n. 5797/17

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

21 luglio 2022 (Darboe e Camara)

Art. 8 - Obblighi positivi - Vita privata - Mancata adozione di un comportamento ragionevolmente diligente nei confronti di un minore non accompagnato dichiarato richiedente asilo e non beneficiante delle garanzie procedurali minime nell’ambito della procedura di accertamento dell’età - Importanza del rispetto delle garanzie procedurali nell’ambito della procedura di accertamento dell’età nel contesto migratorio per garantire i diritti derivanti dallo status di minore - Individuazione delle garanzie pertinenti facendo riferimento al diritto dell’Unione e al diritto internazionale

Art. 3 (sostanziale) - Trattamenti inumani e degradanti - Collocazione di un minore in un centro di accoglienza per adulti in condizioni inadeguate per più di quattro mesi e sua sottoposizione a una procedura di accertamento dell’età in violazione dell’art. 8

Art. 13 (+ art. 3 e art. 8) - Assenza di rimedi interni efficaci

req. n. 32715/19

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

7 luglio 2022 (M.S.)

Art. 3 (materiale) - Obblighi positivi – Iniziale mancanza di diligenza da parte delle autorità nazionali nell’adozione (tardiva) di una misura cautelare (22 mesi dopo l’accoltellamento della ricorrente da parte del marito) - Mancanza di valutazione immediata e proattiva circa l’esistenza di un rischio reale e immediato di violenza domestica ricorrente

Art. 3 (procedurale) – Efficacia delle indagini - Mancanza di diligenza e prontezza da parte dei tribunali nazionali, con conseguente impunità quasi totale del marito violento a causa della prescrizione - Mantenimento di un quadro giuridico in cui la prescrizione è strettamente legata all’azione giudiziaria, anche dopo l’avvio del procedimento, ed incompatibilità con un simile quadro giuridico dell’inerzia giudiziaria

req. n. 65808/13 et al.

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

23 giugno 2022 (Cianchella e altri)

Art. 6 – Riconosciuta violazione del diritto a un equo processo in conseguenza di interferenze con l’amministrazione della giustizia da parte del legislatore attraverso interventi legislativi in corso di procedimento

req. n. 23735/19

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

16 giugno 2022 (De Giorgi)

Art 3 (materiale e procedurale) - Trattamento inumano e degradante - Inadempimento dello Stato al suo dovere di indagare sui maltrattamenti di violenza domestica subiti dalla ricorrente (e dai suoi figli) da parte di suo marito - Passività delle autorità interne nel corso dell’azione penale

req. n. 54032/18

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

19 maggio 2022 (T.C.)

Art. 14 (+ art. 8 letto alla luce dell’art. 9) - Non violazione dell’articolo 14 (divieto di discriminazione) in combinato disposto con l’articolo 8 (diritto al rispetto della vita privata e familiare) letto alla luce dell’articolo 9 (libertà di religione), in conseguenza di un provvedimento giudiziario, adottato nel contesto di una controversia tra il ricorrente e la madre di sua figlia in merito all’educazione religiosa della stessa, con il quale era stato ordinato al ricorrente, diventato Testimone di Geova dopo la rottura della relazione con la madre della figlia, di astenersi dal coinvolgere attivamente quest’ultima, minore ed educata al cattolicesimo,  nella sua pratica religiosa (come questi aveva fatto tenendo la cosa nascosta alla madre e chiedendo alla figlia di fare altrettanto)  ‒ Mancata individuazione, da parte della Corte, di discriminazioni in base alla religione, né di restrizioni al diritto di affidamento, di visita e di ricorso ai propri principi educativi in capo al ricorrente, avendo avuto il succitato provvedimento, revocabile e rivedibile, l’unico scopo di risolvere il conflitto focalizzandosi sul preminente interesse della bambina e segnatamente sulla tutela della sua libertà di scelta e del suo diritto a crescere in un ambiente aperto e pacifico, conciliando per quanto possibile tale preminente interesse con i diritti e le convinzioni di entrambi i genitori

req. n. 37277/16

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

5 maggio 2022 (A.A. e altri)

Art. 8, Art. 13 – Riconosciuta violazione del diritto al rispetto della vita privata e familiare e del diritto a un ricorso effettivo tutelati in diversi casi riguardanti l’inquinamento prodotto dall’acciaieria ex ILVA di Taranto (e irricevibilità delle doglianze relative alla violazione del diritto alla vita di cui all’art. 2 per mancato esaurimento delle vie di ricorso interne)

req. n. 48820/19

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

5 maggio 2022 (Briganti e altri)

Art. 8, Art. 13 – Riconosciuta violazione del diritto al rispetto della vita privata e familiare e del diritto a un ricorso effettivo tutelati in diversi casi riguardanti l’inquinamento prodotto dall’acciaieria ex ILVA di Taranto (e irricevibilità delle doglianze relative alla violazione dell’art. 3 per mancato esaurimento delle vie di ricorso interne)

req. n. 45242/17

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

5 maggio 2022 (Perelli e altri)

Art. 8, Art. 13 – Riconosciuta violazione del diritto al rispetto della vita privata e familiare e del diritto a un ricorso effettivo tutelati in diversi casi riguardanti l’inquinamento prodotto dall’acciaieria ex ILVA di Taranto (e irricevibilità delle doglianze relative alla violazione del diritto alla vita di cui all’art. 2 per mancato esaurimento delle vie di ricorso interne)

req. n. 4642/17

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

5 maggio 2022 (Ardimento e altri)

Art. 8, Art. 13 – Riconosciuta violazione del diritto al rispetto della vita privata e familiare e del diritto a un ricorso effettivo tutelati in diversi casi riguardanti l’inquinamento prodotto dall’acciaieria ex ILVA di Taranto

req. n. 15566/13 et al.

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

28 aprile 2022 (Verrascina e altri)

Art. 35 § 1, Art. 13, Art. 6 § 1 (civile) – Requisito del previo esaurimento dei rimedi interni e riconoscimento del fatto che il rimedio previsto dalla legge 8 marzo 2001, n. 89 (“legge Pinto”) per le ipotesi di irragionevole durata del procedimento, a seguito della riforma del suo articolo 4 nel 2012 e fino alla sentenza della Corte Costituzionale n. 88 del 2018, non può considerarsi un rimedio effettivo ai sensi dell’art. 13

req. n. 18549/20

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

28 aprile 2022 (Fiagbe)

Art. 8 ‒ Mancato rispetto degli obblighi positivi imposti dall’articolo 8 per non essersi assicurato il mantenimento del legame familiare che univa la ricorrente e suo figlio, in conseguenza delle decisioni e dell’inerzia delle autorità competenti

req. n. 24984/20

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

28 aprile 2022 (Imeri)

Art. 8 ‒ Violazione del diritto al rispetto della vita familiare per non aver le autorità nazionali compiuto sforzi adeguati e sufficienti per far rispettare il diritto di visita del ricorrente e assicurare il suo diritto alla bigenitorialità a fronte dell’opposizione della madre 

req. n. 10929/19

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

7 aprile 2022 (Landi)

Art. 2, Art. 14 ‒ Violazione degli obblighi positivi discendenti dall’art. 2 (non anche dell’art. 14) in conseguenza dell’assenza di misure preventive delle autorità a fronte di violenze domestiche ricorrenti sfociate nel tentato omicidio della ricorrente da parte del suo compagno e nell’omicidio del loro figlio, il tutto in conseguenza, in particolare, dell’assenza di un’azione immediata, autonoma e proattiva e di una valutazione completa dei rischi da parte della Procura, pur in presenza di indizi di violenza domestica che mostravano un pericolo reale e immediato per la vita (e di congrue segnalazioni e sollecitazioni da parte dei Carabinieri), senza che siano state invece riscontrate carenze sistemiche nella legislazione nazionale tali da rivelare una passività generalizzata nei confronti delle vittime di violenza domestica, anche in virtù delle misure adottate a partire dal 2017 a seguito della sentenza Talpis c. Italia (n. 41237/14, 2 marzo 2017) e in attuazione della Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica 

req. n. 46586/14

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

17 febbraio 2022 (D’Amico)

Art. 6 § 1 (civile) - Equo processo e inammissibilità dell’applicazione retroattiva di una legge che incide sul merito di un procedimento pendente in materia pensionistica

req. n. 11791/20

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

24 gennaio 2022 (SY)

Art. 3, Art 5, Art. 34 - Trattamento inumano e degradante - Detenzione di una persona bipolare in un carcere ordinario per due anni in condizioni inadeguate e senza una strategia terapeutica globale per il trattamento della sua patologia, nonostante fosse stata disposta dai giudici nazionali (prima che dalla stessa Corte europea con provvedimento provvisorio non tempestivamente attuato) la liberazione del richiedente e il collocamento in un istituto adeguato, non risultando una giustificazione valida l’insufficienza attuale dei posti disponibili

req. n. 60083/19

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

20 gennaio 2022 (D.M. e N.)

Articolo 8 – Violazione del diritto al rispetto della vita familiare della ricorrente in conseguenza della dichiarazione di adottabilità di una minore da parte del giudice nazionale che ha dichiarato l’incapacità della stessa di esercitare il suo ruolo genitoriale senza disporre, nonostante le ripetute richieste, alcuna perizia e basandosi solo su contestate relazioni dei servizi sociali, determinando un allontanamento definitivo e irreversibile pur in presenza di possibili soluzioni meno radicali e mancando di considerare adeguatamente la necessità di preservare per quanto possibile il legame tra la madre e la figlia, anche nel superiore interesse di quest’ultima, da tutto ciò discendendo la natura se non altro sproporzionata della grave ingerenza nella vita familiare della ricorrente, oltretutto privata sul piano procedurale di garanzie adeguate all’importanza degli interessi in gioco

req. n. 77419/16

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

25 novembre 2021 (Biancardi)

Art. 10 – Libertà di espressione su internet e diritto all’oblio ‒ Ammissibilità della configurazione di una responsabilità civile a carico di un editore per il perdurante rifiuto di deindicizzare un articolo relativo a un procedimento penale, facilmente accessibile digitando in un motore di ricerca i nomi delle persone coinvolte - Esclusione dell’obbligo di rimuovere permanentemente l’articolo da Internet o di renderlo anonimo

req. n. 27801/12

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

18 novembre 2021 (Marinoni)

Art 6 § 2 e Art. 10 – Non violazione della presunzione d’innocenza e della libertà di espressione in relazione a una condanna di uno scrittore al risarcimento dei danni per espressioni diffamatorie, a seguito di assoluzione del medesimo sul piano penale

req. n. 55064/11 et al.

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

28 ottobre 2021 (Succi e altri)

Art. 6 § 1 (civile) - Diritto di accesso ad un giudice, requisiti di ammissibilità dei ricorsi in Corte di Cassazione e “formalismo” nella relativa verifica

req. n. 66984/14

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

31 agosto 2021 (Associazione politica nazionale lista Marco Pannella)

Art. 10 ‒ Violazione della libertà di espressione in conseguenza dell’esclusione dal dibattito pubblico di un’associazione politica a causa della sua squilibrata e insufficiente presenza nelle trasmissioni di informazione della televisione pubblica, in violazione di un obbligo legale di rappresentazione equilibrata delle diverse opinioni politiche, senza che l'apposita autorità di vigilanza e in genere le autorità nazionali adottassero misure idonee a porre rimedio alla situazione

req. n. 20903/15 et al.

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

8 luglio 2021 (Maestri ed altri)

Art 6 (Penale) – Diritto dell’imputato di essere ascoltato dal giudice d'appello anche nell’ipotesi di rinuncia al diritto di essere presente al procedimento

req. n. 55093/13

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

17 giugno 2021 (Miniscalco)

Art. 3 Protocollo 1 e Art. 7 - Divieto di candidarsi alle elezioni regionali in conseguenza di condanna penale definitiva per abuso di potere - Misura, non assimilabile a una sanzione penale, ritenuta prevedibile e proporzionata (non comportando tra l’altro la perdita dell’elettorato attivo) al legittimo scopo di combattere la corruzione e la criminalità organizzata all’interno dell'amministrazione

req. n. 5671/16

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

27 maggio 2021 (J.L.)

Articolo 8 - Obblighi positivi – “Vittimizzazione secondaria” di una vittima di violenza sessuale a causa delle affermazioni colpevolizzanti, moralizzanti e stereotipate nella motivazione della sentenza - Autorità che hanno garantito il rispetto dell'integrità personale della ricorrente durante le indagini e il processo

reqq. nn. 15931/15 et 16459/1

Corte europea dei diritti dell'uomo (Sez. I)

25 marzo 2021 (Di Martino e Molinari)

Art. 6 - Assenza di violazione a fronte della mancata audizione dei testimoni indicati dall’accusa da parte del giudice d’appello che ha riformato la sentenza di assoluzione pronunciata all’esito di giudizio abbreviato

req. n. 24340/07

Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (Sez. I)

18 marzo 2021 (Petrella)

Articolo 6, par. 1 (in materia civile) e Articolo 13 – Interferenza nel diritto di accesso del ricorrente ad un tribunale in conseguenza della durata delle indagini preliminari che ha impedito al ricorrente di costituirsi parte civile nel procedimento penale e di chiedere il risarcimento dei danni essendosi l’azione interrotta perché il reato si è prescritto prima dell'udienza preliminare

req. n. 4893/13

Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (Sez. I)

11 febbraio 2021 (Casarin)

Art. 1 Protocollo 1 - Rispetto dei beni - Ingerenza sproporzionata a seguito dell'azione delle autorità statali volta a ottenere da una dipendente il rimborso di somme versate per errore imputabile unicamente alle stesse autorità, nelle quali la dipendente poteva ragionevolmente fare affidamento

req. n. 21052/18

Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (Sez. I)

14 gennaio 2021 (Terna)

Art. 8 - Obblighi positivi derivanti dal diritto al rispetto della vita privata e familiare, necessaria tutela del rapporto tra nonni e nipoti, diritto di visita del minore affidato ai servizi sociali, riconoscimento dell’esistenza di un problema sistemico in Italia

reqq. nn. 68954/13 et 70495/13

Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (Sez. I)

10 dicembre 2020 (Edizioni Del Roma)

Art. 6 - Procedimento davanti all’AGCOM e relative carenze procedurali, natura sostanzialmente penale delle sanzioni inflitte e risolutiva possibilità di far riesaminare il caso da parte dell’autorità giudiziaria

req n. 75037/14

Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (Sez. I)

22 ottobre 2020 (Tondo)

Art. 6 - Diritto di difesa e audizione dei testimoni nel processo d’appello

req. n. 59751/15

Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (Sez. I)

10 settembre 2020 (G.L.)

Art. 14, Art. 2 Protocollo 1 - Non discriminazione, diritto all’istruzione e sua incomprimibilità per ragioni di bilancio, obbligo di assicurare l’insegnante di sostegno ai minori disabili

req. n. 50988/13

 

Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (Sez. I)

4 giugno 2020 (Citraro e Molino)

Art. 2 - Obbligo di proteggere la vita delle persone detenute

 

req. n. 55431/09

Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (Sez. I)

26 marzo 2020 (Barletta e Farnetano)

Art. 8 - Obblighi positivi derivanti dal diritto al rispetto della vita privata e familiare e violazione del c.d. elemento procedurale dell’art. 8

req n. 41603/13

 

Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (Sez. I)

19 marzo 2020 (Fabris e Parziale)

Art. 2, Artt. 34 e 35 - Obblighi positivi di protezione e obblighi procedurali di condurre indagini effettive derivanti dall’art. 2, con precisazioni sulla qualità di vittima e sull’esaurimento delle vie di ricorso interne

req. n. 44221/14

Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (Sez. I)

6 febbraio 2020 (Felloni)

Art. 6 - Obbligo di motivazione delle decisioni giurisdizionali e applicazione retroattiva della legislazione in materia di circostanze attenuanti

req. n. 29483/11 et a.

Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (Sez. I)

30 gennaio 2020 (Cicero et a.)

Artt. 1 e 6 - Applicazione retroattiva di una nuova legge a processi in corso

 

req. n. 59347/11

Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (Sez. I)

16 gennaio 2020 (Magosso e Brindani)

Art. 10 - Libertà di espressione, in relazione a ricostruzioni giornalistiche di importanti, controversi e in parte oscuri eventi collegati all’omicidio di Walter Tobagi e ad altre più generali vicende anche istituzionali

req. n. 77633/16

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

13 giugno 2019 (caso Viola n. 2)

Ergastolo ostativo

reqq. nn. 54414/13 et 54264/15

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

24 gennaio 2019 (caso Cordella et a.)

Caso Ilva

req. n.  1828/06 et a.

Corte europea dei diritti dell’uomo (Grande Camera)

23 giugno 2018 (caso G.I.E.M. S.R.L. et a.)

Confisca senza condanna

req. n. 2539/13 et a.

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

26 ottobre 2017 (caso Cirino e Renne)

Qualificazione come tortura delle violenze della polizia durante il G8

req. n. 1442/14 et a.

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

26 ottobre 2017 (caso Blair et a.)

Qualificazione come tortura delle violenze della polizia durante il G8

reqq. nn. 28923/09 et 67599/10

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

26 ottobre 2017 (caso Azzolina et. a.)

Qualificazione come tortura delle violenze della polizia durante il G8

reqq. nn. 12131/143 et 43390/13

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

22 giugno 2017 (caso Bartesaghi Gallo et. a)

Qualificazione come tortura delle violenze della polizia durante il G8

req. n. 41237/14

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

2 marzo 2017 (caso Talpis)

Mancata protezione contro le violenze domestiche

req. n. 43395/09

Corte europea dei diritti dell’uomo (Grande Camera)

23 febbraio 2017 (caso De Tommaso)

Misure di prevenzione

req. n. 25358/12

Corte europea dei diritti dell’uomo (Grande Camera)

24 gennaio 2017 (caso Paradiso e Campanelli)

Maternità surrogata

req. n. 16483/12

Corte europea dei diritti dell’uomo (Grande Camera)

15 dicembre 2016

Condanna dell’Italia per trattamenti disumani ed espulsioni collettive dei migranti

req. n. 44883/09

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

23 febbraio 2016 (Nasr e Ghali)

Extraordinary renditions - Caso Abu Omar

req. n. 68060/12 et. a

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

14 gennaio 2016 (caso D.A.)

Emotrasfusioni di sangue infetto

req. n. 46470/11

Corte europea dei diritti dell’uomo (Grande Camera)

27 agosto 2015 (caso Parrillo)

Donazione degli embrioni per la ricerca scientifica

req. n. 18766/11 et a.

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. IV)

21 luglio 2015 (caso Oliari)

Obbligo del riconoscimento legale delle unioni omossessuali

req. n. 6884/11

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. IV)

7 aprile 2015 (caso Cestaro)

Qualificazione come tortura delle violenze della polizia durante il G8

req. n. 39824/07

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. IV)

24 marzo 2015 (caso Antonio Messina)

Risarcimento da ingiusta detenzione

req. n. 25358/12

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

27 gennaio 2015 (caso Paradiso e Campanelli)

Minori nati da madri surrogate

req. n. 16643/09

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

21 ottobre 2014 (caso Sharifi)

C.d. “respingimenti automatici” attuati dalle autorità frontaliere italiane nei porti dell’Adriatico

req. n. 36629/10

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

1° luglio 2014 (caso Saba)

Regime carcerario

req. n. 15397/11

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

24 giugno 2014 (caso Alberti)

Regime carcerario

req. n. 21838/10 et a.

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

15 aprile 2014 (caso Stefanetti et a.)

Limiti alla possibilità di leggi retroattive (in riferimento alla vicenda delle c.d. “pensioni svizzere”)

req. n. 18640/10

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

4 marzo 2014 (caso Grande Stevens)

Ne bis in idem

req. n. 29907/07

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. X)

4 febbraio 2014 (caso Staibano)

Diritto di accesso ad un tribunale e al versamento dei contributi previdenziali

req. n. 29932/07

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. X)

4 febbraio 2014 (caso Mottola)

Diritto di accesso ad un tribunale e al versamento dei contributi previdenziali

req. n. 17475/09

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

29 ottobre 2013 (caso Varvara)

Confisca

req. n. 7509/08

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

11 febbraio 2014 (caso Contrada)

Regime carcerario

req. n 77/07

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

7 gennaio 2014 (caso Cusan e Fazzo)

Cognome materno

req. n. 27510/08

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

17 dicembre 2013 (caso Perinçek)

Negazionismo e genocidio armeno

req. n 30210/06

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

8 ottobre 2013 (caso Ricci)

Libertà di espressione

req. n 5376/11

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

3 settembre 2013 (caso M.C. e altri)

Pagamento dell’indennità da contaminazione per sangue infetto

req. n. 25851/09 et a.

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

2 aprile 2013 (caso Tarantino)

Ragionevolezza del numero chiuso nell'accesso universitario

req. n. 35659/02

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

5 marzo 2013 (caso Romano)

Ragionevole durata del processo

req n. 33359/05

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

5 marzo 2013 (caso Carolis e Lolli)

Fallimento e rispetto della vita privata e familiare

req. n. 43517/09 et a.

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

8 gennaio 2013 (caso Torreggiani)

Diritti dei detenuti e sovraffollamento carcerario

req. n. 35174/03

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

17 luglio 2012 (caso Matthias)

req. n. 33783/09

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

25 settembre 2012 (caso Godelli)

req. n. 69872/01

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

28 agosto 2012 (caso Spampinato)

req. n. 54270/10

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

28 agosto 2012 (caso Costa e Pavan)

req. n. 14828/02

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

24 luglio 2012 (caso Croci)

req. n. 37338/03

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

24 luglio 2012 (caso Fendi et Speroni)

req. n. 65050/09

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

17 luglio 2012 (caso Scoppola n. 4)

req. n. 77156/01

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

26 giugno 2012 (caso Milazzo)

req. n. 73575/01

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

26 giugno 2012 (caso Di Pietro)

req. n. 9512/04

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

19 giugno 2012 (caso Messeni Nemagna)

req. n. 13396/03

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

19 giugno 2012 (caso Iuliano)

req. n. 69907/01

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

19 giugno 2012 (caso Prenna)

req. n. 38433/09

Corte europea dei diritti dell’uomo (Grande Camera)

7 giugno 2012 (caso Centro Europa 7 s.r.l. et Di Stefano)

req. n. 35638/00

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

5 giugno 2012 (caso Immobiliare Cerro s.a.s.)

req. n. 63238/00

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

5 giugno 2012 (caso La Rosa et Alba)

req. n. 63633/00

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. I)

5 giugno 2012 (caso Colazzo)

req. n. 126/05

Corte europea dei diritti dell’uomo (Grande Camera)

22 maggio 2012 (caso Scoppola n. 3)

req. n. 75909/01

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

10 maggio 2012 (caso Sud Fondi s.r.l.)

req. n.  34383/02

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

24 aprile 2012 (caso De Ieso)

req. n. 32075/09

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

10 aprile 2012 (caso Lorenzetti)

req. n. 28790/08

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

3 aprile 2012 (caso Sessa)

req. n. 9961/10

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

27 marzo 2012 (caso Mannai)

req. n. 23563/07

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

6 marzo 2012 (caso Gagliano)

req. n. 277658/09

Corte europea dei diritti dell’uomo (Grande Camera)

23 febbraio 2012 (caso Hirsi)

req. n. 39128/05

Corte europea dei diritti dell’uomo (Grande Camera)

20 ottobre 2009 (caso Vallauri)

reqq. nn. 43549/08, 6107/09 et 5087/09

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

28 novembre 2011 (caso Agrati)

req. n. 46286/09 et a.

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

31 maggio 2011 (caso Maggio)

Limiti alla possibilità di leggi retroattive (in riferimento alla vicenda delle c.d. “pensioni svizzere”)

req. n. 47357/08

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

29 marzo 2011 (caso Alikaj)

req. n. 23458/02

Corte europea dei diritti dell’uomo (Grande Camera)

24 marzo 2011 (caso Giuliani)

req. n. 30814/06

Corte europea dei diritti dell’uomo (Grande Camera)

18 marzo 2011 (caso Lautsi n.2)

Esposizione del crocefisso nelle aule scolastiche

req. n. 16318/07

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

27 aprile 2010 (caso Moretti e Benedetti)

req. n. 4514/07

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

5 gennaio 2010 (caso Bongiorno)

req. n. 399/02

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

13 novembre 2007 (caso Bocellari e Rizza)

req. n. 45291/06

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

8 dicembre 2009 (caso Previti)

req. n. 28634/06

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

15 dicembre 2009 (caso Izzo)

req. n. 30814/06

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

3 novembre 2009 (caso Lautsi n.1)

Esposizione del crocefisso nelle aule scolastiche

req. n. 10249/03

Corte europea dei diritti dell’uomo (Grande Camera)

17 settembre 2009 (caso Scoppola n. 2)

req. n. 23458/02

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. IV)

25 agosto 2009 (caso Giuliani)

req. n. 75909/01

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

20 gennaio 2009 (caso Punta Perotti)

req. n 12584/08

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

5 maggio 2009 (caso Sellem)

req. n. 50550/06

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

10 giugno 2008 (caso Scoppola n. 1)

req. n. 38128/06

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

24 marzo 2009 (caso Ben Salah)

req. n 246/07

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

24 febbraio 2009 (caso Ben Khemais)

req. n. 37201/06

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

28 febbraio 2008 (caso Saadi)

reqq. nn. 55185/08 et a.

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

16 dicembre 2008 (caso Englaro)

req. no 22635/03

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

16 luglio 2009 (caso Sulejmanovic)

req. n. 36813/97

Corte europea dei diritti dell’uomo (Grande Camera)

29 marzo 2006 (caso Scordino)

req. n. 33286/96

Commissione europea dei diritti dell’uomo (Prima Camera)

9 settembre 1998 (caso Dorigo)

Riapertura del giudicato in ambito penale

req. n.22644/03

Corte europea dei diritti dell’uomo (Sez. II)

31 marzo 2009 (caso Simaldone)

req. n. 13023/87

Corte europea dei diritti dell’uomo (Camera)

26 febbraio 1993 (caso Salesi)